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Discussione: In simili condizioni cosa fareste? Rispondi alla discussione
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02-10-2020 08:04
misanthropyh_
Re: In simili condizioni cosa fareste?

Quote:
Essere ancora abbastanza giovani e già sentirsi finiti..passati..capisco tutto benissimo mi dispiace..sentirsi finiti da anni pur non facendo niente
Se non ti lavi e non ti curi quasi sicuramente è depressione maggiore..a me anche i farmaci,a parte sedarmi per l umore non mi fanno quasi nulla..non saprei che dire
Ciao, per curarmi e badare all'igiene lo faccio, il punto è che ci vuole la scusa, prima. Cioè se devo andare da qualche parte necessariamente non posso andarci come una zozza, perché mi vergognerei e starei ancora peggio.

Mi dispiace che tu ti senta così, se hai un problema di depressione avresti bisogno di qualcuno che ti stia vicino davvero, e non di essere sedato/a coi farmaci. Per me in Italia si è un poco ignoranti e forse arretrati per quanto riguarda i metodi di intervento sulle persone che hanno dei problemi psicologici o psichici. Ci si limita a prescrivere loro i farmaci, in maniera a volte proprio massiccia, e tanti saluti. E i farmaci non sono caramelle quindi hanno sempre delle ripercussioni sulle sinapsi / circuiti neuronali. In molti casi, danneggiano e poco altro.
L'aggressività che hai se soffri di depressione è normale, i depressi per quanto ne so sono sempre nervosi e aggressivi. E' solo un sintomo del malessere che provi. Oltre la rabbia penso ci sia, da parte tua come di chiunque nelle tue condizioni, molta tristezza... Quindi è sulla tristezza che si dovrebbe agire, ma finché una persona depressa continua a dare un'immagine di sé come persona arrabbiata, come penso non possa evitare di fare in tanti casi, la gente vede quello e si preoccupa di quello. Si cura il sintomo e non il male.
02-10-2020 07:46
Masterplan92
Re: In simili condizioni cosa fareste?

Essere ancora abbastanza giovani e già sentirsi finiti..passati..capisco tutto benissimo mi dispiace..sentirsi finiti da anni pur non facendo niente
Se non ti lavi e non ti curi quasi sicuramente è depressione maggiore..a me anche i farmaci,a parte sedarmi per l umore non mi fanno quasi nulla..non saprei che dire
23-09-2020 13:07
Inosservato
Re: In simili condizioni cosa fareste?

Quote:
Originariamente inviata da Inosservato Visualizza il messaggio
è vero, assurdo, è un sabotaggio
ho scritto un papiro per cosa??? esigo l'intervento dell'admin, voglio parlare direttamente con lui, non voglio figure di secondo piano tipo i mod -___-
occhio che questa cosa è grave, qui viene giù tutto....
ah no, un momento, io non vedo il tasto ringrazia perchè ovviamente non posso autoringraziare i miei post, l'autrice del topic avrà semplicemente finito i ringrazia (c'è un limite giornaliero)

allarme rientrato, tornate tutti alle vostre mansioni
23-09-2020 12:58
Ezp97
Re: In simili condizioni cosa fareste?

Quote:
Originariamente inviata da misanthropyh_ Visualizza il messaggio
Same.
Cioè, io vivo la stessa situazione.
E vivo al sud, quindi puoi immaginarti.
pure io del sud, ho visti due/tre ragazzi nel mio paesino più grandi di me di 5-6 anni che hanno poca vita sociale a quanto vedo sui social, ma non ti filano o comunque prendono l'auto e vanno a fare attività in città ogni giorno e tu rimani in casa se non hai l'auto. O comunque se la vivono male, sono frustrati e non gli importa di nessuno.
23-09-2020 12:51
Inosservato
Re: In simili condizioni cosa fareste?

Quote:
Originariamente inviata da misanthropyh_ Visualizza il messaggio
Non trovo il pulsantino per ringraziare...
è vero, assurdo, è un sabotaggio
ho scritto un papiro per cosa??? esigo l'intervento dell'admin, voglio parlare direttamente con lui, non voglio figure di secondo piano tipo i mod -___-
occhio che questa cosa è grave, qui viene giù tutto....
23-09-2020 11:50
Ezp97
Re: In simili condizioni cosa fareste?

Quote:
Originariamente inviata da Xchénnpossoreg? Visualizza il messaggio
Effettivamente un parente può essere di aiuto in casi del genere.
Però spesso non ci sono o - quando presenti - dimostrano totale disinteresse.
Parlo da figlia unica senza appoggi di cugini e simili, figurati.
Secondo me l'unica è fare quanto consigliato da Inosservato, servono piccoli passi ma costanti. Oggi si esce anche solo per comprare il pane, domani si va al parco e così via. Prima conviene riprendere dimestichezza con il mondo esterno e poi per il resto si vedrà al momento giusto.
La famiglia conta parecchio, non c'è dubbio, ma se non vivi un ambiente casalingo sano l'unica è fare come hai detto tu...conosco pure gente di 30 anni salvate dai fratelli o sorelle molto più piccoli di loro da situazioni di isolamento grave.
23-09-2020 11:49
Ezp97
Re: In simili condizioni cosa fareste?

Quote:
Originariamente inviata da Teach83 Visualizza il messaggio
Il sabato sera a mio parere non è una cosa indispensabile , soprattutto passati i 30.
Però uscire, andare a fare spesa, andare alle poste a pagare le bollette quello si, magari vedersi con un amico per prendere un caffè.
Sono d'accordo sul mangiare mentre si guarda la tv/videogioca/legge un libro: è una cosa deleteria e va evitata.
Nel mio caso quando ho un interesse focalizzato su una cosa mi scordo del resto, il multitasking non è il mio forte... E quindi mi scordo pure di mangiare, o meglio non sento la fame finché non ci penso. Ma capisco che non è così per tutti.
In fondo è anche una forma di nervosismo: infatti nel mio caso quando mangio ci metto pochissimo, è come se inconsciamente stessi facendo una gara di velocità. Cosa che ho ereditato da mio Nonno ( ricordo le sue forchettate rapide sui maccheroni in velocità ) e aggrava i miei problemi digestivi.
Concordo, diciamo pure dopo i 25...ormai st'ossessione di dover uscire il sabato sera a forza è pure passata.
23-09-2020 11:29
Teach83
Re: In simili condizioni cosa fareste?

Il sabato sera a mio parere non è una cosa indispensabile , soprattutto passati i 30.
Però uscire, andare a fare spesa, andare alle poste a pagare le bollette quello si, magari vedersi con un amico per prendere un caffè.
Sono d'accordo sul mangiare mentre si guarda la tv/videogioca/legge un libro: è una cosa deleteria e va evitata.
Nel mio caso quando ho un interesse focalizzato su una cosa mi scordo del resto, il multitasking non è il mio forte... E quindi mi scordo pure di mangiare, o meglio non sento la fame finché non ci penso. Ma capisco che non è così per tutti.
In fondo è anche una forma di nervosismo: infatti nel mio caso quando mangio ci metto pochissimo, è come se inconsciamente stessi facendo una gara di velocità. Cosa che ho ereditato da mio Nonno ( ricordo le sue forchettate rapide sui maccheroni in velocità ) e aggrava i miei problemi digestivi.
23-09-2020 10:50
misanthropyh_
Re: In simili condizioni cosa fareste?

Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo Visualizza il messaggio
Tu chiedi d'immedesimarsi e io questiono la situazione per capire come dovrei farlo, magari può aiutarti sapere che appunto esistono reclusioni più severe e che vivi momenti che possono essere invidiati come avere un supporto psicologico che riesci ad accettare e trasformare in realtà.
E per questo non riesco a vedermi e capire condizioni simili, e penso che si tu possa capire una parte ma siamo su due pianeti diversi.
A me dispiace che da quel che si capisce ti senti rassegnato. Ma ti assicuro che sentirsi le persone più sole e sventurate al mondo non è affatto insolito (fra persone sfortunate in generale).
23-09-2020 10:49
misanthropyh_
Re: In simili condizioni cosa fareste?

Quote:
Originariamente inviata da Xchénnpossoreg? Visualizza il messaggio
Tante volte i parenti fanno pure danni con commenti e frasi infelici.
Purtroppo non capiscono, non vogliono (possono?) capire.
Per l'inerzia, ti suggerisco un trucchetto.. non so se funzionerà ma di solito mi aiuta a portare a termine le cose .
Prova a vedere tutto come un gioco. Compra un diario oppure usa una delle tante app disponibili e la sera fai un piccolo elenco di attività che vorresti completare il giorno dopo.
Ad esempio:

- uscire di casa;
- comprare il pane;
- leggere tot pagine di un libro (o vedere un film, devi anche un po' coccolarti, eh );
- mangiare solo durante i pasti.

Il giorno dopo fai un segno vicino alle attività riuscite e continua così per un po'.
A fine settimana controlla cosa hai fatto e in caso di risultato positivo premiati in qualche modo .

Forse è una sciocchezza, eh.. però a volte gli incentivi aiutano a sbloccare le situazioni. In più come metodo permette anche di prendere di nuovo familiarità con gli impegni (semplici ma pur sempre impegni). Alla fine conta molta l'abitudine, è un po' come lo sport.. serve allenamento
Proverò. Grazie.
23-09-2020 10:47
misanthropyh_
Re: In simili condizioni cosa fareste?

Quote:
Originariamente inviata da Teach83 Visualizza il messaggio
Io con mio fratello mi sono sempre trovato bene, il fatto è che lui adesso ha una vita sua, una casa sua, ecc. Ci sentiamo molto di meno.
In passato ho pure bazzicato coi suoi amici, sono adirittura andato al cinema un paio di volte però però il problema è sempre uno:
Allora, come va a lavoro? Lavori ? Raggazza ? Viaggi ? Casa/mutuo ?
Nello svago e nello sparare cazzate tutto ok (se ti stanno simpatici), ma poi quando si toccano i soliti argomenti ( e mi pare normalissimo ) ti devi arrampicare sugli specchi per uscirne..
A sto punto mi defilo come un codardo e amen.
Vive vicino tuo fratello ?
Sì, anche io non sopporterei che mi ponessero la classica domanda tipo "cosa fai nella vita?".
Ma tanto non ci sono molte speranze, oggi come oggi, di avere contatti sociali per la quale, quindi non è un problema.
*Sorella, in realtà. Lavora in una città a circa 300 km di distanza. Non proprio vicinissima. Comunque non ci vado molto d'accordo. Potrebbe anche vivere a due passi, ci stiamo reciprocamente sullo stomaco, e non ci rivolgiamo la parola da più di un anno.
23-09-2020 10:44
Xchénnpossoreg?
Re: In simili condizioni cosa fareste?

Quote:
Originariamente inviata da misanthropyh_ Visualizza il messaggio
Sono d'accordo, non bisognerebbe cadere nella convinzione a priori che una famiglia sia sempre interessata ad aiutare.

(Grazie mille per i vostri pareri)
Tante volte i parenti fanno pure danni con commenti e frasi infelici.
Purtroppo non capiscono, non vogliono (possono?) capire.
Per l'inerzia, ti suggerisco un trucchetto.. non so se funzionerà ma di solito mi aiuta a portare a termine le cose .
Prova a vedere tutto come un gioco. Compra un diario oppure usa una delle tante app disponibili e la sera fai un piccolo elenco di attività che vorresti completare il giorno dopo.
Ad esempio:

- uscire di casa;
- comprare il pane;
- leggere tot pagine di un libro (o vedere un film, devi anche un po' coccolarti );
- mangiare solo durante i pasti.

Il giorno dopo fai un segno vicino alle attività riuscite e continua così per un po'.
A fine settimana controlla cosa hai fatto e in caso di risultato positivo premiati in qualche modo .

Forse è una sciocchezza, eh.. però a volte gli incentivi aiutano a sbloccare le situazioni. In più come metodo permette anche di prendere di nuovo familiarità con gli impegni (semplici ma pur sempre impegni). Alla fine conta molta l'abitudine, è un po' come lo sport.. serve allenamento
23-09-2020 10:43
Teach83 Io con mio fratello mi sono sempre trovato bene, il fatto è che lui adesso ha una vita sua, una casa sua, ecc. Ci sentiamo molto di meno.
In passato ho pure bazzicato coi suoi amici, sono adirittura andato al cinema un paio di volte però però il problema è sempre uno:
Allora, come va a lavoro? Lavori ? Raggazza ? Viaggi ? Casa/mutuo ?
Nello svago e nello sparare cazzate tutto ok (se ti stanno simpatici), ma poi quando si toccano i soliti argomenti ( e mi pare normalissimo ) ti devi arrampicare sugli specchi per uscirne..
A sto punto mi defilo come un codardo e amen.
Vive vicino tuo fratello ?
23-09-2020 10:43
misanthropyh_
Re: In simili condizioni cosa fareste?

Quote:
Nel mio caso sono molto predisposta, sono proprio i limiti imposti da una situazione contingente sulla quale non ho margine d'azione a rendere impossibile la terapia.
Ogni caso è a sè.
Anche nel mio. Pur se qualche tempo fa una psicologa da cui feci un test psicologico scrisse nella relazione che ero "refrattaria" alla psicoterapia. Comunque con la psicologa attuale sto cercando di lavorare bene, il problema è che se pure faccio dei miglioramenti sono circondata da persone che mi rinfacciano che non ne compio alcuno. Quindi un po' alla lunga mi scoraggio e talvolta mando tutto all'aria.
23-09-2020 10:38
claire
Re: In simili condizioni cosa fareste?

Quote:
Originariamente inviata da misanthropyh_ Visualizza il messaggio
Esiste pure il fattore predisposizione alla terapia (qualunque terapia).
Non tutti sono ricettivi da questo punto di vista.
Per quanto mi riguarda, quanto più sei intelligente, tanto meno riuscirai a cavare un ragno dal buco. Anche se il mio parere vale quanto uno zero bucato, lo so.
Nel mio caso sono molto predisposta, sono proprio i limiti imposti da una situazione contingente sulla quale non ho margine d'azione a rendere impossibile la terapia.
Ogni caso è a sè.
23-09-2020 10:36
misanthropyh_
Re: In simili condizioni cosa fareste?

Quote:
Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Per motivi diversi, posso capire.

Al momento ho lasciato sia psichiatra che psicologa, non possono dirmi che non possono fare niente per me, ma di fatto quello è.
Quando non si può lavorare su nulla per cause situazionali, la terapia diventa inutile e le sedute troppo frustranti.
Esiste pure il fattore predisposizione alla terapia (qualunque terapia).
Non tutti sono ricettivi da questo punto di vista.
Per quanto mi riguarda, quanto più sei intelligente, tanto meno riuscirai a cavare un ragno dal buco. Anche se il mio parere vale quanto uno zero bucato, lo so.
23-09-2020 10:34
claire
Re: In simili condizioni cosa fareste?

Quote:
Originariamente inviata da misanthropyh_ Visualizza il messaggio
Detto fra noi (mi viene un pochino da sorridere scrivendolo, ma non è che ci sia niente di divertente, dal mio punto di vista...), la psichiatra non sa dove mettere le mani prima perché i problemi sarebbero troppi. Stesso discorso vale per la psicologa. Entrambe brancolano un po' nel buio, forse. La psichiatra sa che vado in terapia psicologica e delega alla psicologa il compito di aiutarmi su quel versante, lei si preoccupa solo di gestire i farmaci (come accennavo, è quella "gratuita" dell'ASL, anche se è una psicoterapeuta).
E' come se fossero cieche a soluzioni concrete, non è chiaramente "colpa" loro ma del fatto che la situazione, in effetti, è un po' incasinata. Non so, fra l'altro, se avrei bisogno di una terapia psicologica differente. Coi borderline dicono che funzioni meglio la dinamica (se non erro)
Per motivi diversi, posso capire.

Al momento ho lasciato sia psichiatra che psicologa, non possono dirmi che non possono fare niente per me, ma di fatto quello è.
Quando non si può lavorare su nulla per cause situazionali, la terapia diventa inutile e le sedute troppo frustranti.
23-09-2020 10:32
misanthropyh_
Re: In simili condizioni cosa fareste?

Quote:
Effettivamente un parente può essere di aiuto in casi del genere.
Però spesso non ci sono o - quando presenti - dimostrano totale disinteresse.
Parlo da figlia unica senza appoggi di cugini e simili, figurati.
Secondo me l'unica è fare quanto consigliato da Inosservato, servono piccoli passi ma costanti. Oggi si esce anche solo per comprare il pane, domani si va al parco e così via. Prima conviene riprendere dimestichezza con il mondo esterno e poi per il resto si vedrà al momento giusto.
Sono d'accordo, non bisognerebbe cadere nella convinzione a priori che una famiglia sia sempre interessata ad aiutare.

(Grazie mille per i vostri pareri)
23-09-2020 10:31
DeadSoul
Re: In simili condizioni cosa fareste?

Quote:
Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Perché dare sti giudizi universali?

É finita per chi non considera certi contesti di inserimento, ma le possibilità oggettivamente ci sono,sai quanti ne ho visti inserirsi da zero senza avere fratelli e cugini?
Esiste pure chi sebbene abbia fratelli e cugini non ha nessunissimo rapporto con essi, è lo stesso completamente solo (tipo me).
23-09-2020 10:29
Xchénnpossoreg?
Re: In simili condizioni cosa fareste?

Quote:
Originariamente inviata da Ezp97 Visualizza il messaggio
ma probabilmente per chi ha già problemi, non è motivato da qualcuno affianco, finisce così quasi sempre.
Poi come diceva maximilian le botte di culo possono sempre capitare che incontri per caso qualcuno che ti accetta come sei, anche se a sta favoletta dell’accettarti come sei ormai non ci crede più nessuno, in quanto uno che ha problemi di qualsiasi tipo non lo vuole nessuno o quasi. Parlo anche di me.
Effettivamente un parente può essere di aiuto in casi del genere.
Però spesso non ci sono o - quando presenti - dimostrano totale disinteresse.
Parlo da figlia unica senza appoggi di cugini e simili, figurati.
Secondo me l'unica è fare quanto consigliato da Inosservato, servono piccoli passi ma costanti. Oggi si esce anche solo per comprare il pane, domani si va al parco e così via. Prima conviene riprendere dimestichezza con il mondo esterno e poi per il resto si vedrà al momento giusto.
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