Misty.

So che la depressione, tra le tante altre cose, puó causare vuoti di memoria.
Ciò di cui vorrei parlare e che capita a me, però, è in qualche modo differente: io sento un blocco vuoto e indefinito che compone la mia vita finora. I miei ricordi è come se non esistessero.
So razionalmente di aver vissuto determinate esperienze con certe persone, ma è come se non fossero reali e mi lasciassero del tutto indifferente.
Qualcuno ha la sfortuna di ritrovarsi anche solo in parte in questa condizione?
So di non esser stata chiara e di non essermi spiegata bene, ma spero si intuisca almeno un po’ cosa intendo.

CamillePreakers

Totalmente.

Inner_Beauty89

Per certi versi ho anch'io questo problema.
Ma nel mio caso ciò è dovuto ai traumi del bullismo, ai tempi del Liceo.
So che ne sono stato vittima, verbalmente, ma non ho nessun ricordo specifico e tutto quello che mi viene in mente è sfocato.
Mi lascia indifferente perché pensandoci mi sembra di rivolgere lo sguardo ad un'altra persona.

Astrid

Ti sei spiegata benissimo ,capisco cosa intendi purtroppo .

JasonB

Idem anche per me

Keith

Io purtroppo sono arrivato ad un punto della vita in cui ormai vivo di ricordi.. però questi non sono così nitidi, mi ricorda qualcosa di vagamente bello, ma non saprei raccontarlo in modo dettagliato.

Black_Hole_Sun

I ricordi dei bei momenti sono lontani, sensazioni di giovinezza perduta fatti più di speranza che di autentica gioia.

Ci sono stati momenti in cui sentivo quella leggerezza e quel senso del vivere quasi totale, senza affanni ne dolori. Erano solo miraggi.

I tempi dei sonni tranquilli nell'attesa di un domani migliore sono lontani, perduti in un limbo spazio-tempo. Ogni notte c'è solo il sollievo di non percepire per un po questo piano esistenziale, ogni risveglio una coltellata al cuore.

Ogni giorno solo un altro passo verso la fine. Non è forse in fondo il destino di tutti? Ma fin quando credi in quell'illusione che chiamano vivere ti senti onnipotente, come se potresti fare tutto.

Il giorno che ti svegli da questo torpore e capisci che non sei nulla cominci a morire giorno dopo giorno.

ansiolino

mi ritrovo in quello che dici e credo che molto dipenda oltre che dalla depressione, anche dall'età

pure_truth2

Sì un po' è la depressione,un po' la rimozione che la mente ha operato per difesa.
Sfortunatamente, in alcuni sogni quel tipo di ricordi viene riportato in superficie, mostrandoti che era stato tutt'altro che cancellato.
Per fortuna, d'altra parte,lo stesso si può dire per le belle esperienze.
Talvolta in sogni particolarmente belli ci si disidentifica così tanto da ciò che siamo ogni giorno,che sentiamo una piacevole leggerezza,la depressione non esiste più,lo schifo in cui viviamo neanche.
Peccato,poi,il risveglio.

Kitsune

A volte vorrei rivivere certi ricordi ma ho consapevolezza di essere cambiato, ho paura che anche rivivendo la medesima esperienza quell'incanto sia scomparso per sempre. Non posso resettarmi a com'ero in passato quindi lascio stare quei ricordi così come sono senza cercare di evocarli per aver paura di sovrascriverli con giudizi e impressioni di oggi.
Io mi rispecchio in questo ma in realtà dopo tanti anni anche il ricordo più duraturo, quello delle emozioni intense che certe persone mi han fatto provare si affievolisce. Sono proprio i ricordi delle emozioni che abbiamo provato a rendere forte il nostro legame con quel ricordo.

Misty.

Grazie per aver espresso così bene la semplice verità.
È così e io concordo.

la musica è quasi sempre ciò che mi fa ricordare qualcosa, e per qualcosa intendo proprio qualcosa di ‘vivo’, non un’immagine impolverata e muta. o l’arte in generale, contemplarla, entravici dentro; o provare a crearla; quando sono veramente immersa in qualcosa, quando sto disegnando, quando scatto foto, quando suono, canto... e non sono mai io a scegliere cosa ricordare.
Grazie a tutti per le risposte.
In realtà mi sento senza passato e senza futuro. è proprio questa la sensazione che prevale in fondo.

SamueleMitomane

dai 14 anni circa fino ai 20, a parte dei singoli momenti sparsi, di cui la maggior parte nemmeno piacevoli, è tutto fumo. Come se gli anni fossero stati mesi. Ed è ancora così. Più passa il tempo più il fumo si addensa. Come se fossi a malapena esistito, come se non avessi vissuto, e mi viene una fitta all'anima quando ci penso. Le immagini che testimonierebbero la mia adolescenza si contano sulle dita di una mano. Per questo motivo, ed altri, cerco di non pensare al passato. Cerco di eliminarlo proprio. Ogni volta che mi tirano fuori una foto di me da bambino la evito manco fosse materiale radioattivo, perché mi ricorda di tutti i miei fallimenti.

NatoMorto

La depressione è come un dormiveglia... Non sei mai del tutto presente

Lùthien.

Non so se è in tema con quello che chiedi, ma io della mia infanzia non ricordo praticamente (quasi) nulla. Il primo ricordo che ho - se non mi sbaglio - è un trauma molto forte, e forse se non ho ricordi è perchè è da quando son bambina che tento di sopravivvere.
In generale, tutti i miei ricordi, compresa l'adolescenza e la giovinezza sono molto "sfumati" e fumosi. Forse hai ragione tu, forse c'entra la depressione. Di alcuni fatti molto dolorosi dell'età adulta c'è il ricordo sì, ma ho cercato di cacciarli in qualche remota parte del cervello per tentare di sopravvivere ancora.

Ezp97

Piu’ penso piu’ sto peggio, quanto vorrei andare a dormire e non risvegliarmi.

Markos

Vivo di ricordi praticamente...
Più o meno sfumati a seconda del contesto...
Ma sempre tali sono....

choppy

Nonostante da bambino seguissi il calcio e la Formula 1 ho ben pochi ricordi dello Sport che seguivo. Penso che prima della morte di Senna e del mondiale del 1994 di non ricordare praticamente nulla. Ho invece molti ricordi musicali, anche di quand'ero molto piccolo. Stranamente non ricordo canzoni dei Queen appena uscite (del 1991), ma mi ricordo musica più pop, più o meno contemporanea (Michael Jackson, Phil Collins, Roxette ecc.)

Ilsaggio

I ricordi che ho sono relativi a quando piango. Gli Stati d'animo li ho ben chiari e nitidi.

Non ho ricordi positivi, positivi per me intendo, e non per la società.

Gli ultimi ricordi piacevoli che ho sono delle superiori, con l'università sono convinto di essere andato contro me stesso, contro quella vocina interiore che non ha mai accettato questa scelta.

Più si va avanti e peggio è.
I ricordi rimangono lontani e non se ne aggiungono di nuovi..

abreazione

Qualcuno ha voglia di esporre le cause della propria "perdita di memoria"?

Forse trovare l'espressione perfetta per definirla potrebbe aiutare a rispondere alla domanda, provo a descrivere la mia:
"Sembra di avere la testa vuota e dal perenne torpore; non ricordo quasi nulla della mia esistenza se non fotogrammi sia riguardo il passato più remoto che un'ora fa (quando cerco di ricordare, mi pare piuttosto di star immaginando una cosa raccontata da altri e molto vaga: ad esempio, ho bevuto tanta acqua e sono stata su internet)".
Una considerazione che posso fare: ricordo (come posso, e temo di manipolare spesso i fotogrammi per fare miglior figura) poco di cosa ho fatto ieri o un'ora fa perché (forse) negli ultimi anni ho smesso di ascoltare i miei pensieri fino ad atrofizzarli perché, da adolescente, soffrivo nel starli ad ascoltare. Inoltre, mi sentivo a disagio con le altre persone e sentivo mi avrebbero portata sulla cattiva strada, perciò "tagliavo fuori" tutte le interazioni che avevo avuto con loro durante il giorno, mi forzavo a dimenticarle per salvaguardarmi.

A nessuno porta, come estrema conseguenza, difficoltà ad articolare discorsi (perché non si ricorda più la frase principale o l'argomento della conversazione a forza di excursus dettati da flussi di coscienza non ragionati)?
Una delle conseguenze in me è, come ho accennato prima, non riuscire a ragionare neppure con me stessa e perciò vado avanti più a sensazioni e istinto. Mi è venuta in mente adesso l'estrema conseguenza dell'estrema conseguenza, ovvero non saper articolare discorsi con gli altri: non faccio più soliloqui interiori e quindi ho l'impressione di diventare progressivamente meno intelligente (spesso mi fanno notare che parlo per frasi fatte). Mi esprimo male e spesso sembra che io abbia problemi superficiali, cioè mi credo meno intelligente perché parlo per frasi che sembrano prese da IG? Non è tutto qui, ma è quello che mi viene in mente adesso e spero sia perché inconsciamente mi vergogno a dire di peggio.

Mi scuso se si capisce poco: ho scritto un flusso di coscienza e temo sia venuto molto contorto perché ogni cosa mi porta a parlare di altro. Ora sto pensando, infatti, che questa sovrabbondanza di excursus dovrebbe testimoniare una testa piena di pensieri, ma, giuro, non li percepisco, non ci interagisco e non mi aiutano a essere più interessante, casomai ci fossero davvero.

( Sono nuova, piacere di conoscervi! )

Hank Moody

Freud la definì amnesia infantile.
Anch'io ho strappi di memoria, penso sia una selezione che fanno i neuroni in base alle esperienze che abbiamo fatto.