altro che i pagliacci americani e i pagliacci italiani, che sono la loro brutta copia...
12-08-2019 00:03
Equilibrium
Re: approcciare in biblioteca
Meglio approcciare in modo leggero, i bigliettini sono un idea un poco anacronistica e pesante. Puntare sulla leggerezza, sorrisi e simpatia, se i feedback sono positivi si procede a mostrare un interesse maggiore, rimanendo sempre sul leggero.
Le forzature nn ti fanno stare in modo naturale, si rischia di apparire pesanti, pedanti, inopportuni.
Diciamo che partire con queste ossessioni di fare per forza una cosa nn e un buon presupposto.
11-08-2019 23:54
Palmiro
Re: approcciare in biblioteca
Quote:
Originariamente inviata da Darby Crash
Il biglietto potrebbe essere messo dentro un libro della ragazza mentre lei è assente, ad esempio se si alza per andare in bagno. Sul biglietto si potrebbe scrivere un messaggio e lasciare il numero di telefono
Se qualcuno lo facesse con me, a me farebbe molto piacere! Non è giusto che se a farlo è un maschio, allora risulta una cosa da sfigati
Non funziona esattamente allo stesso modo, loro non ragionano come noi.
11-08-2019 23:52
Palmiro
Re: approcciare in biblioteca
Quote:
Originariamente inviata da ricotta27
ma forse dipende dalla voglia di approcciarle , o di conoscere persone ,piu uno ha voglia e piu è disposto a fare cose strane e inusuali
no ma io penso che ognuno fa nella giornata col materiale che ha disposizione , se uno sta tutto il giorno in biblioteca o in universita a studiare e poi va a casa perche nn ha amici
deve per forza attaccare bottone con una sconosciuta a scuola o in biblio , e penso che qualunque modo vada bene
dal fermarla mentre cammina o quando sta studiando
io penso che ogni posto va bene .. alla fine vogliamo mettere a paragone , il parlare con una ragazza in biblioteca e fermarla e chattare su tinder?
non capisco cosa vuoi dire con fare cose a caso
alla fine il giudizio è soggettivo XD e anche giudicare le persone è soggettivo , le azioni è soggettivo , tutto è soggettivo
se si pensa sempre come giudica la gente , dobbiamo essere schiavi di un modo di fare?
secondo mè no
Ci sono situazioni in cui le ragazze sono più prediposte a essere a bordate, altre in cui hanno le barriere alzate di default e altre in cui le cogli totalmente alla sprovvista.
Il daygame è quest'ultimo caso.
Cogliendole alla sprovvista ottieni l'effetto abbastanza scontato di "sorprenderle", il più delle volte purtroppo in negativo, dato il pregiudizio anti-maschio che hanno e le difese che in ogni caso tengono sempre alzate.
Colpirle in positivo è più difficile e dipende da tanti fattori, non in ultimo (mi tocca ammetterlo) l'aspetto fisico dell'approcciante. Ma più importante secondo me è una buona dose di faccia tosta e intelligenza sociale.
Il difficile, quando si fermano a parlare, è portare avanti la conversazione e non ejectare perché lei si ammutolisce un attimo e tu non sai più cosa dire..
11-08-2019 23:15
Darby Crash
Re: approcciare in biblioteca
Il biglietto potrebbe essere messo dentro un libro della ragazza mentre lei è assente, ad esempio se si alza per andare in bagno. Sul biglietto si potrebbe scrivere un messaggio e lasciare il numero di telefono
Se qualcuno lo facesse con me, a me farebbe molto piacere! Non è giusto che se a farlo è un maschio, allora risulta una cosa da sfigati
11-08-2019 23:06
ricotta27
Re: approcciare in biblioteca
Quote:
Originariamente inviata da Da'at
Imho, se ti poni questi problemi è perché non hai niente di cui parlare.
Di solito tra sconosciuti che si vogliono conoscere si può parlare di due cose: di sé o dell'altro/a.
ora, il tuo obiettivo è seduttivo, quindi la cosa che ti interessa è conoscere lei per poter avere chances (e anche per capire se ne vale la pena o se c'è una totale incompatibilità caratteriale).
Quello che devi fare è invogliarla a parlare di lei. E siccome gli interrogatori non piacciono a nessuno, men che meno a una ragazza che aveva tutt'altro piano nella giornata che essere broccolata da uno che manco conosce, dovrai riuscire a rivelarti interessante, parlando di te quel tanto che basta per incuriosirla.
Però anche in questo caso rischi di fare un monologo logorroico (pratica in cui sono l'indiscusso esperto) che ti farebbe apparire altrettanto ridicolo.
Ciò che voglio dirti, Ric, è che fare cose strane a caso non porta alcun risultato. I bigliettini al massimo possono servirti a capire come rialzarti dopo una pesante figura di merda. E ci può stare, così come ad esempio alcuni aspiranti PUA che conosco si divertivano a sfidarsi a chi riusciva a fare le imprese più azzardate e imbarazzanti (tipo andare da una ragazza con le braghe calate, e farsi cacciare dal locale ).
Vuoi davvero fare una cosa del genere?
Io te lo sconsiglio.
Imho, è meglio se ti concentri sullo scambiare quattro chiacchere con chiunque, senza alcun intento broccolatorio. Baristi, inservienti, commesse, vecchietti alla fermata del bus.
Una volta che entri in modalità talkative, ti verrà spontaneo immaginare nella tua mente qualcosa di sensato e non cringe come i bigliettini, da poter dire alla ragazza di turno nel momento più opportuno (ad esempio, nel caso della biblioteca, durante una pausa caffé, facendo un rompighiaccio con un commento sulla discutibile qualità dell'espresso automatico e di come sia comunque indispensabile a tenersi svegli nonostante la vita frenetica).
La parola d'ordine è naturalità.
ma forse dipende dalla voglia di approcciarle , o di conoscere persone ,piu uno ha voglia e piu è disposto a fare cose strane e inusuali
no ma io penso che ognuno fa nella giornata col materiale che ha disposizione , se uno sta tutto il giorno in biblioteca o in universita a studiare e poi va a casa perche nn ha amici
deve per forza attaccare bottone con una sconosciuta a scuola o in biblio , e penso che qualunque modo vada bene
dal fermarla mentre cammina o quando sta studiando
io penso che ogni posto va bene .. alla fine vogliamo mettere a paragone , il parlare con una ragazza in biblioteca e fermarla e chattare su tinder?
non capisco cosa vuoi dire con fare cose a caso
alla fine il giudizio è soggettivo XD e anche giudicare le persone è soggettivo , le azioni è soggettivo , tutto è soggettivo
se si pensa sempre come giudica la gente , dobbiamo essere schiavi di un modo di fare?
secondo mè no
11-08-2019 20:22
Palmiro
Re: approcciare in biblioteca
Quote:
Originariamente inviata da Da'at
Imho, se ti poni questi problemi è perché non hai niente di cui parlare.
Di solito tra sconosciuti che si vogliono conoscere si può parlare di due cose: di sé o dell'altro/a.
ora, il tuo obiettivo è seduttivo, quindi la cosa che ti interessa è conoscere lei per poter avere chances (e anche per capire se ne vale la pena o se c'è una totale incompatibilità caratteriale).
Quello che devi fare è invogliarla a parlare di lei. E siccome gli interrogatori non piacciono a nessuno, men che meno a una ragazza che aveva tutt'altro piano nella giornata che essere broccolata da uno che manco conosce, dovrai riuscire a rivelarti interessante, parlando di te quel tanto che basta per incuriosirla.
Però anche in questo caso rischi di fare un monologo logorroico (pratica in cui sono l'indiscusso esperto) che ti farebbe apparire altrettanto ridicolo.
Ciò che voglio dirti, Ric, è che fare cose strane a caso non porta alcun risultato. I bigliettini al massimo possono servirti a capire come rialzarti dopo una pesante figura di merda. E ci può stare, così come ad esempio alcuni aspiranti PUA che conosco si divertivano a sfidarsi a chi riusciva a fare le imprese più azzardate e imbarazzanti (tipo andare da una ragazza con le braghe calate, e farsi cacciare dal locale ).
Vuoi davvero fare una cosa del genere?
Io te lo sconsiglio.
Imho, è meglio se ti concentri sullo scambiare quattro chiacchere con chiunque, senza alcun intento broccolatorio. Baristi, inservienti, commesse, vecchietti alla fermata del bus.
Una volta che entri in modalità talkative, ti verrà spontaneo immaginare nella tua mente qualcosa di sensato e non cringe come i bigliettini, da poter dire alla ragazza di turno nel momento più opportuno (ad esempio, nel caso della biblioteca, durante una pausa caffé, facendo un rompighiaccio con un commento sulla discutibile qualità dell'espresso automatico e di come sia comunque indispensabile a tenersi svegli nonostante la vita frenetica).
La parola d'ordine è naturalità.
Non so...
Indubbiamente bisogna cercare di essere fluidi nella conversazione senza impappinarsi, bloccarsi o balbettare ma che sia necessario diventare dei maestri con le parole, per praticare seduzione... Mmh ho i miei dubbi..
Quelli che ci sanno fare davvero, secondo me, giocano sia con le parole che con il contatto fisico ma da buon osservatore ho notato che una tecnica molto utile è fare molte osservazioni che facciano qualificare la ragazza, facendo parlare più lei di noi..
(solo che non mi vengono in mente molte frasi tipo al riguardo)
Confermi questa mia impressione?
11-08-2019 18:54
Da'at
Re: approcciare in biblioteca
Imho, se ti poni questi problemi è perché non hai niente di cui parlare.
Di solito tra sconosciuti che si vogliono conoscere si può parlare di due cose: di sé o dell'altro/a.
ora, il tuo obiettivo è seduttivo, quindi la cosa che ti interessa è conoscere lei per poter avere chances (e anche per capire se ne vale la pena o se c'è una totale incompatibilità caratteriale).
Quello che devi fare è invogliarla a parlare di lei. E siccome gli interrogatori non piacciono a nessuno, men che meno a una ragazza che aveva tutt'altro piano nella giornata che essere broccolata da uno che manco conosce, dovrai riuscire a rivelarti interessante, parlando di te quel tanto che basta per incuriosirla.
Però anche in questo caso rischi di fare un monologo logorroico (pratica in cui sono l'indiscusso esperto) che ti farebbe apparire altrettanto ridicolo.
Ciò che voglio dirti, Ric, è che fare cose strane a caso non porta alcun risultato. I bigliettini al massimo possono servirti a capire come rialzarti dopo una pesante figura di merda. E ci può stare, così come ad esempio alcuni aspiranti PUA che conosco si divertivano a sfidarsi a chi riusciva a fare le imprese più azzardate e imbarazzanti (tipo andare da una ragazza con le braghe calate, e farsi cacciare dal locale ).
Vuoi davvero fare una cosa del genere?
Io te lo sconsiglio.
Imho, è meglio se ti concentri sullo scambiare quattro chiacchere con chiunque, senza alcun intento broccolatorio. Baristi, inservienti, commesse, vecchietti alla fermata del bus.
Una volta che entri in modalità talkative, ti verrà spontaneo immaginare nella tua mente qualcosa di sensato e non cringe come i bigliettini, da poter dire alla ragazza di turno nel momento più opportuno (ad esempio, nel caso della biblioteca, durante una pausa caffé, facendo un rompighiaccio con un commento sulla discutibile qualità dell'espresso automatico e di come sia comunque indispensabile a tenersi svegli nonostante la vita frenetica).
La parola d'ordine è naturalità.
11-08-2019 16:42
Palmiro
Re: approcciare in biblioteca
Quote:
Originariamente inviata da ricotta27
ma poi cè anche il fatto che anche per parlare nn è proprio un luogo conosono , lunica quindi è aspettarla dopo pausa pranzo? quando ritorna mi sa
non hai molte alternative se non parlarle, anche sottovoce avvicinandoti al suo orecchio (secondo me fai un'impressione migliore perchè accorci le distanze e stabilisci già un primo pseudo-contatto fisico)..io in una situazione del genere sfrutterei la logistica favorevole e le appoggerei già una mano sulla spalla, con la scusa che sono in piedi e lei è seduta
il bigliettino lo lascerei come ultima spiaggia nel caso ci fosse stato prima un gioco di sguardi e tu fossi di fretta
11-08-2019 16:40
ricotta27
Re: approcciare in biblioteca
ma poi cè anche il fatto che anche per parlare nn è proprio un luogo conosono , lunica quindi è aspettarla dopo pausa pranzo? quando ritorna mi sa
11-08-2019 16:35
ricotta27
Re: approcciare in biblioteca
Quote:
Originariamente inviata da Rada
Se sei alto 1.90 m, muscoloso, spalle larghe e mascella volitiva alla thanos puoi anche andare da lei e bruciarle i libri che sta studiando che ti darà il numero chiedendoti di uscire
io sono 190 ..
leggendo i vari commenti
sembra che non vada bene , ma vi è mai successo?
l'avete mai provato o parlate solo per supposizione ?
cmq se sei brad pitt con foglietto o a voce nn cambia un granchè
quindi mi consigliate di pedinare una ragazza
ok chiedere se fuma , ma se non fuma
vai spremete le meningi
io sono in una biblioteca grande di milano
percui le ragazze se entrano da sole difficilmente escono e stanno a fumare fuori , e poi parlare in biblioteca è veramente difficile
quindi bligliettini li togliamo
aspettarla fuori mi annoio perche ogni ragazza ha i propri orari e esci a orari diversi
idee su cosa dire
sedersi di fianco ?
se mi siedo difianco , cosa gli dico?
gli chiedo se studia lingue e gli chiedo un parere su quale lingua potrei scegliere per il mio percorso di studio (siccome studio lingue)
questa puo andare bene?
11-08-2019 13:37
Lucernario
Re: approcciare in biblioteca
Quote:
Originariamente inviata da Palmiro
Potete sempre sfoderare la vostra arma migliore.. Sorrisone a 32 denti e "sono fidanzata"
Li puoi risponderle "si, infatti volevo il numero del tuo ragazzo" Lol
11-08-2019 13:35
Masterplan92
Re: approcciare in biblioteca
Io dopo 3 4 rifiuti mollo la presa..non riesco a incassarne decine
11-08-2019 13:35
Palmiro
Re: approcciare in biblioteca
Quote:
Originariamente inviata da Lucernario
Secondo me è sgarbato anche di più, perché sta negando l'evidenza e ti sentiresti presto in giro.
se una persona è in pausa a fumare una sigaretta è indubbiamente NON impegnata in quel momento.
Potete sempre sfoderare la vostra arma migliore.. Sorrisone a 32 denti e "sono fidanzata"
11-08-2019 13:34
Masterplan92
Re: approcciare in biblioteca
Quote:
Originariamente inviata da Palmiro
Ecco. Un "non sono affari tuoi" è il classico caso di rifiuto sgarbato, di quelli che abbattono immediatamente l'autostima di una persona sensibile.
Il percorso di crescita di un aspirante "PUA" (chiamiamolo così anche se odio questo termine) è fatto di tanti "non sono affari tuoi", "ma chi ti conosce? " e simili, che di fatto sono un micidiale colpo sui denti a chi ha iniziato da poco e non possiede ancora la leggerezza necessaria per farseli scivolare addosso..
Chiunque si scoragerebbe dopo 2 o 3 frasi simili dette in faccia. Il segreto è invece andare avanti lo stesso, a, testa alta.
È un duro lavoro, ma fortifica molto l'autostima.
Boh
11-08-2019 13:33
Lucernario
Re: approcciare in biblioteca
Quote:
Originariamente inviata da Palmiro
"grazie, ma ho da fare, scusami"
Secondo me è sgarbato anche di più, perché sta negando l'evidenza e ti sentiresti presto in giro.
se una persona è in pausa a fumare una sigaretta è indubbiamente NON impegnata in quel momento.
11-08-2019 13:30
Palmiro
Re: approcciare in biblioteca
Quote:
Originariamente inviata da Lucernario
è sgarbato è vero.
ma se qualcuna non vuole dialogare e godersi la pausa cos'altro potrebbe dirvi? te lo chiedo perché hai specificato "2 o 3 frasi simili", quindi immagino sia compresa anche la verità... cioè dire : scusa non ho voglia di parlare
"grazie, ma ho da fare, scusami"
11-08-2019 13:30
Palmiro
Re: approcciare in biblioteca
Quote:
Originariamente inviata da PickupArtist
Si, e magari gli casca pure un asteroide in testa come punizione divina. Ogni tanto limitare il catastrofismo no eh...
Tutte ste donne che ti denunciano per stupro se starnutisci io le leggo solo su qualche forum e sui siti degli attivisti per i diritti maschili.
Esattamente.
Però il risultato cambia poco, anche se non ti denunciano, dietro quei loro sorrisetti imbarazzati e le loro scuse spesso si nasconde fastidio malcelato e in taluni casi anche repulsione, se l'approccio è stato troppo "scimmiesco".
11-08-2019 13:27
Lucernario
Re: approcciare in biblioteca
Quote:
Originariamente inviata da Rada
Cos'è, piccata perché ho colto nel segno? Oppure per i tuoi standards 1.90 è troppo poco? Aspetta, dev'essere almeno 2.10 m, biondo, occhi azzurri scommetto
No, perché esistono mille post su questa tematica, te lo possono confermare tutti, in qualsiasi post si finisce a discutere di questo.
comunque non mi interessano gli uomini (e neanche le donne)
11-08-2019 13:26
Lucernario
Re: approcciare in biblioteca
Quote:
Originariamente inviata da Palmiro
Ecco. Un "non sono affari tuoi" è il classico caso di rifiuto sgarbato, di quelli che abbattono immediatamente l'autostima di una persona sensibile.
Il percorso di crescita di un aspirante "PUA" (chiamiamolo così anche se odio questo termine) è fatto di tanti "non sono affari tuoi", "ma chi ti conosce? " e simili, che di fatto sono un micidiale colpo sui denti a chi ha iniziato da poco e non possiede ancora la leggerezza necessaria per farseli scivolare addosso..
Chiunque si scoragerebbe dopo 2 o 3 frasi simili dette in faccia. Il segreto è invece andare avanti lo stesso, a, testa alta.
È un duro lavoro, ma fortifica molto l'autostima.
è sgarbato è vero.
ma se qualcuna non vuole dialogare e godersi la pausa cos'altro potrebbe dirvi? te lo chiedo perché hai specificato "2 o 3 frasi simili", quindi immagino sia compresa anche la verità... cioè dire : scusa non ho voglia di parlare
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