redraganar

Sicuramente se prendiamo farmaci il pensiero o si distorce o.si annulla del tutto rendendoci incapaci di prendere decisioni.

DeadSoul

Io prenderei i farmaci solo per rincoglionirmi tanto da perdere la capacità di intendere e volere

redraganar

Scusa non prendi i farmaci?

claire

Falso.
A meno che uno non sia bombardato di roba.
Ci vogliono dosi da cavallo per diventare cosí

DeadSoul

No, li prendevo, però al bisogno prendo i benzodiazepine, nei momenti di crisi di panico.

redraganar

A lungo andare la somma dei piccoli dosaggi può dare anche i suoi problemi.

cancellato20852

Questo è vero. Io penso che gli altri lì fuori siano illusi di avere degli amici.
Certo che aver sprecato gli anni migliori chiuso in casa a non fare niente ti distrugge emotivamente.
Il tempo non torna, è una cosa molto brutta.

cancellato20852

Io direi che molto probabilmente siamo fottuti. È la verità. Si può anche essere ottimisti ma uscire da situazioni così è oggettivamente parecchio complicato.
Tra l’altro nel mio paesino i ragazzi nemmeno ci vanno quasi più fuori al bar, o stanno i casa a guardare la tv o al mare, oppure vanno nelle città vicine.
C’è un po’ di gente ma tutti 28-30enni che hanno il proprio gruppo.
Mettiti dalla parte di uno che ha già degli amici, cosa gliene frega di uno sconosciuto disperato senza vita sociale? Scusami ma è così!
A nessuno frega nulla di nessuno.

bukowskiii

Però a 20 anni è ancora possibile rifarsi, poi più invecchi più è difficile...

cancellato20852

Per rifarti ci vuole sempre fortuna, se ti capita qualcosa puoi rifarti pure a 30 o più anni...oppure speri di vincere al superenalotto così tornano subito da te ex amici, zoccole, parenti e quant'altro perché hai la grana. Mondo di merda.
Ci vogliono dei contatti, se non hai nemmeno uno non vedo vie d'uscita.

pokorny

Vero. Morire è difficilissimo; ho visto abbastanza da vicino due o tre persone e anche nel migliore degli scenari (mix di ipnotici e composti tossici) alla fine l'istinto di conservazione può deviare la mano della pistola o far gettare nel water l'ultimo sorso che avrebbe fatto la differenza tra la morte e rimanere che so, su una sedia a rotelle per il resto della vita.

Anche se potessi annullarmi premendo un interruttore e avessi la prova che il passaggio dalla coscienza al nulla è istantaneo, anche così non so se lo farei messo davanti all'interruttore. Così ora, da dietro la tastiera di corsa e senza passare dal via, ma se fosse una prospettiva reale? Non lo so, vedendo l'attaccamento forsennato alla vita dei malati di cui dicevo sopra non so cosa farei.

DeadSoul

No io non vivrò per altri 50 anni.

XL

Secondo me non è così.
Se è vero che tu sei una persona emarginata e tenuta alla larga da certe cerchie sociali, a mio avviso il target con cui provare a socializzare, se si vuol davvero socializzare con qualcuno, è costituito da altre persone emarginate.
Se ci sono più persone sole (e ce ne devono essere diverse che stanno sole anche in base alle testimonianze nel forum), se queste si incontrano e stanno insieme, non saranno più completamente sole.
Certo non saranno persone ben inserite socialmente e avranno probabilmente scarse competenze sociali o altri problemi ma se si è attualmente persone problematiche le opportunità queste sono.

cancellato20852

Il problema è che siamo tutti di città diverse...possiamo incontrarci un giorno e poi? Mica tutte le settimane possiamo incontrarci o tutti i mesi.
Comunque penso pure che in linea di massima a nessuno frega un cazzo di nessuno, in questa società c’è sempre più egoismo. Viviamo in un sistema che vuole abbattere il tessuto sociale e ci fa’ sentire sempre più emarginati.
Nasci, consuma, crepa.

XL

Ma anche in una scuola non è che c'è un unico emarginato da certe cerchie. All'università lo stesso, si vede un gruppo folto di persone belle e sorridenti ma se si avvicina queste magari si viene emarginati facilmente, se uno prova ad avvicinarsi alla persona che sta in un angolino sola, magari si hanno più possibilità... O no?
Io di persone messe da parte in giro ne vedo una marea, chi sostiene che sono tutti ben inseriti escluso sé stesso, non ci vede affatto bene secondo me. Poi può sorgere il problema relativo al fatto che queste altre persone non interessano perché magari disagiate anche loro, ma è un altro problema. Io dico solo che il giudizio "sono l'unico ad essere escluso" in una scuola o in certi ambienti è irrealistico e falso.

tersite

come ti sbagli! E' anche vero che c'è una tendenza egoistica e che ognuno si rivolge di piu' al suo 'particulare' , mentre ad es. negli anni 70 non era così.
Però questo non è vero sempre e comunque, poi se tutti ci lamentiamo che a nessuno frega etc... siamo sicuri che stiamo facendo il possibile per andare verso gli altri ?

tersite

le benzo mi hanno salvato la vita! Altrimenti prob mi sarei ucciso! E' una vita che nn prendo piu' nulla però

bukowskiii

Difatti a scuola qualche contatto sono sempre riuscito a procurarmelo ma poi
Da quando c'è internet dove vanno gli emarginati
Le piazze sono vuote, dove trovi gli emarginati

XL

Nei posti dove ci sono altre persone disagiate, in un centro di igiene mentale, a far volontariato.
Ma anche se esci semplicemente per strada osservi un mucchio di persone isolate di sesso maschile... A me capita.
L'altra sera sono uscito e mi ha fermato un tipo che ha iniziato a parlare di fantapolitica, si vedeva che era una persona sola che voleva scambiare due parole con qualcuno.
Certo non sono persone attraenti dal punto di vista sociale, devo ammetterlo, se no non sarebbero così isolate anche loro.
Egoisticamente io preferisco stare da solo piuttosto che stare con persone troppo disagiate, però osservo che ci sono delle persone che in linea di principio potrebbero apprezzare la nostra compagnia.

Forse chissà è la zona dove vivo che è fatta così e magari la mia esperienza legata a queste passeggiate solitarie non è generalizzabile. Ci sono anche delle prostitute per strada nelle vicinanze, anche se vestite normalmente, da altre parti 'ste persone forse le rinchiudono e fanno sparire molto velocemente per mantenere una forma di "decoro pubblico".
Chissà magari farebbero sparire anche me.

claire

Io non trovo mai nessuno che mi parla in giro, a volte mi piacerebbe.
Poi per atteggiamento sono respingente e tenderei a tagliare corto.
Se capita che tipo alla fila della farmacia qualcuno attacca il fluff talk(oh che caldo qua, quest'anno si crepa eh?) Non so bene come rispondere e risultò impacciata, il fluff talk lo so fare ma con gente che conosco già, se mi pigliano alla sprovvista vado in panico.E mentalmente spero che quello smetta e rivolga l'attenzione altrove.Ci provo,ma risulto goffa,oppure snob.
D'altra parte con una diagnosi di fs non sarò mai una che fa amicizia cosí per la strada .Figurarsi altro.

Quando vado nel paese di origine trovo qualcuno che mi saluta per nome e mi chiede come va, mi fa sentire umana la cosa, qui dove sto mi pare di essere trasparente, solo un impiccio che attraversa la strada.

Chi ha la fs dovrebbe almeno avere il disturbo schizoide, cosí non ha interesse a relazionarsi e bon.
Invece essere socievoli e fobici è abbastanza un dramma.