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07-09-2020, 11:52
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#101
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,147
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Chi sono sto estranei che ti mantengono?
Mi interessa
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L'azienda per cui si lavora. Certo, devi fare qualcosa in cambio.
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07-09-2020, 12:05
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#102
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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Quote:
Originariamente inviata da alien boy
L'azienda per cui si lavora. Certo, devi fare qualcosa in cambio.
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E allora non è mantenere
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07-09-2020, 12:16
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#103
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,230
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Voglio una 20enne figa, ricca e con 3 lauree che mi mantenga. Non mi sembra di pretendere troppo.
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07-09-2020, 13:28
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#104
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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Quote:
Originariamente inviata da Palmiro
Sarò molto duro ma onesto in quello che penso
Per pura curiosità, mi sono sempre chiesto cosa passi nella mente di un nullafacente, di una persona che non fa nulla nella vita, che passa le giornate sul letto a fissare il soffitto e a puntare il dito contro il governo che non fa nulla, la società che è malata, gli imprenditori che non assumono, il, sistema che è corrotto, il vicino di casa che ascolta reggaeton, il postino che non ha suonato due volte.. Insomma qualsiasi cosa, l'importante è incolpare sempre qualcun'altro, l'importante è uscirne sempre con la coscienza pulita, perché se si è in quella condizione bisogna per forza trovare un colpevole là fuori.
Secondo me il succo del problema è tutto qui : si da sempre la colpa all'esterno e non si è in grado di assumersi le proprie responsabilità .. Io credo che chi vuole togliersi davvero qualche soddisfazione nella vita, prima o dopo la smette di incolpare sempre qualcun'altro al di fuori, e inizia a farsi delle domande
"quali sono i miei difetti? Cosa non ha funzionato DI ME in tutti questi anni che mi ha portato su questa cattiva strada?"
Ma anche
"cosa mi piace fare davvero? Per cosa sono portato?"
Solo sapendo rispondere sinceramente a queste due domande, si può iniziare a dare una direzione alla propria vita. Chiaramente ci vuole molta perseveranza e convinzione nei propri obiettivi.
Il sistema che funziona male e taglia fuori chi non si è saputo adattare, è sicuramente la realtà dei fatti, inutile negarlo, ed è qui che finisce la responsabilità personale (ma è un 70/30, non 50/50). Ma come si suole dire? Se non puoi attaccare il nemico, assecondalo e neutralizzalo?
Se mi trovo immerso in un sistema che non mi va a genio e non mi permette di vivere sereno, e non posso cambiarlo in nessun modo, mi devo adattare e trovare un compromesso, sapendo sacrificare un po della mia libertà se necessario, per garantirsi un futuro dignitoso.
Altrimenti fare i "rivoluzionari" o ribelli anti sistema col culo degli altri è fin troppo facile, non si rischia nulla.
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beh però nella mia vita ho avuto un momento così, ma non ragionavo di dare "colpe" a qualcuno, ero io in difficoltà
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07-09-2020, 13:49
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#105
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,644
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Quote:
Originariamente inviata da Palmiro
"I genitori hanno l'obbligo di mantenimento dei figli maggiorenni (o peggio ultratrentenni) anche se stanno buttati sul divano tutto il giorno"
Non è mica detto, in teoria è così, nella pratica è un po difficile far rivalere legalmente questo diritto .. Se il genitore o peggio entrambi decidono di non dargli più un centesimo di tasca loro, né di cucinargli i pasti? Come lo dimostri di fronte a un giudice che hanno smesso di mantenerti?
Se tu, figlio maggiorenne che passa le giornate sul divano o in giro per il quartiere a catturare pokemon, vuoi fare causa ai tuoi genitori per riavere il mantenimento, dovrai ben pagare un avvocato no? E i soldi da dove li tiri fuori?
Io credo che se un figlio decide di non fare nulla per cambiare la propria condizione di mantenuto, sta consegnando il comando della propria vita in mano ai genitori, che possono decidere per lui, come se fossero i suoi amministratori di sostegno e lui interdetto.. Credo che sia una prospettiva abbastanza umiliante
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Mi fa ridere che ci "sbatti in faccia" queste cose come se un nullafacente queste cose non le pensasse già abbondantemente
Io qua nel forum ne ho letti parecchi di messaggi di persone in conflitto con le famiglie e con sé stessi perché non riuscivano a trovare lavoro o avevano difficoltà a cercarlo, fra sensi di colpa, sensi di inferiorità, sentirsi esclusi, ai margini della società, impossibilitati a farsi una vita propria, una vita adulta etc.
Meno male che sei arrivato tu ad illuminarci.
Quote:
Originariamente inviata da Palmiro
Io poi non capisco tutto questo darmi contro, sto facendo un discorso generale, non sto attaccando nessuno,non mi sembra di aver fatto nomi e cognomi.
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Se fai un discorso generale sparando a zero su un'intera categoria di persone non c'è bisogno di fare nomi e cognomi.
Quote:
Originariamente inviata da Palmiro
Io non mi capacito di come mentre si continua ad accampare scuse e giustificazioni, là fuori ci sia gente che pur di avere una casa propria e non dover rendere conto a nessuno di nulla, fa anche due lavori contemporaneamente che impegnano 7/7 privandosi del tempo libero che potrebbero prendersi.
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Ti sei risposto da solo. Posto che molti non sanno da dove cominciare e pensano di non valere nulla, non tutti sono in grado di reggere quei ritmi, e specie se non c'è un'impellente necessità non si butteranno a capofitto in una vita del genere.
"Non mi capacito." Perché evidentemente non sei in grado di metterti nei panni degli altri. Non siamo tutti uguali. Anche una persona che non conosce la fobia può "non capacitarsi" di come si arrivi ad avere paura degli altri.
Quindi ti fa strano che una persona con ansia, o fobia, o depressione non si butti a capofitto in quello stile di vita. Babòh.
Quote:
Originariamente inviata da Palmiro
Una mia conoscente l'ho anche "rimproverata" perché facendo due lavori diversi non ha più una vita, non ha un solo giorno di riposo alla settimana e può al, massimo dormire la notte e uscire la sera quando non è troppo stanca. Qui purtroppo non ci vedo nemmeno più un piano a lungo termine perché la persona in questione è già laureata e specializzata con master ma si accontenta di fare lavori da terza media (da qui una parte del mio "rimprovero"), anche se di questi tempi le aziende più che qualche mese di stage a 500 euro non possono proporti.. Ma va bene anche così, fare le "formiche" e accumulare grano in attesa di trovare un'occupazione più stabile e soddisfacente.
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Ti contraddici da solo. Prima dici che pur di avere un minimo di indipendenza bisogna adattarsi a tutto e accettare dei compromessi, poi nel caso della tua amica che si è adattata a fare un lavoro (anzi due) qualsiasi anziché un lavoro legato al suo percorso di studi (perché non ha trovato nell'ambito, suppongo?) pur di avere un minimo di indipendenza addirittura deve beccarsi la tua "cazziata", e per cosa? Perché secondo te non è abbastanza ambiziosa? Insomma, non ti va bene niente.
Ah no, poi dici che le aziende non possono darti più di 500 euro per uno stage, oh poverini . . . Proprio non possono loro, povere gioie Allora no, cambi idea, è giusto adattarsi e mettere da parte qualche soldino attendendo tempi migliori . . . Boh te la canti e te la suoni. In pratica decidi tu cosa va bene o no?
Poi chiaramente del fatto che con una laurea in tasca occorra fare due lavori non avendo più una vita per tirare a campare non ti sorprendi, no, quello è normale e inevitabile e bisogna adattarcisi (oppure no, essere più ambiziosi e non arrendersi, puntare in alto, ah però poi se non si riesce bisogna scendere a compromessi, ah no però poi non si è più ambiziosi omg, insomma decidite), eccerto, lo scandalo è che ci sia gente a casa mantenuta dalla famiglia, non certo che stia diventando sempre più difficile potersi fare una vita propria in questo paese, che i diritti dei lavoratori sono stati mano a mano smantellati ed erosi, no questo non deve preoccupare: la società questa è e dobbiamo tutti adattarci e accettare compromessi, ok, ma almeno poi 'sti compromessi consentissero di campare.
State tranquilli che non appena schiattano le due generazioni più vecchie e verranno consumati tutti i loro risparmi finiamo tutti in mezzo a una strada e bona.
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07-09-2020, 15:20
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#106
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,521
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Sono del parere che finché uno nn si lamenta e rompe il coso agli altri per questa sua nullafacenza, per me può fare benissimo il nullafacente.
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07-09-2020, 16:01
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#107
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,706
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Ma ne conosco di gente che lavora 7/7, che fa due-tre lavori e non ha nemmeno il tempo di andare al cesso. Peccato che quasi nessuno ne ha effettivamente bisogno, per me è una malattia come la depressione e la fobia sociale ma al contrario. Poi dipende dai bisogni di ognuno, siccome queste persone non hanno neanche famiglia a carico per me è solo avarizia. O comunque c'è qualcosa di profondamente sbagliato se un giovane per potersi permettere un monolocale deve vivere per lavorare, se non è schiavitù questa.
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07-09-2020, 16:49
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#108
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
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Quote:
Originariamente inviata da Palmiro
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Ma poi che te importa di come campano gli altri, saranno cavoli loro. Che ti vengono a chiedere i soldi a te? No, e allora?
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07-09-2020, 17:48
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#109
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,706
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Ma poi che te importa di come campano gli altri, saranno cavoli loro. Che ti vengono a chiedere i soldi a te? No, e allora?
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Secondo me è assediato da orde di nullafacenti che gli chiedono di mantenerli. Altrimenti non si spiega.
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07-09-2020, 18:05
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#110
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,147
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Quote:
Originariamente inviata da claire
E allora non è mantenere
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Ma anche alla famiglia in cui si vive magari si dà qualcosa. Nella realtà in molti casi si collabora un po', in altri si trova qualche lavoro saltuario per ridurre le spese, fa piacere o fa comodo che il figlio resti a casa o che comunque stia ancora un po' legato pur abitando altrove. Non è lo stesso livello di impegno che si richiede lavorando, ma quello che conta è come la vedono i genitori. Se non è un modello da seguire non lo è perché a rimetterci sono prima di tutto il figlio che si crogiola in questo ambiente protetto e farà sempre più fatica ad emanciparsi poi (questo in teoria lo dovremmo sapere in molti su questo forum), ed eventualmente i genitori. Non capisco perché fare la morale parlando del vivere "sulle spalle altrui" visto che è una situazione che nasce per una responsabilità condivisa (non so neanche se chiamarla responsabilità e non serie di cause - effetti da entrambi i fronti) e che più va avanti più è difficile da sbrogliare, perché se si è rimasti indietro trovarsi a non avere più la "protezione" della famiglia è come essere costretti a far la parte, da lì in poi senza scampo, del vaso a cui veniva paragonato don Abbondio (non ricordo la frase). Cioè voglio dire che nella maggior parte dei casi c'è un problema psicologico / relazionale di persone incastrate in dinamiche che andavano corrette da molto prima. Non vedo perché debba essere giudicato dall'esterno, se le ricadute rimangono essenzialmente nel nucleo famigliare; se si vuole suggerire per aiutare è un altro conto.
(ero partito da una battuta per ridere, ma forse dietro c'era inavvertitamente un pensiero simile)
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Ultima modifica di alien boy; 07-09-2020 a 18:11.
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08-09-2020, 00:18
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#111
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Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: Terra dei cuochi
Messaggi: 4,361
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Non mi sembra che Palmiro volesse offendere nessuno. Sono d'accordo che bisogna cambiare se stessi prima di qualsiasi altra cosa lì fuori. Più che altro perché non c'è alternativa.
Ti assicuro che il nullafacente, anche quello che incolpa gli altri, soffre tanto. Al massimo incolpare serve solo a distrarsi. Niente da invidiare.
Il fatto è che non bastano le parole. Io so cosa dovrei fare, ma non basta dire "fallo!" che io divento ad un certo punto un'altra persona.
Quindi il discorso che fai, proprio anche per la sua ovvietà, può venire percepito come un più elaborato "muovi il culo sfigato."
Mettiamo conto di quanto la fortuna ci mette il suo, che è tanto, inutile che ci mettiamo a discutere. I guru dell'hard work pays off sanno che l'indole ad impegnarsi tanto e ad avere un atteggiamento positivo viene insegnato? Sanno che non tutti hanno ricevuto un'educazione adeguata, nonostante essere stato più di un decennio a scuola? sanno che la propria personalità è il prodotto delle esperienze passate? Sanno che è difficilissimo trovare la motivazione quando la tua vita fa schifo e non sai cosa cazzo fare? chiamale scuse, ma non lo sono. Non venitemi a fare esempi di chi viveva in un buco di due metri e mangiava formiche a colazione e che adesso ha 3 lauree e una lambo grigio metallizzata.
Chi ha il loro atteggiamento non riuscirà mai a concepire chi non c'è l'ha. Ed ecco spiegato il tuo titolo, che credo sia la metà del motivo del backlash che stai subendo. Insomma, sembra provocatorio.
Comunque pure se è un discorso motivazionale generico mi sembra almeno che faccia un po' da contrappeso a tutta la negatività degli altri topic. Non che quelli siano illegittimi, ma ci sta ogni tanto una cosa del genere. Boh, relax.
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08-09-2020, 00:21
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#112
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
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Per me il vero punto è che, se il comportamento di qualcuno è irrazionale, c'è un motivo degno di essere preso in considerazione. E limitarsi a critiche come quella letta qui è non meno irrazionale, oltre che una profonda mancanza di rispetto.
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08-09-2020, 01:24
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#113
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 2,837
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Riflessione personale...
Prescindendo dalla fedina penale pulita che risplende (ma questa non è una nota a favore) e prescindendo e da tutto quello di cui mi sono lamentato che non ripeterò ulteriormente io ho sempre lavorato partendo dai lavori più umili...(con la schiena a pezzi ho fatto facchinaggio, il tornitore ed il semplice operaio addetto alla manovalanza generica)...
A parte due mesi in tutto (forse tre non ricordo) non sono mai stato disoccupato (e ho passato la quarantina non sono un neet brufoloso di primo pelo)...
Mi sono sempre dato da fare per ottenere in cambio rifiuti schifati, delusioni, frustrazioni. lutti in sequenza e banalizzazioni degli stessi in ogni dove...
Non sono quindi un nullafacente...
O forse si?
Ho conosciuto persone gravemente depresse e totalmente nullafacenti che vivono grazie al mantenimento dei genitori e che fanno parte (molto di rado ovviamente) della mia quotidianità..
Non mi hanno mai preso per i fondelli o banalizzato per quanto mi è accaduto a differenza di molte persone "popolari" non solo in real life e io non mi sono mai permesso di giudicarli...
Hanno (ma non tutti) un certo odio verso la società forse fuori luogo che però riservano ai loro confidenti (non sono persone piene di amici) e agli spazi virtuali..
Io spero che i loro genitori vivano a lungo anche perchè chiaramente una situazione come la mia (pur banalizzata ovunque) non la reggerebbero cinque minuti ma di certo non mi interessa assolutamente niente di loro e non mi danno minimamente fastidio...
Non hanno nessun impatto negativo verso la società (a differenza dei delinquenti veri e propri) e rappresentano un fenomeno abbastanza di nicchia...
Quindi in buona sostanza se non vengono a chiedere i soldi a voi per quale motivo dovrebbero infastidire?
Ma non saranno affaracci loro di come campano?
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08-09-2020, 01:28
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#114
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 2,837
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Quote:
Originariamente inviata da Black_Hole_Sun
Ma ne conosco di gente che lavora 7/7, che fa due-tre lavori e non ha nemmeno il tempo di andare al cesso. Peccato che quasi nessuno ne ha effettivamente bisogno, per me è una malattia come la depressione e la fobia sociale ma al contrario. Poi dipende dai bisogni di ognuno, siccome queste persone non hanno neanche famiglia a carico per me è solo avarizia. O comunque c'è qualcosa di profondamente sbagliato se un giovane per potersi permettere un monolocale deve vivere per lavorare, se non è schiavitù questa.
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Un lavoro dignitoso per se e per un'eventuale propria famiglia è previsto dalla Costituzione art.36...
E attualmente per moltissimi settori esiste la schiavitù legalizzata (che oltretutto fa molto meno baccano di quella illegale legata al fenomeno migratorio)...
Ma se ti lamenti sei un choosy con buona pace della Costituzione Italiana...
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08-09-2020, 01:41
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#115
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Banned
Qui dal: Feb 2017
Ubicazione: Nord
Messaggi: 7,071
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Io personalmente penso che quando sarò obbligato al lavoro mi suiciderò, proprio non mi entra in testa che devo farlo, preferirei quasi fare il barbone, il lavoro è schiavitù e basta, poi se hai problemi emotivi e psicologoci è una tortura, e dovrebbe durare 60 anni, chi te lo fa fare?
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08-09-2020, 08:29
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#116
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
Non so niente di tasse ma spero ne esisti qualcuna che faccia sborsare a voi grandi lavoratori cosi altezzosi un mantenimento per chi povero disgraziato non è al vostro livello, e questo fino a quando il cambiamento non verrà da entrambe le parti.
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E' già così... Se non si evade, di fatto 2/3 di quello che entra va allo stato in qualche modo. Sì lo so che l'IRPEF è circa 1/3 per stipendi normali ma l'IVA pesa tantissimo (ed è un'imposta ingiusta di suo, che sarebbe tollerabile sotto l'8%) e soprattutto si ri-paga quasi tutto per i servizi non resi.
Il solo fatto che anche uno poverissimo può avere un trapianto dal SSN non è da trascurare, l'Europa ha un sistema di welfare di questo tipo ma al di fuori raramente c'è. E' come avere un'assicurazione sanitaria pagata dalla collettività e vale anche per un "povero disgraziato". E ci sarebbero le pensioni per molti qui sul forum, solo che sono andate e vanno a falsi invalidi civili nonché mille rivoli di sprechi e ruberie.
Il problema è che il sistema non funziona e 1/4 di chiunque abbia un ruolo di potere in questo sistema ruba. Dato che l'intelligenza nel rubare è proporzionale grossomodo al ruolo ricoperto, a livelli apicali basta poca gente, ma che si ruba una grossa fetta del malloppo.
Ma sulle tasse, chiunque faccia onestamente il proprio lavoro, si vede togliere almeno 2/3 di quello che ha, e teoricamente buona fetta sarebbe destinata a chi ha minori capacità o problemi invalidanti. Però non gli arriva.
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Ultima modifica di pokorny; 08-09-2020 a 08:31.
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08-09-2020, 08:58
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#117
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,562
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Quote:
Originariamente inviata da Black_Hole_Sun
Ma ne conosco di gente che lavora 7/7, che fa due-tre lavori e non ha nemmeno il tempo di andare al cesso. Peccato che quasi nessuno ne ha effettivamente bisogno, per me è una malattia come la depressione e la fobia sociale ma al contrario. Poi dipende dai bisogni di ognuno, siccome queste persone non hanno neanche famiglia a carico per me è solo avarizia. O comunque c'è qualcosa di profondamente sbagliato se un giovane per potersi permettere un monolocale deve vivere per lavorare, se non è schiavitù questa.
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Mah, tutti i miei ex compagni di elementari, medie e superiori o fanno lavori del cazzo 6 su 7 10 ore al giorno o vanno all’università a studiare cose come filosofia, perlomeno quelli che lavorano non sono depressi e vedono la gente, conoscono, fanno. Questo è il lato positivo del lavoro, avere soldi per poi nel fine settimana fare qualcosa.
Il problema è che io vedo sti tizi buttare soldi in discoteche e vestiti, e basta, solo quello.
Però se tanti hanno vita sociale è in gran parte dovuta al lavoro, è pure “normale” che se uno non lavora e non studia di base non abbia una vita sociale o non ne abbia una allargata.
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08-09-2020, 10:15
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#118
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
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Quote:
Originariamente inviata da hermit94
Io personalmente penso che quando sarò obbligato al lavoro mi suiciderò, proprio non mi entra in testa che devo farlo, preferirei quasi fare il barbone, il lavoro è schiavitù e basta, poi se hai problemi emotivi e psicologoci è una tortura, e dovrebbe durare 60 anni, chi te lo fa fare?
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Io l'altro giorno ho tagliato l'erba del giardino che è grande e pulito le erbacce..mi sembrava di aver scalato l'everest
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08-09-2020, 10:49
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#119
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,562
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Quote:
Originariamente inviata da hermit94
Io personalmente penso che quando sarò obbligato al lavoro mi suiciderò, proprio non mi entra in testa che devo farlo, preferirei quasi fare il barbone, il lavoro è schiavitù e basta, poi se hai problemi emotivi e psicologoci è una tortura, e dovrebbe durare 60 anni, chi te lo fa fare?
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Concordo, cercherò il modo più indolore possibile per farlo. Poi senza una vita privata che cazzo di senso ha lavorare...
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08-09-2020, 11:08
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#120
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da Palmiro
Io credo che se un figlio decide di non fare nulla per cambiare la propria condizione di mantenuto, sta consegnando il comando della propria vita in mano ai genitori, che possono decidere per lui, come se fossero i suoi amministratori di sostegno e lui interdetto.. Credo che sia una prospettiva abbastanza umiliante
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Sarebbe da valutare caso per caso il " decide di non fare nulla", senza aprire sante inquisizioni.
Quote:
Originariamente inviata da Palmiro
Io poi non capisco tutto questo darmi contro, sto facendo un discorso generale, non sto attaccando nessuno,non mi sembra di aver fatto nomi e cognomi.
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Appunto, con un discorso generale attacchi tutti indiscriminatamente, quindi è normalissimo che in tanti ti diano contro (non far finta di non sapere che in tanti qui sono nella condizione che stigmatizzi).
Avessi fatto nomi e cognomi almeno si sarebbero incazzati solo i nominati
E' il male delle generalizzazioni ad spropositum.
Quote:
Originariamente inviata da Palmiro
Io non mi capacito di come mentre si continua ad accampare scuse e giustificazioni, là fuori ci sia gente che pur di avere una casa propria e non dover rendere conto a nessuno di nulla, fa anche due lavori contemporaneamente che impegnano 7/7 privandosi del tempo libero che potrebbero prendersi.
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Roba da fargli un applauso? Io invece li compatisco, il loro esempio è tragico e non andrebbe seguito. Si lavora per vivere, casomai, non viceversa.
Quote:
Originariamente inviata da Palmiro
Una mia conoscente l'ho anche "rimproverata" perché facendo due lavori diversi non ha più una vita, non ha un solo giorno di riposo alla settimana e può al, massimo dormire la notte e uscire la sera quando non è troppo stanca. Qui purtroppo non ci vedo nemmeno più un piano a lungo termine perché la persona in questione è già laureata e specializzata con master ma si accontenta di fare lavori da terza media (da qui una parte del mio "rimprovero"), anche se di questi tempi le aziende più che qualche mese di stage a 500 euro non possono proporti.. Ma va bene anche così, fare le "formiche" e accumulare grano in attesa di trovare un'occupazione più stabile e soddisfacente.
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Campa cavallo... intanto il tempo perso e lo stresso accumulato stanno lì.
Purtroppo in certi casi non c'è alternativa, ma di certo non sono esempi positivi, anzi sono ulteriori affreschi di un quadro tragico.
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