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Discussione: La parola con la v... Rispondi alla discussione
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23-11-2021 14:14
Chiocciola Il fatto è che esiste un "dolore sociale", quello che si prova quando ti criticano, ti rifiutano, ti umiliano...è veramente doloroso, non ha nulla da invidiare al dolore fisico e porta a conseguenze molto brutte come i pensieri di suicidio. Io me la sono sempre cavata decentemente con i miei pari, che non erano male: sono i miei genitori che mi hanno ammazzata e io rivivo molto molto spesso sofferenze passate anche per mano di chi non sa niente ed è convinto di non fare nulla di male. Adesso non vi sto a raccontare ma ogni cosa mi ricorda quella volta in cui...
E io mi sento male, e allora sto zitta o sto a casa o rispondo male eccetera
11-08-2021 23:59
_Diana_
Re: La parola con la v...

Tu volevi morire, io almeno tentare di scappare. Pur andando avanti con il percorso, gli schemi sono sempre quelli... di cosa hai paura ora?
09-07-2021 06:20
Chiocciola Più che altro, visto che siamo nella sezione dep, parlavo di vulnerabilità nelle relazioni. Se mi mordesse un serpente non mi sentirei affatto vulnerabile, anzi, mi sentirei forse più in grado di sopravvivere di altri, proprio per l'abitudine a cavarmela da sola. Sono le persone che temo.
05-07-2021 06:57
Equilibrium
Re: La parola con la v...

Questo succede quando lo psicologo/psicoterapeuta invece di curare fa il guru
04-07-2021 20:28
XL
Re: La parola con la v...

Che sono vulnerabile lo so, e già ci sono in contatto con questa cosa qua visto che evito un mucchio di situazioni che reggerei poco.
Io ci sono in contatto ma non è che sto bene.
Di quattro ossa in croce siamo fatti, non è che ci vuole molto a capire che si è praticamente sempre in una situazione abbastanza precaria.
Ricordo vagamente l'aneddoto di un regnante molto alto che per distrazione andò a sbattere con la testa contro un passaggio del suo castello piuttosto basso e morì così.
01-07-2021 13:31
Bamboladipezzi Mi hai fatto ricordare mia madre che mi prendeva in giro dicendomi che ero troppo piagnucolona. In realtà eragelosa del rapporto che mio padre aveva con me e le cercava tutte per farmi piangere e allontanarmi da lui. Mamma mia, questo ricordo è davcero schifoso. Vorrei non aver avuto una madre.
01-07-2021 08:27
Chiocciola In che senso? Che ti "concedi di essere vulnerabile" senza che questo ti influenzi troppo o che ti appanichi perché ti senti sempre vulnerabile e cerchi di sentirti meglio facendo cose controproducenti?
01-07-2021 00:25
man20
Re: La parola con la v...

Passo le giornate a contatto con la mia vulnerabilità, non ho bisogno che me lo venga a dire lo psicologo.
30-06-2021 19:16
Chiocciola
Quote:
Originariamente inviata da Goh Visualizza il messaggio
prima che nascesse come stavi?

Sentiti libera di non rispondere, se non ti va.
Mi tenevo occupata, lavoro lavoro lavoro. Ero tutta nella testa.
30-06-2021 18:57
Chiocciola
Quote:
Originariamente inviata da Goh Visualizza il messaggio
Come sei entrata in contatto con la tua vulnerabilità?
Ho avuto un bambino... ho cominciato ad avere degli attacchi di panico, ero aggressiva sia con mio marito che con mio figlio, mi sono fatta dare tutto quello che consentiva la moderna farmacologia, ma alla fine mi hanno detto che non potevano mica ammazzarmi: dovevo fare una psicoterapia. Ormai sono più di tre anni e vi posso assicurare che sto male più di prima. Il primo che mi dice che l'evitamento è una strategia maladattiva gli faccio mangiare il Favoloso Mondo di Amelie, in vhs
30-06-2021 18:37
claire
Re: La parola con la v...

Quote:
Originariamente inviata da Varano Visualizza il messaggio
Mah…io a tutte queste cose astratte non do troppo peso, mi sembra tutta fuffa, preferisco affrontare problemi concreti e tangibili.
Io quelli preferirei proprio evitarli e darmi "alle seghe mentali", ma purtroppo.
30-06-2021 18:21
Varano
Re: La parola con la v...

Mah…io a tutte queste cose astratte non do troppo peso, mi sembra tutta fuffa, preferisco affrontare problemi concreti e tangibili.
30-06-2021 15:55
Chiocciola
La parola con la v...

Mi rendo conto che ad alcuni di voi verrà da vomitare. La parola è vulnerabilità. Bisogna entrare in contatto con la propria vulnerabilità, mi ha detto una volta una psicologa. Non ho risposto, ho girato gli occhi.
Ho pensato

vulnerabile a chi, vulnerabile sarai tu, frignona

vaffanculo tu e queste cose da psicologa

ho sbagliato posto, devo andarmene, magari mi arruolo nell'esercito.

Diagnosi: disturbo evitante.

Diversi anni dopo sono entrata in contatto con la mia vulnerabilità. Mi è arrivata un'immagine, ero piccolissima e già volevo morire. Mia madre mi urlava in faccia, poi mi guardava con disprezzo, poi tornava ad urlare. Io non parlavo, non chiedevo, sognavo, leggevo. Ero una bambina modello.

Odio ancora gli psicologi, perché vogliono portarti in posti da dove poi non sanno tirarti fuori. E ti lasciano solo, perché tanto stai bene. Pronto? Certo che sto bene, sono sempre stata bene, anche quando volevo morire fuori... ero una "bambina serena".



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