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No happy ending
Che insomma, quando ero piccolo il mondo sembrava bellissimo e coloratissimo e tutto era fantastico e incredibile e luminoso ed ero sicuro che la vita sarebbe stato un grande gioco, un gran divertimento, perchè io ero forte, incredibile, interessante.
Ricordo che ero circondato da amici ed ero apprezzato e non avevo paranoie e le maestre e le vecchie signore che ogni tanto fermavano mia madre e mi usavano come scusa per attaccar bottone dicevano "Che bel bambino che ha fatto" e allora io ero sicuro di essere il cavallo vincente, quello su cui puntare, lo dicevano tutti, e il futuro era roseo, potevo fare tutto, potevo conquistare il mondo, potevo far quel che volevo e sapevo che nessuno sarebbe stato in grado di fermarmi. E le giornate passavano inesorabili ed era tutto un divertimento, e si andava al parco a giocare e ad incontrare altri bambini e si giocava fino a che non riuscivi più a muoverti per poi andare fare un giro in bicicletta e fare le cose più assurde e pericolose perchè l'idea di morire era lontana e invisibile, ti avevano detto che prima o poi sarebbe arrivata ma era un po' come immaginare di incontare per strada uno di quei mostri che i tuoi usavano per costringerti ad andare a dormire. E andavi a scuola e parlavi con altri bambini ti divertivi perchè vivevi giocando anche li ed eri apprezzato anche dalle maestre e andavi benissimo perchè erano cose tutto sommato semplici ed eri sicuro che le cose non potevano che migliorare e avevi già deciso come sarebbe andata la tua vita e come ti saresti comportato. E poi c'era l'universo delle bambine che era diverso dal tuo e ti chiedevi come fosse possibile che loro si divertissero giocando con le bambole e simulando la vita di tutti i giorni e le sentivi così distanti e noise ma allo stesso tempo ti incuriosivano. Ogni tanto giravano voci di bambine a cui piacevano bambini e di storielle e magari se la bambina era di buon umore ci scappava qualche innocuo bacietto, qualche gonna tirata su, e poi tutti amici come prima e si tornava a vivere la vita giocosa e spericolata dimenticandosi della gonna e del bacio e si andava a letto felici e si dormiva tantissimo e si vivevano le giornata e come un unica grande avventura che sembrava destinata a non finire mai. Oppure passi le giornate davanti alla TV e mangiando schiefezze o giocando ai videogiochi e ti diverti comunque tantissimo e rimani affascinato da ciò che l'uomo è riuscito a creare, da ciò che abbiamoa disposizione. Poi un giorno ti svegli e passi 20 minuti cercando di scegliere un vestito che non sia orrendo e da bambino e ADDIRITTURA inizi a guardarti allo specchio e a sitemarti e a pettinarti. Inizi a capire che la vita non può essere solo un gioco e inizi a sentire l'oppressione e la paura di deludere gli altri, di deludere i tuoi genitori, i tuoi amici, i tuoi parenti e non ti puoi permettere di farlo e senti che c'è qualcosa che non va, qualcosa è cambiato. Cominci a conoscere ragazzi distanti da te e che ti fanno vedere il mondo in modo diverso, gente che ti parla di fumo, di droga, di sesso e pestaggi e gente che fa del male e fa soffrire altra gente e rimani basito e pensi che non è possibile, la gente non è cattiva per natura, lo dicono in TV, lo dice la chiesa, lo dicono i miei genitori, la gente non è cattiva, la gente non è malvagia, ti stanno prendendo in giro. E capisci che forse non eri apprezzato come credevi, che hai sempre freinteso e che in realtà il mondo non è come lo vedevi te. Inizi a sentirti solo e triste per giorni interi (triste per giorni interi? depressione? un bambino non riuscirebbe mai a concepire certe cose) e senti che ti manca qualcosa dentro e tutto diventa complicato e difficile e anche svegliarsi e fare le cose di tutti i giorni sembra impossibile. E la noia inizia ad entrare nei tuoi pensieri e ti annoi e ti annoi e fai di tutto per scacciarla e ti dai ad azioni che infondo sono vuote e non ti lasceranno nulla ma che almeno potranno distrarti un po' dalla noia che brucia la tua mente. E si fa, si va, si pensa, si disfa, ci si muove, ma non è più tutto come una volta quando tutto faceva ridere ed era colorato e dopo un po' le cose perdono sapore e inizi ad allontanarti dai tuoi amici di una volta perchè perdi il gusto di conoscerli e li trovi noiosi e cerchi disperatamente qualcosa di nuovo e incontri qualche amico con cui stai davvero bene e che condivide i tuoi pensieri e apprendi le cose di questo nuovo mondo in cui sei stato catapultato, perchè la noia ti da la forza e vuoi scacciarla e vuoi qualcosa di nuovo e allora cerchi sempre nuove conoscienze, qualcuno di nuovo, ma ti accorgi che pochi riescono davvero a comprenderti. E questo ti fa male. Inizi a pensare alle ragazze in modo diverso, inizi ad esaltarti per poco e hai voglia di conoscerle e comprendi molte più cose sul mondo e cerchi di sbirciare la scollatura delle donne e scambi commenti con i tuoi amici sul sedere, sull'aspetto e sul seno di tutte le persone di genere femminile esistenti sulla faccia della terra. E le giornate trascorrono veloci, il tempo passa e non te ne accorgi e non riesci più a gustarti le cose come prima e senti che c'è qualcosa di importante che manca e che non riesci a trovare sperando che crescendo qualcosa possa cambiare... |
Re: No happy ending
"E un giorno ti svegli stupita e di colpo ti accorgi che ... di giochi, di amici e se ti
guardi attorno non scorgi ... capendo che a battito a battito è l'età che s'invola..." :) |
Re: No happy ending
Tutto molto bello (cit.) (mi riferisco al post).
Hai descritto il modo in cui si crea quel velo di illusione e come lo stesso a poco a poco venga eliminato, che è una fase davvero brutta ed in cui ci si sente più smarriti del solito tra l'altro (alla tua giovanissima età non ne parliamo:miodio:). Tutto sembra perfetto e ruotare a tuo favore, poi all'improvviso è come se un terremoto sconvolgesse le tue convinzioni e ribaltasse i valori fino ad allora affermati. So bene quanto i piccoli utentini del forum, e mi riferisco soprattutto ai minorenni, abbiano ormai perso quell'alone di ingenuità (anche a causa di problemi a scuola con compagni, o con amici e conoscenti vari, o ancora in famiglia) che rende così teneri (ma per me lo siete sempre:bacio:), ed è un qualcosa che non lascia indifferenti perchè tutti ricordiamo quei momenti in cui abbiamo cominciato a comprendere la dura e cruda realtà....però al contempo credo anche che la fase in cui si realizza davvero quanto si sia trattato solo di un dolce sogno appartenga ad un'età più tarda (probabilmente non si finisce mai di scoperchiare il vaso di Pandora). Per favore però non farmi più leggere inizzi perchè sai quanto io sia sensibile a certi strafalcioni:mrgreen: p.s: i commenti delle vecchie signore sono uguali per tutti i bambini, ragazzini e ragazzi :ridacchiare: |
Re: No happy ending
Quindi solo a me il mondo faceva schifo anche da piccolo :interrogativo:
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Re: No happy ending
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Re: No happy ending
Il titolo del topic è una specie di tributo, può sembrare che non c'entri nulla ma dovevo scriverlo.
Inizzi :D mi è sfuggito, ora correggo. |
Re: No happy ending
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Re: No happy ending
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Ora che ne ho 22 non sono libero di fare niente e non sono importante per nessuno e vorrei essere un bambino per lo stesso motivo per cui da bambino volevo essere un adulto. Bel topic, ci sarebbe anche un "adirittura" e un "opressione", ma credo che siano degli errori di battitura. |
Re: No happy ending
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Re: No happy ending
manca tutto in pezzo.....dai 20 in avanti....
la vita non finisce, ci sono altre mille cose da scoprire :perfetto: i nostri sono tutti "falsi ricordi" la mente tende a cancellare le cose brutte dell'infanzia ed a tenere solo le belle... ma io ho beffato la mia mente :occhiali: vi racconto l'episodio.... avevo 5 o 6 anni, un giorno facevo i capricci, non volevo andare all'asilo, non mi ricordo il perchè...forse era perchè dovevamo colorare ed io odiavo sta cosa.... comunque fatto sta che mia madre se ne uscì con la classica frase degli adulti.....da grande rimpiangerai questo periodo, dovresti essere tutto contento di andare all'asilo, da grande non ti ricorderai nemmeno che non volevi andarci!!! non l'avesse mai detto :occhiali:......stimolò il mio orgoglio, in quel momento feci una promessa a me stesso, mi sarei per sempre ricordato che andare all'asilo non mi piaceva (mi ricordo la sensazione, è come andare al lavoro oggi, pari pari, era una gran rottura, meglio 10milavolte i cartoni in tv o le partite all'oratorio, eppure tutti i giorni dovevo andarci -_-) questa promessa la tenni viva anno per anno, ed oggi nonostante nella memoria io abbia solo ricordi belli di quel periodo posso affermare con certezza che a me non piaceva andare all'asilo.....fanc***o al buonismo sui miei ricordi d'infanzia :moltoarrabbiato: |
Re: No happy ending
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Re: No happy ending
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( lol, non uccidermi xD ) Parlando seriamente..il tuo post mi ha commosso. Il cambiamento è come una scossa, o come ha detto niky, un terremoto, e ora deve assestarsi tutto. La presa di coscienza è un passo fondamentale, e iniziare a vedere il mondo con occhi meno appannati è il primo passo per entrarci e viverci, in quel mondo. Il tempo è un grande alleato, anche per metabolizzare queste cose. |
Re: No happy ending
La cosa peggiore è che quando scopri poi certe cose nella vita,ti si piazza davanti un bel muro..e tu per andare li dove ti conducevano quei sogni e speranze da bambino lo devi superare,lo devi abbattere ma non c'è verso,rimane li inamovibile,e tutti noi ragazzi moriremo li,all'ombra di quel muro... |
Re: No happy ending
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Re: No happy ending
Dunnnnque...
[mette la barba bianca da guru] Quello che da bambini a molti veniva naturale, ossia godere di ciò che c'è, vedere il mondo "fantastico e incredibile e luminoso", non è una loro prerogativa. Semplicemente, crescendo, bisogna trovare un modo alternativo per farlo. <- "semplicemente", per modo di dire, è chiaro Perché può non venire più così automatico. Ti faccio un esempio: Ti trasferisci. Entri nell'edificio, e cosa pensi? 1) ammazza che catapecchia, non ci credo, 600 franchi al mese per 'sto buco? Ma ce l'avrà il bidè almeno? 2) che vuotezza... tutto è cambiato. Ora sono davvero lontano da casa, solo e senza nessuno che conosco.. 3) non riesco a credere che presto riconoscerò queste pareti, che ora mi sono così indifferenti, come la mia casa. Le possibilità ovviamente sono infinite, ma questi 3 esempi sono tutti frutto di una riflessione perfettamente razionale. Sono "vere" tutte e tre le reazioni, ma solo una ti restituisce quel senso di meraviglia che avevi da piccino, no? Forza Kavin! :bene: |
Re: No happy ending
oggi leggevo che i primi tre anni sono quelli che ci condizionano sempre e comunque... se c'è un blocco lì stai fragato
così deve essere stato per me con la mia famiglia |
Re: No happy ending
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Ma ci sto lavorando :occhiali: Quote:
In effetti potrebbe essere solo una questione di prospettive, mi chiedo allora perchè quando si è più maturi vari il modo di vedere le cose. |
Re: No happy ending
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Re: No happy ending
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Re: No happy ending
Io da bimbo vivevo giornate di mille emozioni,con gli amici ma anche da solo.
Era una festa e un gioco continuo,a casa appena finivo di vedere Holly e Benji correvo al negozio a comprare un ovetto kinder,poi giù nel cortile a credermi holly col pallone. A casa dei compagni giocavi a tutto,alla nintendo,a nascondino,a pallone,lotta coi pupazzi,calcio con tutti i bimbi del quartiere,a fare gli esploratori,a collezionare figurine e altre mille cose belle Avevo una compagna che era anche la mia amante segreta e ci toccavamo a volte,senza che sapessimo perché,era la curiosità Poi ai compleanni ero pieno di gente a casa che portava regali e c'era un clima di calore che ormai da anni non esiste più quest'anno sono venuti giusto 4 amici a casa,è tutto quel che m'è rimasto Per fortuna adesso ho i miei nipoti e gioco con loro ^^ |
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