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Discussione: Spunto per terapia intelligente Rispondi alla discussione
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04-08-2010 21:11
HurryUp
Re: Spunto per terapia intelligente

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Originariamente inviata da moon-watcher Visualizza il messaggio
Complimenti ad HurryUp, l'articolo è certamente interessante ed offre molti spunti...

Solo un'obiezione: sei sicuro che il presupposto sia corretto, cioè che un sistema intelligente sia necessariamente un sistema che ha consapevolezza di sè? Secondo i fautori della teoria dell'intelligenza artificiale forte non sarebbe così... Hai presente l'esperimento della stanza cinese?

E se la vera intelligenza fosse nella perdita della consapevolezza? Se l'uomo con la sua consapevolezza fosse solo uno stadio evolutivo intermedio, a cui dovrebbe fare seguito come naturale evoluzione un super-uomo privo di consapevolezza a livello personale, ma dotato di una consapevolezza collettiva, come ad esempio le api?
Ho visto solo ora la tua risposta. Rispondo alla tua domanda: secondo me la consapevolezza di sè è necessaria, e la massima intelligenza si raggiunge sempre estendendo l'estensione della parte di sè conosciuta, e non abbandonando la consapevolezza aspettandosi che questa disattivazione della consapevolezza generi automaticamente l'intelligenza.
Inoltre maggiore è l'estensione della consapevolezza di sè, maggiori saranno le possibilità di osservazione delle proprie dinamiche interiori, e quindi le possibilità di controllo, correzione, dei blocchi. Se invece l'estensione della consapevolezza non è sufficientemente ampia, possiamo curarci solo attraverso l'intuito vago, supposizioni, o sotto la guida di una spontaneità inaffidabile, cioè, in pratica, saremmo costretti ad andare a tentoni, perciò progrediremmo più lentamente.
Certo, l'esercizio della consapevolezza potrebbe portare dei problemi, perchè se usata male può indurre a perdere la spontaneità, per questo per la mia terapia intelligente richiedo individui che abbiano un'intelligenza elevata e siano disposti a studiare la logica.
Non penso che la massima autorealizzazione sia rappresentata da uno stato di inconsapevolezza di sè, ma se mai che la massima realizzazione sia data dalla massima consapevolezza, che copre l'intera ampiezza del proprio essere ma non mette nulla in evidenza. Questo non mettere nulla in evidenza può far sembrare, dall'esterno, che sia in uno stato di inconsapevolezza, ma in realtà è una consapevolezza totale che, dando uguale intensità ad ogni dettaglio diverso, è in equilibrio sullo zero, ma è uno zero dato dall'equilibrio di vettori uguali e opposti, non uno zero dato dalla mancanza di attività della consapevolezza.
27-10-2008 09:55
Prassi solitudine
27-10-2008 06:01
Poison2 delirio
26-10-2008 23:20
MoonwatcherIII Complimenti ad HurryUp, l'articolo è certamente interessante ed offre molti spunti...

Solo un'obiezione: sei sicuro che il presupposto sia corretto, cioè che un sistema intelligente sia necessariamente un sistema che ha consapevolezza di sè? Secondo i fautori della teoria dell'intelligenza artificiale forte non sarebbe così... Hai presente l'esperimento della stanza cinese?

E se la vera intelligenza fosse nella perdita della consapevolezza? Se l'uomo con la sua consapevolezza fosse solo uno stadio evolutivo intermedio, a cui dovrebbe fare seguito come naturale evoluzione un super-uomo privo di consapevolezza a livello personale, ma dotato di una consapevolezza collettiva, come ad esempio le api?
10-01-2008 17:54
HurryUp
Quote:
Originariamente inviata da elisewin_
Ripeto. Quello che fai è simile all'opzione "esplora" riguardo a una cartella o che so io del computer. Puoi scomporre un procedimento in ogni sua minima parte, il che è molto affascinante, ma il risultato è sempre lo stesso. Quindi, visto che il nostro cervello (almeno il mio, fortunatamente) ha grandi capacità di sintesi e di mettere il tutto per così dire in un'unica "cartella", non capisco perchè usare un metodo che sarebbe utilissimo se non avessimo queste capacità.
Perchè secondo me queste capacità sono raggiungibili in media dalla maggior parte delle persone.
Quote:
Originariamente inviata da elisewin_
Per cui io so: che cos'ho, da cosa dipende, in quali casi si manifesta, in quali casi non si manifesta, quali sono le componenti che lo innescano, in che modo si manifesta anche indirettamente, le strategie involontarie che adotta il mio cervello per convincermi che vada tutto bene e molto altro.
Non so: come uscirne fuori.
E' dopo questa frase in grassetto che scatta la parte attiva del mio metodo: elaborare congetture su come uscirne fuori.
I meccanismi che innestano l'ansia possono essere contingenti, se sono contingenti non sono necessari, si possono fare tutte le congetture possibili e poi metterle alla prova.
Per esempio, posso fare la congettura che "se non faccio quella particolare associazione mentale prima di salutare X, salutare X non mi provoca ansia", e provare a verificare questa congettura.
Naturalmente per verificarla devo essere sicuro di non aver fatto quella associazione mentale prima di salutare X, e questo può essere impegnativo, ma non impossibile.
10-01-2008 17:23
elisewin_
Quote:
Originariamente inviata da HurryUp2
Quote:
Originariamente inviata da elisewin_
In ogni caso Hurry, anche se si applica il tuo ragionamento, non se ne perviene a una soluzione.
Proprio perchè rimanda a una teoria comportamentalista. Insomma, io posso anche ricostruire esattamente uno schema di cosa mi provoca cosa, in base al tipico "stimolo-risposta". Ma è solo un prendere consapevolezza del proprio comportamento, un' analisi, utile più a uno psicologo che voglia analizzare il comportamento di un paziente che a trovare una soluzione. O per chi non ha consapevolezza della propria malattia.. ma questo sarebbe assurdo.
Non credo che l'effetto del metodo sia quello, intanto non è un modello comportamentalista, ma cognitivista (stimolo-organismo-risposta), quindi è più completo.
Ma non è un metodo passivo, è un metodo attivo, perchè analizza anche le risposte psicologiche ad azioni evitate, cioè, prende l'insieme di tutte le azioni evitate, e ne attua alcune, poi analizza le risposte dell'organismo a queste azioni, e sulla base dei dati raccolti formula congetture su quali condizioni porre, nell'esperimento successivo, per ottenere risposte positive.
Solo che l'analisi stimolo-organismo-risposta viene fatta dal soggetto, non da un estraneo (lo psicologo), quindi è un'analisi più affidabile (non si deducono solo i comportamenti esteriori del modello stimolo-risposta, ma anche le risposte interne dell'organismo).
Ripeto. Quello che fai è simile all'opzione "esplora" riguardo a una cartella o che so io del computer. Puoi scomporre un procedimento in ogni sua minima parte, il che è molto affascinante, ma il risultato è sempre lo stesso. Quindi, visto che il nostro cervello (almeno il mio, fortunatamente) ha grandi capacità di sintesi e di mettere il tutto per così dire in un'unica "cartella", non capisco perchè usare un metodo che sarebbe utilissimo se non avessimo queste capacità. Almeno io sono sicura che non perverrei a niente di nuovo, visto che le mie capacità di analisi (come di tutti gli esseri umani) mi permettono di arrivare autonomamente a una conclusione.
Per cui io so: che cos'ho, da cosa dipende, in quali casi si manifesta, in quali casi non si manifesta, quali sono le componenti che lo innescano, in che modo si manifesta anche indirettamente, le strategie involontarie che adotta il mio cervello per convincermi che vada tutto bene e molto altro.
Non so: come uscirne fuori.
Se il tuo sistema può dirmi qualcosa che non so allora spiegami come fare.
10-01-2008 16:37
HurryUp2
Quote:
Originariamente inviata da elisewin_
In ogni caso Hurry, anche se si applica il tuo ragionamento, non se ne perviene a una soluzione.
Proprio perchè rimanda a una teoria comportamentalista. Insomma, io posso anche ricostruire esattamente uno schema di cosa mi provoca cosa, in base al tipico "stimolo-risposta". Ma è solo un prendere consapevolezza del proprio comportamento, un' analisi, utile più a uno psicologo che voglia analizzare il comportamento di un paziente che a trovare una soluzione. O per chi non ha consapevolezza della propria malattia.. ma questo sarebbe assurdo.
Non credo che l'effetto del metodo sia quello, intanto non è un modello comportamentalista, ma cognitivista (stimolo-organismo-risposta), quindi è più completo.
Ma non è un metodo passivo, è un metodo attivo, perchè analizza anche le risposte psicologiche ad azioni evitate, cioè, prende l'insieme di tutte le azioni evitate, e ne attua alcune, poi analizza le risposte dell'organismo a queste azioni, e sulla base dei dati raccolti formula congetture su quali condizioni porre, nell'esperimento successivo, per ottenere risposte positive.
Solo che l'analisi stimolo-organismo-risposta viene fatta dal soggetto, non da un estraneo (lo psicologo), quindi è un'analisi più affidabile (non si deducono solo i comportamenti esteriori del modello stimolo-risposta, ma anche le risposte interne dell'organismo).
10-01-2008 16:31
elisewin_ In ogni caso Hurry, anche se si applica il tuo ragionamento, non se ne perviene a una soluzione.
Proprio perchè rimanda a una teoria comportamentalista. Insomma, io posso anche ricostruire esattamente uno schema di cosa mi provoca cosa, in base al tipico "stimolo-risposta". Ma è solo un prendere consapevolezza del proprio comportamento, un' analisi, utile più a uno psicologo che voglia analizzare il comportamento di un paziente che a trovare una soluzione. O per chi non ha consapevolezza della propria malattia.. ma questo sarebbe assurdo.
09-01-2008 22:50
HurryUp3
Quote:
Originariamente inviata da elisewin_
Premetto che ho letto il post solo una volta ma è incredibile quello che hai scritto, a prescindere da quanto possa funzionare o meno. Ho intenzione comunque di rileggerlo solo perchè mi affascina come procedimento e mi affascina il tema della logica e della consapevolezza di per se.
Non so quanto mi faccia bene dal momento che il mio problema è proprio la troppa consapevolezza (quella dostoevskijana), ma mal che vada sarà un'ottimo allenamento per l'esame di logica. E complimenti.
La troppa consapevolezza stressa il cervello, ma una volta raggiunto un certo livello di intelligenza, solo la consapevolezza può indicarci la strada per tornare a uno stato mentale rilassato.
Quindi non abbiamo motivo di temere la consapevolezza come un fantasma, anzi, è il mezzo che ci permette di non cadere nella follia
09-01-2008 22:46
elisewin_
Quote:
Originariamente inviata da inadatto
Il discorso è semplice, per quanto mi riguarda ;
quello che da fastidio in HurryUp è il tono saccente , intransigente e un po' arrogante di chi si pone con l'atteggiamento di dire:
"voi non avete capito nulla della vita , ora vi faccio il magnanimo favore di spiegarvelo io"
A me non sembra, anche perchè per il tema che ha trattato lo ha scritto in un modo anche piuttosto semplice. Semplificando esempi e ripetendo gli stessi concetti. Solo che ci vuole un minimo di applicazione.
09-01-2008 22:38
elisewin_ Premetto che ho letto il post solo una volta ma è incredibile quello che hai scritto, a prescindere da quanto possa funzionare o meno. Ho intenzione comunque di rileggerlo solo perchè mi affascina come procedimento e mi affascina il tema della logica e della consapevolezza di per se.
Non so quanto mi faccia bene dal momento che il mio problema è proprio la troppa consapevolezza (quella dostoevskijana), ma mal che vada sarà un'ottimo allenamento per l'esame di logica. E complimenti.
09-01-2008 22:33
HurryUp2
Quote:
Originariamente inviata da gerrard
Sono un po perplesso quando dici che tale metodo da te impostato sarebbe superiore ad altri usati "tradizionalmente" dai terpisti,quantomeno per la mancanza di un parametro al quale poter determinare tale superiorità
Il motivo per cui secondo me sarebbe superiore, nel senso di più efficace, di quelli tradizionali, l'ho argomentato qui:
Quote:
Originariamente inviata da HurryUp2
Studiando il modello cognitivista della psicologia umana, mi sono accorto che il metodo che ho costruito usa il modello cognitivista, quindi in pratica la terapia che ho consigliato è una terapia cognitiva (lavora sul modello stimolo-organismo-risposta).

Solo che il mio metodo è superiore alla terapia cognitivo-comportamentale per il fatto che l'analisi della funzione stimolo-organismo-risposta viene fatta dal soggetto stesso, cioè la mia terapia pone la condizione che il soggetto debba usare un metodo analitico intelligente seguente cioè le regole della logica modale.

E' questa condizione la cosa più impegnativa da soddisfare, bisogna cioè educare la propria mente al metodo logico deduttivo applicato in modo maniacale: una condizione che difficilmente gli psicologi cognitivisti chiederanno al paziente, perchè richiede al paziente troppo impegno intellettuale.

Eppure in questo modo l'analisi della funzione stimolo-organismo-risposta del soggetto diventa meno affidabile (perchè fatta da un estraneo: lo psicologo), mentre se l'analisi la fa il soggetto stesso, usando il metodo logico deduttivo, sarà un'analisi più giusta, diminuisce quindi il rischio di formulare congetture errate, e quindi il metodo è più efficace!
Se ti vai a studiare cos'è la terapia cognitivo-comportamentale, scopri che questa si basa su un modello formale della psicologia umana, con i suoi postulati e i suoi teoremi.
Solo che il paziente viene tenuto serenamente all'oscuro di questo.
E' come se mi dessero lezioni di fisica senza insegnarmi la matematica.
Il mio metodo consiste nello stesso metodo della terapia cognitivo-comportamentale, con la differenza che il paziente è consapevole del modello di riferimento, e fa l'analisi introspettiva dei suoi stimoli e delle sue risposte ai suoi stimoli da solo (quindi è più affidabile, perchè il soggetto può osservare meglio di un estraneo i propri stimoli interni, a patto che li osservi con un metodo intelligente)
09-01-2008 22:24
HurryUp
Quote:
Originariamente inviata da inadatto
quello che da fastidio in HurryUp è il tono saccente , intransigente e un po' arrogante di chi si pone con l'atteggiamento di dire:
"voi non avete capito nulla della vita , ora vi faccio il magnanimo favore di spiegarvelo io"
Questo messaggio non ha mai attraversato la mia mente NEANCHE PER UN SECONDO!!! Il tono saccente ce l'ha chi vuole dare al mio stile un'interpretazione che non è quella che volevo che gli si desse!
Tu mi stai negando il diritto di falsificare una tua interpretazione errata dei miei scritti .
E poi sarei io il saccente :lol:
Il tuo ego è talmente smisurato che neanche te ne rendi conto :lol:
09-01-2008 22:17
gerrard seguendo il tuo consiglio harryup,mi sono fermato una volta non compresa una delle proposizioni.
Mi auguro solo che questo tipo di "terapia " possa aiutarti a risolvere determinate tue problematiche.
Mi permetto solo di dirti che spero sinceramente che la tua futura gioia tu la possa esprimere anche senza un piano cartesiano.
Non vuol essere una presa in giro ma dico sul serio
Sono un po perplesso quando dici che tale metodo da te impostato sarebbe superiore ad altri usati "tradizionalmente" dai terpisti,quantomeno per la mancanza di un parametro al quale poter determinare tale superiorità
09-01-2008 19:14
Wonderlust76 Ragazzi, sono d'accordo con voi che per la maggior parte delle persone i post di Hurryup sono di una pesantezza mortale, scritti con un linguaggio a dir poco oscuro (o meglio, se uno ha delle solide basi di comunicazione, filosofia etc..se li può anche godere...), e che sono difficili da apprezzare per l'utente medio (tra cui c'è anche il sottoscritto), però cerchiamo di essere obiettivi: rileggete tutto il topic dall'inzio.
Lui parte con un post lunghissimo e difficile..perchè anche io ho abbandonato circa a metà..però qual'è stato il primo commento? Un attacco, una presa in giro da parte di alcuni, nemmeno pochi lettori, che non sapendo bene come reagire lo hanno subito messo in ridicolo.
Con questo voglio dire che la polemica non l'ha innescata Hurryup....lui anzi probabilmente si è fatto un discreto culo per metter giù un post così elaborato, e non credo l'abbia fatto per farsi sfottere.
Che dite?
09-01-2008 18:57
Fear2
Quote:
Originariamente inviata da inadatto
Quote:
Originariamente inviata da Wonderlust76
Non capisco tutto questo accanimento contro Hurry up....voglio dire: non tutti si dilettano con studi di logica, matematica, filosofia etc...ma se a lui queste materie interessano e non solo, sa rielaborare quello che legge per podurre teorie personali..tanto di cappello.
Poi sul fatto che i suoi post non siano molto immediati, d'accordo..ma nessuno è obbligato a leggerli se non è interessato..d'altra parte ognuno ha il suo modo di comunicare..il mondo è bello in quanto vario ragazzi!!
Il discorso è semplice, per quanto mi riguarda ;
quello che da fastidio in HurryUp è il tono saccente , intransigente e un po' arrogante di chi si pone con l'atteggiamento di dire:
"voi non avete capito nulla della vita , ora vi faccio il magnanimo favore di spiegarvelo io"

ed è questo che purtroppo "sporca" thread che , condivisibili o meno , leggibili o meno, potrebbero anche per alcuni risultare non banali ne superficiali ma invece essere interessanti o offrire magari spunti di rflessione
Guarda hai centrato in pieno il problema :wink:
09-01-2008 18:05
inadatto
Quote:
Originariamente inviata da Wonderlust76
Non capisco tutto questo accanimento contro Hurry up....voglio dire: non tutti si dilettano con studi di logica, matematica, filosofia etc...ma se a lui queste materie interessano e non solo, sa rielaborare quello che legge per podurre teorie personali..tanto di cappello.
Poi sul fatto che i suoi post non siano molto immediati, d'accordo..ma nessuno è obbligato a leggerli se non è interessato..d'altra parte ognuno ha il suo modo di comunicare..il mondo è bello in quanto vario ragazzi!!
Il discorso è semplice, per quanto mi riguarda ;
quello che da fastidio in HurryUp è il tono saccente , intransigente e un po' arrogante di chi si pone con l'atteggiamento di dire:
"voi non avete capito nulla della vita , ora vi faccio il magnanimo favore di spiegarvelo io"

ed è questo che purtroppo "sporca" thread che , condivisibili o meno , leggibili o meno, potrebbero anche per alcuni risultare non banali ne superficiali ma invece essere interessanti o offrire magari spunti di rflessione
09-01-2008 17:28
exsinatra
Quote:
Originariamente inviata da cica
Quote:
Originariamente inviata da exsinatra
Una domanda a bruciapelo.
La logica e la filosofia scientifica ti hanno consentito di risolvere i tuoi problemi?
Hai mai avuto una ragazza? L'hai mai baciata? Ci hai fatto sesso?

E poi secondo me fai un errore di fondo ad affidarti ciecamente alla logica, soprattutto quando si tratta di rappresentare la conoscenza.

The only completely accurate representation of an object is the
object itself.
All representations are imperfect, and any imperfection can be a source
of error.

http://groups.csail.mit.edu/medg/ftp/psz/k-rep.html

E' come se tu avessi l'emisfero destro (creativo irrazionale) in corto circuito. Ma non è che hai avuto qualche incidente nella zona destra della testa?

P.S. Le donne si "connettono" meglio con chi sa stimolarle illogicamente, emozionalmente, perché in loro l'emisfero destro è dominante.

Poi no so forse a te le donne non interessano bo... :roll:

Ma che dici? Non ho capito niente...
Ciao Cica, se vuoi possiamo parlarne in privato, di dove sei?
09-01-2008 17:27
exsinatra Ma ce la fai, sei connesso? Mi sa che c'ha qualcosa che non funge ne lo encefalo. :roll:
09-01-2008 17:12
cica
Quote:
Originariamente inviata da exsinatra
Una domanda a bruciapelo.
La logica e la filosofia scientifica ti hanno consentito di risolvere i tuoi problemi?
Hai mai avuto una ragazza? L'hai mai baciata? Ci hai fatto sesso?

E poi secondo me fai un errore di fondo ad affidarti ciecamente alla logica, soprattutto quando si tratta di rappresentare la conoscenza.

The only completely accurate representation of an object is the
object itself.
All representations are imperfect, and any imperfection can be a source
of error.

http://groups.csail.mit.edu/medg/ftp/psz/k-rep.html

E' come se tu avessi l'emisfero destro (creativo irrazionale) in corto circuito. Ma non è che hai avuto qualche incidente nella zona destra della testa?

P.S. Le donne si "connettono" meglio con chi sa stimolarle illogicamente, emozionalmente, perché in loro l'emisfero destro è dominante.

Poi no so forse a te le donne non interessano bo... :roll:

Ma che dici? Non ho capito niente...
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