Originariamente inviata da Luna2588

Qualcuno assume dei farmaci specifici per il trattamento del DEP? Se si, di che farmaci si tratta? E poi, sono veramente utili? Nel senso, hanno davvero contribuito ad una riduzione significativa della sintomatologia ansiosa e degli evitamenti?

Originariamente inviata da idk

il punto di chi crede a queste cose è che secondo loro queste esposizioni vanno gradualmente ad attenuare sintomi ansiogeni. Il che può essere anche vero, ma dal freddo punto di vista mentale, l'estraneità dell'evitante nei confronti del gruppo rimane una costante che lo accompagna per la vita, ci puoi provare e riprovare a sentirti parte integrante di qualcosa, ma intimamente lo sai che non è possibile, è scritto nel dna. ;/

Originariamente inviata da Maximilian74

L'esposizione forzata non serve a niente. Contrariamente a quanto si dice, fa stare male, fa tremare, fa aumentare la tachicardia e la sudorazione, e non migliora la qualità della vita rovinata da fobia, ansia eccetera.

Originariamente inviata da Luna2588

Con buone probabilità ho anch'io il DEP. La tendenza all'evitamento delle situazioni che mi mettono ansia è ormai sempre più consolidata e la mia autostima è sempre più sotto terra.

La cosa più difficile è cercare di sforzarsi per contrastare la tendenza ad evitare. Ogni volta che provo ad espormi, a buttarmi nelle situazioni nuove, mi vivo tutto malissimo, faccio figuracce a causa dell'ansia e quindi questi tentativi paradossalmente vanno a rinforzare il mio desiderio di evitamento. Succede anche a voi?

Originariamente inviata da wastingtime

Purtroppo soffro anche io di DEP. Ho quasi 24 anni ormai, dopo anni e anni in cui ho cercato di analizzarmi e dare un nome alla mia condizione, mi sono imbattuta nella definizione di questo disturbo e sembra proprio che descriva me. Negli anni tutto è peggiorato. Prima stare sola era più un sollievo che un peso.. certo mi dispiaceva non riuscire a socializzare come tutti.. però stavo bene. Ad oggi non è più così.. stare sola mi soffoca, mi fa stare talmente male che sento fisicamente dolore. Sento un vuoto dentro che mi squarcia l'anima.. ho paura di tutto, ho paura del futuro, provo pena per me stessa e per la vita che ho buttato e che sto buttando.. e soprattutto, e questo è un qualcosa che ho iniziato a provare da quest'anno, mi chiedo ogni giorno se sia colpa mia. Sono arrivata a chiedermi se davvero sono una persona orribile e disprezzabile. E so di non esserlo ma allo stesso tempo me lo chiedo. So di essere una persona gentile, buona, che non ha odio dentro di sé. Ma allo stesso tempo mi chiedo come sia possibile che io mi senta sempre disprezzata allo sguardo degli altri. Molte volte non parlo con le persone perché vedo il disprezzo nei loro occhi. O altre volte mentre sto parlando mi rattristo perché penso che non vedano l'ora che io finisca di parlare. Sento che a nessuno importi di me, sento di non poter essere mai niente per un'altra persona, ma solo un ostacolo e un peso nella loro vita. Molte volte, quando sono in università e parlo con le persone, mi sento come se fossi una gigantesca nuvola di malumore che cammina in mezzo a loro. E perciò tendo a scappare via. Mi rinchiudo nella mia stanza e non esco, perché non voglio essere di intralcio a nessuno. Non sono mai stata dallo psicologo, ho paura di andarci perché ho paura di cambiare la mia vita. Ho pensato al suicidio tante volte, senza davvero avere mai una intenzione seria. Non voglio morire, ma ci sono giorni in cui il dolore è insopportabile e voglio solo che finisca.
Penso che la mia unica salvezza sia il mio fidanzato. Che non so se amo o meno, ma è un'ancora alla vita che mi scivola di mano ogni giorno. E' solo anche lui.. è un tipo che soffre apparentemente di depressione, e anche lui non ha amici come me. Certo non mi capisce completamente, perché solo chi ha il DEP può realmente capire cosa si prova. Però perlomeno con lui esco di casa, fingo anche di avere una vita agli occhi dei miei o del mondo. Altrimenti ad oggi io non so come starei.
Non ho davvero nessuno. E la cosa peggiore è questa continua lotta interiore tra il volere avere delle amicizie ma, allo stesso tempo, non voler averle.. ti lacera dentro..

Originariamente inviata da wastingtime

Purtroppo soffro anche io di DEP. Ho quasi 24 anni ormai, dopo anni e anni in cui ho cercato di analizzarmi e dare un nome alla mia condizione, mi sono imbattuta nella definizione di questo disturbo e sembra proprio che descriva me. Negli anni tutto è peggiorato. Prima stare sola era più un sollievo che un peso.. certo mi dispiaceva non riuscire a socializzare come tutti.. però stavo bene. Ad oggi non è più così.. stare sola mi soffoca, mi fa stare talmente male che sento fisicamente dolore. Sento un vuoto dentro che mi squarcia l'anima.. ho paura di tutto, ho paura del futuro, provo pena per me stessa e per la vita che ho buttato e che sto buttando.. e soprattutto, e questo è un qualcosa che ho iniziato a provare da quest'anno, mi chiedo ogni giorno se sia colpa mia. Sono arrivata a chiedermi se davvero sono una persona orribile e disprezzabile. E so di non esserlo ma allo stesso tempo me lo chiedo. So di essere una persona gentile, buona, che non ha odio dentro di sé. Ma allo stesso tempo mi chiedo come sia possibile che io mi senta sempre disprezzata allo sguardo degli altri. Molte volte non parlo con le persone perché vedo il disprezzo nei loro occhi. O altre volte mentre sto parlando mi rattristo perché penso che non vedano l'ora che io finisca di parlare. Sento che a nessuno importi di me, sento di non poter essere mai niente per un'altra persona, ma solo un ostacolo e un peso nella loro vita. Molte volte, quando sono in università e parlo con le persone, mi sento come se fossi una gigantesca nuvola di malumore che cammina in mezzo a loro. E perciò tendo a scappare via. Mi rinchiudo nella mia stanza e non esco, perché non voglio essere di intralcio a nessuno. Non sono mai stata dallo psicologo, ho paura di andarci perché ho paura di cambiare la mia vita. Ho pensato al suicidio tante volte, senza davvero avere mai una intenzione seria. Non voglio morire, ma ci sono giorni in cui il dolore è insopportabile e voglio solo che finisca.
Penso che la mia unica salvezza sia il mio fidanzato. Che non so se amo o meno, ma è un'ancora alla vita che mi scivola di mano ogni giorno. E' solo anche lui.. è un tipo che soffre apparentemente di depressione, e anche lui non ha amici come me. Certo non mi capisce completamente, perché solo chi ha il DEP può realmente capire cosa si prova. Però perlomeno con lui esco di casa, fingo anche di avere una vita agli occhi dei miei o del mondo. Altrimenti ad oggi io non so come starei.
Non ho davvero nessuno. E la cosa peggiore è questa continua lotta interiore tra il volere avere delle amicizie ma, allo stesso tempo, non voler averle.. ti lacera dentro..

Originariamente inviata da Ivan87

Io invece è una cosa che riesco a fare solo quando ho i periodi e le giornate buone, purtroppo nei momenti bassi mi risulta molto difficile e da fuori si vede proprio che mi sto sforzando


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Originariamente inviata da Teach83

Non fare il serio, prenderla sul ridere e sdrammatizzare è uno strumento di difesa per mascherare la fobia, nel mio caso.

Originariamente inviata da Maximilian74

Io non ho scritto chi ride e chi scherza non sa cosa è la vita vera. Ho solo detto che io non riesco a ridere e scherzare quando sto male oppure ho problemi. Ho scritto che dipende da persona a persona.

Originariamente inviata da Ivan87

Magari fosse così leggera la cosa

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