Vado leggermente OT, ma ci tengo a condividere questo recente servizio del TG1 in cui un senatore di Forza Italia presenta il suo libro "Cocaweb" e parla della dipendenza da videogiochi e social (che sono 2 cose totalmente diverse, chi gioca i videogiochi magari odia i social e viceversa).
Sono già state fatte numerose "reaction" da parte di youtuber e streamer che si occupano di videogiochi (consiglio caldamente quella dei Playerinside, a mio parere rispettosa ed esaustiva, a cui è seguita una "risposta" del senatore), ma ci tengo a dire la mia qui.
Sicuramente i videogiochi, come tante altre cose (gioco d'azzardo, fumo, alcol, film porno, serie tv...) se usati molto possono portare alla dipendenza.
Sta al singolo capire quando è il momento di smettere di giocare.
Ma personalmente tra giocare a un videogioco e guardare un film o una serie tv non ci noto tutta questa differenza, anzi penso che un videogioco sia più stimolante perchè si ha un'interazione diretta col personaggio (lo comandi tu) che in un film/serie tv è totalmente assente (guardi una cosa che è già stata decisa e programmata da registi e sceneggiatori, a parte rare eccezioni come l'episodio speciale di Black Mirror).
Riguardo all'altra cosa che ha detto, cioè "questa generazione ha il qi medio più basso di quelle precedenti", anche lì ho molto da dire a riguardo.
Nel mio caso posso dire che, senza dubbio, se avessi passato il tempo che ho ""sprecato"" ai videogiochi a studiare o fare qualcosa di produttivo forse sarebbe stato meglio per me o avrei preso voti più alti a scuola.
Ma allo stesso tempo conosco videogiocatori bravissimi a scuola, con lavoro, vita sociale e partner...
Di sicuro non mi hanno reso un leader carismatico o un maschio alpha ma nemmeno un criminale o un serial killer.
Però non posso negare che mi hanno fatto passare dei momenti bellissimi, che probabilmente altre esperienze di vita non mi avrebbero regalato.
Non è stato il mio caso, ma possono far diventare anche più intuitivi anche nella vita reale (es. risolvendo gli enigmi dei giochi di Zelda).
Mi vergogno di me stesso quando mi arrabbio e dico parolacce come un idiota se perdo a un gioco impegnativo.
Ma non credo di essere peggio dell'uomo medio che bestemmia quando la sua squadra di calcio del cuore non fa gol...
Non posso effettivamente dire se ora sarei un socialone iperestroverso se non mi fossi appassionato ai videogiochi. Non posso saperlo.
Anzi, dirò la verità, credo di aver "buttato" di più il mio tempo coi social quando mi ci ero iscritto da poco guardando i profili di amici, conoscenti etc... che coi videogiochi.
Ma anche i social, devo dire, mi hanno fatto ricontattare persone che non vedevo da tempo e mi hanno fatto scoprire artisti musicali che non passavano in radio, da quel punto di vista sono un'invenzione grandiosa.
Molti di quelli che sono stati ragazzi negli anni 70/80, pur avendo avuto meno distrazioni di noi (niente social, cellulari, videogiochi etc) non mi risulta fossero delle cime a scuola, molti di quella generazione addirittura si sono fermati alla terza media.
Paradossalmente i giovani di oggi, nonostante abbiano "perso più tempo" rispetto ai loro predecessori, si impegnano mediamente molto di più nello studio (ci sono molti più laureati rispetto a una volta).
A mio parere i social come Instagram e TikTok hanno fatto molti più danni alla società rispetto ai videogiochi.
Ok che prima "era tutto più bello", ci si parlava dal vivo e non da uno schermo etc... ma che ci possono fare i ragazzini, mica li hanno inventati loro i social e gli smartphone.
Anzi, durante il lockdown, per molti sono stati una salvezza...
Ripeto, sta al singolo capire quando sta esagerando.
Nel mio caso, sicuramente ho "buttato" del tempo tra giochi e social, ne sono consapevole ancora oggi, ma non credo nemmeno che tutti i nostri predecessori abbiano sempre e comunque sfruttato bene il proprio tempo (ripeto, pur avendo meno cose con cui distrarsi) e non credo fossero tutti delle cime nello studio.
E ripeto, molti videogiochi mi hanno regalato emozioni indimenticabili.
Mi piacerebbe leggere altri pareri a riguardo.