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22-07-2008 11:48
cancellato2488
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Originariamente inviata da calimerlo
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Originariamente inviata da MarcheseDelGrillo
Rilancio la mia proposta: perchè non provare a frequentarsi? Almeno quelli che non abitano lontano e che sono vicini d'età.

Se ci pensate cosa possiamo risolvere stando qui a lamentarci? Bisognerebbe darsi da fare.
ci vuole umiltà prima di tutto
io ho superato la fase "mi sento diverso = superiore" perchè alla fine molte volte qui leggo gente che si sente migliore degli altri solo perchè è "diversa" perchè non vede il grande fratello, che considera gli altri "italiani medi" (il terribile muttley)
ma alla fine siamo tutti uguali, e anzi, i cosidetti diversi, sono molti di più di quelli che pensate, ormai è una moda fare l'intellettualoide di sinistra (cit.), l'esperto di cinema altezzoso, colui il quale discute di cose da g8 in salotto (rima)
anche io mi sento diverso e ho mollato tutti i conoscenti perchè nessuno ha i miei hobby, perchè io ho un mix di cose davvero strane, che vanno da cose da introversoni e particolaroni, a gusti da socialone di brutto brutto brutto
quindi mi considero un mezzo sangue, non adatto ai socialoni xchè non parlo di calcio, auto e cose del genere, ma manco ai cosidetti introversoni riflessoni, perchè ti posso parlare di gf e di unz music
però alla fine ho superato la fase in cui schifavo il mondo xchè erano diversi da me, perchè li vedevo tutti uguali
si è vero, molti son troppo uguali, ma è una scelta loro, e anzi, a guardarla dal punto di vista pratico la loro aggregazione è quella che ne esce più vincente, rispetto a chi si distacca e rimane solo
son scelte di vita, e la diversità non deve essere vista più come lo sterotipo dell'intelligenza, del bene e della democrazia
anche nel diverso può esserci il male, così come nel normalone

detto questo, anche a me piacerebbe conoscere qualcuno davvero simile a me, ma temo sia impossibile 8)
io non sono daccordo...ne esce vincente perchè sono in pochi quelli a voler eche il mondo vada in modo diverso...
nei nati tra gli anni 80-85 pochi avrebbero seguito trasmissioni come De Filippi e Lucignolo...
invece ora guarda le ragazze 15-20enni....tutte lì a spettegolare su quelle cavolate...addirittura andare a vedere in diretta 0'na puntata di Amici...

Sono i vincenti? a me pare che quando faccio affermazioni del tipo "e ti lamenti che in sti giorni sono + silenzioso del solito? E almeno non tengo il cervello occupato con roba tipo la De Filippi" l'autostima di chi ho davanti diventa piccola piccola...ma proprio piccola....

allo stesso modo per chi è troppo estroverso.
Una volta io ero il più estroverso (ma non obbligavo nessuno ad essere come me e non prendevo per il posteriore chi era introverso - sempre tenerone io ).
Oggi sono introverso (e mi da fastidio un tantino il troppo egocentrismo), ma so alternare l'introversione all'estroversione.
Mi piace rimanere minuti e minuti ad osservare le persone? ad ascoltarle in silenzio? magari i miei momenti di brillantezza/ironia (che una volta erano tutto) oggi sono più ridotti? non sono più il tipo da disco (2 volte soltanto nell'ultimo anno solare con sbornia annessa perchè mi ci avevano pregato)?
Mai sentito una persona darmi del perdente, sfigato ecc...ecc...
innanzitutto perchè non mi sento tale...anzi ritengo di avere un carattere bello duttile e forte e sono sempre pronto a reagire
e poi perchè la mia introversione forse m'ha reso meno "divertente" d'un tempo, ma a detta degli altri + misterioso e con l'idea di essere + sicuro, con il carattere forte, ma anche dolce e sensibile.

Se al sabato sera si vuole andare in disco si sa già che la mia risposta è al 99% un no e nessuno per questo si è mai sentito in dovere di dire "a".

Detto questo sono di sinistra- anarchico-comunista (ma non sono un intellettualone :P) e purtroppo mi sa che ho attraversato da poco la fase in cui mi infastidisce altamente tutto ciò che non segue la mia testa (dalla regione a chi si conforma alla massa - tutti quei ragazzi che sono proprio uno uguale all'altro mi fanno provare quasi pensa).
Io nella mia "nuova" identità mi trovo da Dio...mi sento un Dio...e non sono io a sentirmi un gradino sopra gli altri, ma per me sono gli altri che fanno di tutto per essere un gradino sotto al mio (che è ben diverso --> io dal mio "circolo" non escludo nessuno --> tutti sono dotati di cuore e testa e quindi tutti possono essere se stessi...chiaro che se uno sceglie di essere la "massa" e stop x me non è altro che spazzatura).
E dirò di più...probabilmente se non la pensassi così non sarei in una situazione molto diversa dalla vostra (insomma non escludo che anch'io con un passato differente e un carattere/modo di pensare differente sarei potuto essere un potenziale sociofobico).
Invece è proprio questo mio modo di pensare che mi fa essere fiero della persona che sono, che mi fa camminare a testa alta solo e in compagnia, che se ho qualcosa da dire me la fa uscire spontaneamente (dalla battuta, alla provocazione, alla frase dolce, alla frase seria).

X il resto sono daccordo con Aleydis e gli altri: quando si è con gli altri si deve raggiungere un compromesso.
Non si deve pensare al proprio stato d'essere e d'apparire, ma a relazionarsi con gli altri perchè all'altro interessa solo apprendere qualcosa da noi.
Negli ultimi tempi con una leggere flessione da introverso è stato qualche volta + difficile, ma ho cercato sempre di farlo perchè quando ero solamente estroverso è stato questo che mi spingeva a socializzare e il ricordo di com'ero m'aiuta parzialmente anche nelle mie scelte.
Da estroverso parlavo perchè parlando creavo sorrisi sulle amicizie che più amavo, facevo passare loro il tempo, parlavo della caccola sotto il banco fino ad arrivare alla mia concezione d'amicizia e dell'amore, scherzavo eprovocavo.
Oggi semplicemente cerco di fare altrettanto (tenendo in conto che sono leggermente + introverso di allora e che non è giusto forzare qualcosa che in realtà non voglio)
21-07-2008 22:01
muttley
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Originariamente inviata da cali
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Originariamente inviata da Muttley_upgrade_version
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Originariamente inviata da Aleydis
Sapete, da poco ho scoperto una cosa interessante. E' da un pò di mesi che ci rifletto, e anche ieri sera ne ho avuto conferma. Ho scoperto che per stare bene con gli altri si deve dare. Qualsiasi cosa.
Brava, vedo che siamo pervenuti alla medesima strategia risolutiva per quegli stati di malessere emotivo che ci colpiscono.
Non dare dunque retta a chi come Calimero tenta di coinvolgerti nella sua spirale di perdizione 8)
maddai muttley, sei in sto topic solo perchè c'è la possibilità di ricevere (ma mi sa che hai frainteso cosa :lol: ), dato che te nin so quando mai abbia dato :wink:
Ho dato tutto per la scienza (cit.)
21-07-2008 20:12
cali
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Originariamente inviata da Muttley_upgrade_version
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Originariamente inviata da Aleydis
Sapete, da poco ho scoperto una cosa interessante. E' da un pò di mesi che ci rifletto, e anche ieri sera ne ho avuto conferma. Ho scoperto che per stare bene con gli altri si deve dare. Qualsiasi cosa.
Brava, vedo che siamo pervenuti alla medesima strategia risolutiva per quegli stati di malessere emotivo che ci colpiscono.
Non dare dunque retta a chi come Calimero tenta di coinvolgerti nella sua spirale di perdizione 8)
maddai muttley, sei in sto topic solo perchè c'è la possibilità di ricevere (ma mi sa che hai frainteso cosa :lol: ), dato che te nin so quando mai abbia dato :wink:
21-07-2008 15:09
Aleydis
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Originariamente inviata da Muttley_upgrade_version
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Originariamente inviata da Aleydis
Sapete, da poco ho scoperto una cosa interessante. E' da un pò di mesi che ci rifletto, e anche ieri sera ne ho avuto conferma. Ho scoperto che per stare bene con gli altri si deve dare. Qualsiasi cosa. Non parlo di cose materiali ovviamente...parlo di darsi, di essere spontanei, di condividere pensieri, interessi, dare consigli, fare favori. Anche se pensi che la persona davanti a te magari non capirà questi tuoi "doni" o non mi accetterà...perchè questo non avviene mai. Mi è capitato proprio ieri sera...ho deciso di allentare un pò la corda (la cosa è stata più facile perchè ero senza occhiali ), di essere più spontanea. Così ho detto esattamente quello che pensavo nel momento in cui lo pensavo, ho condiviso interessi (e sono anche rimasta stupita di certe persone con cui per stupidi pregiudizi non avevo mai parlato di queste cose), ho dato consigli, ho riso, sono stata spontanea il più possibile. E mi sono divertita. Sono tornata a casa con un sorriso (il che non capita spesso).
Brava, vedo che siamo pervenuti alla medesima strategia risolutiva per quegli stati di malessere emotivo che ci colpiscono. Il segreto sta nel condividere i momenti di socialità senza affrontarli come doveri, ma apprezzandone quanto di positivo può emergere, perché alla fine quando si è in gruppo prima o poi si finisce per essere coinvolti, non possiamo essere ignorati completamente, tutti noi costituiamo un qualche motivo di interesse per gli altri. E non dobbiamo assolutamente sentirci sotto esame: sono situazioni di piacere, non scelte obbligate, anche quando il nostro contributo ad una conversazione può essere esiguo è sbagliato convivere con l'assillo di dover per forza parlare, sorridere, essere partecipativi. Le cose autoimposte non possono avere esiti positivi, ogni cosa verrà a suo tempo grazie alla naturalezza e alla spontaneità.
Non dare dunque retta a chi come Calimero tenta di coinvolgerti nella sua spirale di perdizione 8)
Bravo, esatto!
Si deve pensare di meno a sè stessi quando si è con gli altri. Smetterla di preoccuparsi sempre per sè anche se non ce n'è motivo, logorandosi il cervello perchè "forse quello che ho detto era sbagliato", "chissà cosa penseranno se dico questo o faccio l'altro", "perchè nessuno mi capisce", "perchè nessuno mi rivolge la parola"...ecc. Dobbiamo smetterla di pensare queste cose...ci dobbiamo solo rilassare, non pensare a quello che gli altri possono pensare, non impegnarsi a costruire ogni frase o ogni azione prima di parlare o agire...dovremo solo essere più spontanei. Fidarci di più degli altri, aspettarci di meno (le grosse aspettative non servono a niente, solo a generare ansia), imparare a dare oltre che pensare solo a ricevere.
Sono tutte belle parole vero?
Certo poi applicarle non è poi così semplice...ma si dovrebbe procedere per gradi io credo. Personalmente sto cominciando da poco a notare queste cose, a capirmi di più e soprattutto a voler risolvere i miei problemi. Di strada ne ho ancora tanta davanti..ci saranno alti e bassi..ma ne vale sicuramente la pena!
Tutti possiamo migliorare...partendo in primo luogo da noi stessi, con la nostra volontà. Certo a volte è necessario anche l'aiuto di qualcuno...ma la volontà personale è la cosa fondamentale.
Speriamo di potercela fare!
21-07-2008 13:23
Muttley_upgrade_version
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Originariamente inviata da Aleydis
Sapete, da poco ho scoperto una cosa interessante. E' da un pò di mesi che ci rifletto, e anche ieri sera ne ho avuto conferma. Ho scoperto che per stare bene con gli altri si deve dare. Qualsiasi cosa. Non parlo di cose materiali ovviamente...parlo di darsi, di essere spontanei, di condividere pensieri, interessi, dare consigli, fare favori. Anche se pensi che la persona davanti a te magari non capirà questi tuoi "doni" o non mi accetterà...perchè questo non avviene mai. Mi è capitato proprio ieri sera...ho deciso di allentare un pò la corda (la cosa è stata più facile perchè ero senza occhiali ), di essere più spontanea. Così ho detto esattamente quello che pensavo nel momento in cui lo pensavo, ho condiviso interessi (e sono anche rimasta stupita di certe persone con cui per stupidi pregiudizi non avevo mai parlato di queste cose), ho dato consigli, ho riso, sono stata spontanea il più possibile. E mi sono divertita. Sono tornata a casa con un sorriso (il che non capita spesso).
Brava, vedo che siamo pervenuti alla medesima strategia risolutiva per quegli stati di malessere emotivo che ci colpiscono. Il segreto sta nel condividere i momenti di socialità senza affrontarli come doveri, ma apprezzandone quanto di positivo può emergere, perché alla fine quando si è in gruppo prima o poi si finisce per essere coinvolti, non possiamo essere ignorati completamente, tutti noi costituiamo un qualche motivo di interesse per gli altri. E non dobbiamo assolutamente sentirci sotto esame: sono situazioni di piacere, non scelte obbligate, anche quando il nostro contributo ad una conversazione può essere esiguo è sbagliato convivere con l'assillo di dover per forza parlare, sorridere, essere partecipativi. Le cose autoimposte non possono avere esiti positivi, ogni cosa verrà a suo tempo grazie alla naturalezza e alla spontaneità.
Non dare dunque retta a chi come Calimero tenta di coinvolgerti nella sua spirale di perdizione 8)
21-07-2008 11:08
Aleydis Sapete, da poco ho scoperto una cosa interessante. E' da un pò di mesi che ci rifletto, e anche ieri sera ne ho avuto conferma. Ho scoperto che per stare bene con gli altri si deve dare. Qualsiasi cosa. Non parlo di cose materiali ovviamente...parlo di darsi, di essere spontanei, di condividere pensieri, interessi, dare consigli, fare favori. Anche se pensi che la persona davanti a te magari non capirà questi tuoi "doni" o non mi accetterà...perchè questo non avviene mai. Mi è capitato proprio ieri sera...ho deciso di allentare un pò la corda (la cosa è stata più facile perchè ero senza occhiali ), di essere più spontanea. Così ho detto esattamente quello che pensavo nel momento in cui lo pensavo, ho condiviso interessi (e sono anche rimasta stupita di certe persone con cui per stupidi pregiudizi non avevo mai parlato di queste cose), ho dato consigli, ho riso, sono stata spontanea il più possibile. E mi sono divertita. Sono tornata a casa con un sorriso (il che non capita spesso).
Questo per farvi capire che partendo prevenuti sulla gente, stando continuamente sulla difensiva, si peggiora solo le cose. So che ovviamente queste tendenze fanno parte della nostra condizione (anche se devo dirvi che non so più se sono davvero socialfobica o solo timida e diffidente) ma dovremo almeno provare ad abbandonarle per un pò...per vedere che effetto fa. Tanto non abbiamo nulla da perdere. Io ieri mi sono buttata e ho passato una bella serata. Per una volta non mi sono fatta paranoie, non mi sono trattenuta...ed è stato liberatorio.
Addirittura tornata a casa ho cominciato a fantasticare su progetti futuri, pensando che IO SONO VIVA e se voglio posso fare tutto. Niente è impossibile. Basta volerlo.
Spero di continuare ancora così, perchè è stato davvero bello!
21-07-2008 10:58
Aleydis
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Originariamente inviata da Milo
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Originariamente inviata da uahlim
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Originariamente inviata da Aleydis
A volte piombo senza motivo nell'apatia, non voglio vedere nessuno e non ho voglia di fare niente. Invece la maggior parte delle persone che conosco sono attive e solari, cosa a cui io non mi avvicino nemmeno lontanamente.
Ovvio che siano attive e solari: quando sono apatiche e non hanno voglia di fare niente tu mica le vedi, tu mica le incontri.
Concordo in pieno,io in publicco per esempio io sono sempre di buon umore e per questo mi giudicano come quello sempre "felice"io in realtà mi sento quello"triste" e questa cosa mi fa sofrire :?
Io non riesco a nascondere i miei stati d'animo...
Se sto male si vede da un km di distanza.
E' ovvio che molta gente invece nasconde i propri sentimenti...
ma a me basterebbe anche saper fare questo, dato che quando
piombo in questi stati non posso nasconderlo a nessuno.
Lì cominciano a scattare tutte le domande e mi rompo...
21-07-2008 03:22
julien_cd .....................
21-07-2008 02:40
captainmarvel trovare persone i cui interessi coincidano perfettamente coi nostri è difficile, personalmente io mi accontento di trovare persone la cui sensibilità, concezione di vita e prospettive siano abbastanza vicine alle mie. per fare un esempio a me non importa una beata fava di moto e affini, ma se trovassi un patito dell'argomento che al contempo ha qualche altro interesse in comune con me o quantomeno riesce ad accettare anche i miei interessi e con cui si riesce a discutere su argomenti "neutri", allora è possibile che io e lui si diventi amici.
20-07-2008 23:25
Milo
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Originariamente inviata da uahlim
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Originariamente inviata da Aleydis
A volte piombo senza motivo nell'apatia, non voglio vedere nessuno e non ho voglia di fare niente. Invece la maggior parte delle persone che conosco sono attive e solari, cosa a cui io non mi avvicino nemmeno lontanamente.
Ovvio che siano attive e solari: quando sono apatiche e non hanno voglia di fare niente tu mica le vedi, tu mica le incontri.
Concordo in pieno,io in publicco per esempio io sono sempre di buon umore e per questo mi giudicano come quello sempre "felice"io in realtà mi sento quello"triste" e questa cosa mi fa sofrire :?
20-07-2008 23:04
giordano2 e quando ci si sente diversi dagli intellettuali o pseudotali e dai nn intellettuali come si mette???
nella mia vita nn ho mai trovato una persona (DICO UNA) che condividesse i miei interessi ..e allora ho provato a forzarmi ..a farmi piacere quelle degli altri ma nn ha funzionato!

le coincidenze nn esistono!
20-07-2008 22:55
uahlim
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Originariamente inviata da Aleydis
A volte piombo senza motivo nell'apatia, non voglio vedere nessuno e non ho voglia di fare niente. Invece la maggior parte delle persone che conosco sono attive e solari, cosa a cui io non mi avvicino nemmeno lontanamente.
Ovvio che siano attive e solari: quando sono apatiche e non hanno voglia di fare niente tu mica le vedi, tu mica le incontri.
20-07-2008 22:05
Muttley_upgrade_version
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Originariamente inviata da calimerlo
ci vuole umiltà prima di tutto
io ho superato la fase "mi sento diverso = superiore" perchè alla fine molte volte qui leggo gente che si sente migliore degli altri solo perchè è "diversa" perchè non vede il grande fratello, che considera gli altri "italiani medi" (il terribile muttley)
Io non mi sento migliore, io sono migliore 8)

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Originariamente inviata da calimerlo
ma alla fine siamo tutti uguali, e anzi, i cosidetti diversi, sono molti di più di quelli che pensate, ormai è una moda fare l'intellettualoide di sinistra (cit.), l'esperto di cinema altezzoso, colui il quale discute di cose da g8 in salotto (rima)
Cosa determina l'essere di moda e il non esserlo? A me sembra che ci siano molte più persone che ascoltano tunz music di quante ascoltano Stockausen, molti più quelli che guardano il Signore degli anelli piuttosto che Rohmer al cinema, molti più quelli che parlano di programmi tv che quelli che parlano di politica. Insomma, la moda non dovrebbe essere ciò che coinvolge più fruitori?

Quote:
Originariamente inviata da calimerlo
ho mollato tutti i conoscenti
Snob :P
20-07-2008 17:27
depressa Adesso, non vorrei che aveste frainteso il mio messaggio. Mi sono riletta, e sembravo una che voleva fare la superiore di turno, non è così. Volevo solo spiegare, ciò di cui mi piacerebbe parlare con le persone, a parte le solite cose musica, film, eventi, cose personali ecc, che anche queste sono importanti, ma non credo di essermi spiegata bene..

Io con le persone o ipotetici amici,non riesco mai ad andare al di là di quei temi comuni e basilari, per esporre quelli di cui avevo parlato ieri, magari delle volte (non dico sempre), mi piacerebbe entrare nel profondo delle cose, e parlare dei nostri valori o pensieri a proposito della realtà, della religione, della società, del mondo, oppure discutere su libri che abbiamo letto, o temi filosofici che ci vengono in mente....Oppure, parlare di temi un po' meno conosciuti e approfonditi come viaggi astrali, cospirazioni globali (11 settembre, nwo, massoneria) ad esempio...

E Per entrare nei retroscena della realtà, intendevo anche, condividere opinioni sui comportamenti delle persone, o sulle convinzioni errate, radicate tipo "il latte fa crescere forti e sani", "la nutella è composta prevalentemente da cioccolato" ecc (proprio due esempi che mi sono venuti, tra l'altro ne ho parlato con una mia diciamo, conoscente, e mi ha guardata come se fossi un'aliena)

Ah cali scusa per ieri, per la mia permalosità, (o alla maniera sociofobica, "troppa sensibilita", così suona meglio ) anch'io sono convinta che essere troppo intellettualoidi, solo per far parte del gruppo o perchè va di moda sentirsi diversi dagli altri, non vada bene comunque. Perchè si passa da un estremo all'altro. Conosco uno, che è odiato da molta gente, proprio perchè con questo suo fare intellettuale un po' troppo costruito, è troppo altezzoso...E devo ammettere che mi da sui nervi anche a me, dato che ad ogni cosa che dici, ti ferma per contraddirti con le sue tesi che sono sempre le più perfette e acculturate...

Alla fine bisogna trovare un equilibrio, tra la superficialità, e la profondità..
20-07-2008 14:49
Aleydis Ringrazio tutti per le risposte e per aver condiviso le vostre sensazioni...a quanto pare c'è molta altra gente che si sente come me! Questo però ovviamente non mi fa piacere, ma almeno so che non sono la sola. Non so come si può risolvere questa situazione...si probabilmente incontrando persone più simili a noi, ma non credo sia così facile come sembra...ci vuole impegno e anche un pò di fortuna! Senza fortuna ormai non si va più da nessuna parte...io per quanto mi riguarda non sono molto fortunata, non so voi! Un'altra soluzione potrebbe essere il tentare di condividere i nostri interessi con le persone che conosciamo già, cercare di coinvolgerle...e arricchirle anche, perchè no, a me personalmente fa piacere quando qualcuno mi dice una cosa che non so, mi incuriosisco, mi piace imparare cose nuove. Anche se non tutti sono così disposti a imparare...comunque, se si trattasse solo dell'incompatibilità degli interessi con gli altri sarebbe facile..purtroppo non è solo questo, io personalmente ho un mare di complessi correlati che mi impediscono un sacco di cose. A volte piombo senza motivo nell'apatia, non voglio vedere nessuno e non ho voglia di fare niente. Invece la maggior parte delle persone che conosco sono attive e solari, cosa a cui io non mi avvicino nemmeno lontanamente. Anche perchè sono molto tendente alla tristezza...anche quando non ne ho motivo. O almeno sembra che non ci sia motivo ma evidentemente c'è...dovrei solo farmi vedere da qualcuno, cercare aiuto...ma purtroppo ora come ora non ho la disponibilità economica (a casa siamo piuttosto sottoterra finanziariamente)!
Pazienza..intanto devo convivere con questa mia situazione, l'unica cosa positiva è che ultimamente ne capisco sempre qualcosa in più, così magari riesco a gestirmi meglio!
Grazie per la solidarietà comunque...
20-07-2008 13:32
calimerlo
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Originariamente inviata da MarcheseDelGrillo
Rilancio la mia proposta: perchè non provare a frequentarsi? Almeno quelli che non abitano lontano e che sono vicini d'età.

Se ci pensate cosa possiamo risolvere stando qui a lamentarci? Bisognerebbe darsi da fare.
ci vuole umiltà prima di tutto
io ho superato la fase "mi sento diverso = superiore" perchè alla fine molte volte qui leggo gente che si sente migliore degli altri solo perchè è "diversa" perchè non vede il grande fratello, che considera gli altri "italiani medi" (il terribile muttley)
ma alla fine siamo tutti uguali, e anzi, i cosidetti diversi, sono molti di più di quelli che pensate, ormai è una moda fare l'intellettualoide di sinistra (cit.), l'esperto di cinema altezzoso, colui il quale discute di cose da g8 in salotto (rima)
anche io mi sento diverso e ho mollato tutti i conoscenti perchè nessuno ha i miei hobby, perchè io ho un mix di cose davvero strane, che vanno da cose da introversoni e particolaroni, a gusti da socialone di brutto brutto brutto
quindi mi considero un mezzo sangue, non adatto ai socialoni xchè non parlo di calcio, auto e cose del genere, ma manco ai cosidetti introversoni riflessoni, perchè ti posso parlare di gf e di unz music
però alla fine ho superato la fase in cui schifavo il mondo xchè erano diversi da me, perchè li vedevo tutti uguali
si è vero, molti son troppo uguali, ma è una scelta loro, e anzi, a guardarla dal punto di vista pratico la loro aggregazione è quella che ne esce più vincente, rispetto a chi si distacca e rimane solo
son scelte di vita, e la diversità non deve essere vista più come lo sterotipo dell'intelligenza, del bene e della democrazia
anche nel diverso può esserci il male, così come nel normalone

detto questo, anche a me piacerebbe conoscere qualcuno davvero simile a me, ma temo sia impossibile 8)
20-07-2008 13:20
MarcheseDelGrillo Rilancio la mia proposta: perchè non provare a frequentarsi? Almeno quelli che non abitano lontano e che sono vicini d'età.

Se ci pensate cosa possiamo risolvere stando qui a lamentarci? Bisognerebbe darsi da fare.
20-07-2008 11:25
paccello Anch'io mi sento diverso dagli altri. Sia nel bene (meno superficialità, una vaga cultura) sia nel male (quando non mi sento a mio agio in giro, il non essere ancora riuscito a conquistare nessuna). Mi è capitato alcune volte di uscire con amici eppure sentirmi estraneo, perchè intavolavano dei discorsi a base di macchine, moto, occhiali, vestiti, rapporti con donne, nei quali io non avevo un beneamato ca**o da dire.
Il trucco credo stia nel non sottostimarsi per il sentirsi diversi -è quello che sto provando a fare io- e cercare di esprimere sè stessi con persone perlomeno affini. Il web dovrebbe aiutare.
20-07-2008 10:57
dreamday Purtroppo tempo fà mi è capitata la stessa situazione, trovarmi con molti amici ma non riuscire a parlare praticamente di nulla, alcuni erano amici da molti anni ma non sò se per gli argomenti o per paura me ne stavo lì fuori dal gruppo.
Era come se non mi sentivo accettato, quando stavo con loro oltre a non divertirmi non mi sentivo preso in considerazione, gli argomenti erano sempre i soliti, ma si sà è così.
Cmq, depressa devo dire che gli argomenti che ti interessano sono molto specifici e quindi anche per persone come noi più sensibili, sarebbero davvero difficili da trattare.
E' vero che sarebbero degli argomenti interessanti, ma se ne sai poco, è davvero difficile intavolare discorsi, mentre per discorsi sul grande fratello e fenomeni simili ne troveresti molte ma non per parlarne da un altro punto di vista.
Perché le persone vedono il grande fratello e ne parlano in tutti i modi senza capire che infondo è una grandissima cavolata.....

Quindi anche io penso che alla fine basterebbe trovare le persone giuste, con cui parlare liberamente senza sentirsi fuori dal mondo o essere escluso dal gruppo perchè fuori dal coro.
20-07-2008 10:05
Milo Ciao Aleydis,anche io mi sento spesso come te,però secondo me sei anche sfortunata nelle tue frequentazioni non tutte le "compagnie"hanno un livello così "basso"di argomenti e poi hai 21 anni vedrai che crescendo le persone migliorano (non tutti ma qualcuno si) e porbabilmente cominceranno a presentarsi occasioni di uscita per te quanto meno più piacevoli.

Il mio consiglio è continua ad uscire e cercare di conoscere gente nuova con un pò di fortuna potresti conoscere qualcuno quanto meno più interessante anche se non proprio uguale a te.

Io personalmente stò uscendo con ragazzi con i quali mi sento profondamente diverso ma sono persone valide con cui si può conversare piacevolmente quasi di tutto,non è come trovare persone simili però secondo me è già qaulcosa almeno non mi annoio più come magari mi succedeva fino a qualche anno fa....
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