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Vecchio 17-04-2023, 19:32   #41
Esperto
L'avatar di Ezp97
 

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Originariamente inviata da Black_Hole_Sun Visualizza il messaggio
Ci sono giorni in cui il mio unico desiderio è che finiscano al più presto. Ogni azione anche la più banale è carica di tedio e fatica, il mattino ha davanti a se un lungo abisso informe che vede la luce paradossalmente al giungere del buoi quando tutto finalmente è alle spalle.
Pure io, quando vado a dormire spero sempre di non risvegliarmi...
Ringraziamenti da
sconfitto (17-04-2023)
Vecchio 31-05-2023, 07:27   #42
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Per me aspettarsi che una squadra di calcio, che sta sotto 10 gol negli ultimi 30 secondi di una partita, si sforzi e sia motivata a giocare come nei primi 30, quando tutto era aperto e ancora non si era valutato sul campo cosa si riusciva e poteva mettere insieme, lo trovo pressappoco assurdo.
Alla fine una persona ha dei desideri, cose che vorrebbe, ma se queste cose adesso in base a tutta la base di conoscenza sono lontane o sembrano irraggiungibili, la voglia di fare scema, uno dovrebbe essere convinto che può riuscire a vincere la partita se si sforza un po' e ci sono molte possibilità di riuscire, ma adesso questa convinzione manca.
Per trovare queste energie mentali uno dovrebbe essere convinto davvero che con i suoi sforzi può fare 11 gol in trenta secondi, ma questa convinzione come se la dovrebbe costruire una persona se non c'è?
Con i farmaci? A me sembra una boiata anche questa, mica possono costruire questa cosa qua i farmaci.
Se una persona non ci crede davvero non funziona, e secondo me nemmeno è una colpa non credere che tramite uno sforzo, arrivati ad un certo punto, le cose poi si aggiusteranno e si potrà vincere la partita.
Magari poi cercano di invogliarti dicendoti "eh magari non vinci, ma si riesce a fare un gol", ma la partita è comunque persa, ne servono 11 di gol non uno soltanto.
A qualcuno potrebbe non fregare nulla di fare un gol adesso, non ce l'ha questo desiderio, quel che desiderava era vincere.

Con questo do una risposta anche alla domanda di Angus relativa all'immobilità, in certi frangenti ci si trova in una situazione dove gli obiettivi che motiverebbero a sforzarsi e fare qualcosa sembrano seriamente compromessi da ogni tipo di azione che si potrebbe intraprendere, resta solo la possibilità di avvicinarsi un po' a questi, ma avvicinarsi un po' non basta, bisogna essere convinti che questo avvicinamento poi riesce a farcelo raggiungere l'obiettivo significativo, perché sforzarsi solo senza avere alcuna soddisfazione alla lunga ti sfascia ancora di più.
Un'auto senza questa benzina qua finisce col fermarsi. Aspettarsi che poi riparta grazie ad una sorta di autoinduzione dopo secoli che è stata ferma è un'altra cosa abbastanza folle.

Ad esempio non è che se scambio due parole con una che manco mi piace provo un qualche piacere vicino ad un orgasmo, che mi sono avvicinato ad una donna non mi fa provare ancora alcun piacere, almeno io sono fatto così e se penso che devo sforzarmi molto solo per arrivare a scambiare due parole con una, la voglia di farlo scema e non è che me la può far venire il motivatore di turno.
Mi fa pure incazzare il motivatore, non solo non ho queste energie poi devo sentirmi anche in colpa perché non provo soddisfazione o piacere là dove un tizio sostiene che dovrei provare queste cose.

Se esistessero farmaci che riuscissero a farmi provare un orgasmo nel fare cose simili magari la cosa potrebbe funzionare e sarei davvero motivato a fare certi sforzi, ma a me pare che non ci sono farmaci simili, promettono cose del genere ma non le mantengono.
Certe convinzioni magari potrebbero motivare di più, ma non è che si possono costruire dal nulla o dicendo ad uno di credere di riuscire a vincere in certe condizioni, così poi avrà più energie mentali.
Se motivi per credere che riuscirà maggiormente una persona non ne ha, continuerà a non crederci tanto e le energie per muoversi disponibili queste saranno.
Se l'ostacolo è più grande delle energie mobilitate e che è possibile mobilitare in base a tutto il quadro di credenze, si resta fermi.

Certe credenze motiverebbero, ad esempio una ricompensa infinita ultraterrena, oppure credere davvero che si hanno buone possibilità che si riuscirà a vincere in 30 secondi nonostante i 10 gol di svantaggio, però qua non è che tutti possono costruirsele a piacimento queste credenze, non penso sia vera questa cosa, se uno non ci crede davvero ci sia questa ricompensa ultraterrena o scommetterebbe pochissimo di riuscire in 30 secondi a recuperare, la voglia, ossia la forza mentale, di combattere una battaglia fino in fondo e con tutte le forze fisiche disponibili non si riuscirà a trovarla e mobilitarla.

Se si crede che comunque si perderà e non si otterrà nulla di rilevante secondo il proprio quadro di riferimento una persona si figurerà mentalmente queste possibilità: o combatto o non combatto perderò lo stesso, anche se faccio qualche progresso non otterrò comunque la ricompensa sperata.
La mente valuterà così questa cosa: perché sopportare questa inutile sofferenza legata a questo sforzo aggiuntivo?
In linea di principio delle energie in più si possono mobilitare, ma se la credenza di riuscire ad ottenere soddisfazione resta uguale non si spostano queste energie.
Il malcontento comunque per la disfatta resta, e così si diventa tristi e depressi.

Se sai che devi resistere e sopportare un dolore per breve tempo e questo sforzo ti permetterà di ottenere un certo grado di piacere in seguito con un buon margine di certezza, sarai più motivato a resistere, se invece immagini e credi che questo dolore sarà prolungato per molto tempo e la ricompensa incerta e non si sa se arriverà o meno, la forza per resistere anche per poco a questo disagio non riuscirai a mobilitarla.

Watzlavick ha fatto un esempio in un suo libro, un topo (spero di ricordare bene e non che si trattava di un altro animale ) che sta per morire annegato se altre volte è stato salvato in condizioni simili resiste di più di un topo che non ha avuto queste esperienze. Quindi è vero che le credenze e la speranza permettono di mobilitare certe energie, ma bisogna crederci davvero ed avere dei motivi per crederci che ti convincono.

Cercare di spiegare e descrivere cosa avviene comunque non dà energie a chi non le ha. Credere che una descrizione poi debba dare queste energie è un'altra idea distorta abbastanza diffusa.

Ultima modifica di XL; 31-05-2023 a 11:49.
Vecchio 31-05-2023, 07:30   #43
Esperto
 

Come reagisco? È semplice: non facendo niente senza farmi troppe pippe mentali
Vecchio 31-05-2023, 07:41   #44
Esperto
 

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Originariamente inviata da Robert_Plant 89 Visualizza il messaggio
Come reagisco? È semplice: non facendo niente senza farmi troppe pippe mentali
Insegnami maestro
Vecchio 31-05-2023, 08:07   #45
Esperto
 

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Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Insegnami maestro
Non c'è niente da insegnare. Le parole stesse che ho scritto insegnano. Vedi di sfottere di meno
Vecchio 31-05-2023, 10:21   #46
Principiante
L'avatar di okabe
 

Non avere completamente voglia di fare nulla è segno di depressione, se non hai qualcuno accanto con cui parlare o un professionista che ti segue o per qualche motivo ti cambia la chimica del cervello non puoi farci nulla se non la voglia attiva di voler cambiare le cose
Ringraziamenti da
CamillePreakers (31-05-2023)
Vecchio 31-05-2023, 10:45   #47
Esperto
L'avatar di Saturnino
 

Si, può essere che se non dovessi ospitare nessuno a casa, potresti perdere la motivazione per tenerla in ordine.
Per quanto mi riguarda, il fatto che sia disordinato dipende anche dal fatto che devo fare mansioni simili per lavoro e lì non c'è nulla che tenga. Una volta a casa si vuole avere anche la possibilità di fregarsene un po' di mettere in ordine...come dire...lo faccio per lavoro...a casa voglio anche poter dire..vabbeh posso anche non farlo.

Ultima modifica di Saturnino; 31-05-2023 a 10:55.
Vecchio 31-05-2023, 15:19   #48
Intermedio
L'avatar di TheMask
 

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Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Non mi chiedo se ho voglia o non ho voglia, faccio e basta perché va fatto.
Se non ho voglia di fare qualcosa che è facoltativo faccio a meno di farlo, non vedo perché dovrei.
Ben detto! le cose importanti della vita bisogna farle perchè DEVONO essere fatte non perchè ne abbiamo voglia!
L'essere umano è di fatto pigro e ad ogni minima occasione se la scansa ma perchè il cervello reagisce cosi per natura cerca sempre la via più facile per fare qualcosa oppure, se non strettamente necessaria, non la fa proprio.

La motivazione e determinazione molte volte non bastano e devi essere tu a dire devo fare questo perchè è meglio per me, indipendentemente dal fatto che ne hai voglia! Solo cosi si può crescere interiormente e avere una visione della vita differente dalla maggior parte delle persone.

Ultima modifica di TheMask; 31-05-2023 a 15:26.
Ringraziamenti da
Mr.Ripley (02-06-2023)
Vecchio 31-05-2023, 16:26   #49
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Quote:
Originariamente inviata da TheMask Visualizza il messaggio
Ben detto! le cose importanti della vita bisogna farle perchè DEVONO essere fatte non perchè ne abbiamo voglia!
L'essere umano è di fatto pigro e ad ogni minima occasione se la scansa ma perchè il cervello reagisce cosi per natura cerca sempre la via più facile per fare qualcosa oppure, se non strettamente necessaria, non la fa proprio.

La motivazione e determinazione molte volte non bastano e devi essere tu a dire devo fare questo perchè è meglio per me, indipendentemente dal fatto che ne hai voglia! Solo cosi si può crescere interiormente e avere una visione della vita differente dalla maggior parte delle persone.
Secondo me è in questo punto qua sottolineato che sorge il problema, questo meglio per sé probabilmente non lo si percepisce, o forse si sbaglia a valutarlo, qualcosa va storto.
Se uno dice "DEVO smettere di fumare perché è meglio per me" e poi non smette probabilmente la sua mente nell'insieme non è che valuta meglio quella situazione, è ambivalente, almeno adesso, lui può dirselo e ripeterselo ma se tutto questo sistema non è davvero persuaso non smetterà di fumare.
Appiccicare un "devo" vicino a qualcosa generalmente non mobilita affatto la volontà di svolgere quella azione effettivamente.
Per le cose che già vogliamo fare abbastanza non è difficile metterci un "DEVO" e farle, sono le altre problematiche.
Ad esempio uno può dirsi

"Sono le 6:00, che palle Non Vorrei alzarmi, ma Devo alzarmi perché ho un appuntamento"

magari qua uno riesce, ma se traduciamo bene tutto ci sono più voglie contrapposte...
C'è la voglia di non alzarsi ma viene contrastata dalla voglia di andare all'appuntamento che in questo caso è più forte e prevale, e così ci si alza, la prima viene repressa dalla seconda.
Altre volte invece la voglia di dormire e riposare potrebbe essere così forte ed impellente che potresti svenire mentre stai sveglio e stai facendo altro.
Ti sei ripetuto cento volte "DEVO continuare a guidare per arrivare in tempo", "DEVO continuare a guidare per arrivare in tempo" e "DEVO continuare a guidare per arrivare in tempo", ma se sei alla guida per ore e ore, la tua doverizzazione retta dalla voglia di arrivare in tempo a quell'importante appuntamento magari viene comunque spazzata via dalla tua voglia di dormire che prevarrà e così magari va a finire che ti addormenti e vai a sbattere contro un albero, o giù di lì.

Altre volte una delle spinte non prevale nettamente sull'altra, e si possono creare vari blocchi e non è mai sicuro che si riuscirà a tirarsene fuori.

Quando la contrapposizione è davvero forte, una persona le fa delle cose, però ho l'impressione che ci siano comunque degli strascichi. Se si minaccia di far del male ad una donna se non si concede, questa magari deciderà di concedersi sessualmente,DEVE farlo per il suo bene, per evitare che certe minacce si concretizzino, però poi non credo che si sentirà bene per questo in seguito.

Bisogna comunque farle abbastanza volentieri certe cose per non andare incontro a traumi o micro traumi secondo me. Se in una situazione ci si sente incastrati e le spinte sono molto importanti da soddisfare, reprimerne una per favorirne un'altra, anche se in quel momento ce la fai, finirà con il creare problemi poi.

Ultima modifica di XL; 31-05-2023 a 16:58.
Vecchio 31-05-2023, 17:07   #50
Esperto
L'avatar di Teach83
 

Io non so come faccia la gente dopo aver lavorato, ad andare in palestra e fare altre mille attività.

Io torno, mi lavo, metto a posto e faccio in tempo appena a mangiare che è già tardi... Non ho più la voglia di fare una beata minchia.
Sono io che faccio tutto molto lentamente, o sono gli altri che si drogano pesante ?! 🤔
Ringraziamenti da
claire (31-05-2023)
Vecchio 31-05-2023, 17:30   #51
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Robert_Plant 89 Visualizza il messaggio
Non c'è niente da insegnare. Le parole stesse che ho scritto insegnano. Vedi di sfottere di meno
Non sfottevo, sul serio io non riesco a non fare niente e non farmi sopraffare dai pensieri, non so se si possa imparare, anni di psicoterapia non mi hanno dato niente da questo punto di vista, anzi.
Vecchio 31-05-2023, 18:09   #52
Esperto
L'avatar di Nightlights
 

A parte il lavoro, che ora come ora non mi pesa ci vado anche volentieri perchè mi trovo bene, ho provato e provo ancora a volte a sforzarmi e fare ugualmente delle cose tipo uscire lo stesso stare insieme ad altre persone ecc. ma penso che si veda che sembro più scazzato quando lo faccio controvoglia, devo essere motivato sennò non do il meglio di me stesso
Vecchio 31-05-2023, 19:54   #53
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Non sfottevo, sul serio io non riesco a non fare niente e non farmi sopraffare dai pensieri, non so se si possa imparare, anni di psicoterapia non mi hanno dato niente da questo punto di vista, anzi.
Ti chiedo scusa, mi sembrava che stessi sfottendo.
Quando non si ha voglia di fare una cosa, non la si fa e basta, senza porsi troppi interrogativi.
Quanto ai pensieri, non pensare è impossibile. Bisogna vedere il cervello come fosse un' autostrada: le macchine che passano sono i pensieri. Bloccare le macchine significa fare un incidente. Morale della favola: osservare senza fermare il pensiero. Non è facile, lo so, ma bisogna provare. Io sono tredici anni che sono sotto psicofarmaci. Ne so qualcosa
Vecchio 31-05-2023, 20:21   #54
Esperto
L'avatar di Maffo
 

Anch'io ho il problema che spesso non ho voglia di fare nulla.
In genere se ho gente intorno riesco a smuovermi, però una soluzione definitiva non l'ho trovata
Vecchio 31-05-2023, 20:49   #55
Esperto
L'avatar di DownwardSpiral2
 

Ciò che è storto non si può raddrizzare
e quel che manca non si può contare (cit.)
Ringraziamenti da
Hor (31-05-2023)
Vecchio 31-05-2023, 20:51   #56
Hor
Esperto
L'avatar di Hor
 

Quote:
Originariamente inviata da DownwardSpiral2 Visualizza il messaggio
Ciò che è storto non si può raddrizzare
e quel che manca non si può contare (cit.)
Grande citazione.
Una delle mie letture preferite delle scuole superiori.
Ringraziamenti da
DownwardSpiral2 (31-05-2023)
Vecchio 31-05-2023, 21:05   #57
Esperto
L'avatar di Varano
 

io se mi lasciassi andare dormirei quasi tutto il giorno, non sono uno iperattivo. è con una fatica incredibile che arrivo a dormire 6 ore al giorno, ma fisicamente non sono mai stato molto vitale. cammino molto, mi muovo, navigo su internet, ma difficilmente mi si accende la fiamma dentro.
e questo fin da bambino, sono sempre stato poco vitale e apparentemente mezzo addormentato. potrei dormire a qualsiasi orario del giorno, c'era un periodo in cui dormivo quasi giorno e notte senza sonniferi.
Vecchio 02-06-2023, 21:09   #58
Esperto
L'avatar di Da'at
 

Innanzitutto ringrazio tutti quelli che sono intervenuti.

Poi volevo rispondere a XL, la cui risposta mi ha colpito.



Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Per me aspettarsi che una squadra di calcio, che sta sotto 10 gol negli ultimi 30 secondi di una partita, si sforzi e sia motivata a giocare come nei primi 30, quando tutto era aperto e ancora non si era valutato sul campo cosa si riusciva e poteva mettere insieme, lo trovo pressappoco assurdo.
Alla fine una persona ha dei desideri, cose che vorrebbe, ma se queste cose adesso in base a tutta la base di conoscenza sono lontane o sembrano irraggiungibili, la voglia di fare scema, uno dovrebbe essere convinto che può riuscire a vincere la partita se si sforza un po' e ci sono molte possibilità di riuscire, ma adesso questa convinzione manca.
Per trovare queste energie mentali uno dovrebbe essere convinto davvero che con i suoi sforzi può fare 11 gol in trenta secondi, ma questa convinzione come se la dovrebbe costruire una persona se non c'è?
Con i farmaci? A me sembra una boiata anche questa, mica possono costruire questa cosa qua i farmaci.
Se una persona non ci crede davvero non funziona, e secondo me nemmeno è una colpa non credere che tramite uno sforzo, arrivati ad un certo punto, le cose poi si aggiusteranno e si potrà vincere la partita.
Magari poi cercano di invogliarti dicendoti "eh magari non vinci, ma si riesce a fare un gol", ma la partita è comunque persa, ne servono 11 di gol non uno soltanto.
A qualcuno potrebbe non fregare nulla di fare un gol adesso, non ce l'ha questo desiderio, quel che desiderava era vincere.
Bisogna stare attenti a non innamorarsi troppo delle proprie metafore, fino a credere che siano completamente descrittive della realtà.

La vita non è una partita, dove si vince o si perde. E' semmai un continuo di tante partite, e la differenza tra perderne 100 e perderne 90 c'è eccome.
Prova a chiederlo a chi è kv, e chi invece come me ha avuto poche esperienze.

Però la metafora può reggere nel momento in cui si parla di tante partite. I farmaci, specificatamente gli ssri, funzionano così.
Hanno dimostrato che le aragoste maschio, che solitamente dopo aver perso un conflitto con un altro maschio per il territorio si abbattono e tendono ad arrendersi prima nei successivi conflitti, se ricevono una dose di prozac hanno più voglia di rimettersi in gioco e combattere nuovamente.

Non ci devi credere, funzionano proprio così, non sempre perché la biochimica della depressione è una cosa complessa e tante volte bisogna azzeccare la molecola giusta per ottenere dei risultati. Ma quando funzionano funzionano proprio così, e se non hai mai provato ti consiglio di provare.
Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Con questo do una risposta anche alla domanda di Angus relativa all'immobilità, in certi frangenti ci si trova in una situazione dove gli obiettivi che motiverebbero a sforzarsi e fare qualcosa sembrano seriamente compromessi da ogni tipo di azione che si potrebbe intraprendere, resta solo la possibilità di avvicinarsi un po' a questi, ma avvicinarsi un po' non basta, bisogna essere convinti che questo avvicinamento poi riesce a farcelo raggiungere l'obiettivo significativo, perché sforzarsi solo senza avere alcuna soddisfazione alla lunga ti sfascia ancora di più.
Un'auto senza questa benzina qua finisce col fermarsi. Aspettarsi che poi riparta grazie ad una sorta di autoinduzione dopo secoli che è stata ferma è un'altra cosa abbastanza folle.

Ad esempio non è che se scambio due parole con una che manco mi piace provo un qualche piacere vicino ad un orgasmo, che mi sono avvicinato ad una donna non mi fa provare ancora alcun piacere, almeno io sono fatto così e se penso che devo sforzarmi molto solo per arrivare a scambiare due parole con una, la voglia di farlo scema e non è che me la può far venire il motivatore di turno.
Mi fa pure incazzare il motivatore, non solo non ho queste energie poi devo sentirmi anche in colpa perché non provo soddisfazione o piacere là dove un tizio sostiene che dovrei provare queste cose.

Se esistessero farmaci che riuscissero a farmi provare un orgasmo nel fare cose simili magari la cosa potrebbe funzionare e sarei davvero motivato a fare certi sforzi, ma a me pare che non ci sono farmaci simili, promettono cose del genere ma non le mantengono.
Certe convinzioni magari potrebbero motivare di più, ma non è che si possono costruire dal nulla o dicendo ad uno di credere di riuscire a vincere in certe condizioni, così poi avrà più energie mentali.
Se motivi per credere che riuscirà maggiormente una persona non ne ha, continuerà a non crederci tanto e le energie per muoversi disponibili queste saranno.
Se l'ostacolo è più grande delle energie mobilitate e che è possibile mobilitare in base a tutto il quadro di credenze, si resta fermi.
se parli di orgasmo al parlare con una donna hai evidentemente aspettative irrealistiche, il farmaco però può aiutarti a conservare per maggior tempo la serotonina che si produce quando ottieni anche un minimo successo relazionale. Questo può aiutarti a "riavviare il motore" e ricominciare a credere e quindi ad avere energie per far qualcosa. Poi va da sé che se si continuano a fare le stesse cose che ci hanno portato in primis in quella condizione, il giochino a un certo punto finisce e allora anche il farmaco finisce per esaurire il suo effetto benefico.
Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Certe credenze motiverebbero, ad esempio una ricompensa infinita ultraterrena, oppure credere davvero che si hanno buone possibilità che si riuscirà a vincere in 30 secondi nonostante i 10 gol di svantaggio, però qua non è che tutti possono costruirsele a piacimento queste credenze, non penso sia vera questa cosa, se uno non ci crede davvero ci sia questa ricompensa ultraterrena o scommetterebbe pochissimo di riuscire in 30 secondi a recuperare, la voglia, ossia la forza mentale, di combattere una battaglia fino in fondo e con tutte le forze fisiche disponibili non si riuscirà a trovarla e mobilitarla.

Se si crede che comunque si perderà e non si otterrà nulla di rilevante secondo il proprio quadro di riferimento una persona si figurerà mentalmente queste possibilità: o combatto o non combatto perderò lo stesso, anche se faccio qualche progresso non otterrò comunque la ricompensa sperata.
La mente valuterà così questa cosa: perché sopportare questa inutile sofferenza legata a questo sforzo aggiuntivo?
In linea di principio delle energie in più si possono mobilitare, ma se la credenza di riuscire ad ottenere soddisfazione resta uguale non si spostano queste energie.
Il malcontento comunque per la disfatta resta, e così si diventa tristi e depressi.
ritorniamo sul punto che la tua metafora è errata e la vita non è una partita dove l'unico modo per vincere è recuperare i punti persi. Se non cambi questa, di credenza, non andrai da nessuna parte, perché sarai sempre frustrato dalla consapevolezza di non poter recuperare ciò che ormai è perduto, anziché vivere nel presente ed apprezzare quello che ancora si può guadagnare.
Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Se sai che devi resistere e sopportare un dolore per breve tempo e questo sforzo ti permetterà di ottenere un certo grado di piacere in seguito con un buon margine di certezza, sarai più motivato a resistere, se invece immagini e credi che questo dolore sarà prolungato per molto tempo e la ricompensa incerta e non si sa se arriverà o meno, la forza per resistere anche per poco a questo disagio non riuscirai a mobilitarla.

Watzlavick ha fatto un esempio in un suo libro, un topo (spero di ricordare bene e non che si trattava di un altro animale ) che sta per morire annegato se altre volte è stato salvato in condizioni simili resiste di più di un topo che non ha avuto queste esperienze. Quindi è vero che le credenze e la speranza permettono di mobilitare certe energie, ma bisogna crederci davvero ed avere dei motivi per crederci che ti convincono.

Cercare di spiegare e descrivere cosa avviene comunque non dà energie a chi non le ha. Credere che una descrizione poi debba dare queste energie è un'altra idea distorta abbastanza diffusa.
A me i farmaci stanno facendo stare meglio, e questa voglia di fare niente adesso è una cosa del passato: sto riuscendo ad agire di più, a sfidarmi di più, a giocare altre partite anche col rischio di perdere ancora. E non ho dovuto fare alcuno sforzo nel cercare di cambiare le mie credenze. Prima ero sfiduciato e ora non lo sono più.

Certo che se uno parte con l'idea che deve recuperare i punti persi nel passato, allora è ovvio che la sua vita sarà una condanna alla frustrazione. Vuoi davvero che sia così?
Ringraziamenti da
Mr.Ripley (02-06-2023)
Vecchio 02-06-2023, 21:42   #59
Esperto
L'avatar di Varano
 

questo anedotto delle aragoste maschio fallite che prendono prozac è bellissimo, io sapevo che i moscerini della frutta quando non riescono a cuccare si buttano sulla frutta in macerazione che contiene alcol.
Vecchio 02-06-2023, 21:45   #60
Esperto
L'avatar di Svalvolato
 

Pigrizia e svogliatezza sono state una costante della mia vita. Credo di essermi davvero impegnato poche volte nella mia vita. In terza superiore ebbi una forte motivazione, mai ripetuta nè prima nè dopo, al lavoro ce l'ho messa tutta per un po' di anni, da un paio circa ho mollato totalmente gli ormeggi.

Fondamentalmente non ho energie, e negli ultimi anni non trovo più nulla di soddisfacente in quello che faccio, mi sembra totalmente inutile, anche risultati conseguiti come il contratto indeterminato dopo 10 anni di precariato mi sono scivolati addosso come acqua.

Ho misto di anedonia, apatia, probabilmente depressione, che fondamentalmente mi brucia ancora più energie di prima. Una volta ero solo pigro, ma mi svegliavo comunque allegro e spensierato, ora ogni giorno, con alti e bassi, mi genera quasi solo frustrazione.
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