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| 05-03-2007 21:12 |
| Scarlet |
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Originariamente inviata da L_Uomo_Camminante
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Originariamente inviata da Scarlet
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Originariamente inviata da L_Uomo_Camminante
ma sei figlia unica? Ciao  |
No, ma sono la prima.
Mia sorella è più simile a mia madre.
Mio fratello è un tipo particolare ed introverso ma a casa mia, al maschio di famiglia si perdona tutto.
Io sono la "pecora nera" :evil: |
Va bè, l' importante è che ti vogliano bene e, se sei in difficoltà, ma anche se non lo sei, ci siamo delle anime "fidate" (e chi, se non i familiari stretti!) che pensano a te e si prodighino per te, così come tu - penso - faresti per loro.
O no? Ciao Scarlet :wink: :wink: |
Hai ragione Uomo_Camminante
Spesso tanti malesseri o tanti attriti spariscono quando si è chiamati a rispondere a delle grosse difficoltà
Grazie
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| 04-03-2007 21:36 |
| Scarlet |
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Originariamente inviata da L_Uomo_Camminante
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Originariamente inviata da Scarlet
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Originariamente inviata da pisendlav
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Originariamente inviata da Scarlet
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Originariamente inviata da pisendlav
Grazie Scarlet  . |
Figurati, mi fa piacere se può aiutarti
io, con la mia, ho scoperto cose sulle origini dei miei disturbi e sono maturata da allora, vedo le cose sotto altri aspetti  ops: |
Queste cose di cui parli, già le sapevi o sono venute fuori con la terapia. Cioè non avevi coscienza?
Io per esempio già sapevo certe cose e il terapista ha confermato le mie idee. L'infanzia, il rapporto con la mamma, l'educazione ricevuta, il rapporto con i fratelli, spesso è qui che si casca. Una volta individuata la causa, come si procede? |
Anche per me è stato lo stesso. Io ho iniziato la psicoterapia perchè soffrivo di attacchi di panico e stavo rovinando il rapporto con mio marito oltre a rifiutare la mia bimba. Naturalmente ho scoperto che alla base c'era il rapporto con i miei (più che altro con mia mamma) che mi hanno fatta crescere nell'ovatta, come un vegetale, privandomi di stimoli e desideri. Inoltre sono cresciuta in una famiglia cattolica e bigotta nonchè benpensante.
Gli attacchi erano richieste di aiuto e di amore mai ricevuto (xciò non sapevo donarne a mia figlia perchè io sono stata rifiutata in quanto "diversa") e solo scavando indietro ho capito che in realtà mia madre ama solo l'idea della figlia che avrebbe voluto, plasmata come lei voleva.
E' stato difficile accettare questo (considera che io non ho ricordi della mia infanzia, ho rimosso quasi tutto) ma ora so che non mi amerà mai e sono diventata più forte perchè ho accettato parti di me che consideravo sbagliate o che lei non accettava.
Mi sono fatta un ritratto che a lei non piace, non accetto più i suoi ordini e le sue idee religiose.
Ho maturato la consapevolezza che lei non può più farmi del male anche se sogno spesso di litigarci.
Sono cresciuta pure se con 20 anni di ritardo, prima non sapevo nemmeno chi fossi.
Ho iniziato ad essere più egoista e a non fare ciò che sento come un'imposizione.
Insomma trovata l'origine ho iniziato a curare il male.
Ciao |
ma sei figlia unica? Ciao |
No, ma sono la prima.
Mia sorella è più simile a mia madre.
Mio fratello è un tipo particolare ed introverso ma a casa mia, al maschio di famiglia si perdona tutto.
Io sono la "pecora nera" :evil:
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| 02-03-2007 19:01 |
| Scarlet |
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Originariamente inviata da pisendlav
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Originariamente inviata da Scarlet
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Originariamente inviata da pisendlav
Grazie Scarlet . |
Figurati, mi fa piacere se può aiutarti
io, con la mia, ho scoperto cose sulle origini dei miei disturbi e sono maturata da allora, vedo le cose sotto altri aspetti ops: |
Queste cose di cui parli, già le sapevi o sono venute fuori con la terapia. Cioè non avevi coscienza?
Io per esempio già sapevo certe cose e il terapista ha confermato le mie idee. L'infanzia, il rapporto con la mamma, l'educazione ricevuta, il rapporto con i fratelli, spesso è qui che si casca. Una volta individuata la causa, come si procede? |
Anche per me è stato lo stesso. Io ho iniziato la psicoterapia perchè soffrivo di attacchi di panico e stavo rovinando il rapporto con mio marito oltre a rifiutare la mia bimba. Naturalmente ho scoperto che alla base c'era il rapporto con i miei (più che altro con mia mamma) che mi hanno fatta crescere nell'ovatta, come un vegetale, privandomi di stimoli e desideri. Inoltre sono cresciuta in una famiglia cattolica e bigotta nonchè benpensante.
Gli attacchi erano richieste di aiuto e di amore mai ricevuto (xciò non sapevo donarne a mia figlia perchè io sono stata rifiutata in quanto "diversa") e solo scavando indietro ho capito che in realtà mia madre ama solo l'idea della figlia che avrebbe voluto, plasmata come lei voleva.
E' stato difficile accettare questo (considera che io non ho ricordi della mia infanzia, ho rimosso quasi tutto) ma ora so che non mi amerà mai e sono diventata più forte perchè ho accettato parti di me che consideravo sbagliate o che lei non accettava.
Mi sono fatta un ritratto che a lei non piace, non accetto più i suoi ordini e le sue idee religiose.
Ho maturato la consapevolezza che lei non può più farmi del male anche se sogno spesso di litigarci.
Sono cresciuta pure se con 20 anni di ritardo, prima non sapevo nemmeno chi fossi.
Ho iniziato ad essere più egoista e a non fare ciò che sento come un'imposizione.
Insomma trovata l'origine ho iniziato a curare il male.
Ciao
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| 02-03-2007 01:15 |
| pisendlav |
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Originariamente inviata da Scarlet
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Originariamente inviata da pisendlav
Grazie Scarlet . |
Figurati, mi fa piacere se può aiutarti
io, con la mia, ho scoperto cose sulle origini dei miei disturbi e sono maturata da allora, vedo le cose sotto altri aspetti ops: |
Queste cose di cui parli, già le sapevi o sono venute fuori con la terapia. Cioè non avevi coscienza?
Io per esempio già sapevo certe cose e il terapista ha confermato le mie idee. L'infanzia, il rapporto con la mamma, l'educazione ricevuta, il rapporto con i fratelli, spesso è qui che si casca. Una volta individuata la causa, come si procede?
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| 27-02-2007 20:38 |
| Scarlet |
Quote:
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Originariamente inviata da pisendlav
Grazie Scarlet . |
Figurati, mi fa piacere se può aiutarti
io, con la mia, ho scoperto cose sulle origini dei miei disturbi e sono maturata da allora, vedo le cose sotto altri aspetti ops:
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| 26-02-2007 22:20 |
| pisendlav |
Grazie Scarlet .
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| 26-02-2007 22:18 |
| Spoon |
Re: Il primo incontro
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Originariamente inviata da il_mio_angelo
ciao a tutti oggi ho avuto il primo incontro con la psicoterapeuta e devo dire che parlare con lei mi ha fatto molto bene. Per fortuna è una persona molto gentile e sta cercando in tutti i modi di aiutarmi. Oggi ha cercato di farsi un quadro generale di me e della mia famiglia e per la prox volta mi ha dato un sacco di test a cui rispondere per vedere a che livello di depressione sono :cry: ora mi sento molto più libera perchè forse lei riuscirà a darmi una mano concreta e io finalmente uscirò dal buoio che mi soffoca. Per ora incrocio le dita e voglio sperare che a breve anch'io possa vedere i primi tasselli positivi.
Un bacione a tutti
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BRAVA ! fai bene ad andare da una psicoterapeuta è il modo giuto x risolvere i problemi. Io vado da una psichiatra e da una psicologa, 2 donne mica cazzi !!!! ehehehh La psichiatra è giovane e ci parlo di tutto e ridiamo quando si parla di sesso, azzz è nà gran figa, mi fa fare certi viaggi di testa che poi per tornare normale devo avere gli incubi alla notte !La psicologa è vecchiotta, ma mi trovo molto bene con lei anche xchè mi conosce da nà vita. Entrambe mi aiutano nà cifra ! VERAMENTE
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| 26-02-2007 19:20 |
| Scarlet |
Quote:
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Originariamente inviata da pisendlav
Martedì vado per il 3° incontro. Mi fa parlare. Io vorrei aiutarlo a capirmi, però ancora sono frenato, ho bisogno di tempo (già mi sembra di avergli detto tanto).
Non so se sono tutti così gli psicologi, lui è una persona con grandissimo tatto, mi fa sentire sempre a mio agio, mi sento sereno.
Però ti ripeto che la strada è lunga, non ho scelto le terapie brevi, non so nemmeno perchè o se ho fatto la cosa migliore. Ho fiducia, è questo l'importante. Ciao
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Non temere il tempo lo trovi....non sono terapie brevi per cui la conoscenza avviene poco a poco.
La fiducia è importante, molto.
Sono contenta per te
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| 26-02-2007 03:34 |
| pisendlav |
Martedì vado per il 3° incontro. Mi fa parlare. Io vorrei aiutarlo a capirmi, però ancora sono frenato, ho bisogno di tempo (già mi sembra di avergli detto tanto).
Non so se sono tutti così gli psicologi, lui è una persona con grandissimo tatto, mi fa sentire sempre a mio agio, mi sento sereno.
Però ti ripeto che la strada è lunga, non ho scelto le terapie brevi, non so nemmeno perchè o se ho fatto la cosa migliore. Ho fiducia, è questo l'importante. Ciao
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| 25-02-2007 22:07 |
| rectius74 |
prosegue ??
come prosegue ?
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| 12-02-2007 03:28 |
| pisendlav |
Re: ...
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Originariamente inviata da rectius74
raccontaci allora !
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Sai in realtà non c'è niente da dire. Ho solo risposto alla sua domanda del perchè fossi là. Il tempo è volato. Mi ha detto quanto prende, 60 euro per 45 min, e di richiamarlo se lo ritenevo opportuno.
E' la mia prima esperienza, ma penso che i tempi siano lunghi.
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| 10-02-2007 08:56 |
| rectius74 |
...
raccontaci allora !
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| 10-02-2007 00:31 |
| pisendlav |
Ieri ho avuto il primo incontro, per me una liberazione. Spero che serva ovviamente.
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| 01-02-2007 20:32 |
| Scarlet |
Quote:
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Originariamente inviata da pisendlav
Ormai mi son deciso a iniziare una terapia, sto cercando di capire quale mi convince di più, i costi ecc.
Sono convinto che farò progressi, ma su una cosa nutro dei dubbi, cioè mi sembra impossibile che non avrò più quegli attacchi di ansia. E' una situazione talmente incontrollabile...come potrò tener a bada tutto lo scombussolamento che avviene? Oppure come potrò non sentire le stesse sensazioni quando vivrò le mie situazioni critiche? Che centra ci spero proprio, sarebbe una liberazione!
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Beh, l'ansia fa parte di noi stessi, non è che con una bacchetta magica la puoi cancellare però puoi imparare a gestirla. Io ho fatto così con il panico, ho imparato a riconoscere un attacco, a controllarlo e ad aspettare che passi e poi ho trovato la causa degli attacchi e combatto quella
Ciao
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| 01-02-2007 18:58 |
| pisendlav |
Ormai mi son deciso a iniziare una terapia, sto cercando di capire quale mi convince di più, i costi ecc.
Sono convinto che farò progressi, ma su una cosa nutro dei dubbi, cioè mi sembra impossibile che non avrò più quegli attacchi di ansia. E' una situazione talmente incontrollabile...come potrò tener a bada tutto lo scombussolamento che avviene? Oppure come potrò non sentire le stesse sensazioni quando vivrò le mie situazioni critiche? Che centra ci spero proprio, sarebbe una liberazione!
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| 01-02-2007 18:44 |
| Scarlet |
La mia bene, ora mi conosco e so quali sono i miei limiti. Mi sento diversa da quando ci sono andata la prima volta ed ho molto più rispetto di me stessa. Non dico che la depressione non mi prende ma io stavolta so perchè e non ho più avuto attacchi di panico.
Mi ha aiutata a capire tante cose soprattutto della mia famiglia e di come ha influito sui miei problemi
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| 31-01-2007 19:33 |
| rectius74 |
come procede
per curiosità come procede la terapia ?
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| 26-01-2007 21:22 |
| Scarlet |
Io ci vado da quattro anni e mi ha fatto bene
ma non ho mai dovuto fare dei test.... non è la prima volta che ne sento parlare però...
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| 26-01-2007 21:21 |
| Scarlet |
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Originariamente inviata da Soulreaper
io se parlo a ruota libera con una psichiatra probabilmente esco dal suo ufficio in manette. |
Ma dai!Non credo che una psicologa si scandalizzi
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| 26-01-2007 19:52 |
| Soulreaper |
io se parlo a ruota libera con una psichiatra probabilmente esco dal suo ufficio in manette.
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