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Vecchio 09-04-2012, 15:32   #1
Esperto
L'avatar di Pietro
 

come vedete la morte?come una liberazione dalle nostre continue pene quotidiane oppure come una tragica fine dell'esistenza terrena che meriterebbe comunque di essere vissuta?

Secondo Seneca la morte, liberazione da tutte le sofferenze, offese e preoccupazioni della vita, non deve essere temuta perché coincide con il nulla, anzi, egli nel dialogo "De providentia" sostiene che quando il peso della vita diventa insostenibile è ammesso il suicidio. "Non sempre bisogna cercare di tenere la vita, perchè vivere non è un bene, ma è bene vivere bene"(Ep.70).

Ultima modifica di Pietro; 09-04-2012 a 15:36.
Vecchio 09-04-2012, 15:38   #2
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La morte è un momento della vita.

Non è detto che dopo non sia peggio.

Dopo la morte vi è il nulla cosmico.

Nel dubbio, meglio vivere, avendo l'incertezza se dopo vi fosse una reincarnazione o vite ulteriori varie, sarebbe forse bello reincarnarsi in una vita migliore certamente.
Vecchio 09-04-2012, 16:13   #3
Banned
 

La morte è la fine della sofferenza.

ma anche un ritorno alla condizione (di sempre) precedente il nostro concepimento:
la non-esistenza
Vecchio 09-04-2012, 16:29   #4
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Quote:
Originariamente inviata da OmbraDiMeStesso Visualizza il messaggio
La si potrebbe paragonare al triplice fischio dell'arbitro.
Se stai perdendo con 5 goal di scarto non vedi l'ora che arrivi..
perdonami ma credo di non aver capito: potresti chiarire questa similitudine?
Vecchio 09-04-2012, 16:34   #5
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Siccome non credo in niente, penso che la morte non sia altro che uno stato naturale imprescendibile e da cui non possiamo scappare. E' brutto pensare che tutto quello che facciamo oggi non conta niente, che progetti a cui teniamo non avranno più alcun senso nell'aldilà, ma, fino a prova contraria, fino a che non avrò prove concrete che manifestino il contrario, non vedo altre ipotesi plausibili atte a spiegare il "mistero" della morte.

Ultima modifica di maury25; 09-04-2012 a 16:39.
Vecchio 09-04-2012, 16:39   #6
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Quote:
Originariamente inviata da Pietro Visualizza il messaggio
come vedete la morte?come una liberazione dalle nostre continue pene quotidiane oppure come una tragica fine dell'esistenza terrena che meriterebbe comunque di essere vissuta?
Nel mio caso sarebbe certamente porre fine alla mia vita che ormai sta diventando
un fardello troppo grande da portare avanti, però dopo molti esami di coscienza
mi sono reso conto che il suicidio farebbe troppo male ai miei famigliari, comunque
molte notti prima di addormentarmi spero di non risvegliarmi più.
Vecchio 09-04-2012, 16:45   #7
Esperto
L'avatar di Fallitoperenne
 

1)credo che il topic verrà chiuso...
2)no,non è una liberazione.è un modo per riposare,ma non è una liberazione
Vecchio 09-04-2012, 16:48   #8
Esperto
L'avatar di Pierlux
 

Nessuno sa nulla riguardo la morte.. Quindi perché pensarla? Sono d'accordo con Martello "Non è detto che dopo non sia peggio" .. Una liberazione? E' vero che abbiamo una miriade di problemi alle spalle ma al mondo siamo tutti essere umani con gli stessi diritti.. Perché non pensi di morire di vecchiaia(magari a 120 anni)? Nella vita può succedere di tutto.. Bisogna solo provare a godere di ogni singolo istante e sperare che esista qualcosa o qualcuno capace di farti star bene.. Mai rinunciare alla vita, mai arrendersi!
Vecchio 09-04-2012, 16:49   #9
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da OmbraDiMeStesso Visualizza il messaggio
Idem nella vita, se non hai speranza di vincere o pareggiare(essere felice o almeno non triste), aspetti svogliato che la morte sopraggiunga per sollevarti dal peso dell'esistenza.
per certi versi potrei anche essere d'accordo, ma con molta riserva...nella vita per vincere o pareggiare bisogna mettersi in gioco fino alla fine, la "dura legge del gol" tanto cara a max pezzali in un certo senso può essere un principio informatore dell'intera esistenza... i momenti di depressione e fallimento (che nella metafora che hai usato tu sarebbero quelli in cui la tua squadra è in svantaggio) capitano sempre ma quello che conta è riuscire ad aprirsi la propria strada fino in fondo...ergo: non smettere mai di arrendersi e lottare!

assioma che sto cercando di fare mio fino in fondo

Ultima modifica di alvaro; 09-04-2012 a 16:54.
Vecchio 09-04-2012, 17:15   #10
Esperto
L'avatar di barclay
 

Il concetto di morte è intimamente legato alle proprie credenze filosofiche/religiose. Io sono ateo, non credo nell'aldilà, quindi rispondo che la morte è una liberazione.
Vecchio 09-04-2012, 17:26   #11
Esperto
L'avatar di Yumenohashi
 

Quote:
Originariamente inviata da Pietro Visualizza il messaggio
come vedete la morte?come una liberazione dalle nostre continue pene quotidiane oppure come una tragica fine dell'esistenza terrena che meriterebbe comunque di essere vissuta?

Secondo Seneca la morte, liberazione da tutte le sofferenze, offese e preoccupazioni della vita, non deve essere temuta perché coincide con il nulla, anzi, egli nel dialogo "De providentia" sostiene che quando il peso della vita diventa insostenibile è ammesso il suicidio. "Non sempre bisogna cercare di tenere la vita, perchè vivere non è un bene, ma è bene vivere bene"(Ep.70).
Come sei colto,
Secondo me se la gente avesse le palle di uccidersi o se comunque il suicidio fosse cosa rapida e indolore la popolazione sarebbe decimata, e in ogni caso è una liberazione dagli sbattimenti quotidiani, o comunque è un dire basta nel momento in cui capisci che non vale più la pena. Come selezionare salva ed esci quando non hai più voglia di giocare a un videogame u.u
Vecchio 09-04-2012, 17:30   #12
Esperto
L'avatar di canza
 

Quote:
Originariamente inviata da Pietro Visualizza il messaggio
come vedete la morte?come una liberazione dalle nostre continue pene quotidiane oppure come una tragica fine dell'esistenza terrena che meriterebbe comunque di essere vissuta?
Se dopo la morte non c'è nulla allora è una liberazione dalle nostre pene, se invece c'è qualcosa, poichè non sappiamo cosa, potrebbe capitare di ritrovarsi in una situazione persino peggiore di quella che abbiamo abbandonato in vita...

Quote:
Originariamente inviata da Pietro Visualizza il messaggio
Secondo Seneca la morte, liberazione da tutte le sofferenze, offese e preoccupazioni della vita, non deve essere temuta perché coincide con il nulla, anzi, egli nel dialogo "De providentia" sostiene che quando il peso della vita diventa insostenibile è ammesso il suicidio. "Non sempre bisogna cercare di tenere la vita, perchè vivere non è un bene, ma è bene vivere bene"(Ep.70).
Se coincide con il nulla ha ragione, ma se dopo la morte non c'è il nulla come la mettiamo?
Vecchio 09-04-2012, 17:46   #13
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

oddio, non lo so, spero di incontrarla il più tardi possibile, sono affezionato a questa vita, seppur a volte sia faticosa (anche se mi rendo conto di essere privilegiato rispetto a 4/5 di umanità) è sempre un gran bel viaggio, e non voglio fare l'errore di non saperlo riconoscere....
Vecchio 09-04-2012, 18:38   #14
Esperto
L'avatar di Novak
 

Il più delle volte non la considero, nè la auspico nè la temo, se accadesse poco me ne importerebbe, le "sorriderei di rimando" come dicono nel Gladiatore.
Nei momenti più difficili, è invece la mia consolazione sapere che grazie ad essa bene o male le mie difficoltà e sofferenze finiranno forzatamente, quindi la morte in tal caso mi fa un po' da palliativo per andare avanti.
Quando sto bene, capita che accada l'opposto. Il pensiero dell'invecchiare e della morte mi atterrano, soprattutto se penso che possa colpire le persone che ho più a cuore.

In estrema sintesi, la vedo diversamente a seconda del mio umore, a volte in maniera positiva ed altre volte in maniera negativa. Riflettendoci, è una prova di come ogni evento di per sè considerato non sia nè positivo nè negativo, siamo noi ad attribuirgli di volta in volta un significato. Proprio come accade per i nostri insuccessi.
Vecchio 09-04-2012, 18:59   #15
Esperto
L'avatar di Pietro
 

Quote:
Originariamente inviata da Fallitoperenne Visualizza il messaggio
1)credo che il topic verrà chiuso...
perchè dovrebbero chiuderlo scusa? -.-
non istigo mica al suicidio!
Vecchio 10-04-2012, 14:33   #16
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da canza Visualizza il messaggio
Se coincide con il nulla ha ragione, ma se dopo la morte non c'è il nulla come la mettiamo?
Prima dovresti dire che cosa ti porta a pensare che dopo la morte ci sia qualcosa che ti riguarda.

Hai quelche prova di qualsiasi genere?
Vecchio 10-04-2012, 14:47   #17
Banned
 

wowo! Che discorsi di grande profondità!
Comunque io, da buon epicureista, vedo la morte come un ostacolo. Un ostacolo che mi impedisce di proseguire il mio cammino di esperienze e piaceri, di insegnamento e conoscenza.
E poi la morte non ci riguarda: "La morte non è nulla per noi, giacché quando noi siamo la morte non è venuta, e quando è venuta non siamo più".
Quindi la morte non ha niente a che fare con la mia vita, io non morirò mai. Semplicemente cesserò di essere, ma ciò non vuol dire che io muoia. Perchè non posso morire: se mi accorgessi di esser morto allora sarei ancora (perchè riuscirei a rendermene conto, solo chi è vivo riesce a percepire quel che gli accade intorno) e questo è impossibile
Vecchio 10-04-2012, 14:57   #18
Esperto
 

Come una cosa a cui non mi va di arrivare.
La vita è troppo corta, e il tempo corre troppo forte.
Vecchio 10-04-2012, 14:57   #19
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da VUCHAN94 Visualizza il messaggio
Come selezionare salva ed esci quando non hai più voglia di giocare a un videogame u.u
Solo che è la memory card o è rotta o non funge bene perchè non ritrova le partite salvate...



Riguardo alla domanda: mboooh.. per me la vita è fin troppo lunga e l'unica cosa che non sembra mancare è il tempo.... poi mi sa che quando avrò le altre cose la penserò diversamente.
Vecchio 10-04-2012, 16:01   #20
Avanzato
L'avatar di Keaton
 

Concordo con Seneca. E aggiungo che se madre natura non ci avesse provvisto dell' istinto di sopravvivenza secondo me l'umanità si sarebbe già estinta da un pezzo visto che l'intelletto ci costringe a chiederci il senso della vita che non c'è.
Detto questo per fortuna i miei istinti suicidi sono spariti perché le cose nella mia vita sono migliorate ma continuo a pensarla come Schopenhauer:
"La vita umana è come un pendolo che oscilla incessantemente fra noia e dolore, con intervalli fugaci, e per di più illusori, di piacere e gioia" la mia psicologa (che ringrazierò sempre) la poteva fare lunga quanto voleva ma quest'idea me la porterò nella tomba.
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