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06-01-2011, 14:23
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#1
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Esperto
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 576
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Ultima modifica di awasted; 08-02-2011 a 03:44.
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06-01-2011, 14:31
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#2
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,205
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Quote:
Originariamente inviata da awasted
Vabbè, forse in questo forum non ci azzecca niente... però a volte mi sento così.. incapace di affrontare un problema/ostacolo (anche il più idiota) perché "a che serve, tanto andrà male", ormai sono rassegnata... non è sempre stato così, ma più passa il tempo più è difficile avere speranze e fiducia..
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é difficile perchè noi spesso vediamo tutto impossibile da realizzare, anche le cose più semplici...succede anche a me, ora sto provando la politica dei piccoli passi (ma piccoli piccoli...). Prova ad affrontare gli ostacoli più idioti come li definisci tu, i più facili, ne superi uno, hai fatto una conquista, ti prepari per quello dopo, prendendoti tutto il tempo necessario....non è che spariscono tutti i problemi, però qualcosina alla lunga migliora...meglio che niente
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06-01-2011, 18:18
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#3
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Banned
Qui dal: Dec 2010
Messaggi: 2,132
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Quote:
Originariamente inviata da awasted
Quando il problema appare troppo grande, quando ci viene mostrata troppa realtà, tendiamo ad arrenderci. Ci rassegnamo. Non riusciamo a mettere in atto alcun tipo di azione perchè i disastri ci appaiono inesorabili. In una cultura in cui la gente ha troppa paura per affrontare le malattie gengivali, come si può convincerla ad affrontare un qualsiasi altro problema? L'inquinamento? L'eguaglianza dei diritti? E come spingerla a lottare?"(
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Generalizzi troppo!
"Ad un passo dal baratro tutti cambiano..." (cit)
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06-01-2011, 18:30
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#4
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: Altrove
Messaggi: 4,538
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interessante! in fondo è quello che penso della mia situazione. Fino ad un certo punto ho lottato, o cercato di fare qualcosa, terapie, farmaci e altro, ora me ne frego di tutto, tanto non serve a nulla, io sono così e amen.
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06-01-2011, 18:38
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#5
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Esperto
Qui dal: Dec 2008
Ubicazione: Su una panchina al Brunswick Centre, London
Messaggi: 2,049
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in effetti è tristemente vero quello che scrivi...
con l'aggravante che a noi nessuno ha mostrato un problema ingigantendolo, siamo noi a vederlo così...
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06-01-2011, 19:43
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#6
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Banned
Qui dal: Jan 2009
Messaggi: 1,924
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Awasted potresti fare un esempio di un problema/ostacolo anche piccolo che ti sentivi incapace di affrontare?
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07-01-2011, 01:35
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#7
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Banned
Qui dal: Jan 2009
Messaggi: 1,924
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Secondo me la politica dei piccoli passi va bene, ma bisogna allo stesso tempo imparare a non vedere il fallimento dove eventualmente non c'è o dove non è così tragico come ci sembra, ad accettare la propria fallibilità, ed anche a non ridurre la propria vita ad un insieme di obiettivi da raggiungere. Per esempio vedo tante persone disperate per l'università e dico - ma il discorso che sto per fare non vale per te che sei una grande e finirai sicuramente di dare gli ultimi esami e prenderai la tua laurea - è proprio necessario che tutti oggi abbiano una laurea o è, tra le altre cose, un obiettivo socialmente sentito "perché ce l'hanno tutti e non posso essere da meno degli altri", e così magari anche per accontentare mammina e papino si fa tanta fatica per prendere un inutile pezzo di carta che non si userà mai quando potrebbe essere più utile un istituto professionale o altro?
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07-01-2011, 01:58
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#8
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Banned
Qui dal: Dec 2010
Messaggi: 2,132
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Quote:
Originariamente inviata da moonwatcherII
Secondo me la politica dei piccoli passi va bene, ma bisogna allo stesso tempo imparare a non vedere il fallimento dove eventualmente non c'è o dove non è così tragico come ci sembra, ad accettare la propria fallibilità, ed anche a non ridurre la propria vita ad un insieme di obiettivi da raggiungere. Per esempio vedo tante persone disperate per l'università e dico - ma il discorso che sto per fare non vale per te che sei una grande e finirai sicuramente di dare gli ultimi esami e prenderai la tua laurea - è proprio necessario che tutti oggi abbiano una laurea o è, tra le altre cose, un obiettivo socialmente sentito "perché ce l'hanno tutti e non posso essere da meno degli altri", e così magari anche per accontentare mammina e papino si fa tanta fatica per prendere un inutile pezzo di carta che non si userà mai quando potrebbe essere più utile un istituto professionale o altro?
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Io dico che è meglio coltivare delle "potenzialità", non si za mai cosa può succedere.
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09-01-2011, 18:18
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#9
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Banned
Qui dal: Jan 2009
Messaggi: 1,924
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Quote:
Originariamente inviata da awasted
una grande .... ?!?!?
vabbè, anche se non era questo il punto, obiettivamente se non riesco a portare a termire un obiettivo per cui mi sono impegnata tanto vuol dire che ho fallito.. anche se col tempo la cosa può assumere un'importanza puramente simbolica
naturalmente non è niente di tragico nonostante l'apparente catastrofismo, non ne faccio un dramma
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Sìsì, una grande.
E non mi fate ripetere la solita tiritera contro la mentalità americana secondo cui il valore di una persona dipende dai suoi successi, etc. etc.
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09-01-2011, 18:38
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#10
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Esperto
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 4,959
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Quote:
Originariamente inviata da awasted
"All'università ci diedero da leggere una ricerca su dei soggetti cui erano state mostrate delle foto di malattie gengivali. Erano foto di gengive marce e deformi e denti macchiati, e il senso era scoprire che effetto avrebbero sortito quelle immagini sulle abitudini di pulizia orale della gente. A un primo gruppo vennero mostrate delle dentature solo parzialmente cariate. Al secondo gruppo furono mostrate delle gengive moderatamente intaccate. Al terzo vennero mostrate bocche annerite, gengive spellate, rammollite e sanguinanti, denti marroni o caduti. I soggetti del primo gruppo della ricerca continuarono a prendersi cura dei propri denti come avevano sempre fatto. Quelli del secondo, iniziarono a usare spazzolino e filo interdentale in modo un po piu costante. Quelli del terzo gruppo, ci rinunciarono del tutto. Smisero di lavarsi i denti e di usare il filo interdentale e rimasero ad aspettare che i loro denti diventassero neri. Nella ricerca, questo effetto veniva definito narcotizzazione. Quando il problema appare troppo grande, quando ci viene mostrata troppa realtà, tendiamo ad arrenderci. Ci rassegnamo. Non riusciamo a mettere in atto alcun tipo di azione perchè i disastri ci appaiono inesorabili. In una cultura in cui la gente ha troppa paura per affrontare le malattie gengivali, come si può convincerla ad affrontare un qualsiasi altro problema? L'inquinamento? L'eguaglianza dei diritti? E come spingerla a lottare?"
Vabbè, forse in questo forum non ci azzecca niente... però a volte mi sento così.. incapace di affrontare un problema/ostacolo (anche il più idiota) perché "a che serve, tanto andrà male", ormai sono rassegnata... non è sempre stato così, ma più passa il tempo più è difficile avere speranze e fiducia..
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MOlto interessante questo post, è una metafora, una parabola, che mostra con un esempio visivo (i denti marci) il meccanismo mentale perverso che porta all'inazione quando invece dovremmo agire con più solerzia
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