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Discussione: Così.. giusto per dirlo a qualcuno... il racconto della mia vita. Rispondi alla discussione
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15-05-2011 11:21
matrix_y
Re: Così.. giusto per dirlo a qualcuno... il racconto della mia vita.

Ciao Majorana, anch'io ho studiato fisica, e sono rimasto colpito dalla tua storia. Su Majorana sono stati scritti libri e girati film. Probabilmente hai già visto "i ragazzi di via Panisperna". C'è cmq un altro film molto vecchio e poco conosciuto (l'ho trovato per caso in rete). Si intitola "ipotesi sulla scomparsa di un fisico atomico". Più che un film è un documentario.


Quote:
Originariamente inviata da Majorana Visualizza il messaggio
Ovviamente foto di megafeste, tutti fighi e contenti,
Da premettere che ho letto più volte su questo forum "fighi e contenti", alludendo al divertimento degli estroversoni. Non sono molto d'accordo su questa affermazione. Penso che si tratti di un divertimento "effimero" paragonabile alle sensazioni che derivano dall'uso degli stupefacenti. Non è un'esagerazione, per la semplice ragione che uno stile di vita sbagliato può indurre dipendenza al pari della droga. È un divertimento che lascia un vuoto dentro che vuole essere colmato e ti diverti da capo e sei di nuovo nel vuoto, e così via all'infinito.

A me gli estroversoni semplicemente fanno pena.
04-04-2011 19:24
Walking Dead
Re: Così.. giusto per dirlo a qualcuno... il racconto della mia vita.

Quote:
Originariamente inviata da Majorana Visualizza il messaggio
Io questo autunno sono entrato in crisi profonda. quello che ho fatto per vincere - perchè ora mi sento vincitore - è stato eliminare ogni desiderio e influenza esterna e concentrarmi solo su me stesso (ovvero sullo studio... xD ...). E' dura - durissima - ma quando senti che la forza di volontà si combina con il cervello (ben funzionante questa volta) per dare una combinazione vincente, allora ti senti non felice, ma semplicemente appagato di un qualcosa che nessuno ti potrà mai portare via.

Io non sono felice, sia ben inteso, non posso esserlo per mia natura. Però sto imparando come potermi autogestire... sta tutto qui.
ti capisco e ti rispetto, una delle poche cose che mi tiene in vita, forse l'unica, è il mio grande sogno di diventare un bravo ricercatore. inoltre anch'io, come te (non ESATTAMENTE come te ovvitiamente), ho attraversato per buona parte della mia vita una fase in cui me ne fregavo di tutti e cercavo di ridurre tutte le influenze esterne al minimo indispensabile, mi ero come creato un guscio durissimo......il problema è che quando si è rotto (non credevo sarebbe mai successo, ma ahimè così è stato) mi sono reso conto che dentro c'era qualcosa di infinitamente fragile che, inevitabilmente, si è rotto......ora sto cercando di ricomporre questo puzzle e di rafforzare me stesso, questa volta senza gusci che una volta persi ti lasciano nella miseria. detto questo mi sento di dirti solo una cosa (non prenderlo come un monito perchè non mi permetterei mai): per quella che è la MIA PERSONALISSIMA esperienza ritengo che più stai dentro un guscio più quello che ci sta dentro diventa fragile, anche se si può avere l'impressione di diventare via via più forti, ma ciò che si sta rafforzando in realtà è solo il guscio

ciao e in bocca lupo per tutto
28-03-2011 18:31
Majorana
Re: Così.. giusto per dirlo a qualcuno... il racconto della mia vita.

Ah ah ah....

Vabbè che due giorni fa era il 26 marzo... il giorno della scomparsa...
No... e chi scompare... semplicemente sono sotto che studio perchè ho esami i prossimi giorni!
28-03-2011 16:02
pois
Re: Così.. giusto per dirlo a qualcuno... il racconto della mia vita.

Majorana, non sarai mica scomparso?
28-03-2011 15:10
sciren
Re: Così.. giusto per dirlo a qualcuno... il racconto della mia vita.

Caro Majorana, parli da uomo finito ma ti ricordo che hai solo 21 anni e tutta la vita davanti. Il cambiamento è possibile
28-03-2011 12:10
aurora
Re: Così.. giusto per dirlo a qualcuno... il racconto della mia vita.

Quote:
Originariamente inviata da Majorana Visualizza il messaggio
Ad ogni modo si, sono molto turbato e spaventato da quello che mi circonda perchè in tutto vedo quello che potevo essere, ovvero un ragazzo normale, ma non lo sono potuto diventare per una serie di ragioni.

Come ti capisco!!!!
io ormai guardo la gente ed INVIDIO spudoratamente la serenità, la disinvoltura nell'affrontare la vita, dalle banalità alle difficoltà.
Mi sento sempre un pesce fuor d'acqua e al contrario di quanto dici tu...NON NE POSSO PIu'.
02-03-2011 14:58
Rickyno
Re: Così.. giusto per dirlo a qualcuno... il racconto della mia vita.

Ho letto la tua storia e che dirti... ti do il benvenuto tra noi

se ti va di parlare io sono sempre disponibile
25-01-2011 23:51
Majorana
Re: Così.. giusto per dirlo a qualcuno... il racconto della mia vita.

Bho... non leggo più la letteratura da 3 anni, perchè non ho tempo ne ce la faccio fisicamente, nonostante mi piaccia però tanto! Ho sbirciato la trama in internet... ma è un libro tristissimo..... =( ..... lol ..... ma come si fa a leggerlo???

Ad ogni modo... non è questione di semplicità... ma di essenzialità. Sembra ridicolo - lo so - però è più facile che sia felice chi non ha nulla rispetto chi ha tutto. Il motivo è semplice. se uno non ha nulla, o non ha mai provato una cosa, non può sentirne la neccessità o la mancanza, perchè non sa di averne bisogno. E' come una droga.
Io questo autunno sono entrato in crisi profonda. quello che ho fatto per vincere - perchè ora mi sento vincitore - è stato eliminare ogni desiderio e influenza esterna e concentrarmi solo su me stesso (ovvero sullo studio... xD ...). E' dura - durissima - ma quando senti che la forza di volontà si combina con il cervello (ben funzionante questa volta) per dare una combinazione vincente, allora ti senti non felice, ma semplicemente appagato di un qualcosa che nessuno ti potrà mai portare via.

Io non sono felice, sia ben inteso, non posso esserlo per mia natura. Però sto imparando come potermi autogestire... sta tutto qui.

Ciao e notte!
23-01-2011 21:01
lizbon
Re: Così.. giusto per dirlo a qualcuno... il racconto della mia vita.

Non so se è per la fisica ma la tua storia mi fa venire in mente il protagonista della "Solitudine dei numeri primi".
23-01-2011 20:50
viene.y.va
Re: Così.. giusto per dirlo a qualcuno... il racconto della mia vita.

Quote:
Originariamente inviata da Majorana Visualizza il messaggio
In pratica cerco di sopravvivere giorno per giorno, cercando di non pensare a nulla e nessuno e di stare il più sereno possibile con me stesso. Se potessi scapperei da questo mondo falso e occidentale… forse andrei in un piccolo villaggio africano, dove non c’è niente. Stranamente non ho intenzioni suicide, o almeno, ci penso, si, ma mi limito a questo, così… ogni tanto… quasi per diletto.
quante volte l'ho pensato io, niente più apparenze, conformismo, vita semplice.

Quote:
Originariamente inviata da Majorana Visualizza il messaggio
Stranamente non ho intenzioni suicide, o almeno, ci penso, si, ma mi limito a questo, così… ogni tanto… quasi per diletto.
invece per me è una valida alternativa, mi conforta avere almeno un'ultima possibilità
23-01-2011 12:44
viene.y.va
Re: Così.. giusto per dirlo a qualcuno... il racconto della mia vita.

Quote:
Originariamente inviata da Majorana Visualizza il messaggio
E se quello che davvero voglio io è soltanto poter tornare indietro e ricominciare tutto da capo perchè ormai è troppo tardi per quello che voglio io?
E se la mia felicità fosse legata a questo irrealizzabile desiderio?
Eppure è così...


mi hai tolto le parole di bocca
26-12-2010 19:54
passenger
Re: Così.. giusto per dirlo a qualcuno... il racconto della mia vita.

beh non sei matto, anche a me e penso a molti qui dentro piacerebbe vivere in un mondo diverso da questo, in cui non si fosse inquadrati in ruoli sociali ma si avesse la possibilità di essere davvero liberi... anche vivere in città non mi piace molto, a volte ho bisogno di spazi aperti e spesso mi sento soffocare...
26-12-2010 17:28
Majorana
Re: Così.. giusto per dirlo a qualcuno... il racconto della mia vita.

Ah.. ora mia sorella è in camera sua con fidanzato e le due cuginette, più piccole di lei (che ha 6 anni in meno di me)... ovviamente i miei genitori gentilissimi con tutti... ti pareva???
Io sono in camera da solo, con la porta chiusa, neanche a dirlo...
26-12-2010 17:24
Majorana
Re: Così.. giusto per dirlo a qualcuno... il racconto della mia vita.

Ciao Passenger, bella risposta... ora ti rispondo anch'io con un video:

YouTube - Voyager - Ettore Majorana
Va bhe, a me Voyager fa verire... ehmmm... lasciamo stare... le c****** che sparano li sono robe davvero da extraterrestri... però... guarda il passo al tempo 9:30... lei dice esattamente quello che vorrei dire io... e lo dice benissimo!
Non sono un genio come il vero Majorana... non fraintendermi... sono uno sudente "normalissimo", però credo di capire benissimo quello che aveva in testa. A me piace leggere le biografie degli scienziati, così, per divertrmi un po ogni tanto, per curiosità, per vedere "come hanno fatto" le loro scoperte. Letta la sua biografia ho pensato esattamente quello che la signora del video dice, perchè incredibilmente rispecchia quello che io sento.
Io do, e do molto quando lo faccio, ma se non volessi ricevere nulla, se volessi davvero sottrarmi a questo tipo di "vita civile"? Perchè non posso? Io sono in grado perfettamente di fingere, di sembrare allegro, felice, realizzatizzimo, posso fingere di essere un fisico, un letterato, un archeologo, un musicista, quello che voglio... (non un dottore perchè mi fa senso...), posso fare le parte del liceale che cazzeggia, del professore universitario... ma davvero... la gente poi ci crede, non sai quante volte l'ho fatto - fondamentalmente per divertirmi a prendere in giro gli altri.
Però... come dire... se la vita occidentale e civile è questa, sia da super depresso che da ragazzo discotecaro cazzeggiatore, allora dico di no, non la voglio, non me ne faccio nulla. Se potessi partire ora per, non so... un villaggio disperso in africa, lo farei... davvero... perchè li mi sentirei libero... libero di essere una persona normale... non un uomo che incarna un ruolo sociale ed è dottore, professore, ricco, impiegato, bidello, fallito...
Preferirei godermi una singola ora di passeggiata per i boschi, la savana, il deserto, una bella città... perchè no.... che una vita da ministro, direttore di banca, premio nobel, miss italia, cantante o cos'altro.

Io ci ho provato a spiegarlo.. non so... sicuramente sarò preso per matto e idiota 100%... bho... magari lo sono davvero... se la cosa ti incuriosisce ti posso anche lasciare un contatto msn... così...

L'alternativa sarebbe rinascere e poter scegliere la vita come la avrei voluta ora. A me sarebbe piaciuto diventare pianista... mia madre lavorava in conservatorio.... super amica del direttore... il direttore era cugino del primo ministro del tempo (non è una cavolata, è vero!)- leggete super raccomandazione - insomma... non volevo molto e non ci voleva molto... solo che mia mamma in 4° elementare disse che dovevo studiare, e non perdere tempo in cazzate... a dirla schietta - scusate - e che lei non aveva voglia di seguirmi. Ora non posso più... ho avuto un brutto incidente che mi ha compromesso la mano... quindi amen...


Per Caged: dici a me??? Non mi sembra di dire tanto...
26-12-2010 14:28
passenger
Re: Così.. giusto per dirlo a qualcuno... il racconto della mia vita.

Dunque, dico prima una cazzata e poi parlo seriamente.

Quote:
Originariamente inviata da Majorana Visualizza il messaggio
La cosa che più mi fa rabbia è che invece mia sorella, che ha 6 anni in meno di me, ha tantissimi amici e in 6 mesi si è portata a casa 2 fidanzati. Ieri sera è pure andata a ballare e non so quando sia tornata questa mattina… le 4 forse?
Ovviamente lei ha tutte le attenzioni di questo mondo perché è femmina, oltre che la protezione di mamma, io no.
PRIVILEGIATA!!!

Quote:
Originariamente inviata da Majorana Visualizza il messaggio
Non so neanche io perché proprio ora mi metto a scriver questo… però… bho… sentivo di farlo e basta. Cosa poi direte, sinceramente, me ne importa poco, per non dire altro, anche perché immagino verrò crocifisso da tutti.
Ma che crocifisso, mi ci rispecchio molto nel ritratto che hai fatto di te stesso.

Quote:
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Tipo che lega poco a scuola, non pratica nessun sport (leggi calcio, che sembra obbligatorio per avere una vita sociale), discreto a scuola, quasi mai andato a casa di un compagno di classe per giocare e cose del genere, anche perché bisognava chiedere il permesso a mamma che era sempre al lavoro, quindi.. niente.
Anche per me era così.

Quote:
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Inizialmente me ne sono sempre fregato di tutti e tutto, nel senso, la mia situazione non mi pesava in quanto consideravo gli altri degli imbecilli che non erano in grado di assumersi le proprie responsabilità – inequivocabile conseguenza dell’educazione rigidissima avuta in famiglia.
Anche io alle superiori reagii così purtroppo, assorbendo in toto l'educazione dei miei genitori ed auto-convincendomi (anche se temo di non averci mai creduto, e quindi di aver mentito a me stesso in quel periodo) che fosse giusto stare da soli, non accettare inviti ad uscire, sostanzialmente perché gli altri non possono che voler approfittarsi di te (questa l'educazione dei miei genitori, in estrema sintesi e stilizzazione), stare a casa a studiare e non uscire "perdendo tempo".

Quote:
Originariamente inviata da Majorana Visualizza il messaggio
In terza.. inizio a staccarmi da tutti e cado in frustrazione profonda – non depressione: per un periodo mi rifiutai quasi di mangiare per 2/3 settimane, causa lo sconforto nel vedere gli altri felici e realizzati, con i loro giri, ed io completamente solo. Persi così anche la stima e la compagnia di certi miei compagni di classe che da allora mi esclusero totalmente, ma perché fui io a non volere più niente da loro rinchiudendomi in me stesso.
Io per fortuna, anche nei miei periodi più bui (le superiori) non ho mai annullato totalmente i contatti con gli altri, andavo di tanto in tanto a studiare a casa di un mio amico, spesso anche con altri compagni, che ricambiavano la mia stima e simpatia.

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Originariamente inviata da Majorana Visualizza il messaggio
Ovviamente non posso prendere l’appartamento la – non di certo per ragioni economiche – ma perché la mia natura me lo impedisce per una serie di problemi personali di poter convivere serenamente con altri, o vivere in una città universitaria. Decido quindi di fare avanti e indietro… la bellezza di 3 ore di viaggio tutti i giorni. Ovviamente vado bene, ho voti molto alti, e non incontro difficoltà di alcun tipo, salvo l’essere rimasto indietro il secondo anno a causa di un periodo un po’ buio, ma ora sto rimediando benissimo.
Non sei il primo che racconta di un assurdo pendolarismo fobico per andare all'università, però tu (come me) almeno non hai problemi nello studio, a differenza di altre persone che purtroppo invece ne hanno.

Quote:
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Questa estate rimango, come sempre, rinchiuso in casa per studiare, e passo tutti gli esami con ottimi voti.
Una situazione che mi è nota (anche se io almeno 10 gg di vacanza totale me li sono sempre concessi direi), ma non direi che non ne sia valsa la pena: l'idea di impiegarci 200 anni a laurearmi non mi ispira molto, non so come faccia certa gente a vivere per anni all'università senza rompersi le balls.

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Nella mia città, infatti, non conosco persone mie coetanee - pur essendoci 100.000 abitanti - fondamentalmente non conosco nessuno, ne sono mai uscito alla sera in vita mia perché una volta non mi piaceva, ne mi era permesso, ora non saprei come fare, in tutti i sensi.
I genitori purtroppo sono spesso responsabili - seppur in buona fede e magari con l'intento di ottenere l'effetto opposto - della nostra infelicità.

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La cosa più terribile è andare a curiosare le pagine di facebook dei miei compagni di corso e ex compagni di scuola. Ovviamente foto di megafeste, tutti fighi e contenti, in giro per il mondo, quando il mio mondo è casa e Dipartimento, oltre il vuoto.
Anch'io spesso ho provato le tue stesse sensazioni guardando le foto di conoscenti su Facebook, ma non costruirti dei film dietro delle foto e soprattutto non pensare che gli altri siano migliori di te solo perché sono stati più fortunati.

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Originariamente inviata da Majorana Visualizza il messaggio
Alla fine tutti i miei guai sono legati a quello che avrei voluto fare da giovane ma mi è stato vietato dai miei genitori, che odio, e per cui ora non posso più rimediare
Anche io mi sono fatto condizionare troppo dai miei genitori nelle mie scelte. Ma bisogna dire che ad una certa età non ci si può nemmeno opporre.

Quote:
Originariamente inviata da Majorana Visualizza il messaggio
i miei genitori di me se ne fregano. Non che siano cattivi o cos’altro, solo che nella loro testa un figlio deve andare a scuola e poi al pomeriggio stare a casa a studiare.
Anche i miei genitori erano così.

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Originariamente inviata da Majorana Visualizza il messaggio
Fondamentalmente ora resisto rifiutandomi di conoscere la realtà, ovvero cosa fanno gli altri. In pratica mi difendo rimanendo rinchiuso in me stesso e nella mia piccola realtà casa-dipartimento. E’ in pratica una tattica di auto-sopravvivenza… se non conosci non puoi soffrire per quello che ti manca… perché non sai che ti manca. Alla fine è un circuito chiuso, non se ne esce.
Posso dirti che è una brutta reazione, perché è come se ti spingessi consapevolmente verso l'autodistruzione. Anch'io lo faccio spesso, è una tattica che ha anche i suoi risultati sul breve termine, ma effetti disastrosi sul medio-lungo termine: «Non si può trovare la pace sottraendosi alla vita» (cit.) YouTube - The Hours..Italian...Virginia, min. 7:56

Quote:
Originariamente inviata da Majorana Visualizza il messaggio
Sono solo due le cose che ora mi danno dei problemi: il rimorso, terribile, di ciò che avrei potuto avere e ora è troppo dardi anche solo per volerlo, e il fatto che ciò mi porta, come questo pomeriggio, a perdere ore ad auto-distruggermi per questo. Fondamentalmente studio sempre… e per sempre intendo sempre… dalle 9 di mattina fino a mezzanotte… però se cado nello sconforto perdo una giornata di studio… e non me lo posso permettere. So che è un comportamento da demente, però mi serve per tenere la mente impegnata, cercare di avere un minimo di soddisfazioni e non pensare alla mi situazione.
Tutti pensieri che mi sono - purtroppo - ben noti: i sensi di colpa che l'educazione dei tuoi genitori ti ha trasmesso, spingendoti a pensare che se esci per divertirti, o anche se stai male, in ogni caso stai "perdendo tempo"; e il pensiero che ormai sia troppo tardi per cambiare qualsiasi cosa. Quello che posso dirti è che non è vero che sia troppo tardi, io ho avuto un'adolescenza come la tua, eppure negli ultimi due anni sono progressivamente uscito dalla solitudine, con un pizzico di fortuna ma anche con un po' di forza di volontà (che, tra parentesi, recentemente ho perso di nuovo).

Quote:
Originariamente inviata da Majorana Visualizza il messaggio
Io sto bene così, non frintendetemi: non ho scritto questo per chiedere aiuto o altro, ma semplicemente per condividere un’esperienza personale.
Da quello che hai raccontato, della tua depressione e solitudine, non direi che tu stia bene così. Si capisce benissimo che non pensi davvero quello che dici, anche a me capita di dire una cosa - mentre intimamente penso il contrario - per cercare di non stare più male. Capisco quindi il volersi auto-convincere di stare bene per non stare ancora più male non essendo più ciechi ( YouTube - Our Dusty World -- A Scene From The Passenger (1975)), è una fase in cui anch'io sono passato, ma che ho superato, e che semmai mi sta attanagliando di nuovo ultimamente come ho detto. Auguro a te come a me di riuscire a superarla.
26-12-2010 00:04
Majorana
Re: Così.. giusto per dirlo a qualcuno... il racconto della mia vita.

E se quello che davvero voglio io è soltanto poter tornare indietro e ricominciare tutto da capo perchè ormai è troppo tardi per quello che voglio io?
E se la mia felicità fosse legata a questo irrealizzabile desiderio?
Eppure è così...
25-12-2010 23:54
orizzonte
Re: Così.. giusto per dirlo a qualcuno... il racconto della mia vita.

ciao!
ho letto il tuo racconto e ti capisco,so cosa si prova.
pure io ho 21 anni,ma non mi do per spacciato,siamo giovani entrambi e abbiamo un mucchio di tempo per recuperare,non arrenderti e cerca di cambiare il tuo pensiero del <rimanere chiuso nel tuo mondo> ,credimi sei giovane cerca di espandere questo mondo <casa,università>.
25-12-2010 21:54
Majorana
Re: Così.. giusto per dirlo a qualcuno... il racconto della mia vita.

Lasciamo stare il mare... ho sviluppato nel tempo una gran brutta fobia per la spiaggia e la riviera per varie ragioni...comunque non &#232; per niente piacevole.
25-12-2010 02:02
PriccoPracco
Re: Così.. giusto per dirlo a qualcuno... il racconto della mia vita.

Quote:
Originariamente inviata da Majorana Visualizza il messaggio
Dunque.. non mi va di scrivere il mega papiro
........
25-12-2010 01:59
Who_by_fire
Re: Così.. giusto per dirlo a qualcuno... il racconto della mia vita.

Quote:
Originariamente inviata da Majorana
Pensate che potrei andare da solo ogni giorno sulla splendida costa romagnola:

Per un attimo mi hai fatto pensare a:

YouTube - Rohmer - Racconto d'estate - primo incontro in spiaggia.wmv
e...

YouTube - Eric Rohmer - Conte d'été (1996) - scene
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