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Vecchio 19-07-2008, 12:16   #1
Principiante
L'avatar di Aleydis
 

Mi sono sempre sentita così...
E' una sensazione continua che ti fa sentire tra l'altro di non poter mai essere come gli altri, normale, comune.
Eppure nonostante tutte le mie difficoltà spesso mi chiedo se sia veramente un male, essere diversa. A parte le cose che non riesco a fare ho imparato ad accettare il mio modo di essere, e ho rinunciato anche a cambiarlo, che tanto è inutile. A volte penso di essere stata solo molto sfortunata nell'incontrare la gente che mi sta accanto...persone con cui non ho nulla in comune, nè caratterialmente (e questo posso accettarlo perchè è ovvio che non ci può essere nessuno uguale a te, sarebbe anche assurdo) nè parlando di interessi, stili di vita, passioni...ecc. Fin ora ho incontrato solo una persona più simile a me ma stiamo lontane e quindi è un pò come se non ci fosse.
Per il resto mi ritrovo ad uscire la sera, sforzandomi immensamente per farlo (sia per non far parlare mia madre, che mi tormenterebbe a vedermi a casa dato che non sto studiando, sia per cercare di cambiare un pò), e mi ritrovo con gente con cui non ho ASSOLUTAMENTE NULLA in comune, tranne l'età. E non so mai di che parlare, non voglio sembrare l'intellettuale o quella che fa le cose diverse dalla massa (es. non ascolto musica commerciale, non faccio sport, non bevo, non fumo...). Così finisco sempre per sentirmi diversa...un pesce fuor d'acqua. E non riesco a divertirmi. Mai, qualsiasi cosa facciamo...anzi spesso mi annoio e non vedo l'ora di tornare a casa. Esempio: ieri sera disgraziatamente abbiamo incrociato uno (amico della mia amica e mio ex compagno di classe, con cui non avevo più rapporti da anni ovviamente perchè cancello tutti dalla mia vita) e siamo andati fuori paese...una noia mortale. Erano tutti accumunati da qualcosa, non so, come se fossero sullo stesso livello e io invece in un'altra dimensione. Poi il tale correva a 160 e io non avevo nemmeno il coraggio di dirgli di rallentare...cmq ovviamente non salirò mai più sulla sua macchina.
Ma la cosa che detesto è che si ripete sempre uno stesso copione...come se non avesse mai fine. E io mi sento sempre diversa, fuori posto...comincio a desiderare di andare a casa, e penso che mi sarei divertita di più a guardare un film e giocare col cane. Poi però penso: ma ho 21 anni, posso continuare a vivere fuori dalla società? Evidentemente no...poi a maggior ragione in estate, la cosa è sarebbe più sconcertante. Quindi mi sforzo, esco, mi annoio, insulto mentalmente tutti quelli con cui sto, poi torno a casa, senza aver realmente avuto contatti umani di qualità e senza essermi divertita, frustrata e amareggiata perchè so che probabilmente non troverò mai nessuno con cui sentirmi bene.
Che vita triste...
Vecchio 19-07-2008, 12:19   #2
Esperto
L'avatar di vetro
 

Non sei tu ad essere diversa,è il mondo che è cosi' la' fuori.Puo' non piacerti,puoi continuare ad uscire e fare le tue valutazioni ,sceglierne di farne parte o meno ma non lo puoi cambiare.Puoi provare pero' ad essere te stessa la' fuori e a guardarlo con i tuoi occhi.
Oppure vivilo con spensieratezza,avrai tempo per essere seria e distaccata.Il tempo passa in fretta.
Vecchio 19-07-2008, 14:02   #3
Principiante
L'avatar di razzler87
 

Quote:
Originariamente inviata da Aleydis
Mi sono sempre sentita così...
E' una sensazione continua che ti fa sentire tra l'altro di non poter mai essere come gli altri, normale, comune.
Eppure nonostante tutte le mie difficoltà spesso mi chiedo se sia veramente un male, essere diversa. A parte le cose che non riesco a fare ho imparato ad accettare il mio modo di essere, e ho rinunciato anche a cambiarlo, che tanto è inutile. A volte penso di essere stata solo molto sfortunata nell'incontrare la gente che mi sta accanto...persone con cui non ho nulla in comune, nè caratterialmente (e questo posso accettarlo perchè è ovvio che non ci può essere nessuno uguale a te, sarebbe anche assurdo) nè parlando di interessi, stili di vita, passioni...ecc. Fin ora ho incontrato solo una persona più simile a me ma stiamo lontane e quindi è un pò come se non ci fosse.
Per il resto mi ritrovo ad uscire la sera, sforzandomi immensamente per farlo (sia per non far parlare mia madre, che mi tormenterebbe a vedermi a casa dato che non sto studiando, sia per cercare di cambiare un pò), e mi ritrovo con gente con cui non ho ASSOLUTAMENTE NULLA in comune, tranne l'età. E non so mai di che parlare, non voglio sembrare l'intellettuale o quella che fa le cose diverse dalla massa (es. non ascolto musica commerciale, non faccio sport, non bevo, non fumo...). Così finisco sempre per sentirmi diversa...un pesce fuor d'acqua. E non riesco a divertirmi. Mai, qualsiasi cosa facciamo...anzi spesso mi annoio e non vedo l'ora di tornare a casa. Esempio: ieri sera disgraziatamente abbiamo incrociato uno (amico della mia amica e mio ex compagno di classe, con cui non avevo più rapporti da anni ovviamente perchè cancello tutti dalla mia vita) e siamo andati fuori paese...una noia mortale. Erano tutti accumunati da qualcosa, non so, come se fossero sullo stesso livello e io invece in un'altra dimensione. Poi il tale correva a 160 e io non avevo nemmeno il coraggio di dirgli di rallentare...cmq ovviamente non salirò mai più sulla sua macchina.
Ma la cosa che detesto è che si ripete sempre uno stesso copione...come se non avesse mai fine. E io mi sento sempre diversa, fuori posto...comincio a desiderare di andare a casa, e penso che mi sarei divertita di più a guardare un film e giocare col cane. Poi però penso: ma ho 21 anni, posso continuare a vivere fuori dalla società? Evidentemente no...poi a maggior ragione in estate, la cosa è sarebbe più sconcertante. Quindi mi sforzo, esco, mi annoio, insulto mentalmente tutti quelli con cui sto, poi torno a casa, senza aver realmente avuto contatti umani di qualità e senza essermi divertita, frustrata e amareggiata perchè so che probabilmente non troverò mai nessuno con cui sentirmi bene.
Che vita triste...
Ciao Aleyedis.
Voglio cominciare un discoso che sicuramente suscitera' molti commenti oppure nessuno perche' chisssa' il messaggio non verra' colto.
Su questo forum si fa un gran parlare di quanto siamo inadatti ad avere a che fare con quelle persone che ci circondano.
Se da un punto di vista e' vero che le nostre capacita' di interelazionarsi possono essere minori ,mi viene da pensare che questo nostro essere meno maturi da questo punto di vista possa essere determinato anche dal fatto che abbiamo voluto preservare quello che siamo senza scendere a compromessi.
Bisogna sempre prendere atto che l'inadeguatezza e' un sentimento di non appartenenza ,ma forse allora piu' che cercare di eliminare questa sensazione dovremmo cercare delle persone che ci possano capire.
Il discorso qua si potrebbe allungare ,potrebbe prendere risvolti sociologici riguardanti anche una realta' ,soprattutto quella italiana,in cui maschilismo ,continua ricerca del divertimento ,superficialita' ,violenza,distanza fra i sessi ,sono all'ordine del giorno.
Io fin dalle elementari ho avuto difficolta' a relazionarmi ,pero' mi sono sempre reso conto che era perche' non avevo nulla a che vedere con quelle persone.Cosa che puo' essere normale in una realta' di paese nella quale il livello di ignoranza e' molto alto e le prospettive molto basse tra i giovani;quindi io ragazzo cresciuto da uno psicologo/ingegnere e una maestra non sopportavo quella realta'.
Con questo non posso certo prendermela con le persone che mi circondano ,la colpa non e' loro ,ma sono le circostanze e i contesti che li hanno resi come sono .
Io per esempio vivo nei castelli romani e non sopporto uscire ,perche' mi ritroverei con amici che non pensano altro che bere e correre con le macchine ,amici con i quali non riuscirei nemmeno lontanamente ad avvicinarmi a fare un discorso serio.
Quindi ,si ,a un certo punto ,se dovessi prendere loro come modelli ,mi dovrei sentire inadeguato ,sbagliato .
Per fortuna da un po' frequento l'ambiente universitario nel quale la realta' e' abbastanza diversa.
Il problema e' che 13 anni spesi in totale isolamento ,a contatto con gente di quel tipo ,che mi ha sempre giudicato ,rifiutato ,non compreso ,mi ha reso una persona chiusa ,sfiduciosa nel contatto con la gente.
La mia unica esperienza positiva ,apparte qualche rapporto felice anche con ragazze per fortuna,e' stata andare a Londra ,dove ho visto persone che avevano una vita che corrispondeva esattamente ai miei canoni.
Il problema e' che loro avevano un lavoro ,l'inglese ,l'universita' ,molta piu' cultura di me ,e quindi nonostante desiderassi enormemente avere a che fare con loro finivo sempre per essere il disadattato che viene da una piccola realta' di paese in un paese sotto certi aspetti cosi' arretrato come l'Italia.

Al momento non mi arrendo ,sto vivendo una sorta di isolamento .
Pero' mi sto armando di strumenti di studio ,un inglese migliore ,esperienze lavorative ,presto una licenza da barman,insomma tutto quello che mi potrebbe servire per poter fuggire da qui.
Si perche' io mi sento ORGOGLIOSO DI ESSERE DIVERSO da molta gente perche' so che c'e' una REALTA' DIVERSA.
NON E' ESSERE MALATI SE SIETE E VI COMPORTATE IN MANIERA DIVERSA DALLA MASSA.
L'importante e' trovare delle ancora di salvezza ,che possono essere delle persone o anche degli obbiettivi a lunga gittata ,come il mio di fuggire a Londra appena posso.

Quindi se posso darti un consiglio personale Aleydis e' non arrenderti che tanto prima o poi persone che ti capiscono le trovi .Non scendere a compromessi per essere diversa da quello che sei.
Vecchio 19-07-2008, 15:42   #4
Principiante
L'avatar di DylanDog88
 

Tu non sei affatto diversa! Nessuno di noi è diverso! Guardiamoci allo specchio: siamo esseri umani, non extraterrestri, solo che noi abbiamo del buon senso e della timidezza in più rispetto a tutti gli altri! :wink:
Vecchio 19-07-2008, 16:53   #5
Esperto
L'avatar di julien_cd
 

Quote:
Originariamente inviata da DylanDog88
Tu non sei affatto diversa! Nessuno di noi è diverso! Guardiamoci allo specchio: siamo esseri umani, non extraterrestri, solo che noi abbiamo del buon senso e della timidezza in più rispetto a tutti gli altri! :wink:

o qualche vittimismo o piagnucolio in + rispetto ad altre persone..cmq concordo siamo esseri umani!
Vecchio 19-07-2008, 20:19   #6
Banned
 

e gia la vita fa davvero schifo minchi aaveva più fortuna forrest gump che io ...se ti può fare piacere sono frustrato e depresso anche io
Vecchio 19-07-2008, 20:29   #7
Principiante
L'avatar di giordano2
 

mi ritrovo perfettamente in quello che hai scritto Aleydis ...e cioè nel sentirti soli in mezzo a persone che sono diverse da noi ..per interessi ..per quello che pensano ..mi sono ritrovato in situazioni simili tantissime volte e devo dire che a quel punto è meglio starsene a casa
..e anche tu Razzler hai detto una cosa giustissima "il fatto che abbiamo voluto preservare quello che siamo senza scendere a compromessi" e farlo in questa società dove l'omologazione e il sovrapporsi delle identità sembrano essere l'unica regola da seguire per evitare l'esclusione sociale è da coraggiosi!!!

il problema però è che se si nasce o si cresce in un contesto che nn ci appartiene il nn fobicosociale cerca il suo ambiente ..cerca chi condivide i suoi interessi , i suoi ideali ...mentre chi è un fobicosociale rimane a casa e si isola e basta!!!
Vecchio 19-07-2008, 20:29   #8
Esperto
L'avatar di vetro
 

La vita è come una scatola di cioccolatini,non sai mai quello che ti capita.

Stupido è chi lo stupido fa..
Vecchio 19-07-2008, 20:31   #9
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da vetro
La vita è come una scatola di cioccolati,non sai mai quello che ti capita.

Stupido è chi lo stupido fa..
haahahah mi hai fatto ridere ...
« Se glielo dico non ci crede ma... io corro come il vento che soffia »
Vecchio 19-07-2008, 22:49   #10
Esperto
L'avatar di MarcheseDelGrillo
 

Porco giuda, anche io la stessa identica maledetta frustrante sensazione.

Ho parecchi amici, una vita tutto sommato soddisfacente e ringrazio il cielo per questo. Ma mi sento spesso solo.

Solo, chiuso nel mio mondo. Appollaiato sul mio eremo di pensatore un po' pazzo, di ventenne filosofo e sovente fuori dalla realtà.

Boh. Non so nemmeno cosa è reale e cosa no. Cosa è giusto e cosa sbagliato.

In questo ultimissimo periodo ho pensato tanto a questa cosa... alle volte mi pare d'essere un alieno. Non che la cosa mi dispiaccia eh, è bello alla fin fine accorgersi di essere diversi, di distinguiersi da questo schifo. Ciò non toglie che siamo persone, esseri umani. E come tali abbiamo BISOGNO della vicinanza dei nostri simili.

Troppo spesso, per noi, questi simili sono troppo infantili, superficiali, volgari...

Ma perchè non creiamo un gruppo nostro? Qui ci sono tante persone di Roma e dintorni ad esempio. Perchè non vedersi al di fuori di questo contesto? Io non sono sociofobico, ma l'invito è rivolto a tutti: timidi e meno timidi. Così, per parlare, confrontarci, conoscerci davanti a una birra, o andare a mangiare una pizza assieme. E chissà che non si scopra una vera affinità.

Che ne dite?
Vecchio 19-07-2008, 23:58   #11
Principiante
L'avatar di depressa
 

Quote:
Originariamente inviata da Aleydis
Mi sono sempre sentita così...
E' una sensazione continua che ti fa sentire tra l'altro di non poter mai essere come gli altri, normale, comune.
Eppure nonostante tutte le mie difficoltà spesso mi chiedo se sia veramente un male, essere diversa. A parte le cose che non riesco a fare ho imparato ad accettare il mio modo di essere, e ho rinunciato anche a cambiarlo, che tanto è inutile. A volte penso di essere stata solo molto sfortunata nell'incontrare la gente che mi sta accanto...persone con cui non ho nulla in comune, nè caratterialmente (e questo posso accettarlo perchè è ovvio che non ci può essere nessuno uguale a te, sarebbe anche assurdo) nè parlando di interessi, stili di vita, passioni...ecc. Fin ora ho incontrato solo una persona più simile a me ma stiamo lontane e quindi è un pò come se non ci fosse.
Per il resto mi ritrovo ad uscire la sera, sforzandomi immensamente per farlo (sia per non far parlare mia madre, che mi tormenterebbe a vedermi a casa dato che non sto studiando, sia per cercare di cambiare un pò), e mi ritrovo con gente con cui non ho ASSOLUTAMENTE NULLA in comune, tranne l'età. E non so mai di che parlare, non voglio sembrare l'intellettuale o quella che fa le cose diverse dalla massa (es. non ascolto musica commerciale, non faccio sport, non bevo, non fumo...). Così finisco sempre per sentirmi diversa...un pesce fuor d'acqua. E non riesco a divertirmi. Mai, qualsiasi cosa facciamo...anzi spesso mi annoio e non vedo l'ora di tornare a casa. Esempio: ieri sera disgraziatamente abbiamo incrociato uno (amico della mia amica e mio ex compagno di classe, con cui non avevo più rapporti da anni ovviamente perchè cancello tutti dalla mia vita) e siamo andati fuori paese...una noia mortale. Erano tutti accumunati da qualcosa, non so, come se fossero sullo stesso livello e io invece in un'altra dimensione. Poi il tale correva a 160 e io non avevo nemmeno il coraggio di dirgli di rallentare...cmq ovviamente non salirò mai più sulla sua macchina.
Ma la cosa che detesto è che si ripete sempre uno stesso copione...come se non avesse mai fine. E io mi sento sempre diversa, fuori posto...comincio a desiderare di andare a casa, e penso che mi sarei divertita di più a guardare un film e giocare col cane. Poi però penso: ma ho 21 anni, posso continuare a vivere fuori dalla società? Evidentemente no...poi a maggior ragione in estate, la cosa è sarebbe più sconcertante. Quindi mi sforzo, esco, mi annoio, insulto mentalmente tutti quelli con cui sto, poi torno a casa, senza aver realmente avuto contatti umani di qualità e senza essermi divertita, frustrata e amareggiata perchè so che probabilmente non troverò mai nessuno con cui sentirmi bene.
Che vita triste...
Ti capisco, sono nella tua stessa situazione, però senza amici. Anch'io mi sento sempre fuori posto, e talvolta invisibile. Molto spesso mi viene da pensare alla scena che sto vivendo, e mi dico: se non ci fossi, questo momento procederebbe, uguale, allo stesso modo. Ma il problema più grande per me, è quello che denunci tu, il fatto di non avere niente in comune con gli altri.

Io non so di cosa parlare con gli altri;segretamente, dentro di me, vorrei discutere e riflettere di concetti profondi e filosofici, a seconda di ciò che succede nel mondo, o semplicemente condividere certe mie opinioni sugli esseri umani, sulla vita, sugli scopi che inseguiamo, esprimere le mie critiche alla società, le mie idee su alcune questione importanti..e sentire le opinioni dell'altra persona..

vorrei condividere i miei interessi, parlare di libri e di eventi culturali, senza aver paura di essere considerata strana, o intellettualoide (come avviene con gli altri), senza dover per forza indossare la maschera della superficialità per parlare con gli altri...vorrei paralre di cose un po' più serie di quei discorsi superficiali che sento tra le persone comuni(uh, la borsa di gucci, che bella, uh il telefonino nuovo, ooh quella se la fa con tutti, oh britney spears ecc)

Cioè io non dico che bisogna essere sempre seri, anzi, è ovvio deve anche esserci il momento dello scherzo, ma questo momento, prima di tutto, non deve essere necessariamente superficiale, e poi non dovrebbe occupare tutta la parte del discorso con una persona...
E poi il trattare temi profondi e filosofici, non esclude mica le battute e lo scherzo..Non deve essere sempre un discorso serio, può anche essere divertente...

Mi è capitato molto spesso che finissero amicizie per tutti questi motivi(e lì la fobia sociale, non centrava nulla), oppure recentemente mi è capitato di sfuggire ad una possibile amicizia, proprio perchè, la persona in questione risulta essere un po' superficiale, troppo attaccata ai discorsi della massa..Insomma, non voglio fare la snob, ma non voglio neanche sacrificare (o come dice qualcuno, compromettere) la mia natura, per fingere di condividere ciò che dice, e per nascondere ciò che sono e ciò che penso. Perchè è impossibile aprirsi e provare ad essere se stessi con questo tipo di persone, io ci ho provato e il risultato è stato disastroso.

Io appartengo a quella corrente di pensiero (socialfobica) che crede che noi non dobbiamo cambiare, dobbiamo solo trovare qualcuno (non necessariamente socialfobico o timido, non è importante questo aspetto) che apprezzi la nostra vera natura, che la condivida con noi, perchè anche lui alienato (magari anche per altri motivi diversi dai nostri)...
Insomma dobbiamo trovare qualcuno con cui possiamo essere noi stessi, ed esprimere i nostri pensieri diversi dalla massa, senza dover fingere più. Qualcuno che condivida la nostra stessa condizione di alienati dalla società, chi per un motivo, chi per un altro.
Vecchio 20-07-2008, 00:53   #12
Principiante
L'avatar di depressa
 

Si si questo lo so..Ma io mi riferisco alle mie esperienze, so che anche personi normali possono essere sensibili, questo è ovvio,ma forse il problema è mio..Quando ho provato ad esprimere la mia vera natura, sai che hanno fatto? Mi hanno abbandonato, o per un pretesto o per un altro.

Il fatto è che essere sensibili, non include il fatto di poter capire certi disagi di una persona, certi sentimenti, certi interessi...Quello a cui mi riferivo sono gli interessi e le passioni per temi profondi, che mediamente le persone normali, o non hanno, oppure mettono in secondo piano e si compromettono anche loro nella superficialità...Anche mia sorella è sensibile, eppure appartiene a questo secondo tipo, cioè è una persona comune, abbastanza superficiale, ma sensibile nel profondo, eppure non riesco quasi mai a parlare con lei di cose profonde, perchè predilige la superficialità, e io devo sempre adattarmi di conseguenza, senza poter essere me stessa...

Sono stanca di venire incontro agli altri, vorrei che qualcuno venisse incontro a me almeno una volta,e cercasse di capire cosa penso, quali sono i miei interessi, vorrei essere apprezzata per la mia diversità, insomma, mi sa che chiedo troppo..

Purtroppo nella mia vita ho avuto amici molto superficiali, ma tanto. E mi sono stancata di accontentarmi.
O con qualcuno che davvero mi interessa e a cui interesso, e con cui condividere passioni e interessi, oppure meglio da sola. Mai più fingere!
Vecchio 20-07-2008, 01:08   #13
Principiante
L'avatar di depressa
 

Con temi profondi, intendo quegli argomenti che si propongono di entrare nel retroscena della realtà che percepiamo con i sensi, che sono dibattuti dalla psicologia, dalla filosofia ecc, quei temi che riguardano il ribaltamento della realtà comune, o che trascendono la realtà stessa. Degli esempi?
Parlare di viaggi astrali, dell'anima, delle realtà alternative che non conosciamo, delle teorie sui buchi dello spazio tempo, oppure molto più concretamente sui messaggi subliminali delle pubblicità, sul decadimento culturale della società, sul grande fratello di massa che accendiamo ogni giorno con il telecomando ecc..oppure le cospirazioni del nwo, e mi piacerebbe discutere anche dei retroscena dell'informazione, spesso manipolata..mi piacerebbe andare insieme alla ricerca dei fatti...

Mi piacerebbe parlare e discutere su temi filosofici, che hanno proposto i filosofi, ma non necessariamente, anche in generale. Come il mito della caverna di Platone, il pensiero e la critica di Nietzsche, oppure parlare di poesie e di letteratura...

Oppure, osservare il comportamento delle persone, e analizzarlo, secondo il nostro pensiero, le nostre opinioni, o dai punti di vista delle teorie psicologiche...

Oppure semplicemente discutere sulle opinioni politiche e di ciò che accade nel mondo, sulle opinioni che abbiamo su temi come la democrazia, la libertà di stampa e di parola, sull'ambiente, sui problemi dell'umanità e del mondo...
Vecchio 20-07-2008, 01:12   #14
Esperto
L'avatar di calinero
 

non sono argomenti da tutti depressa, sicura di aver le basi?
Vecchio 20-07-2008, 01:23   #15
Principiante
L'avatar di depressa
 

Le basi ce le ho, ma di sicuro devo approfondire le mie conoscenze, non è che credo di possedere nelle mie mani tutto lo scibile umano, ma di certo quegli argomenti mi appassionano, e in questi ultimi anni mi sono documentata molto. Poi, ad esempio, per quanto riguarda la psicologia, sono un po' carente, ma c'è sempre tempo per imparare. E tutto il resto che ho elencato sono OPINIONI su temi importanti, giuste o sbagliate che siano.

Non ti preoccupare, ho imparato da un certo Socrate che non bisogna peccare della presunzione di sapere, perchè il sapiente è colui che sa di non sapere

Comunque, grazie di sminuirmi così.


Nightvision, se vai a rileggere ho scritto anche attualità, politica, e problemi che riguardano la società e l'umanita!
Vecchio 20-07-2008, 01:29   #16
Esperto
L'avatar di cali
 

saggerata, non ti ho sminuita
diciamo che non è facile farsi le basi su certi argomenti
soprattutto in psicologia, se parti ad esempio da freud e lo consideri la bibbia, sei nella preistoria e non lo sai
certe cose senza basi o senza una guida di riferimento (es studi all'uni) non ti portano a nulla, perchè ci sono cose non più valide di cui tu magari pensi siano il top, oppure non sai come e quale scuola abbracciare, fai fatica a distinguere i vari pensieri, insomma, è facile incantarsi con certi argomenti e fare un mix bello a parole ma poco concreto
Vecchio 20-07-2008, 10:05   #17
Esperto
L'avatar di Milo
 

Ciao Aleydis,anche io mi sento spesso come te,però secondo me sei anche sfortunata nelle tue frequentazioni non tutte le "compagnie"hanno un livello così "basso"di argomenti e poi hai 21 anni vedrai che crescendo le persone migliorano (non tutti ma qualcuno si) e porbabilmente cominceranno a presentarsi occasioni di uscita per te quanto meno più piacevoli.

Il mio consiglio è continua ad uscire e cercare di conoscere gente nuova con un pò di fortuna potresti conoscere qualcuno quanto meno più interessante anche se non proprio uguale a te.

Io personalmente stò uscendo con ragazzi con i quali mi sento profondamente diverso ma sono persone valide con cui si può conversare piacevolmente quasi di tutto,non è come trovare persone simili però secondo me è già qaulcosa almeno non mi annoio più come magari mi succedeva fino a qualche anno fa....
Vecchio 20-07-2008, 10:57   #18
Principiante
L'avatar di dreamday
 

Purtroppo tempo fà mi è capitata la stessa situazione, trovarmi con molti amici ma non riuscire a parlare praticamente di nulla, alcuni erano amici da molti anni ma non sò se per gli argomenti o per paura me ne stavo lì fuori dal gruppo.
Era come se non mi sentivo accettato, quando stavo con loro oltre a non divertirmi non mi sentivo preso in considerazione, gli argomenti erano sempre i soliti, ma si sà è così.
Cmq, depressa devo dire che gli argomenti che ti interessano sono molto specifici e quindi anche per persone come noi più sensibili, sarebbero davvero difficili da trattare.
E' vero che sarebbero degli argomenti interessanti, ma se ne sai poco, è davvero difficile intavolare discorsi, mentre per discorsi sul grande fratello e fenomeni simili ne troveresti molte ma non per parlarne da un altro punto di vista.
Perché le persone vedono il grande fratello e ne parlano in tutti i modi senza capire che infondo è una grandissima cavolata.....

Quindi anche io penso che alla fine basterebbe trovare le persone giuste, con cui parlare liberamente senza sentirsi fuori dal mondo o essere escluso dal gruppo perchè fuori dal coro.
Vecchio 20-07-2008, 11:25   #19
Esperto
L'avatar di paccello
 

Anch'io mi sento diverso dagli altri. Sia nel bene (meno superficialità, una vaga cultura) sia nel male (quando non mi sento a mio agio in giro, il non essere ancora riuscito a conquistare nessuna). Mi è capitato alcune volte di uscire con amici eppure sentirmi estraneo, perchè intavolavano dei discorsi a base di macchine, moto, occhiali, vestiti, rapporti con donne, nei quali io non avevo un beneamato ca**o da dire.
Il trucco credo stia nel non sottostimarsi per il sentirsi diversi -è quello che sto provando a fare io- e cercare di esprimere sè stessi con persone perlomeno affini. Il web dovrebbe aiutare.
Vecchio 20-07-2008, 13:20   #20
Esperto
L'avatar di MarcheseDelGrillo
 

Rilancio la mia proposta: perchè non provare a frequentarsi? Almeno quelli che non abitano lontano e che sono vicini d'età.

Se ci pensate cosa possiamo risolvere stando qui a lamentarci? Bisognerebbe darsi da fare.
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