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Discussione: Tempi del lockdown/tempi correnti Rispondi alla discussione
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11-03-2023 23:53
Meninblack90
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Originariamente inviata da Ur-Quan Visualizza il messaggio
Buongiorno a tutti; sono un nuovo utente che, a volte e negli ultimi anni anche troppo, è stato ostacolato nel vivere dall'evitanza e speravo di avere un confronto con voi sul tema.

Come da titolo, torniamo per un secondo ai tempi del lockdown.

Nel finire del 2019 ero in un momento di enorme difficoltà: avevo fallito l'esame abilitante alla professione per la seconda volta, sebbene avessi enormi dubbi sulla correttezza della bocciatura, in quanto, esaminati gli atti, non vi era alcuna traccia di qualsiavoglia correzione.

Questa difficoltà era però difficilmente esternabile, perché, secondo il giudizio altrui, la mia vita andava bene.

Ero fidanzato con una persona il cui modo per essere supportiva non riusciva proprio ad essere d'aiuto, perché a mio parere lei non comprendeva assolutamente la mia frutrazione e il mio bisogno materiale (come se i soli crescessero sugli alberi...).

Non ero una persona sola, come mi si faceva notare: il problema è che avere intorno a sé delle persone non elimina la sensazione di alienazione quando vedi la loro vita andare avanti e la tua rimanere immobile.

Ero stato anche da una psicologa, che mi aveva sostanzialmente detto che ero io l'aguzzino di me stesso (e tutti i torti non li aveva).
In sostanza, il profondo senso di alienazione e smarrimento che provavo era generato dal giudizio duro che avevo di me stesso, frustrato per il fallimento dell'esame di abilitazione.

In questo mare di alienazione e frustrazione, il COVID è arrivato e con esso l'isolamento imposto.

Ebbene... mi ritrovavo all'improvviso a non dover più uscire e frequentare tutte quelle persone con cui non riuscivo più a reggere il confronto.
Non dovevo neanche fare l'odiatissima festa dei 30 anni: avevo la perfetta, inattacabile scusa della quarantena per evitare e negare la convenzione sociale del compleanno dei 30, festa che se avessi fatto mi avrebbe annichilito: cosa c'era da festeggiare per me, rimasto indietro e circondato da persone che invece sembravano proprio essere sul pezzo?

Senza più l'ansia sociale e del confronto, mi sono sentito rinascere e mi sono sentito così bene che ho persino passato il tanto frustrante esame di abilitazioni e con una votazione eccellente.

Durante la quarantena, mi ero organizzato per alternare ore di studio a ore di riposo, avevo trovato un equilibrio tra l'attività e il riposo, per la prima volta dopo anni mi sentivo ristorato nelle mie energie, dormivo il giusto, senza risvegli, senza incubi.

A sentire i racconti di altri, mi sembrava incredibile: persone devastate dall'isolamento, gente disperata e tra me e me, lo dico onestamente, sorridevo, pensando che ora erano gli altri a sentire quel senso di immobilismo e alienazione.

Non ne vado fiero di questo pensiero, ma mettiamo pure questo sul tavolo.

Avevo messo in moto un meccanismo virtuoso per cui, nel giro di due anni, ero riuscito a mettermi "in pari" su molte cose, quasi come se l'immobilità in cui erano caduti gli altri mi avesse eliminato la paura del confronto e sbloccato il mio potenziale.

Un lieto fine?

Non esattamente.

Finita la quarantena, sono tornato alla normalità e mi sono scoperto non più abituato alla vita sociale che avevo.
Se prima mi sentivo solo perché mi sentivo inadeguato ed ero agitato dal confronto con gli altri, ora mi trovo a essere molto arrugginito nelle meccaniche sociali, con conseguente disagio e, sinceramente, anche molto fastidio (che traspare, lo vedono e crea ulteriori problemi.)

Qualcuno si è trovato/si trova in questa situazione? Consigli? Pareri?
Ciao, a me è successa la tua stessa cosa. Il periodo 2017/2019 per me è stato tremendo. A fine 2019 la mia vita era un enorme casino, soffrivo di depressione, ansia, doc insomma, era tutto un vero casino. Il lockdown è arrivato all’improvviso e anche io stavo davvero bene in casa, non c’era più quella pressione sociale di dover uscire e vedere gente, spendere soldi per una vita sociale imposta da non so chi…è stato un momento di stop che mi è servito enormemente a sistemare alcune questioni irrisolte della mia vita e se non fosse arrivato, è brutto da dire, ma non so se alcune questioni le avrei sistemate. Da inizio 2022 quando si è tornati gradualmente ad una socialità, per me non è stato affatto facile e tutt’ora sto facendo molta fatica a riabituarmi alla routine frenetica quindi ti capisco davvero.
29-01-2023 12:36
Tragopan
Re: Tempi del lockdown/tempi correnti

Anch'io ricordo quella primavera come uno dei periodi più belli: giornate stupende, una primavera "così primavera" come non si vedeva da tempo, silenzio, tranquillità, la natura che sembrava essersi ripreso il suo spazio, nessun dilemma se accettare o no di uscire il sabato sera.

La verità è in quel periodo eravamo tutti giustificati dall'astenerci dalle nostre responsabilità sociali e lavorative e questo, almeno nel mio caso, mi ha fatto sentire spensierato e leggero come non succedeva da tempo. Per le persone come me quello è stato un contesto dove i miei comportamenti erano ampiamente giustificati, una situazione quasi tagliata su misura per me.
28-01-2023 21:27
untipostrano
Re: Tempi del lockdown/tempi correnti

La cosa che più ho odiato di quel periodo è stata la totale incertezza sull'avvenire, nessuno poteva sapere quanto sarebbe durato, quando si sarebbe avuta la parola fine!! Si viveva nell'angoscia perenne!! Poi accendevi la TV e puntualmente ti trovavi da un lato i catastrofisti/pessimisti che parlavano di apocalisse e dall'altro i deliri dei novax!! Grazie a Dio che ne siamo venuti fuori!!
28-01-2023 20:42
idk
Re: Tempi del lockdown/tempi correnti

La città durante il lockdown era bellissima e vivibile, finalmente si poteva respirare a pieni polmoni aria pulita. Niente caos, niente ingorghi, strade libere e ordinate e un generale senso di pace. Metterei ora la firma per riavere la città come i primi mesi di lockdown.
28-01-2023 19:35
Delta80
Re: Tempi del lockdown/tempi correnti

Non è stato un periodo facile emotivamente, ammetto che ero molto preoccupato e ansioso, anche il non uscire a fare passeggiate in tranquillità ha pesato abbastanza, però comunque in questo periodo ho fatto amicizia con una bellissima persona, cosa difficile di questi tempi a mio avviso, soprattutto per me, di negativo c’è che con un altro mio amico ho interrotto di parecchio le frequentazioni, spesso nel weekend ci si vedeva a casa mia a vedere la partita e un film
28-01-2023 12:24
Norlit
Re: Tempi del lockdown/tempi correnti

Stranamente durante il lockdown non sono né dimagrito ne ingrassato

Come Zoe ho vissuto anch'io questa forte privazione della libertà, un conto è uscire di casa perché non vuoi, un conto perché non PUOI, sono 2 cose diverse

Non sono mai stato dalla parte dei fanatici delle misure restrittive (come ho già detto sostenevo il movimento ioapro) ma nemmeno di chi ha fatto totalmente finta di nulla e negava l'esistenza del virus.

Purtroppo chi promuoveva l'uso di cure domiciliari veniva bollato come negazionista e veniva messo a paragone con chi diceva "il virus non esiste" ma invece avevano ragione, altroché negazionisti
28-01-2023 12:01
Xchénnpossoreg?
Re: Tempi del lockdown/tempi correnti

Il lockdown non ha modificato la mia socialità.
Zero amici/fidanzati/uscite per locali prima, zero amici/fidanzati/uscite per locali dopo.
I conti tornano sempre .

Ci sono stati dei cambiamenti in altri ambiti, ad esempio non ho più avuto spazio e privacy per disegnare (e la situazione continua tuttora). Mi sono dovuta adeguare, sono passata al digitale e sto ancora cercando di abituarmi al perenne rumore di sottofondo.
E' il classico punto dolente. Purtroppo non ho molti modi per attenuare stress e ansia, il disegno in questo mi ha sempre dato una mano e ritrovarmi così è difficile.
C'est la vie, bisogna farci il callo.

A parte questo negli ultimi anni tra lutti, sfighe varie, ecc posso dire di aver passato un periodo davvero di melma.
28-01-2023 11:25
Hor
Re: Tempi del lockdown/tempi correnti

A me il lockdown non ha cambiato nulla, visto che è arrivato quando era già in atto da molto tempo il mio isolamento. Isolato ero e isolato sono restato.
Ha interrotto un gruppo di riabilitazione psichiatrica che stavo frequentando, ma a pensarci ora è stata solo una cosa positiva, visto che, ora che vedo le cose in prospettiva, quei gruppi non mi sono serviti proprio a nulla.
28-01-2023 11:20
Kitsune
Re: Tempi del lockdown/tempi correnti

Sono un ex hikikomori e non ne sono uscito mai davvero.
Il covid ha quasi azzerato dieci anni di terapia e risocializzazione.
Sono abituato a stare in casa da solo per lunghi periodi non mi ha ucciso ma.
Gli elementi che mi creavano stress fuori di casa erano sotto controllo.
Non c'era tutto questo sollievo nello stare a casa visti i contro di tornare a diventare completamente alienato.
Alla fine si ritorna a dover uscire e la mancanza di esposizione continuata ha fatto sì che questo processo è stato duro, si è dovuto rimparare a stare nella società. Poi mia madre si è ammalata e son dovuto tornare a chiudermi in casa fatta eccezione del lavoro.
Per tanti l'isolamento non è la cosa peggiore della reclusione, ci sono situazioni molto complesse dove la casa non è affatto un rifugio sicuro ma fonte di ulteriore stress e sfide continue.
28-01-2023 11:18
claire
Re: Tempi del lockdown/tempi correnti

Bisogna vedere anche cosa si intende per fobici.
Ad esempio le persone a tendenza introversa,con difficoltà a stabilire relazioni strette ma che avevano un certo funzionamento sociale (gite uscite di gruppo hobby fuori casa) ne hanno risentito poiché la loro quotidianità è cambiata.
Non dubito che per chi ha problemi a trovarsi la ragazza ma va tranquillamente a Gardaland ,ai concerti, a calcetto, il lockdown sia stato negativo.
Semplificando al massimo, un fobico del tipo "mi vergogno a portare fuori casa la mia faccia" si sentirà meglio con la mascherina se proprio deve uscire, e meglio in smartworking che in presenza, non che questo giovi sul lungo termine ma come effetto immediato ci sta tutto. Che poi lo Smartworking si é rivelato preferibile da un sacco di gente "normie", segno che 1) la gente non è poi così "norme"/il fobico non è poi così fobico 2) la pandemia ha rivelato certe cosette del sistema turbocapitalista che prima erano "si fa così e basta", e invece no, si poteva fare anche cosà (lo smart ma anche altro) ma ci è voluta una pandemia di mezzo.
28-01-2023 10:58
Da'at
Re: Tempi del lockdown/tempi correnti

Il primo lockdown mi ha soprattutto portato all'ingrasso, mettendo 12 kg che sto faticosamente cercando ancora di rimuovere.

Al secondo lockdown ho deciso di dare una scossa alla mia vita facendo un corso di programmazione; purtroppo il corso non è andato bene come speravo e la cosa mi ha condotto a un ulteriore anno di depressione.

Nel mentre, vedevo conoscenti che ci davano dentro con la palestra in casa, con corsi e sfruttando le circostanze in maniera molto più proficua di me.

Son felice per te Ur-Quan che sei riuscito a sfruttare il lockdown nella maniera a te più congeniale, ma l'equazione "fobico = bel lockdown" non trova riscontro nella mia aneddotica, né in quella delle altre persone fobiche che conosco, le quali hanno avuto notevoli aggravamenti sintomatologici.
28-01-2023 10:49
Darby Crash
Re: Tempi del lockdown/tempi correnti

Quote:
Originariamente inviata da Ur-Quan Visualizza il messaggio
Mi sembra di capire di non essere stato il solo ad avere un sollievo o comunque un aiuto dal fatto che, improvvisamente, il mondo si era fermato.
per me durante il lockdown le cose sono peggiorate moltissimo. Ho bisogno di stimoli piacevoli ed il lockdown ha eliminato molte possibilità riducendo le fonti di piacere.

Nel confronto con gli altri ho continuato a perdere ed anzi ho perso ancora più del solito. Mentre gli altri tutto sommato hanno retto psicologicamente e sono rimasti attivi e produttivi, io invece mi sono bloccato totalmente abbandonando attività e contatti sociali.
28-01-2023 09:54
zoe666
Re: Tempi del lockdown/tempi correnti

anche se avevo poca gente con cui uscire ( e fossi convivente durante il lockdown ), ho vissuto quel periodo come una forte privazione della libertà.
Non ho trovato alcun giovamento dal sentirmi come gli altri in una situazione simile, non ne avevo bisogno.
L'essere costretta in casa in quel periodo l'ho sempre ritenuto stupido ( ricordo le file di 40 minuti per poter fare una spesa con la gente che andava fuori di testa e gridava di non avvicinarsi, scene a mio parere folli ). Quando è finito son stata felice di poter andare in giro liberamente.
27-01-2023 22:18
Varano
Re: Tempi del lockdown/tempi correnti

Facendo un paragone sportivo, ovvio che le squadre che facevano schifo sperassero nella sospensione del campionato, mentre la prima in classifica scalpitava per rientrare in campo dopo due giorni.


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27-01-2023 22:13
Varano
Re: Tempi del lockdown/tempi correnti

Quote:
Originariamente inviata da Ur-Quan Visualizza il messaggio
Leggo molti interventi interessanti e ringrazio tutti i partecipanti alla discussione.



Mi sembra di capire di non essere stato il solo ad avere un sollievo o comunque un aiuto dal fatto che, improvvisamente, il mondo si era fermato.



Mi viene da chiedere: se il mondo si ferma e noi ci muoviamo, cosa ci impedisce di muoverci quando anche il mondo lo fa?



E nuovamente il pensiero ritorna alle parole della psicolga: è il giudice interno che ci blocca?



Mi viene da fare questa riflessione.



Nel momento in cui il mondo si ferma, il mio giudice interno non ha più pietre di paragone con il quale lapidarmi e, libero dalle sue sentenze, riesco finalmente ad avere la mente sgombra e tutte le energie a disposizione per vivere e farlo anche bene.



Questo credo.



Pensate possa valere anche per voi? Idee alternative?
Se si resta fermi quando il mondo va avanti, un motivo ci sarà. Non penso che uno si blocchi per divertimento, ci saranno varie cause che non è facile identificare e isolare.
A me la pandemia non ha insegnato assolutamente nulla, ci ho guadagnato un po' di riposo e basta, non penso nemmeno di aver perso qualcosa.
In quei pochi mesi non avrei certo svoltato, avrei fatto la vita di sempre

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27-01-2023 22:08
Varano
Re: Tempi del lockdown/tempi correnti

Io sempre detto che il primo lockdown lo ricordo come uno dei periodi più spensierati e sereni della mia vita. Per una volta mi sono sentito come gli altri, consapevole di non dover sopportare chissà quali rinunce.

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27-01-2023 22:04
claire
Re: Tempi del lockdown/tempi correnti

Quote:
Originariamente inviata da juan Visualizza il messaggio
Durante la quarantena la mia vita è rimasta quella di prima. Uscivo per andare a lavorare, rientravo e mi chiudevo in camera. L'unica riflessione che ho fatto è che così come io non riesco a vivere come i normali, loro non riescono a condurre una vita come la mia. Era strano vedere la condizione di salute mentale generale peggiorare a causa dell'isolamento forzato. Mi sono reso conto che molte persone non riuscirebbero a portare avanti una vita di privazioni come la mia. Per una volta mi sono sentito forte.
Anch'io ho pensato questo, fra le altre cose.
27-01-2023 22:00
claire
Re: Tempi del lockdown/tempi correnti

Anch'io mi sentivo più calma e con umore migliore durante i lockdown specie il primo, al netto di preoccupazioni relative alla pandemia, peccato che sono stata disturbata da dei nuovi problemi di salute, ma in generale non è stato un brutto periodo personalmente, mentre uscirne é stato traumatico e, per fortuna, graduale. Non si fraintenda, la gravità della situazione generale e le mie condizioni psicologiche personali sono ben distinte. Nel primo lockdown ho smesso un farmaco per l'ansia senza risentirne. No quote grazie
27-01-2023 14:14
vikingo
Re: Tempi del lockdown/tempi correnti

Norlit devi cercare una donna come te
27-01-2023 13:33
Norlit
Re: Tempi del lockdown/tempi correnti

Diciamo che per una volta mi sono sentito "in pari" con gli altri, ma quando durante la seconda ondata avevo rivisto alcuni miei compagni di uni per un laboratorio in piena zona rossa ho notato che, nonostante tutte le restrizioni di sto mondo, avevano un sacco di cose da raccontare e sembrava non ne stessero risentendo minimamente... anche gente fidanzata.
Addirittura nel mio corso è nata una coppia durante la zona rossa (e stanno ancora insieme), è li ho realizzato la differenza abissale tra me e gli altri: loro nonostante zone rosse, coprifuochi etc... riuscivano a trovare partner e parlare del più e del meno come se nulla fosse (ovviamente rispettando tutti i limiti)
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