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09-09-2011, 19:38
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#1
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Banned
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 1,195
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Nel topic sulle aspettative nei confronti degli altri, parlavo di una mancanza di quel quid in più che mi impedisce sistematicamente di mandare avanti un rapporto, farlo evolvere e sviluppare...per timore di espormi maggiormente con conseguente rivelazione di aspetti non proprio "felici" di me stesso.
Penso di aver sempre privilegiato il cercare di nascondere le crepe, quello che non va anzichè puntare a mostrare quello che di buono e positivo fa parte della mia identità...e questo chiaramente è un grosso handicap, in quanto preso dal terrore di far emergere l'inconfessabile non riesco, per l'appunto, a rivelarmi per come vorrei
Non credete anche voi che forse (penso valga per tantissimi del forum) una delle nostre fregature sia stata sempre quella di giocare in difesa anzichè in attacco? ( attacco nel senso sopra indicato, non certo di essere spavaldi,sfrontati ed attaccare bottone anche con le pietre).
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Ultima modifica di niky; 09-09-2011 a 19:42.
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09-09-2011, 20:10
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#2
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Intermedio
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 207
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Penso proprio di si, giocare in difesa, per cercare di mostrare il lato migliore di noi e scappare quando si manifesta il lato peggiore, oppure non parlarne, mostra una immagine di noi artefatta, meccanica, non meritevole di fiducia perché un po' ingannevole.
E' come quando vuoi fare una scelta, è giusto che tu conosca pro e contro di ciò a cui vai incontro facendo quella scelta.
Se nel rapporto mostriamo ( mi ci metto anche io, perché l'ho fatto e forse continuo a farlo ) solo il nostro lato migliore, dopo un po' puzza di fregatura.
Mi rendo conto che è difficile esporre tutto il male che abbiamo come cartellino da visita, e quindi forse, almeno all'inizio, è meglio tenere celati gli aspetti più oscuri, ma poi dopo un po' è necessario confrontarsi. Ognuno ha i suoi angoli d'ombra, le sue sfighe quotidiane. Un buon amico è colui che ti ascolta, è disposto ad ascoltarti.
Facile a dirsi, facile dire di volersi aprire, ma molto, molto difficile a farsi.
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09-09-2011, 20:52
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#3
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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Quote:
Originariamente inviata da niky
Nel topic sulle aspettative nei confronti degli altri, parlavo di una mancanza di quel quid in più che mi impedisce sistematicamente di mandare avanti un rapporto, farlo evolvere e sviluppare...per timore di espormi maggiormente con conseguente rivelazione di aspetti non proprio "felici" di me stesso.
Penso di aver sempre privilegiato il cercare di nascondere le crepe, quello che non va anzichè puntare a mostrare quello che di buono e positivo fa parte della mia identità...e questo chiaramente è un grosso handicap, in quanto preso dal terrore di far emergere l'inconfessabile non riesco, per l'appunto, a rivelarmi per come vorrei
Non credete anche voi che forse (penso valga per tantissimi del forum) una delle nostre fregature sia stata sempre quella di giocare in difesa anzichè in attacco? ( attacco nel senso sopra indicato, non certo di essere spavaldi,sfrontati ed attaccare bottone anche con le pietre).
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il mio punto di forza in una conversazione è l'ironia e la capacità nell'arte della conversazione vuota (bel tempo oggi, le tasse aumentano sempre per i poveri, che forte il barcellona, eccetera....) ed ho sempre sfoderato queste armi alla grande......
non servono ad una beata minc### -__-, quando si arriva al dunque, quando si scende nel personale non ho armi se non gambe veloci per scappare....
la paura di far scoprire i nostri vuoti sarà sempre più grande della nostra capacità di comunicare i tratti caratteriali maggiormente "apprezzabili" dalle altre persone
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09-09-2011, 20:54
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#4
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
Messaggi: 11,532
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NOn è facile scegliere cosa mostrare e cosa celare, riuscirci significa già essere molto avanti.
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10-09-2011, 22:59
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#5
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Banned
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 1,195
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Quote:
Originariamente inviata da Datagram
Penso proprio di si, giocare in difesa, per cercare di mostrare il lato migliore di noi e scappare quando si manifesta il lato peggiore, oppure non parlarne, mostra una immagine di noi artefatta, meccanica, non meritevole di fiducia perché un po' ingannevole.
E' come quando vuoi fare una scelta, è giusto che tu conosca pro e contro di ciò a cui vai incontro facendo quella scelta.
Se nel rapporto mostriamo ( mi ci metto anche io, perché l'ho fatto e forse continuo a farlo ) solo il nostro lato migliore, dopo un po' puzza di fregatura.
Mi rendo conto che è difficile esporre tutto il male che abbiamo come cartellino da visita, e quindi forse, almeno all'inizio, è meglio tenere celati gli aspetti più oscuri, ma poi dopo un po' è necessario confrontarsi. Ognuno ha i suoi angoli d'ombra, le sue sfighe quotidiane. Un buon amico è colui che ti ascolta, è disposto ad ascoltarti.
Facile a dirsi, facile dire di volersi aprire, ma molto, molto difficile a farsi.
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In linea di massima sono d'accordo con quanto dici...però tengo a precisare che quando parli di "mostrare il lato migliore puzza di fregatura" non si tratta, almeno per me ma penso per tutti noi, di fingere di star bene e rivelare un'identità che non ci appartiene...quel lato migliore è veritiero e si manifesta quando siamo a nostro agio, la gente non ci è ostile, percepiamo affinità, ecc......non è una bella faccia da esibire per piacere al resto del mondo e sembrare felici e contenti. Poi di sicuro le nostre ansie ingigantiscono quello che definiamo il lato peggiore, le zone d'ombra che tutti hanno ma che per noi diventano insormontabili ed inconfessabili
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10-09-2011, 23:08
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#6
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Banned
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 1,195
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Quote:
Originariamente inviata da Taxi driver
Mi piace quello che hai detto, nei rapporti con gli altri noi "giochiamo in difesa".
Anche io, quando mi trovo con le altre persone, sto sempre attentissimo a non lasciar trasparire quello che si cela dietro la facciata, cerco di evitare in ogni modo le domande personali perchè ho paura che, sbottonandomi troppo, si possa capire la verità.
E' ovvio che in questo modo è difficile avere delle relazioni sociali. Io, non solo non mostro i lati positivi che ho (e nonostante tutto, credo che qualcuno ci sia), ma finisco col non mostrare proprio nessun lato della mia personalità, perchè penso solo a non far sgretolare la candida facciata dietro cui mi nascondo. I miei rapporti con gli altri sono improntati alla massima superficialità, parlo con tutti, ma alla fine non dico mai niente a nessuno.
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penso che al di là delle domande personali, che naturalmente possono far uscire qualcosa, sia proprio quello che diciamo, il modo in cui lo facciamo, a delinearci agli occhi dell'interlocutore...è chiaro che, di conseguenza, non ci "dedichiamo" alla "promozione" di noi stessi perchè il pensiero che una mossa, una parola, siano sbagliate e fuori posto sbarra il cammino verso il passo successivo.
Paradossalmente si rischia di ottenere un effetto boomerang perchè si dà l'impressione di chi non ha personalità (nel senso di nulla da offrire, nel bene o nel male) e vive nell'apatia e nell'inconcludenza totale a tutti i livelli, roba che la gente detesta più di una storia pietosa!
quel "parlo con tutti ma non dico mai niente a nessuno" lo trovo abbastanza calzante anche per me
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11-09-2011, 00:31
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#7
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Intermedio
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 173
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Ci pensavo qualche giorno fa: uno degli errori che non farò mai più sarà quello di giudicare ciò che di me stessa puù ritenersi migliore e peggiore, perchè poi finerei di nuovo per privare all'altro cose di me che in realtà potevano anche affascinare/piacere... e invece io li consideravo difetti da celare...
Comunque no, da poco tempo a questa parte faccio conoscere di me tutto, anche il grottesco...
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11-09-2011, 10:44
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#8
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: Altrove
Messaggi: 4,534
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Mostrare il meglio e celare il peggio?
Dovrei allora andare in giro con le braghe calate ed un sacchetto in testa
uahahahahahaa
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