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22-09-2013, 12:05
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#21
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Banned
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Südtirol
Messaggi: 6,981
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
Ma qui non si tratta di condurre chi sà quale vita, qui si tratta come hai detto te di un "forever alone", cioè una persona con gravi problemi psicologici... non capisco questo tuo continuare a citare "cose da fare" quando è evidente che è la psiche che deve cambiare per avere una qualità di vita minimamente decente.
Tornando sul piano delle azioni comunque è chiaro che è scontato quello che c'è da fare,
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Allora reciterò la parte dello Joseph ...
E' necessario un approccio olistico: gravi problemi psicologici derivano da genitori con gravi problemi psicologici.
Pensare di risolvere gravi problemi psicologi continuando a vivere a stretto contatto quotidiano con persone affette da gravi problemi psicologici non mi sembra molto saggio.
Comunque non hai colto l' essenza del messaggio, che ovviamente invece se fossi stato in grado di cogliere non sarebbe stato nemmeno necessario scrivere.
Quote:
il problema è perchè quello che altri fanno faticando 1 su questo forum costa 100...
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Anche questo topic è un esempio del problema.
E più importante la natura o l' educazione? Se ci si pone la domanda ad un livello diciamo scientifico, a scopo di ricerca, allora può essere interessante.
Ma dal punto di vista personale è concretamente irrilevante, è sintomo di un pensiero disfunzionale.
Io sono così perchè ho il gene x, perchè ho vissuto le esperienze y, o perchè ho il gene x ed ho vissuto le esperienze y?
Dal momento che non posso giungere ad una risposta certa e netta è inutile arrovellarsi. O meglio, è utile per arrivare al punto in cui ci si stuferà di arrovellarsi e si comincerà ad agire per trovare una soluzione personale ai probemi che evidentemente ci sono. Procedendo così però tutto diventa estremamente difficoltoso, e qui torniamo alla questione dell' 1 contro 100.
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22-09-2013, 12:24
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#22
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: Mantova
Messaggi: 3,395
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Quote:
Originariamente inviata da MeStessa93
E se uno è talmente problematico da non riuscire a dire allo psicologo di non volerci andare più?
A me sembra come dire: "lei fa schifo, non vale niente, me ne vado".
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Eh lo so, anche questo è un bel problema.
Secondo me però la validità o l'efficacia di una terapia può essere discussa con il terapeuta stesso. Così nel caso sia davvero inefficace, si può convenire assieme di cambiare, ammesso che lo psicologo non faccia veramente schifo!
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22-09-2013, 12:55
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#23
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Intermedio
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 100
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Quote:
Originariamente inviata da Franz86
Anche questo topic è un esempio del problema.
E più importante la natura o l' educazione? Se ci si pone la domanda ad un livello diciamo scientifico, a scopo di ricerca, allora può essere interessante.
Ma dal punto di vista personale è concretamente irrilevante, è sintomo di un pensiero disfunzionale.
Io sono così perchè ho il gene x, perchè ho vissuto le esperienze y, o perchè ho il gene x ed ho vissuto le esperienze y?
Dal momento che non posso giungere ad una risposta certa e netta è inutile arrovellarsi. O meglio, è utile per arrivare al punto in cui ci si stuferà di arrovellarsi e si comincerà ad agire per trovare una soluzione personale ai probemi che evidentemente ci sono. Procedendo così però tutto diventa estremamente difficoltoso, e qui torniamo alla questione dell' 1 contro 100.
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Io vorrei tanto iniziare ad agire ma non so cosa fare, mi sembra di essere in una situazione senza vie di uscita. Comunque ci sto provando, ed andrò da uno psicologo perché da sola è impossibile
Ma in ogni caso riflettere sulle cose che mi riguardano, anche per il semplice piacere di pensare e mettere in moto il cervello senza avere necessariamente sbocchi pratici e materiali, non mi sembra sintomo di pensiero disfunzionale. Pensiero ed azione non si ostacolano a vicenda!
Questo non me lo toglierà mai nessuno psicologo.
Non siamo soltanto animali che reagiscono automaticamente agli eventi.
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22-09-2013, 13:10
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#24
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Banned
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Südtirol
Messaggi: 6,981
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Quote:
Originariamente inviata da Lara.
Io vorrei tanto iniziare ad agire ma non so cosa fare, mi sembra di essere in una situazione senza vie di uscita. Comunque ci sto provando, ed andrò da uno psicologo perché da sola è impossibile
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Ottimo, questa è già un' azione.
Quote:
Ma in ogni caso riflettere sulle cose che mi riguardano, anche per il semplice piacere di pensare e mettere in moto il cervello senza avere necessariamente sbocchi pratici e materiali, non mi sembra sintomo di pensiero disfunzionale. Pensiero ed azione non si ostacolano a vicenda!
Questo non me lo toglierà mai nessuno psicologo.
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Dipende se davvero pensi per il piacere di pensare, o se finisci tuo malgrado a pensare.
Proprio tu hai parlato di
Quote:
Originariamente inviata da Lara.
introversi all'eccesso da sempre
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, presumo riferendoti a te stessa.
Pensiero ed azione spesso si ostacolano a vicenda invece, speciamente se si tratta semplicemente di pensieri sbagliati.
Quote:
Non siamo soltanto animali che reagiscono automaticamente agli eventi.
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Gli animali non sono esattamente come vengono solitamente liquidati, e noi umani non siamo così poco animali come amiamo rappresentarci (no, non mi riferisco al sesso).
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20-11-2014, 11:40
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#25
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,067
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Quote:
Originariamente inviata da recluso
Tornando alla questione natura vs famiglia, propendo per un mix. Per lungo tempo ho pensato che i miei problemi fossero innati, dato che sono sempre stato problematico fin da piccolo ma senza aver mai subito traumi da parte degli altri.
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Quoto, vale anche per me.
Parlando di genetica, se entrambi i genitori presentano lievi ansie e nevrosi, ad un livello compatibile con una vita normale, pur non essendo esperto di genetica credo sia possibile ereditare da entrambi i geni per l'ansia ad esempio, e manifestarla quindi ad un livello superiore al loro che invece era medio/basso oppure erano portatori sani.
Io non so se esistano dei geni che codificano il temperamento timido o quello ansioso, ma se così fosse e probabilmente lo è, molte cose si spiegherebbero.
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20-11-2014, 12:40
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#26
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,067
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
Secondo me la questione genetica/ambiente si risolve semplicemente considerando che tutti i bambini sono felici e allegri e (a meno di casi genetici davvero gravi, percentuale molto piccola) solo genitori timidi possono "spezzarne" il carattere e ridurli alla timidezza o all'infelicità.
All'inizio in pratica partiamo tutti uguali, poi le strade si allontanano, ma solo per il prolungarsi dell'influenza (benefica o malefica) dei genitori.
Tanti bambini cresciuti in famiglie disfunzionali quando poi per qualche motivo vengono affidati a famiglie sane si riallineano velocemente a un profilo psicologico mediamente sano.
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Parlo più da osservatore che da esperto, ma ci sono comunque i bambini più irrequieti, insofferenti, che piangono tanto e quelli più calmi, poi certo col tempo i caratteri si delineano di più, ma credo che anche nel bambino si riesca ad intravedere qualcosa.
L'influenza ambientale è fondamentale, ma quella genetica fa' la sua parte, puoi fare tutta la vita sana che vuoi, ma se hai predisposizione per il diabete, questo ti verrà, magari più tardi o in forma meno aggressiva, ma viene.
E' verosimile che i geni portino le informazioni sul carattere, così come accade per le caratteristiche fisiche o le malattie.
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20-11-2014, 20:30
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#27
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,213
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D' accordo che chi ha un famigliare psicotico non sempre sviluppa la schizofrenia, ma non è detto però che non può manifestarsi nelle future generazioni.
Il fatto dei bambini che sentono che "aria tira" già appena mettono il "naso fuori" e che poi manifestano problemi mentali è una teoria nella quale non sono d'accordo. Ci sono bambini che crescono in ambienti ostili ma non per questo come conseguenza si ammalano di psicosi, soffrono molto, ma non sono ammalati per loro fortuna.
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21-11-2014, 18:38
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#28
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,213
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
Ma scusa, se uno è appena nato, ha 1 giorno, è completamente dipendente dagli altri per la sopravvivenza, ha fame e la mamma-tetta che ha davanti lo guarda in cagnesco con l'aria evitante/disprezzante/poco accogliente, secondo te come si sente?
Secondo te un organismo così giovane (e quindi così malleabile) quanti secondi netti ci mette a sviluppare 3000 scompensi psicologici per la fifa e per il desiderio di compiacere l'Incompiacibile?
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Secondo il mio parere avrà 3000 scompensi ma non svilupperà per questa causa la psicosi ... potrà avere una depressione reattiva all'evento, ma non una malattia come l'autismo o altro. Poi chissà magari ricerche scientifiche dimostreranno il contrario e allora "tanto di cappello".
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21-11-2014, 19:01
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#29
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Messaggi: 5,277
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Ma se uno nasce da un genitore psicotico non combinerà necessariament alla familiarità un'educazione disastrosa?
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21-11-2014, 19:13
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#30
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,213
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
un organismo così giovane (e quindi così malleabile) quanti secondi netti ci mette a sviluppare 3000 scompensi psicologici per la fifa e per il desiderio di compiacere l'Incompiacibile?
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Se vuoi puoi spiegarmi cosa intendi per 3000 scompensi psicologici...
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21-11-2014, 19:30
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#31
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Intermedio
Qui dal: Nov 2014
Messaggi: 113
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Interessante il dibattito. E' un argomento fondamentale.
Se non fosse anche questione di educazione, cultura, apprendimento, la stessa professione di psicologi che ci apprestiamo a svolgere non avrebbe ragione di esistere!
Sia per esperienza personale sia soprattutto basandomi sugli sviluppi scientifici, mi pare che gli studiosi abbiano rinunciato a capire quale è la "percentuale" della natura e quale la percentuale dell'apprendimento. Impossibile stabilirlo.
Mentre tanti studi evidenziano che quando la persona impara a pensare e ad agire in modo diverso, che sia grazie alla psicoterapia o per suoi tentativi personali, anche la sua fisiologia si attiva e funziona in modo diverso. E' come se il corpo ad un certo punto assecondasse il cambiamento.
Per cui sono molto ottimista circa le capacità che una persona ha di cambiare e di divenire responsabile del proprio destino.
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21-11-2014, 19:30
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#32
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Intermedio
Qui dal: Nov 2014
Messaggi: 113
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Di nuovo complimenti a Lara, è un argomento affascinante!
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21-11-2014, 22:41
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#33
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,892
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io penso che semplicemente si tratti di un mix:
nasciamo con certe predisposizioni biologiche, con deicanali fisici.
ma l'influenza dell'ambiente si basa molto sulle proprie predisposizioni biologiche
facciamoci caso anche negli animali, gli allevatori di animali sanno bene che facendo accoppiare due animali calmi è probabile che nasceranno figli calmi etc. etc.
poi ovvio, l'ambiente influenzerà ma non tutti reagiscono allo stesso modo
ci sono cani ad esempio che a causa di maltrattamenti continui che han subuto sviluppano un ansia, una fobia sociale fino ad appiattirsi al suolo o scappare e altri invece che reagiranno abbaiando o ringhiando quindi essendo più aggressivi
quindi la risposta è:
è vero che l'ambiente tende ad influenzarci etc. ma le probabilità di influenzarci aumentono o diminuiscono in un lato piuttosto che in un altro in base alle proprie predisposizioni caratteriali di ognuno di noi.
d'altronde i tratti del volto indicono caratteristiche della nostra personalità (ex fisiognomica ora detta morfopsicologia) e con certi tratti del volto ci nasci..
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Ultima modifica di Ansiaboy; 21-11-2014 a 22:43.
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22-11-2014, 10:03
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#34
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,892
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
per me, che lo trovo personalissimamente sciocco e non voglio nemmeno a guardare se certe cose possano essere importanti o meno Chissene importa quale sia la percentuale o cosa siano in particolare nonostante sia stato io ad introdurre le paroline i 3000 complessi che vengono ai (perche me ne infischio) poveri bambini maltrattati, per me è meglio iniziare a trattare meglio noi stessi e gli altri a prescindere da come ci trattano ? . Il resto è tutto relativo.
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fixed for you
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22-11-2014, 10:13
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#35
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Isolationville (Limboland)
Messaggi: 5,181
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Topic ispirato
Tra i miei parenti la diatriba tutt'ora sussiste giacché ognuno ha optato per approcci diversi.
Personalmente, avendo un'anamnesi familiare che lascia pochi dubbi in merito ad una predisposizione genetica ed essendo di conseguenza stata cresciuta da almeno un genitore con problematiche psichiatriche, avendo anche la necessità di elaborare il mio vissuto in ambito psicoterapico e ritenendo che alterazioni della fisiologia neuronale possano anche insorgere nel tempo, aldilà delle predisposizioni genetiche, ho optato per un approccio omnicomprensivo.
La mia psicoanalista è anche medico psichiatra, dopo aver esperito ora l'uno ora l'altro approccio, volendo semplicemente stare meglio ho ritenuto fosse la scelta più adatta a me.
Non ritengo debba esserlo per tutti.
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Ultima modifica di rosadiserra; 22-11-2014 a 10:19.
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22-11-2014, 10:59
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#36
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,892
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
per meQuesta è corretta.
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fixed for you.
quindi tu tratteresti bene una persona che ti tratta male ?
e poi il non sano di mente sarei io......
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22-11-2014, 11:05
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#37
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,892
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
Sei sicuro di voler sentire le mie teorie sul masochismo come caratteristica primaria della sanità psicologica?
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22-11-2014, 13:44
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#38
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,213
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Quindi la verità sta sempre in mezzo, la migliore terapia è un approccio integrato, lo psicologo si avvarrà dello psichiatra e viceversa.
Con la speranza che non si faccia troppa confusione..
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22-11-2014, 17:38
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#39
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Intermedio
Qui dal: Nov 2014
Messaggi: 113
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Quote:
Originariamente inviata da Noriko
Quindi la verità sta sempre in mezzo, la migliore terapia è un approccio integrato, lo psicologo si avvarrà dello psichiatra e viceversa.
Con la speranza che non si faccia troppa confusione..
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In molti casi lo psichiatra lavora in modo coordinato con uno psicologo.
Lo psichiatra da cui sono andato per un paio d'anni lavorava in team con una psicologa E ho molto beneficiato di questo team-working!
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22-11-2014, 17:39
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#40
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Intermedio
Qui dal: Nov 2014
Messaggi: 113
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Quote:
Originariamente inviata da Noriko
Quindi la verità sta sempre in mezzo, la migliore terapia è un approccio integrato, lo psicologo si avvarrà dello psichiatra e viceversa.
Con la speranza che non si faccia troppa confusione..
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Non c'entra col topic...ma mi piace molto il tuo avatar!
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