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Vecchio 27-09-2016, 18:10   #1
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Vorrei parlare di alcune cose, io credo che alcuni siano arrivati a trovarsi in una situazione simile alla mia.
Ho raggiunto i 44 anni, non mi sono mai sposato e non ho avuto figli. In alcuni momenti passati della mia vita posso anche dire di essere stato felice, ma è passato molto tempo. Poi verso i 35 anni c'è stato come un click nella mia testa, una volta perso il mio ultimo lavoro ho cominciato a chiudermi in me stesso, non a causa della perdita del lavoro ma a causa di alcuni miei problemi psicologici. La maggior parte del tempo di questi ultimi 10 anni l'ho passata in casa, quasi esclusivamente davanti ad un pc. Una vita molto diversa da quella comunque normale che avevo avuto fino ai 35 anni, io che prima non stavo mai in casa e che avevo sempre vissuto abbastanza pienamente. Il pc era un hobby all'inizio, in parte anche quando "vivevo normalmente", poi mi ha preso tutta la vita. Da un po' di mesi "l'ho spento", e in quel momento mi sono reso conto di aver quasi buttato completamente nel cesso gli ultimi 10 anni. Adesso che ho chiuso con il pc (ma alle volte accendo uno smartphone, giusto per provare a comunicare un po' col mondo), adesso che non lavoro più da tanto tempo, vorrei riuscire a cambiare qualcosa, tornare almeno in parte a vivere la vita, che reputo una cosa davvero preziosa, bellissima.
Ma il problema è questo, credo di non avere la forza o la volontà per uscire da tutto questo, non so più come trovare un lavoro a 44 anni, alle volte vorrei scappare in un altro paese, ma so che non lo farei mai e poi mai, non ce la farei. Ho paura di vivere, anche solo di uscire di casa o di stare in mezzo alla gente, sono prigioniero di me stesso, ma ho solo questa vita e non posso buttarla così, senza fare più nulla, voglio reagire in qualche modo.
Non so, datemi un consiglio, quali sono i primi passi che voi fareste per uscire da questa non vita? Che fareste per ripartire? C'è qualcuno che si è trovato in una situazione simile alla mia, che vi siete inventati?

Ultima modifica di Rockson; 27-09-2016 a 18:26.
Ringraziamenti da
Doomguy (27-09-2016), icek (30-09-2016), Masterplan92 (27-09-2016), XL (27-09-2016), Yamcha (27-09-2016)
Vecchio 27-09-2016, 18:14   #2
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hai una persona accanto?
Vecchio 27-09-2016, 18:19   #3
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Si, ma non è una relazione stabile, ci frequentiamo saltuariamente. Comunque anche lei non lavora, e come me abita ancora coi genitori, non possiamo costruire nulla. Siamo nella stessa situazione, e poi oggi non so più nemmeno se lei potrebbe essere la persona adatta con cui costruire qualcosa, anche lei ha dei problemi.
Vecchio 27-09-2016, 23:18   #4
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Premesso che la situazione è leggermente diversa ma personalmente ho deciso di iniziare un percorso di psicoterapia. Sono più giovane ma a livello sociale ero diventato invisibile.Non rispondevo al telefono ero ingrassato di 20 kg non mi immaginavo un futuro. Buio totale. Dal 15 giugno ho deciso di ricontattare uno psicoterapeuta che avevo avuto modo di frequentare per un mese ma poi sono scappato.
Dal 15 giugno lo vedo settimanalmente e devo dire che un cambiamento l'ho sentito.
La mia preoccupazione è che sia un fuoco di paglia ma chi vivrà vedrà.
Non so come, non so il perché ma un passo in avanti l'ho fatto.Spero di iniziare a correre il prima possibile..
Ringraziamenti da
cancellato15324 (30-09-2016)
Vecchio 29-09-2016, 12:35   #5
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Che cosa facevi prima, non uscivi? E nel caso cosa facevi tutto il giorno? E cosa fai adesso di diverso da prima?

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Vecchio 29-09-2016, 12:58   #6
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La mia giornata era passare dal letto al divano e dal divano al letto.Non rispondevo alle chiamate ne di amici ne tantomeno di sconosciuti. Uscire era di una fatica immensa, parlare di qualcosa era impossibile, ho provato a lavorare ma dopo 1 mese ho interrotto lo stage per l'incapacità di stare tra le persone. Provai a tornare a giocare a pallone ma come non mi sentivo bene a casa non mi sentivo bene neanche in mezzo al campo.
Ora sto cercando lavoro,sto facendo colloqui a ruota e in parte li uso anche come test,come check point per capire le mie sensazioni. Colloqui per aziende importanti e che non avrei mai pensato di fare. Sono tornato a giocare in una squadra di calcio in terza categoria dove mi sento a mio agio,noto un approccio diverso alle cose. Voglia di combattere e non arrendermi...è un piccolo passo ma la sensazione del cambiamento l'ho percepita...la mia paura più grande è che sia solo un fuoco di paglia, ma cerco di vivere quello che sento ora..compreso questa paura..
Vecchio 29-09-2016, 15:28   #7
Esperto
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La mia giornata era passare dal letto al divano e dal divano al letto.Non rispondevo alle chiamate ne di amici ne tantomeno di sconosciuti. Uscire era di una fatica immensa, parlare di qualcosa era impossibile, ho provato a lavorare ma dopo 1 mese ho interrotto lo stage per l'incapacità di stare tra le persone. Provai a tornare a giocare a pallone ma come non mi sentivo bene a casa non mi sentivo bene neanche in mezzo al campo.
Ora sto cercando lavoro,sto facendo colloqui a ruota e in parte li uso anche come test,come check point per capire le mie sensazioni. Colloqui per aziende importanti e che non avrei mai pensato di fare. Sono tornato a giocare in una squadra di calcio in terza categoria dove mi sento a mio agio,noto un approccio diverso alle cose. Voglia di combattere e non arrendermi...è un piccolo passo ma la sensazione del cambiamento l'ho percepita...la mia paura più grande è che sia solo un fuoco di paglia, ma cerco di vivere quello che sento ora..compreso questa paura..
Amico, sono veramente felice di sentire queste cose, sii fiero di te stesso perchè il merito di questa piccola svolta è tuo, mi fa piacere leggere di qualcuno che trae beneficio dalla psicoterapia. Io è da gennaio che sono in psicoterapia ma senza aver tutt'ora riscontrato alcun miglioramento né un approccio diverso di affrontare le cose.
Il mio problema oltretutto non è mai degenerato così tanto da farmi smettere di lavorare o di portare avanti le attività quotidiane.. però per ora la mia mente sembra non voler reagire.
Tieni duro, avanti così, goditi il momento e tienilo bene a mente come dimostrazione a te stesso che stare meglio si può, anche se dovessero capitare dei momenti più duri.
Ringraziamenti da
Ilsaggio (01-10-2016)
Vecchio 30-09-2016, 14:25   #8
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Beato te che ti stai riprendendo, stai facendo delle cose e questo significa che reagisci e ne stai uscendo. Hai anche molti anni in meno rispetto a me quindi nulla è perduto.
O invece non so se ce la farò a uscirne, sto cadendo in un circolo vizioso sempre peggiore. Ho anche dei motivi fondati per certe mie soffrenze mentali. Credo che prima o poi la situazione precipiterà del tutto. Ci sono delle volte che vorrei scappare da questa vita, ma so che non servirebbe a niente, perche' non potrei sfuggire alle mie paranoie e alle mie psicosi, fobie, o quello che sono (anche se in parte ci sono dei motivi reali, non solo fantasie).
Per dare una svolta totale alla mia vita so cosa ci vorrebbe, dovrei trovare un lavoro e andare subito ad abitare in un'altra casa, magari con una persona, forse solo così potrei guarire, anche se non è detto. Ma dovrebbe essere rapido, in pochi mesi, il problema è che ormai la mia vita è troppo incanalata. Non ho un lavoro, e non ce la farei a lavorare a tempo pieno, è difficile trovare qualcuno che mi prenda part-time. Ma con un lavoro part-time non ci paghi un affitto, anche ammesso di trovarlo. Insomma, non uscirò mai da questa situazione.

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Vecchio 30-09-2016, 14:42   #9
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Beato te che ti stai riprendendo, stai facendo delle cose e questo significa che reagisci e ne stai uscendo. Hai anche molti anni in meno rispetto a me quindi nulla è perduto.
O invece non so se ce la farò a uscirne, sto cadendo in un circolo vizioso sempre peggiore. Ho anche dei motivi fondati per certe mie soffrenze mentali. Credo che prima o poi la situazione precipiterà del tutto. Ci sono delle volte che vorrei scappare da questa vita, ma so che non servirebbe a niente, perche' non potrei sfuggire alle mie paranoie e alle mie psicosi, fobie, o quello che sono (anche se in parte ci sono dei motivi reali, non solo fantasie).
Per dare una svolta totale alla mia vita so cosa ci vorrebbe, dovrei trovare un lavoro e andare subito ad abitare in un'altra casa, magari con una persona, forse solo così potrei guarire, anche se non è detto. Ma dovrebbe essere rapido, in pochi mesi, il problema è che ormai la mia vita è troppo incanalata. Non ho un lavoro, e non ce la farei a lavorare a tempo pieno, è difficile trovare qualcuno che mi prenda part-time. Ma con un lavoro part-time non ci paghi un affitto, anche ammesso di trovarlo. Insomma, non uscirò mai da questa situazione.

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Questa è la condizione di milioni di persone purtroppo me compreso. Per guarire bisogna sentirsi appagati e per sentirsi appagati bisogna sentirsi parte di qualcosa e al giorno d'oggi è particolarmente difficile non alienarsi sia in ambito lavorativo sia sociale
Vecchio 30-09-2016, 15:38   #10
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Non so, datemi un consiglio, quali sono i primi passi che voi fareste per uscire da questa non vita? Che fareste per ripartire? C'è qualcuno che si è trovato in una situazione simile alla mia, che vi siete inventati?
Mi rivedo in alcune situazioni.
Sono arrivata a 38 anni (l'anno scorso) delusa e depressa e rassegnata ad una vita che non sarebbe mai cambiata, anche se la mia situazione è un po' diversa dalla tua, semplicemente non me ne fregava niente di niente, pensavo che sarei rimasta così e nulla mai sarebbe cambiato.
Poi, verso la fine dell'anno scorso ho avuto un crollo abbastanza forte e ho deciso di affidarmi per l'ennesima volta ad una terapeuta, cosa già fatta e rifatta che avevo sempre mollato dopo un iniziale entusiasmo.
E niente, stavolta qualcosa si è smosso, non è ancora un anno che sono tornata in terapia e ho affrontato il percorso psicologico in modo completamente differente rispetto al passato, evidentemente prima non ero pronta, ognuno ha i suoi tempi.
Ci sono stati diversi cambiamenti in questi mesi, ora è più chiaro chi sono e cosa voglio, ora riesco a fare cose che prima non avrei mai pensato di fare, addirittura ho qualche progettino lavorativo per il quale mi sto impegnando. Ho chiesto aiuto, mi sono fidata e affidata e questo mi ha aiutata a smettere di vergognarmi per come sono, avere difficoltà non fa di me, nè di nessun altro, degli sfigati che devono nascondersi da tutti.
Il percorso è iniziato da relativamente poco, ma adesso vado avanti, non resto bloccata o comunque mi sblocco con tempi molto più brevi, nè mi guardo più indietro. Ho una spinta diversa che non mi permette più di lasciarmi sopraffare dagli eventi, non mi riesce tutto facile e naturale, sia chiaro, ma è come se avessi scoperto delle risorse, e anche volendo, non potrei tornare indietro, a quello che ero prima, perchè la me del passato, mi fa paura, più di quanto potrebbero farmi paura le novità e il futuro.

Peccato solo, essermi "svegliata" tardi, ma meglio tardi che mai.
Ringraziamenti da
TheProphet (30-09-2016)
Vecchio 30-09-2016, 16:01   #11
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Originariamente inviata da Yamcha Visualizza il messaggio
Per guarire bisogna sentirsi appagati e per sentirsi appagati bisogna sentirsi parte di qualcosa e al giorno d'oggi è particolarmente difficile non alienarsi sia in ambito lavorativo sia sociale
No, per guarire bisogna sentirsi capiti, bisogna trovare qualcuno che ci fa sentire meglio perchè ci spiega cosa ci succede e soprattutto perchè, che non ci giudica. Bisogna trovare qualcuno che ci tenda una mano e ci accompagni nel nostro percorso, che non ci sminuisca nella sofferenza che proviamo, siamo talmente abituati a non essere visti, ascoltati e capiti da nessuno, che abbiamo paura a parlare, a mostrarci. Quindi viviamo nascosti da tutto.
Ma siamo umani e abbiamo bisogno degli altri, di comprensione e aiuto, di poterci fidare di qualcuno di competente.
Finchè abbiamo paura di esporci (la terapia è una relazione a tutti gli effetti, e non sarà facile aprirsi, perchè alcuni meccanismi sono automatici e nemmeno ce ne rendiamo conto, il fatto che si inizia poi si molla il percorso terapeutico ne è un esempio) non cambierà mai nulla.
Finchè ci vergogniamo di ciò che siamo e del nostro passato o presente e ci sentiamo colpevoli di tutto, nemmeno.
Vecchio 30-09-2016, 19:35   #12
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Originariamente inviata da Rockson Visualizza il messaggio
Beato te che ti stai riprendendo, stai facendo delle cose e questo significa che reagisci e ne stai uscendo. Hai anche molti anni in meno rispetto a me quindi nulla è perduto.
O invece non so se ce la farò a uscirne, sto cadendo in un circolo vizioso sempre peggiore. Ho anche dei motivi fondati per certe mie soffrenze mentali. Credo che prima o poi la situazione precipiterà del tutto. Ci sono delle volte che vorrei scappare da questa vita, ma so che non servirebbe a niente, perche' non potrei sfuggire alle mie paranoie e alle mie psicosi, fobie, o quello che sono (anche se in parte ci sono dei motivi reali, non solo fantasie).
Per dare una svolta totale alla mia vita so cosa ci vorrebbe, dovrei trovare un lavoro e andare subito ad abitare in un'altra casa, magari con una persona, forse solo così potrei guarire, anche se non è detto. Ma dovrebbe essere rapido, in pochi mesi, il problema è che ormai la mia vita è troppo incanalata. Non ho un lavoro, e non ce la farei a lavorare a tempo pieno, è difficile trovare qualcuno che mi prenda part-time. Ma con un lavoro part-time non ci paghi un affitto, anche ammesso di trovarlo. Insomma, non uscirò mai da questa situazione.

Inviato dal mio M1009B utilizzando Tapatalk
Non sono consigli ma ti riporto i punti su cui ho lavorato e sto lavorando per cambiare. Rapporto con i genitori..mi sono reso conto che il fatto che loro non mi abbiano fatto mai mancare nulla ha creato una sorta di mancata relazione:
Non mi sento di dire nulla ai miei,sarei una merda-faccio contento mio figlio così non mi può dire nulla.
Ho deciso di giocare con i miei,facendo saltare questo schema facendoli sentire a volte dei cattivi genitori..
Secondo punto,importante, farsi aiutare si ma non aspettare l'arrivo di qualcuno.L'unica persona che deve arrivare sei tu. Aspettare qualcuno vuol dire aspettare il desiderio di qualc'uno..il che significa riniziare da capo..
Spero di reso l'idea..😃
Vecchio 30-09-2016, 21:19   #13
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Originariamente inviata da Stregatta13 Visualizza il messaggio
No, per guarire bisogna sentirsi capiti, bisogna trovare qualcuno che ci fa sentire meglio perchè ci spiega cosa ci succede e soprattutto perchè, che non ci giudica. Bisogna trovare qualcuno che ci tenda una mano e ci accompagni nel nostro percorso, che non ci sminuisca nella sofferenza che proviamo, siamo talmente abituati a non essere visti, ascoltati e capiti da nessuno, che abbiamo paura a parlare, a mostrarci. Quindi viviamo nascosti da tutto.
Ma siamo umani e abbiamo bisogno degli altri, di comprensione e aiuto, di poterci fidare di qualcuno di competente.
Finchè abbiamo paura di esporci (la terapia è una relazione a tutti gli effetti, e non sarà facile aprirsi, perchè alcuni meccanismi sono automatici e nemmeno ce ne rendiamo conto, il fatto che si inizia poi si molla il percorso terapeutico ne è un esempio) non cambierà mai nulla.
Finchè ci vergogniamo di ciò che siamo e del nostro passato o presente e ci sentiamo colpevoli di tutto, nemmeno.
LA terapia ? Ne sei convinta? A me ha fatto solo male, certo se trovassi un amico vero sarebbe un altro paio di maniche.
Vecchio 30-09-2016, 23:04   #14
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Meglio provarci, mettercela tutta e semmai si sbaglia sempre meglio che stare a casa a rimuginarci
Vecchio 01-10-2016, 14:49   #15
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Originariamente inviata da Yamcha Visualizza il messaggio
LA terapia ? Ne sei convinta? A me ha fatto solo male, certo se trovassi un amico vero sarebbe un altro paio di maniche.
Un amico? E che ti fa un amico?
Non ha i mezzi, nè il distacco giusto (nel senso che tenderebbe ad empatizzare con te per l'affetto e il legame che c'è tra voi) per aiutarti, al massimo ti sta vicino, può essere un sollievo, ma non una soluzione, se non risolvi i tuoi problemi alla radice. Idem una relazione sentimentale.
Senza considerare che con amici o fidanzata, rimetteresti in atto tutti i tuoi meccanismi a seconda del tuo problema.

Io avevo amici anche prima della terapia e pure relazioni, ma non riuscivo ad essere me stessa nemmeno con loro, che evitavo esattamente come facevo con tutti, dopo la terapia sono cambiata io ed è cambiato anche il rapporto con gli amici (che son rimasti gli stessi), solo che ora è diventato "vero", prima sicuramente non lo era.

In ogni caso, parlo della mia esperienza, non è detto che per tutti funzioni allo stesso modo.
Vecchio 02-10-2016, 11:32   #16
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Quali amici, gli amici non esistono, un giorno te ne renderai conto, forse ancora è troppo presto. Un giorno tutti sceglieranno di stare soli, di non frequentarti più. Anche tu lo farai senza rendertene conto. L'amicizia se c'è è qualcosa che appartiene alla gioventù.
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