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Discussione: disturbo evitante di personalità Rispondi alla discussione
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22-07-2011 20:51
kappa2010
Re: disturbo evitante di personalità



Si ,certo,l`idea la rende...

ma,non so se anche nel tuo caso...

Alcuni di quei sintomi corrispondono ,alcuni con differenziazioni,altri son

anche della fobia sociale generalizzata,altri ancora invece non lo

so,perche`sicuramente non sto` considerando altri disturbi anche

affini a questi ...

Hai mai compilato dei tests approfonditi per aver una vera diagnosi

complessa della tua situazione ?

Ok,adesso ,abbiamo sotto gliocchi : DEP,e Fobia Sociale...

Ma,siam sicuri che davvero la nostra situazione ,nonpossa essere mista con altri disturbi,magari di personalita`,e non per forza solo il DEP?

Il discorso e` sull`andare nel dettaglio e capire bene quale sia la

nostra condizione "oggettiva".
22-07-2011 18:06
kappa2010
Re: disturbo evitante di personalità

Quote:
Originariamente inviata da knulp Visualizza il messaggio
A volte leggendo le varie patologie psichiatriche è facile identificarsi in una malattia
(che strano mi descrive alla perfezione…sono io…ma come ho anche questa malattia?…sto proprio messo male…)
la realtà dei fatti è ben diversa
un diabete è un diabete (anche se ce ne sono di diversi tipi)
un disagio psichico è qualcosa di più complesso
per far fronte a questa complessità gli psichiatri hanno deciso di “ creare” le malattie affinché questa classificazione rendesse il loro compito più facile nel guarire ( o meglio tentare di guarire) i pazienti,dando delle linee standard da adottare ( ad esempio sui farmaci)

Per curiosità due sono i modelli di classificazione internazionale, formulati su base statistica: quello dell'Organizzazione mondiale della sanità (l'International Classification of Diseases, oggi giunto alla decima revisione, e comunemente indicato con la sigla ICD-10) e quello dell'American Psychiatric Association (Diagnostic and Statistical Manual for Mental Disorders, oggi giunto alla quarta edizione, e comunemente indicato con la sigla DSM-IV)
Quote:
Originariamente inviata da liveandletlive Visualizza il messaggio
Sintesi di una teoria degli psicologi cognitivisti circa i fattori sottostanti al DEP.

Mancanza di senso di appartenenza. La persona affetta da DEP si sente impossibilitata a far parte di una cerchia di conoscenti/amici. In tal caso la relazione con un partner NON risolve il DEP perchè è diverso il senso di solitudine che essa attenua.

deficit di monitoraggio: incapacità a distinguere/nominare/collegare al contesto le proprie reazioni emotive. La persona affetta da DEP, interrogata sulle proprie emozioni, le definisce in termini vaghi come "malessere", "disagio", "sofferenza"

deficit di mastery: incapacità a controllare/smorzare manifestazioni emotive forti che sfociano in reazioni neurofisiologiche (sudorazione, tremore, nodo alla gola, blocco della digestione ecc.)
Quote:
Originariamente inviata da liveandletlive Visualizza il messaggio
deficit di decentramento: incapacità nel rapporto interpersonale di assumere la prospettiva dell'altro sotto la pressione delle proprie emozioni. Qualunque comportamento altrui verrà letto alla luce delle proprie convinzioni (che sono: l'altro mi rifiuta perchè sono sfigato, indesiderabile ecc. ecc.).
Quote:
Originariamente inviata da pard Visualizza il messaggio

I "disturbi" vanno diagnosticati solo da professionisti abilitati e comunque solo in casi ovvi (nel caso dell'APD, costante ansia con manifestazioni fisiologiche debilitanti)

C'e` gente che non ha niente piu` di semplice timidezza, normale introversione, scarsa autostima

Quote:
Originariamente inviata da -GUERRIERO-ITALIANO- Visualizza il messaggio
io ho capito di non essere fobico ma evitante
______________________________
22-03-2009 00:28
-GUERRIERO-ITALIANO- io ho capito di non essere fobico ma evitante
19-10-2008 01:05
Poison LL
05-10-2008 01:23
Poison .....................
13-08-2008 11:45
CapitanFobic il DSM-IV-R è la legge
il male è chi non sa interpretarla!
13-08-2008 08:00
Ramirez1
Quote:
Originariamente inviata da knulp
A volte leggendo le varie patologie psichiatriche è facile identificarsi in una malattia
(che strano mi descrive alla perfezione…sono io…ma come ho anche questa malattia?…sto proprio messo male…)
la realtà dei fatti è ben diversa
un diabete è un diabete (anche se ce ne sono di diversi tipi)
un disagio psichico è qualcosa di più complesso
per far fronte a questa complessità gli psichiatri hanno deciso di “ creare” le malattie affinché questa classificazione rendesse il loro compito più facile nel guarire ( o meglio tentare di guarire) i pazienti,dando delle linee standard da adottare ( ad esempio sui farmaci)
le malattie psichiatriche non sono altro che etichette quindi,e la dimostrazione pratica e che nei vari manuali di riferimento spesso spariscono delle malattie e se ne aggiungono altre…

Quindi più sapere cosa si ha ( questo crea automaticamente uno stigma) forse è cosa buona giusta trovare la via (unica per ciascuno di noi) per stare meglio…

Per curiosità due sono i modelli di classificazione internazionale, formulati su base statistica: quello dell'Organizzazione mondiale della sanità (l'International Classification of Diseases, oggi giunto alla decima revisione, e comunemente indicato con la sigla ICD-10) e quello dell'American Psychiatric Association (Diagnostic and Statistical Manual for Mental Disorders, oggi giunto alla quarta edizione, e comunemente indicato con la sigla DSM-IV)
Il DSM è il male.
E' frutto di domande banalissime ? Es. Litighi con tua sorella ? A chi non è capitato di litigare con un parente ? Rispondi si, allora hai un problema di relazione.
Altro esempio, Ti piace il fuoco ? (magari uno immagina il caminetto acceso d'inverno ) rispondi si, allora sei un piromane.
Il bello è che questa cricca di gente si riunisce poi qualcuno dice Fare questa cosa è una malattia ? E per alzata di mano si stabilisce se è un comportamento deviante o meno.

Pensando male si potrebbe ipotizzare che la Pfifer o la Novartis, colossi delle multinazionali farmaceutiche, abbiano brevettato qualche farmaco dall'indicazione incerta, quindi si crea una malattia e si dice questo farmaco miracoloso della Novartis è la soluzione a questa malattia, ma potrebbe giovare anche all'ansia , alla depressione ( tanto sotto le voci
ansia o depressione ci sta tutto.

bye :wink:
13-08-2008 02:23
Emeraldweapon io.... non ho la forza di affrontare la vita, se ci provassi qualcuno mi sbarrerebbe la strada e io non so affrontarli!, il mondo e pieno di gente schifosa ,se non sei preparato allora conviene resterare chiusi in se stessi e chattare al computer dove nessuno può vederti o sentirti quanto sei sfigat!, tanto se sei nato sfigato sfigato resterai!. secondo me l'amicizia non esiste, esistono solo persone che cercano altre persone per allearsi e rompere i coglioni ai deboli
13-08-2008 00:35
cc74 ..
12-08-2008 15:09
calitelo ma che cacchio vi volete evitare, andate dritto e buttate giù chiunque vi sbarri la strada
12-08-2008 15:01
Tristan
Re: disturbo evitante di personalità

Quote:
Originariamente inviata da Principessa dall'aldilà
Cosa sarebbe di preciso?
Gli è quando ti vorresti evitare.
12-08-2008 12:26
Tristan
Quote:
Originariamente inviata da pard
Con Internet, molta gente e` solo pigra. Incluso me stesso. Uno potrebbe avere una vita decente se ci provasse, ma stare a cazzeggiare tra chat forum e giochi e` piu` semplice e piu` appagante se non si hanno gia` ottimi amici con cui condividere qualcosa.
I "disturbi" vanno diagnosticati solo da professionisti abilitati e comunque solo in casi ovvi (nel caso dell'APD, costante ansia con manifestazioni fisiologiche debilitanti) perche` la conseguenza logica e` iniziare a prendere pillole, quindi e` meglio che ce ne sia davvero bisogno o si rischia di peggiorare la situazione. E sempre tenendo conto che queste malattie sono 50% scienza e 50% marketing farmaceutico.
C'e` gente che non ha niente piu` di semplice timidezza, normale introversione, scarsa autostima, ma ancora pensa in termini di "pillola della felicita`" piuttosto che fronteggiare problemi comuni.
Particolarmente oggi mi sento di dire: sante, sante parole.
12-08-2008 12:12
pard Con Internet, molta gente e` solo pigra.
Uno potrebbe avere una vita decente se ci provasse, ma stare a cazzeggiare tra chat forum e giochi e` piu` semplice e piu` appagante se non si hanno gia` ottimi amici con cui condividere qualcosa.

I "disturbi" vanno diagnosticati solo da professionisti abilitati e comunque solo in casi ovvi (nel caso dell'APD, costante ansia con manifestazioni fisiologiche debilitanti) perche` la conseguenza logica e` iniziare a prendere pillole, quindi e` meglio che ce ne sia davvero bisogno o si rischia di peggiorare la situazione.
E sempre tenendo conto che queste malattie sono 50% scienza e 50% marketing farmaceutico.

C'e` gente che non ha niente piu` di semplice timidezza, normale introversione, scarsa autostima, ma ancora pensa in termini di "pillola della felicita`" piuttosto che fronteggiare problemi comuni.
12-08-2008 02:19
Emeraldweapon ho 16 anni. Io da poco ho scoperto che tutti questi sintomi che ho avevano un nome,

io credo di sapere come mai sono diventato cosi': io da piccolo ero molto socievole e non avevo timore a parlare, fino a quando non sono passato alle elementari, tormentato da 4 ragazzi + 1 femmina, per tutta la giornata(anche durante le lezione)ogni giorno per 5 anni, sono stato insultato per il mio aspetto mi davano calci, mi disturbavano(nemmeno mi facevano studiare) e gli insegnanti non facevano niente, anche i miei genitori sapevano che avevo questi problemi, ma non hanno potuto fare qualcosa, colpa degli insegnati preside compreso!, poi mi sono rotto ho cambiato scuola, poi il preside ha detto: non è necessario che cambi scuola possiamo sempre cambiarti classe! come se cambiasse qualcosa!, tutti in quella scuola sene fregavano di me!.

comq io non ho intenzione di dargli 1 altra millesima soddisfazione non ho intenzione di suicidarmi, io voglio vivere per la mia passione: il computer e i video games, e le console!. anche a me avvolte ho attacchi di depressione ma poi passano , oppure sono sempre in depressione ma e come se non lo sentissi quel peso che ho nella testa?
29-06-2008 14:46
infelice1
Quote:
Originariamente inviata da pain
se ti spari in bocca ti passa subito, io ke sono nella tua identica situazione aspetto sl qualcuno ke prema il grilletto, non temo neanke piu la morte ormai
per adesso non accetto che vada a finire cosi dentro di me ho voglia di vivere mi fa incazzare che mi devo togliere dall'esistenza mentre gli altri continuano a godersi la vita,preferisco soffrire ancora e credo di aver capito anche perche' qui dentro nessuno si ammazza,perche' ci siamo abituati a soffrire,mentre chi si uccide sono quelli dalla vita normale e ad un tratto gli capita qualcosa che lo fa soffrire e non riesce a gestire la situazione,noi non avendolo fatto molto tempo fa forse non lo facciamo piu'
28-06-2008 22:06
pain se ti spari in bocca ti passa subito, io ke sono nella tua identica situazione aspetto sl qualcuno ke prema il grilletto, non temo neanke piu la morte ormai
28-06-2008 13:47
infelice1
Quote:
Originariamente inviata da knulp
Le caratteristiche essenziali del Disturbo Evitante di Personalità sono una modalità diffusa di inibizione sociale, sentimenti di inadeguatezza e ipersensibilità al giudizio degli altri.
I pazienti con disturbo evitante hanno un forte desiderio di stabilire relazioni intime con gli altri a cui si accompagna una costante paura di essere criticati, disapprovati o rifiutati. Considerano le reazioni negative degli altri come giustificate, senza riuscire a formulare ipotesi alternative.
I pazienti evitanti non hanno criteri interiori con cui giudicare se stessi in modo positivo; al contrario, confidano unicamente nella percezione dei giudizi degli altri. Interpretano il rifiuto come causato esclusivamente dalla loro inadeguatezza e questo confermerebbe la loro convinzione di non essere amabili. La prospettiva del rifiuto è talmente dolorosa e inaccettabile che preferiscono tenersi a distanza dalle persone che, avvicinandosi, potrebbero scoprire la loro reale natura (negativa).
Ne consegue la tendenza ad evitare e a fuggire i rapporti con gli altri, soprattutto se essi implicano un certo coinvolgimento emotivo. L’evitamento, se da un lato allevia stati d’animo negativi legati al timore di sentirsi imbarazzato e umiliato in presenza di altri, dall’altro conduce al ritiro in una solitudine vissuta con tristezza. Il paziente evitante, infatti, soffre spesso di depressione. Una volta solo, intraprende attività che momentaneamente lo gratificano e lo proteggono dal contatto interpersonale. Tuttavia, quando prende consapevolezza che questo è il segno dell’incapacità a vivere una vita come gli altri, si deprime profondamente.
Un’emozione centrale del disturbo evitante è la vergogna: le situazioni sociali devono essere evitate perché è lì che le loro inadeguatezze sono esposte alla vista di tutti. I pazienti evitanti possono agire con inibizione, avere difficoltà a parlare di sé e trattenere sentimenti intimi per timore di esporsi, di essere ridicolizzati o umiliati.
Spesso la diagnosi può essere confusa con quella di fobia sociale, ma il disturbo evitante prevede un sentimento di ansia generalizzato a tutte le interazioni con gli altri e un forte senso di estraneità rispetto al mondo esterno, che in genere non riguarda i social fobici. Gli evitanti si sentono come alieni sulla terra, diversi dagli altri, incapaci di condividere i loro sentimenti, distanti, inferiori; è come se vedessero la vita degli altri scorrere dietro a un vetro, ma si rendessero conto che loro non saranno mai “dentro” a quella vita “normale”.
Il disturbo evitante di personalità non ha un’ottima prognosi, ma risponde abbastanza bene alla terapia cognitivo-comportamentale a medio-lungo termine (da 1 a 2 anni).

fonte:http://www.ipsico.org/disturbo_evita...sonalit%E0.htm
io sono cosi, identico,mai letto prima qualcosa che mi faceva rispecchiare cosi bene..
ma uno cosi per sperare di guarire secondo voi deve per forza un giorno o l'altro affidarsi a cure psichiatriche?
28-06-2008 09:29
IperBo quindi....quali sono le differenze tra la fobia sociale e il disturbo evitante di personalità???????
30-05-2008 21:14
Tristan
Io evito, tu eviti, egli evita, noi...

25-04-2008 19:49
Willy_Coyote
Quote:
Originariamente inviata da liveandletlive
ERRATA CORRIGE:
deficit di decentramento: incapacità nel rapporto interpersonale di assumere la prospettiva dell'altro sotto la pressione delle proprie emozioni. Qualunque comportamento altrui verrà letto alla luce delle proprie convinzioni (che sono: l'altro mi rifiuta perchè sono sfigato, indesiderabile ecc. ecc.).

Questo è quello che capita a me.
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