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Vecchio 28-09-2022, 12:19   #1
Esperto
 

Ciau. Volevo aprire questo topic già ieri sera, ma dato che ho notato che ultimamente gli argomenti e il clima sul forum è un po' più leggero ( meno male aggiungere) avevo il timore che si potesse smorzare questo clima che si è creato. E invidio e stimo le persone che riescono a vivere con questa leggerezza , ma purtroppo (o per fortuna ) credo di rientrare a livello caratteriale nel tipo di persone che volente o nolente hanno bisogno di un po' di sofferenza.
Detto questo:

Ho sempre pensato che nei paesi in via di sviluppo / terzo mondo , le malattie mentali fossero meno diffuso o meglio, meno percepite.
Si ha l'idea che in queste situazioni la gente non abbia "il tempo " di stare male ed elaborare la situazione. E che invece nei paesi considerati ricchi, i disturbi m sono più diffusi conseguentemente ad un vissuto ed interazioni in un ambiente di benessere.

Sembra che invece non sia così. Anzi, il contrario. I depressi in Yemen ci sono e probabilmente saranno anche la maggior parte della popolazione. (ora ho citato questo paese perchè è uno dei più poveri , ma comunque come scritto nell'articolo intendo questa tipologia di situazioni umanitarie, quindi si può fare appunto l'esempio con molti paesi ) Il motivo per cui non sono segnalati è che solo 1% della popolazione ha la possibilità di accedere ai servizi di cura. Ovviamente anche un governo che non ha ne i fondi , ne la volontà di agire su queste problematiche, favorisce questa retorica fallace, diffusa in occidente , per cui le persone che vivono in condizioni di estrema povertà non si ammalano di disturbi mentali.

In alcuni paesi le persone affette di x sono addirittura isolati e trattati come animali. Senza dignità. Senza speranza e umanità.

https://www.theguardian.com/society/2019/apr/30/busting-the-myth-that-depression-doesnt-affect-people-in-poor-countries

http://https://www.theguardian.com/s...poor-countries

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4948168/http://https://www.ncbi.nlm.nih.gov/...es/PMC4948168/
Situazione opposta:

La Danimarca , è considerato uno dei paesi dove si vive meglio. Infatti molti la chiamano "Il paese della felicità". Ed effettivamente hanno un organizzazione e un modo di vivere che favorisce molto il benessere della persona. Ma allora come è possibile, che anche li i livelli di stress e la quantità di affetti da disturbi sono così alti ?.

Secondo voi questi malattie mentali, sono correlati da il livello di povertà o sono più predisposti a comparire in ambienti dove il benessere è quasi portato all'estremo ?.

Oppure, secondo voi, sono una costante difficilmente prevedibile, correlati ad entrambi gli aspetti, ma più che altro per una mancata educazione e sensibilizzazione sull'argomento ?
Vecchio 28-09-2022, 12:40   #2
Super Moderator
L'avatar di Daytona
 

Ci credo che funzioni come in qualsiasi altro problema di salute.
Se non c'è una sanitá chi fa diagnosi e chi cura, con quali farmaci?
Giá qui la psichiatria è molto indietro rispetto alle altre branche della medicina, si destinano pochi fondi e sembrano sempre malattie di serie C, la percezione è che siano malattie inventate. In paesi dove rischi di morire se ti rompi una gamba voglio immaginare come siano trattati chi ha malattie/disturbi.

Fallo capire alle persone che confondono la tristezza per una delusione x con la depressione che non è questione di aver tempo di star male
Vecchio 28-09-2022, 14:29   #3
Esperto
L'avatar di Keith
 

E' interessante questa discussione.
Un'indicatore del malessere mentale è la percentuale di suicidi nella popolazione generale, che, al netto di situazioni estreme dove il suicidio segue credenze religiose/culturali (islam radicale odierno, giappone nel 1940) è di solito più elevato nei paesi ricchi.
La mia idea è che nei paesi poveri i malesseri mentali siano più diffusi, ma diversamente che in occidente non raggiungano dei picchi estremi, forse per via della rete sociale di prossimità più sviluppata e includente. L'emarginazione e l'individualismo occidentale generale persone sole ed isolate e questo contribuisce non poco al malessere mentale.
Ringraziamenti da
pokorny (28-09-2022)
Vecchio 28-09-2022, 15:02   #4
Banned
 

Come non impazziscano a Cremona non so,mi ha dato un idea di solitudine questa città..si biciclette parchi macchine di lusso,torraccio,centro storico bello ma mi sono perso pareva un labirinto..ma non mi è piaciuta proprio..voglio sentire varano a riguardo..gli autobus non erano neanche puntuali,salvo le piste ciclabili..
Vecchio 28-09-2022, 15:15   #5
Esperto
L'avatar di Balto
 

Nei paesi più poveri di conseguenza mediamente la popolazione è meno istruita, c'è più "ignoranza" e mi verrebbe da dire che spesso le persone neanche si rendono di stare male mentalmente e non c'è nessuno che li porti a capire. I dati funzionano nei paesi sviluppati che hanno istituzioni e strutture che si possono occupare di queste cose, ma nei paesi poveri quel poco di fondi andrà a ingrassare gente che di soldi ne ha troppi e che ha zero interesse nella comunità, perciò non ci sono dati
Vecchio 28-09-2022, 16:00   #6
Esperto
 

Grazie delle risposte.
Quote:
Originariamente inviata da Daytona Visualizza il messaggio
Ci credo che funzioni come in qualsiasi altro problema di salute.
Se non c'è una sanitá chi fa diagnosi e chi cura, con quali farmaci?
Giá qui la psichiatria è molto indietro rispetto alle altre branche della medicina, si destinano pochi fondi e sembrano sempre malattie di serie C, la percezione è che siano malattie inventate. In paesi dove rischi di morire se ti rompi una gamba voglio immaginare come siano trattati chi ha malattie/disturbi.

Fallo capire alle persone che confondono la tristezza per una delusione x con la depressione che non è questione di aver tempo di star male
Eh il problema è proprio questo.Hai ragione. In quei paesi le malattie mentali, anche quelle meno debilitanti non vengono considerate in quanto non sono visibili direttamente. Vorrei fare una premessa, perché non vorrei essermi espressa in maniera poco educata e veritiera. Ovviamente si parla di situazioni di estrema povertà e principalmente in zone poco collegate e carenti dal punto di vista infrastrutturale. Es: A Nuova delhi e zone limitrofe, per dire, immagino che ci sia una consapevolezza già differente, sebbene scarsa, ma comunque un minimo più attenta. Chiaramente sempre nei limiti dei fondi.
Quindi per quanto riguarda l'ipotesi di terapie anche farmacologiche, il problema è che oltre ad essercene poche, sono anche molto costose. Vivere in città è già un privilegio in certe situazioni.

Quote:
Originariamente inviata da Keith Visualizza il messaggio
E' interessante questa discussione.
Un'indicatore del malessere mentale è la percentuale di suicidi nella popolazione generale, che, al netto di situazioni estreme dove il suicidio segue credenze religiose/culturali (islam radicale odierno, giappone nel 1940) è di solito più elevato nei paesi ricchi.
La mia idea è che nei paesi poveri i malesseri mentali siano più diffusi, ma diversamente che in occidente non raggiungano dei picchi estremi, forse per via della rete sociale di prossimità più sviluppata e includente. L'emarginazione e l'individualismo occidentale generale persone sole ed isolate e questo contribuisce non poco al malessere mentale.
In Giappone nel 1940 potrebbe essere dovuto alla guerra. Alla fine hanno distrutto la maggior parte dell'arcipelago e la popolazione era in condizioni tragiche.(come in tutte le guerre )E' anche vero che il Giappone è stato uno di quei paesi che ha avuto una ripresa lampo dal punto di vista economico. In 10 anni erano tornitati una super potenza, i motivi li sappiamo tutti, ma comunque sicuramente deve aver avuto un impatto non da poco sulla psiche delle persone.
Potrebbe essere anche questo il motivo ? Non so, non vorrei che sembrasse che stia generalizzando.
Comunque anche in Svezia hanno lo stesso problema.
Secondo te , li a che cos'è dovuto? Non può essere solo per le ore di luce...

Quote:
Originariamente inviata da vikingo Visualizza il messaggio
Come non impazziscano a Cremona non so,mi ha dato un idea di solitudine questa città..si biciclette parchi macchine di lusso,torraccio,centro storico bello ma mi sono perso pareva un labirinto..ma non mi è piaciuta proprio..voglio sentire varano a riguardo..gli autobus non erano neanche puntuali,salvo le piste ciclabili..
Vedrai quando arrivi a Milano. se ti perdi a Cremona, non voglio immaginare quando sarai per le strade dell'inferno. Preparati a vedere il peggio!

Quote:
Originariamente inviata da Balto Visualizza il messaggio
Nei paesi più poveri di conseguenza mediamente la popolazione è meno istruita, c'è più "ignoranza" e mi verrebbe da dire che spesso le persone neanche si rendono di stare male mentalmente e non c'è nessuno che li porti a capire. I dati funzionano nei paesi sviluppati che hanno istituzioni e strutture che si possono occupare di queste cose, ma nei paesi poveri quel poco di fondi andrà a ingrassare gente che di soldi ne ha troppi e che ha zero interesse nella comunità, perciò non ci sono dati
Questo è vero, ma com'è possibile che nonostante ci siano le risorse per curare queste malattie, nei paesi più ricchi il tasso di disturbi risulta comunque in aumento ? E vero che se dall'altra parte non hai dei risultati per poter fare una comparazione è anche impossibile secondo me, stabilire se veramente siano maggiori .
Vecchio 28-09-2022, 16:12   #7
Esperto
 

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Originariamente inviata da Artemis_90 Visualizza il messaggio
Nei paesi del terzo mondo hanno un approccio tutt'oggi "mistico" nei confronti delle malattie mentali, spesso si pensa che la persona sia posseduta, maledetta ecc, non malata. Inoltre se uno si toglie la vita in un paese del terzo mondo non fa scalpore, se si toglie la vita in un paese altamente sviluppato fa molto più scalpore. In un paese dell'africa centrale dove la gran parte delle persone vive per strada (e fa uso di stupefacenti) nessuno si accorge o si preoccupa se una persona è depressa, psicotica, ecc a chi può fregare in quei contesti se uno si denuda per strada e parla con "gli spiriti"? A nessuno. In un paese del nord europa ad esempio, se uno si discosta anche lievemente dal concetto di "normalità" si nota subito e tutti si preoccuperanno di quell'individuo perchè è "diverso", preoccupante, perchè potrebbe creare problemi ad un sistema che si regge sull'ordine e sulla "normalità".
Beh va beh. Diciamo che dell'africa si ha una narrativa pseudo-romanticizzata che non corrisponde del tutto alla realtà. Quella di cui parli ( situazioni di misticismo e spiritismo) sono cose che riguardano una fascia sempre più bassa. Sono cose che accadono solo nelle zone , veramente molto isolate.
Poi va beh, non vorrei uscire fuori topic :esiste anche una parte di popolazione , molto agiata e che comunque segue questi riti. Quello è più un fatto culturale. Non per forza legato al grado di povertà...Idem per gli stupefacenti. C'è ci si droga con la gomma pneumatica (certo, la maggior parte ) e c'è chi ha la C** rosa per dire. Concordo però in pieno sul fatto che anche queste dipendenze e la diffusione di sostanze ultra-dannose possano far confondere e quindi rendere invisibili quelli che hanno disturbi mentali non legati all'assunzione di droghe.
Vecchio 28-09-2022, 16:25   #8
Banned
 

Basta farsi un giro su theYNC per avere un'idea del livello di sanità mentale di quei luoghi.
Dalle nostre parti non è considerato normale dar fuoco o fare a pezzi a colpi di machete le persone, in quei luoghi sono cose all'ordine del giorno.
Tantomeno é considerato normale assistere a queste scene ridendo e filmando il tutto come se niente fosse.
Vecchio 28-09-2022, 16:47   #9
Esperto
L'avatar di Balto
 

Quote:
Originariamente inviata da CongaBlicoti_96 Visualizza il messaggio


Questo è vero, ma com'è possibile che nonostante ci siano le risorse per curare queste malattie, nei paesi più ricchi il tasso di disturbi risulta comunque in aumento ? E vero che se dall'altra parte non hai dei risultati per poter fare una comparazione è anche impossibile secondo me, stabilire se veramente siano maggiori .
Per come la vedo io in questo caso con l'aumento del benessere e maggior apertura mentale verso queste malattie ci sono più persone che usufruiscono di servizi appositi e perciò i dati sono in aumento, ma più che in aumento mi verrebbe da dire che c'è una maggiore coscienza e perciò i casi reali vengono allo scoperto. Molto probabilmente questi numeri tenderanno a crescere fino a stabilizzarsi. Questo ovviamente se le condizioni sociali rimarranno immutate e non succederanno pandemie e guerre che coinvolgono direttamente.
Vecchio 28-09-2022, 17:33   #10
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Balto Visualizza il messaggio
Questo ovviamente se le condizioni sociali rimarranno immutate e non succederanno pandemie e guerre che coinvolgono direttamente.
Cosa nemmeno così scontata, visto la situazione attuale...
Vecchio 29-09-2022, 14:43   #11
Esperto
L'avatar di Keith
 

Quote:
Originariamente inviata da CongaBlicoti_96 Visualizza il messaggio
Potrebbe essere anche questo il motivo ? Non so, non vorrei che sembrasse che stia generalizzando.
Comunque anche in Svezia hanno lo stesso problema.
Secondo te , li a che cos'è dovuto? Non può essere solo per le ore di luce...
In Giappone c'era un fanatismo imperiale e la resa o la sconfitta al nemico americano erano considerati un disonore in cui il suicidio era l'unica soluzione.

In Svezia lo scarso irraggiamento solare ha un suo peso ma anche l'individualismo e l'isolamento sociale.
Vecchio 29-09-2022, 15:11   #12
Intermedio
L'avatar di Sanyo90
 

Penso non ci si riferisca ai paesi poveri, quanto si parla di popolazioni in cui le malattie mentali non esistono, ma piuttosto a popolazioni primitive. In queste ultime c'è più coesione sociale, perché si ha più bisogno gli uni degli altri. E di conseguenza c'è meno solitudine, che penso sia un fattore molto importante nello sviluppo di depressione; più comunicazione tra i membri della società, eccetera.
Ringraziamenti da
Keith (29-09-2022)
Vecchio 29-09-2022, 16:23   #13
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Sanyo90 Visualizza il messaggio
Penso non ci si riferisca ai paesi poveri, quanto si parla di popolazioni in cui le malattie mentali non esistono, ma piuttosto a popolazioni primitive. In queste ultime c'è più coesione sociale, perché si ha più bisogno gli uni degli altri. E di conseguenza c'è meno solitudine, che penso sia un fattore molto importante nello sviluppo di depressione; più comunicazione tra i membri della società, eccetera.
Questo non lo so, credo che dipenda dal pensiero del singolo individuo. Io stessa ammetto ,che mi è capitato in alcuni casi (spesso anche nei miei riguardi ) non di sminuire, ma comunque di cercare di ridimensionare il mio stato d'animo, facendo il paragone con certi contesti. Pur sapendo che comunque non avevo dati sufficienti per poter capire o quantificare com'era effettivamente la realtà delle malattia m. in certi contesti. Ma sempre correlati al livello di povertà .
Quello di cui parli , mi sembra collegabile anche al discorso che ha fatto Artemis. Probabilmente in queste popolazioni c'è un livello tale di cooperazione e socialità che aiuta a non incappare in questi problemi. E forse con le terapie tradizionali, gestiscono le situazioni isolate.
Vecchio 29-09-2022, 18:22   #14
Esperto
L'avatar di Kitsune
 

Ma io avevo letto di esperimenti sugli animali credo ratti che nati e cresciuti in gabbie piccolissime senza alcuno stimolo conducevano una vita piatta ma non dimostravano particolari livelli di stress mentre invece ratti nati liberi vissuti in libertà poi messi in gabbie molto piccole impazzivano e morivano.
Il punto è che la depressione è chimica del cervello.
Quando il cervello sperimenta esperienze positive ti premia con neurotrasmettitori che ti spingono a ricercare quelle sensazioni, si comporta come un pusher. Il fatto è che l'evoluzione ci ha fatti in modo che vogliamo sempre di più, la vita è fatta così, comportandosi così aumentano le possibilità di sopravvivenza.
Credo che i paesi più sviluppati siano letteralmente bombardati dalle vite grandiose di pochi, la maggior parte delle persone nei paesi più sviluppati può anche dare un morso a questi stili di vita favolosi e scatta il trappolone del pusher. Invidia, brama che poi senza ottenere il premio si trasformano in emozioni negative, tristezza e depressione.
Nel nostro caso i ratti nati e cresciuti in gabbia possono essere le persone del terzo mondo che non hanno tempo di pensare a come togliersi la vita quando sono occupati a combattere per rimanerci mentre i ratti nati in libertà per esempio i vip che finiti i giorni di gloria finiscono per suicidarsi.
Una vita equilibrata sarebbe quella di smettere di sognare in grande che è una cosa che le società capitalistiche ti inculcano fin da piccoli, smettere di abboccare ai trappoloni del consumismo.
Sognare in piccolo, concedersi piccole cose di tanto in tanto. Questa per me è la strada giusta per la felicità.
Vecchio 29-09-2022, 20:57   #15
Esperto
L'avatar di Varano
 

io so solo che il covid è stato l'ultimo dei problemi, per il resto ho conosciuto stranieri in italia con patologie psichiche invalidanti. specialmente psicosi, magari di gente che nei loro villaggi sarebbe passata per mistica
Vecchio 29-09-2022, 21:18   #16
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Kitsune Visualizza il messaggio
Ma io avevo letto di esperimenti sugli animali credo ratti che nati e cresciuti in gabbie piccolissime senza alcuno stimolo conducevano una vita piatta ma non dimostravano particolari livelli di stress mentre invece ratti nati liberi vissuti in libertà poi messi in gabbie molto piccole impazzivano e morivano.
Il punto è che la depressione è chimica del cervello.
Quando il cervello sperimenta esperienze positive ti premia con neurotrasmettitori che ti spingono a ricercare quelle sensazioni, si comporta come un pusher. Il fatto è che l'evoluzione ci ha fatti in modo che vogliamo sempre di più, la vita è fatta così, comportandosi così aumentano le possibilità di sopravvivenza.
Credo che i paesi più sviluppati siano letteralmente bombardati dalle vite grandiose di pochi, la maggior parte delle persone nei paesi più sviluppati può anche dare un morso a questi stili di vita favolosi e scatta il trappolone del pusher. Invidia, brama che poi senza ottenere il premio si trasformano in emozioni negative, tristezza e depressione.
Nel nostro caso i ratti nati e cresciuti in gabbia possono essere le persone del terzo mondo che non hanno tempo di pensare a come togliersi la vita quando sono occupati a combattere per rimanerci mentre i ratti nati in libertà per esempio i vip che finiti i giorni di gloria finiscono per suicidarsi.
Una vita equilibrata sarebbe quella di smettere di sognare in grande che è una cosa che le società capitalistiche ti inculcano fin da piccoli, smettere di abboccare ai trappoloni del consumismo.
Sognare in piccolo, concedersi piccole cose di tanto in tanto. Questa per me è la strada giusta per la felicità.
interessante il parallelismo con le sperimentazioni delle cavie, anche se avrei da dirne pure su queste atrocità,ma alla fine è scienza..
Può darsi che nel caso delle malattie nei paesi del benessere possa essere dovuto anche a questo: alcuni sviluppano una dipendenza e/o astinenza di dopamina. Questo è verissimo. Alla fine credo che abbiano programmato Instagram proprio in base a questo meccanismo psicologico. Una continua stimolazione di esperienze percepite come positive, che fanno presa su chi magari vorrebbe replicare chi vede certi contenuti.
Il dubbio che sollevava il ricercatore inviato, è che in realtà il discorso ; Sono poveri, non hanno tempo per deprimersi, potrebbe essere stata una narrativa fallace.

L'altra notte ho visto un documentario che ne parlava. Appunto spiegava che in posti come Bali, ci fossero addirittura situazioni di maltrattamenti, poco considerati anche dalle organizzazioni nazionali.

Quote:
Originariamente inviata da Varano Visualizza il messaggio
io so solo che il covid è stato l'ultimo dei problemi, per il resto ho conosciuto stranieri in italia con patologie psichiche invalidanti. specialmente psicosi, magari di gente che nei loro villaggi sarebbe passata per mistica
In che senso ?
Vecchio 29-09-2022, 21:25   #17
Esperto
L'avatar di Varano
 

Quote:
Originariamente inviata da CongaBlicoti_96 Visualizza il messaggio
interessante il parallelismo con le sperimentazioni delle cavie, anche se avrei da dirne pure su queste atrocità,ma alla fine è scienza..
Può darsi che nel caso delle malattie nei paesi del benessere possa essere dovuto anche a questo: alcuni sviluppano una dipendenza e/o astinenza di dopamina. Questo è verissimo. Alla fine credo che abbiano programmato Instagram proprio in base a questo meccanismo psicologico. Una continua stimolazione di esperienze percepite come positive, che fanno presa su chi magari vorrebbe replicare chi vede certi contenuti.
Il dubbio che sollevava il ricercatore inviato, è che in realtà il discorso ; Sono poveri, non hanno tempo per deprimersi, potrebbe essere stata una narrativa fallace.

L'altra notte ho visto un documentario che ne parlava. Appunto spiegava che in posti come Bali, ci fossero addirittura situazioni di maltrattamenti, poco considerati anche dalle organizzazioni nazionali.



In che senso ?
allora che la pandemia sia stato l'ultimo dei problemi in africa penso sia chiaro, riguardo agli amici africani che hanno avuto brutti effetti scatenati dall'uso di alcune droghe è quello che posso testimoniare.
riguarda anche gli italiani, ma crescendo in africa molti credono nella stregoneria e nelle superstizioni, poi le droghe amplificano alcuni tratti caratteriali e si sviluppano idee stranissime. io penso che i vecchi profeti o la gente della bibbia che vedeva dio o la madonna, altro non fossero che psicotici
Vecchio 29-09-2022, 22:03   #18
Esperto
L'avatar di cuginosmorfio
 

Io credo che sia un mix di fattori: a diversi latitudini, diversi motivi per essere depressi, per esempio.
Poi credo che in grandi paesi, sovraffollati sia molto più difficile poter raggiungere tutta la popolazione e soprattutto le zone rurali (che poi hanno sempre fornito, al cinema, stereotipi per creare personaggi fuori di testa).

quello che mi fa sorridere è il pensare che spesso lo stereotipo del "poveraccio allegro" lo abbiamo creato noi borghesi civilizzati, coi nostri viaggi in Africa, le foto coi bambini sorridenti nonostante la povertà generale e le capanne di fango, il "basta poco che ce vò!"....quante persone sono andate laggiù, hanno fatto le classiche foto ricordo da salotto, per poi tornare qui e dire "ehhh ma laggiù basta poco e sono felici..." io l'ho sentito dire, mio malgrado.
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