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Vecchio 03-02-2012, 14:33   #21
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Originariamente inviata da TrueLover Visualizza il messaggio
Io da bimbo vivevo giornate di mille emozioni,con gli amici ma anche da solo.
Era una festa e un gioco continuo,a casa appena finivo di vedere Holly e Benji correvo al negozio a comprare un ovetto kinder,poi giù nel cortile a credermi holly col pallone.
A casa dei compagni giocavi a tutto,alla nintendo,a nascondino,a pallone,lotta coi pupazzi,calcio con tutti i bimbi del quartiere,a fare gli esploratori,a collezionare figurine e altre mille cose belle
Avevo una compagna che era anche la mia amante segreta e ci toccavamo a volte,senza che sapessimo perché,era la curiosità
Poi ai compleanni ero pieno di gente a casa che portava regali e c'era un clima di calore che ormai da anni non esiste più
quest'anno sono venuti giusto 4 amici a casa,è tutto quel che m'è rimasto
Per fortuna adesso ho i miei nipoti e gioco con loro ^^
Per quanto mi riguarda i picchi di felicità un uomo li raggiunge inconsapevolmente proprio in quell'età, dove tutto appare chiaro, nitido e ingenuo. Non c'è consapevolezza, solo istinto, non c'è rabbia, solo paura, non c'è odio, ma solo amore. Un adulto è troppo consapevole per godere della vita come un bambino. Non bisogna temere della vita, a volte basta ricordarsi di quello che si era per tirare avanti e rendersi così conto che niente è andato perduto.
Vecchio 03-02-2012, 15:31   #22
Esperto
L'avatar di dottorzivago
 

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Originariamente inviata da Fallen Angel Visualizza il messaggio
Sfondi una porta aperta. La mia vita è stata piena di "tappe fondamentali" che nella mia testa potevano cambiare le cose (es. i 18 anni, la patente, il diploma ecc). La realtà è che non cambia un bel niente. Non così per magia almeno.
Anche la mia vita è stata divisa in vari step che avrebbero dovuto portare grandi cambiamenti....

Elementari.....basta giocare si inizia a studiare
Medie.....oltre allo studio si intensificano le uscite, dal quartiere si passa alle uscite in paese e questo mi faceva pensare di diventare "grande"
Superiori.....le tappe che mi ero sognato erano....motorino, poi fidanzatina, poi patente guida e infine pensavo alla liberazione dalla prigione con l'esame di maturità per poi sentirmi libero
Università....ci dò sotto, inizio in ritardo e sogno la fine pensando "con il lavoro poi tutto cambierà grazie all'autonomia finanziaria"

Non sempre la mia vità è stata da isolato ma negli ultimi 10 anni si, prima avevo questi finti-obiettivi. Ora ho il lavoro fisso ma la mancanza di un obiettivo mi deprime. Ho vist che non è cambiato mai niente in passato ma l'illusione mi teneva a galla ora non ho neanche quella!
Vecchio 03-02-2012, 17:57   #23
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Originariamente inviata da Viridian Visualizza il messaggio
Hmm, devo dire che io un po' mi ci rivedo nel.. temino di Kavin, invece.
Temino Ogni tanto ho voglia di scrivere e faccio queste pazzie.

Rileggendo alla distanza di un giorno ciò che ho scritto mi è venuto in mente Pavese e la questione dei miti.
Quando si è giovani l'infanzia crea dei miti che ci portiamo dietro ma che poi, crescendo, vengono infranti.
Questo post è stato ispirato da varie cose.
In parte altri scritti che parlavano della crescità, dell'abbandono della fanciullezza; in parte dalla mia canzone preferita, http://www.fobiasociale.com/sally-23324/, che parla proprio della crescita della protagonista e dello scontrarsi dei due mondi, quello bambino e quello adulto per quanto riguarda come si vede la società (società che, a differenza di come si aspettava, è tremenda e corrotta e che la porta a prostituirsi).
Vecchio 03-02-2012, 18:03   #24
Esperto
L'avatar di Moonwatcher
 

Io invece non mi ci rivedo per nulla, ero un bimbo già fobico e al parco a giocare ci sarò andato sì e no due volte (non parliamo poi delle feste ).

Kavin e Viridian avete un passato da estroversoni, v'abbiam sgamati, ehehe.
Vecchio 03-02-2012, 22:14   #25
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Originariamente inviata da Moonwatcher Visualizza il messaggio
Io invece non mi ci rivedo per nulla, ero un bimbo già fobico e al parco a giocare ci sarò andato sì e no due volte (non parliamo poi delle feste )
Come me, insomma.
Anzi, io credo di non esserci andato mai.
Poi, vabbe', nessuno mi portava al parco.
Si stava chiusi in casa ad odiare se stessi e il mondo.
Vecchio 03-02-2012, 22:37   #26
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Quando la vita era più facile... e si potevano mangiare anche le fragole...(cit)
Vecchio 04-02-2012, 10:47   #27
Principiante
 

la mia infanzia invece è stata ambivalente..da una parte serena ed con manie di grandezza tipiche di una bambina che si sentiva unica e speciale e dall'altra mi sentivo diversa ,strana, naturalmente limitata e incapace rispetto agli altri ma forse solo sola...un sottofondo di malinconia e tristezza ha ccompagnato sempre anche i miei ricordi più giocosi..erà lì costante sottilmente, come ora..credo di aver appreso presto che il mondo non è un posto incantato..
Vecchio 04-02-2012, 11:56   #28
Esperto
L'avatar di TheCopacabana
 

La mia visione del mondo è iniziata quando ho cominciato a camminare a quattro zampe.
Avevo sempre mia madre appresso, e ogni cosa che toccavo, diceva:
- questo lascialo stare che è cacca
- quell'altro non lo toccare che è cacca
- quello li' posalo che è cacca
... da allora ho cominciato a capire cosa mi sarebbe aspettato
Vecchio 04-02-2012, 14:16   #29
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Originariamente inviata da Kavin Casey Visualizza il messaggio
Che insomma, quando ero piccolo il mondo sembrava bellissimo e coloratissimo e tutto era fantastico e incredibile e luminoso ed ero sicuro che la vita sarebbe stato un grande gioco, un gran divertimento, perchè io ero forte, incredibile, interessante.

Ricordo che ero circondato da amici ed ero apprezzato e non avevo paranoie e le maestre e le vecchie signore che ogni tanto fermavano mia madre e mi usavano come scusa per attaccar bottone dicevano "Che bel bambino che ha fatto" e allora io ero sicuro di essere il cavallo vincente, quello su cui puntare, lo dicevano tutti, e il futuro era roseo, potevo fare tutto, potevo conquistare il mondo, potevo far quel che volevo e sapevo che nessuno sarebbe stato in grado di fermarmi.

E le giornate passavano inesorabili ed era tutto un divertimento, e si andava al parco a giocare e ad incontrare altri bambini e si giocava fino a che non riuscivi più a muoverti per poi andare fare un giro in bicicletta e fare le cose più assurde e pericolose perchè l'idea di morire era lontana e invisibile, ti avevano detto che prima o poi sarebbe arrivata ma era un po' come immaginare di incontare per strada uno di quei mostri che i tuoi usavano per costringerti ad andare a dormire.

E andavi a scuola e parlavi con altri bambini ti divertivi perchè vivevi giocando anche li ed eri apprezzato anche dalle maestre e andavi benissimo perchè erano cose tutto sommato semplici ed eri sicuro che le cose non potevano che migliorare e avevi già deciso come sarebbe andata la tua vita e come ti saresti comportato.

E poi c'era l'universo delle bambine che era diverso dal tuo e ti chiedevi come fosse possibile che loro si divertissero giocando con le bambole e simulando la vita di tutti i giorni e le sentivi così distanti e noise ma allo stesso tempo ti incuriosivano.
Ogni tanto giravano voci di bambine a cui piacevano bambini e di storielle e magari se la bambina era di buon umore ci scappava qualche innocuo bacietto, qualche gonna tirata su, e poi tutti amici come prima e si tornava a vivere la vita giocosa e spericolata dimenticandosi della gonna e del bacio e si andava a letto felici e si dormiva tantissimo e si vivevano le giornata e come un unica grande avventura che sembrava destinata a non finire mai.

Oppure passi le giornate davanti alla TV e mangiando schiefezze o giocando ai videogiochi e ti diverti comunque tantissimo e rimani affascinato da ciò che l'uomo è riuscito a creare, da ciò che abbiamoa disposizione.

Poi un giorno ti svegli e passi 20 minuti cercando di scegliere un vestito che non sia orrendo e da bambino e ADDIRITTURA inizi a guardarti allo specchio e a sitemarti e a pettinarti.

Inizi a capire che la vita non può essere solo un gioco e inizi a sentire l'oppressione e la paura di deludere gli altri, di deludere i tuoi genitori, i tuoi amici, i tuoi parenti e non ti puoi permettere di farlo e senti che c'è qualcosa che non va, qualcosa è cambiato.

Cominci a conoscere ragazzi distanti da te e che ti fanno vedere il mondo in modo diverso, gente che ti parla di fumo, di droga, di sesso e pestaggi e gente che fa del male e fa soffrire altra gente e rimani basito e pensi che non è possibile, la gente non è cattiva per natura, lo dicono in TV, lo dice la chiesa, lo dicono i miei genitori, la gente non è cattiva, la gente non è malvagia, ti stanno prendendo in giro.

E capisci che forse non eri apprezzato come credevi, che hai sempre freinteso e che in realtà il mondo non è come lo vedevi te. Inizi a sentirti solo e triste per giorni interi (triste per giorni interi? depressione? un bambino non riuscirebbe mai a concepire certe cose) e senti che ti manca qualcosa dentro e tutto diventa complicato e difficile e anche svegliarsi e fare le cose di tutti i giorni sembra impossibile.

E la noia inizia ad entrare nei tuoi pensieri e ti annoi e ti annoi e fai di tutto per scacciarla e ti dai ad azioni che infondo sono vuote e non ti lasceranno nulla ma che almeno potranno distrarti un po' dalla noia che brucia la tua mente.

E si fa, si va, si pensa, si disfa, ci si muove, ma non è più tutto come una volta quando tutto faceva ridere ed era colorato e dopo un po' le cose perdono sapore e inizi ad allontanarti dai tuoi amici di una volta perchè perdi il gusto di conoscerli e li trovi noiosi e cerchi disperatamente qualcosa di nuovo e incontri qualche amico con cui stai davvero bene e che condivide i tuoi pensieri e apprendi le cose di questo nuovo mondo in cui sei stato catapultato, perchè la noia ti da la forza e vuoi scacciarla e vuoi qualcosa di nuovo e allora cerchi sempre nuove conoscienze, qualcuno di nuovo, ma ti accorgi che pochi riescono davvero a comprenderti. E questo ti fa male.

Inizi a pensare alle ragazze in modo diverso, inizi ad esaltarti per poco e hai voglia di conoscerle e comprendi molte più cose sul mondo e cerchi di sbirciare la scollatura delle donne e scambi commenti con i tuoi amici sul sedere, sull'aspetto e sul seno di tutte le persone di genere femminile esistenti sulla faccia della terra.

E le giornate trascorrono veloci, il tempo passa e non te ne accorgi e non riesci più a gustarti le cose come prima e senti che c'è qualcosa di importante che manca e che non riesci a trovare sperando che crescendo qualcosa possa cambiare...
Applausi per Kevin cavolo apprezzo tantissimo sto post mi ci rivedo parecchio
Vecchio 04-02-2012, 22:29   #30
Esperto
L'avatar di TomRogerRobert
 

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Originariamente inviata da TheCopacabana Visualizza il messaggio
La mia visione del mondo è iniziata quando ho cominciato a camminare a quattro zampe.
Avevo sempre mia madre appresso, e ogni cosa che toccavo, diceva:
- questo lascialo stare che è cacca
- quell'altro non lo toccare che è cacca
- quello li' posalo che è cacca
... da allora ho cominciato a capire cosa mi sarebbe aspettato
Mitico post

Comunque sì, da bambino ero felice... Ho sentito una volta alla tv un uomo rispondere alla domanda: "Come sarà il 2012?" con queste parole: "Peggiore del 2011, ma comunque sempre megio del 2013"

Diciamo che mi sembra che il tempo vada avanti in questa maniera.... peggiorando
Vecchio 05-02-2012, 01:01   #31
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welcome to the real world (cit)
Ho capito benissimo lo stato d'animo che vuoi comunicare.
ci sono passato.
E ti posso garantire che lo hai espresso in maniera egregia.
Io ci ho passato un bel po' a pensare su questi concetti.
E alla fine mi son posto questo quesito:
cosa è realmente cambiato, il tuo modo di porti nella società o la società in toto?

una "specie" di quesito zen.
Vecchio 05-02-2012, 19:13   #32
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Quote:
Originariamente inviata da Black Sparrow Visualizza il messaggio
cosa è realmente cambiato, il tuo modo di porti nella società o la società in toto?

una "specie" di quesito zen.
Credo che cambi qualcosa di interiore che stravolge il tuo modo di vedere il mondo E la società in toto.
Infatti smettono di esistere miti, non hai più il paraocchi sui drammi della società (droga, delinquenza, sofferenze) e d'untratto capisci che il mondo non è come hai smpre creduto.
Credo che funzioni così...
Vecchio 05-02-2012, 23:10   #33
Principiante
L'avatar di Dream2911
 

Bel post, molti spunti su cui riflettere... e bellissima canzone la Sally di De André, una delle mie preferite.
Vecchio 06-02-2012, 00:24   #34
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Quote:
Originariamente inviata da Kavin Casey Visualizza il messaggio
Credo che cambi qualcosa di interiore che stravolge il tuo modo di vedere il mondo E la società in toto.
Infatti smettono di esistere miti, non hai più il paraocchi sui drammi della società (droga, delinquenza, sofferenze) e d'untratto capisci che il mondo non è come hai sempre creduto.
Credo che funzioni così...
già il mondo non è come pensavi che fosse, ma quel mondo esisteva ancor prima che tu prendessi coscienza della sua forma.

se non riesci a vederlo non vuol dire non esista.

puoi essere benissimo tu che hai compreso, oppure è la società che si è rivelata a te per quello che è.
oppure nessuna delle due ipotesi.
oppure entrambe.

le risposte son sempre banali, le domande no.
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