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27-10-2013, 09:34
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#1
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 1,112
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"Qualsiasi uomo notevole, chiunque cioè non appartenga a quei 5/6 dell'umanità dotati tanto miseramente dalla natura, rimarrà dopo i quarant'anni difficilmente esente da una certa traccia di misantropia" (Arthur Schopenhauer).
Dopo questa citazione come introduzione mi rivolgo logicamente, non tanto a chi vede ancora la sua distanza dalla "prassi comune" come un qualcosa da sconfiggere, ma a coloro che ormai come me sono irrimediabilmente distanti, chi per odio, chi per scarso interesse o fiducia.
Mi rivolgo a chi è cosciente che l'umanità "non ha la forza di rimuovere la pietra tombale che essa stessa ha fabbricato". A chi ormai è talmente fuori dal mondo e dall'umanità da vederla dall'alto, come se fosse un astronauta che osserva il pianeta nel suo orripilante complesso. Mi rivolgo a chi si è svegliato. A chi ha capito di essere diverso in un mondo di copie.
A chi non vuol far parte di tutto questo. A chi preferisce crescere in solitudine anzichè regredire omologandosi, perdendo la propria individualità ed il proprio essere.
Qual'è stata la molla, l'ispirazione, la situazione, il momento in cui avete capito che "il gruppo" non fa per voi? Il momento in cui avete capito le loro parole non sono le vostre parole? Il momento in cui avete capito di non aver bisogno di guide cieche? Il momento in cui avete capito che va bene così?
N.B: Ho scritto nel titolo che questa discussione NON è per tutti, perchè non tutti condividono questa forma di "eremitismo psicologico", probabilmente neanche io. Infatti questa mia misantropia è passata per varie fasi, che descriverò poi.
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27-10-2013, 09:38
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#2
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Nervenleben.
Messaggi: 2,958
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Quote:
Originariamente inviata da Mirrorpriors
A chi ormai è talmente fuori dal mondo e dall'umanità da vederla dall'alto
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Ogni complesso di superiorità è un complesso di inferiorità.
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27-10-2013, 09:58
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#3
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 1,112
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Con quella frase non intendo discutere di complesso di superiorità. Anche se mi rendo assai conto che quella frase messa così senza nessi che la giustifichino porta a scambiare lucciole per lanterne. Quindi me ne scuso. Siamo in un forum, quindi è fondamentale che nessuno si faccia strane idee.
Con quella frase intendevo dire "panoramica globale, visuale dall'alto". Un'altezza sempre più rilevante, che porta a vedere le cose nel loro complesso.
Spero sia più chiaro. Ho fatto anche l'esempio dell'astronauta
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27-10-2013, 10:02
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#4
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Nervenleben.
Messaggi: 2,958
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Non serve scusarsi, però la mia obiezione non riguarda quella frase, ma il discorso misantropista nel suo complesso.
______
Edit: comunque non ho intenzione di far abortire questo thread, se vuoi cancello i messaggi.
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Ultima modifica di Dedalus; 27-10-2013 a 10:11.
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27-10-2013, 10:33
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#5
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 1,112
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Conosci Emily the Strange? Il suo motto, tratto a una frase di Jonathan Davis è "VOI RIDETE DI ME PERCHÉ SONO DIVERSA. IO VI GUARDO E RIDO PERCHÉ SIETE TUTTI UGUALI". In pratica è questo il discorso. Non mi va di scendere a compromessi solo perchè sarei diverso. E la gente mi ha riempito così tanto la testa delle sue stronzate, che ormai la ripudio. Da allora ogni tanto scendo a controllare che siano nate persone migliori. Ma poi alla fine ritorno nel mio universo a vedere un'umanità alla quale non sono mai appartenuto.
Non vi è (più) odio nelle mie parole. Vi è solo lo scarso interesse e la scarsa fiducia uniti alla più totale incompatibilità.
C'è stato un momento in cui ho capito di essere nato in tal modo. Punto.
Ma non scendo più di così nei particolari. Diciamo in sintesi che sto bene dove sto e come sto.
E speravo che qui ci fosse della gente che la pensasse come me. Se no niente: questa discussione finirà nel precipizio.
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27-10-2013, 10:55
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#6
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Banned
Qui dal: May 2013
Ubicazione: Nagual
Messaggi: 1,950
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ormai è dal lontano '91, con l'avvento dei nirvana, del nuovo punk-rock, ma anche della prima vera ondata di merda ingiustificata sulle masse, per le masse. annaffiai abbondantemente con vino e mariuana, e davvero capii molte cose. la prima su tutte, che la solitudine è il minore dei mali.
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27-10-2013, 11:00
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#7
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Esperto
Qui dal: May 2009
Messaggi: 512
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anche io la pensavo come te. se soffri di fobia sociale,e sei da solo come un cane (come nel mio caso) la tua mente razionale cerca un senso (delle scuse) per la situazione che vivi. devi capire che la fobia nn la scegliamo noi, le emozioni nn le controlliamo noi. quindi la nostra nn è una scelta! tu non sei un misantropo,come non esiste una persona al mondo che voglia stare da solo!
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27-10-2013, 11:29
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#8
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Ubicazione: Torino
Messaggi: 913
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Quote:
Originariamente inviata da stupido
anche io la pensavo come te. se soffri di fobia sociale,e sei da solo come un cane (come nel mio caso) la tua mente razionale cerca un senso (delle scuse) per la situazione che vivi. devi capire che la fobia nn la scegliamo noi, le emozioni nn le controlliamo noi. quindi la nostra nn è una scelta! tu non sei un misantropo,come non esiste una persona al mondo che voglia stare da solo!
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Anch'io la penso così, è tutto frutto della nostra eccessiva razionalizzazione. Anche se devo ammettere che certe volte mi compiaccio delle scuse che mi creo per giustificare come sono.
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27-10-2013, 14:56
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#9
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Banned
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Circolo dei matti
Messaggi: 1,734
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La "misantropia" non è qualcosa che scegli, è qualcosa che segui, quasi come una direzione obbligata, quasi come non avessi altra scelta.
Nessuno diventa niente per caso; per ogni scelta c'è sempre una causa. Un misantropo è solo una persona stanca; stanca di parlare, di pensare, di agire; perciò rigetta l'umanità e s'erge in alto. Che sia un dono, una virtù, o una condanna, bè, questo non si può dire, non con certezza assoluta. Ognuno è padrone del proprio timone. Ognuno è vittima della propria disgrazia. E la vita, si sa, non risparmia nessuno.
Io credo soltanto che ognuno scelga per sè, e che le circostanze facciano il resto.
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Ultima modifica di Baloordo; 27-10-2013 a 14:58.
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27-10-2013, 15:03
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#10
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Nervenleben.
Messaggi: 2,958
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Quote:
Originariamente inviata da Mirrorpriors
Conosci Emily the Strange? Il suo motto, tratto a una frase di Jonathan Davis è "VOI RIDETE DI ME PERCHÉ SONO DIVERSA. IO VI GUARDO E RIDO PERCHÉ SIETE TUTTI UGUALI".
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A questo basta rispondere che oggi sono i misantropi che sono tutti misantropi negli stessi modi.
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27-10-2013, 15:56
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#11
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Intermedio
Qui dal: Jan 2013
Messaggi: 243
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Non capisco perché, a fronte dell'aver realizzato che non vogliamo e non sappiamo stare nel gregge, dovremmo rinunciare in toto ai rapporti umani.
Il disprezzo per la massa, che non è solo una forma di orgoglio per chi ne è escluso, ma innanzitutto una sacrosanta espressione della propria libera sensibilità etica ed estetica (se vogliamo essere liberi di apprezzare dobbiamo anche saper disprezzare; possibilmente senza sensi di superiorità/inferiorità ché non si tratta di classifiche ma solo di affinità e differenze); il disprezzo per la massificazione che il sedicente mondo sviluppato ha esacerbato in questi ultimi decenni, dicevo, in che modo si trasforma in disprezzo per l'essere umano in quanto tale? Che peraltro è evidentemente disprezzo innanzitutto per se stessi?
E' pieno in giro di "pecore nere", e molte hanno tra loro sensibilità molto simili, ancorché libere. Perché dovrebbero stare ognuna per conto suo in disparte a guardare il gregge con rancore?
PS. credetemi: la solitudine è il peggiore dei mali. Vabbe' in realtà il secondo, dopo la cattiva compagnia
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27-10-2013, 16:32
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#12
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Valdelatresca
Messaggi: 1,092
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Quote:
Originariamente inviata da Mirrorpriors
Non mi va di scendere a compromessi solo perchè sarei diverso.
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senza troppi fronzoli, vado al fulcro della questione. Tu dici che sei "diverso", ma sapresti dirmi perchè?
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27-10-2013, 16:39
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#13
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 2,270
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Basta cercare nella solitudine e in tutti i nostri problemi dei significati assurdi per arrivare a dire che siamo meglio, che siamo più adulti, che abbiamo capito tutto, ecc, ecc perchè non è vero.
E sento che tutte queste discussioni nascono perchè ci sentiamo inferirori e quindi dobbiamo trovare qualcosa per sentirci superiori ed in pace con noi stessi.
La solitudine, la depressione e tutto il resto sono pesanti da sopportare.
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27-10-2013, 16:42
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#14
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Esperto
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 576
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Quote:
Originariamente inviata da Mirrorpriors
"Qualsiasi uomo notevole, chiunque cioè non appartenga a quei 5/6 dell'umanità dotati tanto miseramente dalla natura, rimarrà dopo i quarant'anni difficilmente esente da una certa traccia di misantropia" (Arthur Schopenhauer).
Dopo questa citazione come introduzione mi rivolgo logicamente, non tanto a chi vede ancora la sua distanza dalla "prassi comune" come un qualcosa da sconfiggere, ma a coloro che ormai come me sono irrimediabilmente distanti, chi per odio, chi per scarso interesse o fiducia.
Mi rivolgo a chi è cosciente che l'umanità "non ha la forza di rimuovere la pietra tombale che essa stessa ha fabbricato". A chi ormai è talmente fuori dal mondo e dall'umanità da vederla dall'alto, come se fosse un astronauta che osserva il pianeta nel suo orripilante complesso. Mi rivolgo a chi si è svegliato. A chi ha capito di essere diverso in un mondo di copie.
A chi non vuol far parte di tutto questo. A chi preferisce crescere in solitudine anzichè regredire omologandosi, perdendo la propria individualità ed il proprio essere.
Qual'è stata la molla, l'ispirazione, la situazione, il momento in cui avete capito che "il gruppo" non fa per voi? Il momento in cui avete capito le loro parole non sono le vostre parole? Il momento in cui avete capito di non aver bisogno di guide cieche? Il momento in cui avete capito che va bene così?
N.B: Ho scritto nel titolo che questa discussione NON è per tutti, perchè non tutti condividono questa forma di "eremitismo psicologico", probabilmente neanche io. Infatti questa mia misantropia è passata per varie fasi, che descriverò poi.
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non sono misantropa, vorrei capire meglio il tuo punto di vista.
dici che vista dall'alto, nell'insieme, l'umanità è omologata e in regressione...
dal mio punto di vista, che più basso non si può, nel loro piccolo le persone sono molto diverse. ci si omologa, forse, per grandi linee.. come dire, nel complesso emerge un'immagine che non rispecchia i singoli individui.. non siamo frattali, insomma. è opinione diffusa che una visione complessiva delle cose equivalga a una loro comprensione maggiore e più profonda.. viste da vicino però le persone sorprendono, e spesso anche in maniera positiva.
non so se l'umanità abbia o meno la forza di "rimuovere la pietra tombale che essa stessa ha fabbricato", ma penso che almeno una parte (piccola, probabilmente) di persone ci stia provando, o stia cercando di andare in quella direzione.
certo è inevitabile restare delusi, disillusi e feriti, e quindi reagire col distacco, ma perché? vorrei sinceramente capirlo.
poi tu parli di guide cieche... non so cosa intendi. per me una parte di responsabilità è anche di chi segue ciecamente una guida, di chi non riesce a decidere autonomamente cosa seguire e fino a che punto.
p.s. penso che sia inevitabile avere a che fare con gli altri, che sia difficile e sgradevole oppure positivo, e sia impossibile distaccarsi completamente dagli altri, ma è possibile cercare di non dare agli altri un peso eccessivo, il potere di influenzare la nostra vita (umore, stati d'animo, felicità e infelicità) oltre un certo limite.
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Ultima modifica di awasted; 27-10-2013 a 16:57.
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27-10-2013, 17:01
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#15
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Avanzato
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 402
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sto così
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Ultima modifica di darkside; 22-03-2018 a 22:15.
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27-10-2013, 17:27
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#16
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Esperto
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: Provincia di Milano
Messaggi: 4,734
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semplicemente l'umanità è molto odiabile, tutto con validissimo motivi. bisogna cercare come hanno detto gia alcuni, qualche persona con cui stare che non si ''odi'' troppo. ma non riporci troppa fiducia.
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27-10-2013, 17:33
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#17
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 1,112
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Quote:
Originariamente inviata da awasted
non sono misantropa, vorrei capire meglio il tuo punto di vista.
dici che vista dall'alto, nell'insieme, l'umanità è omologata e in regressione...
dal mio punto di vista, che più basso non si può, nel loro piccolo le persone sono molto diverse. ci si omologa, forse, per grandi linee.. come dire, nel complesso emerge un'immagine che non rispecchia i singoli individui.. non siamo frattali, insomma. è opinione diffusa che una visione complessiva delle cose equivalga a una loro comprensione maggiore e più profonda.. viste da vicino però le persone sorprendono, e spesso anche in maniera positiva.
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Sono d'accordo con te, che magari al mondo ci saranno 3-4 persone "degne", fra virgolette (se sono su questo forum è per cercare quelle 3-4 persone. Non riesco infatti a credere di essere totalmente solo). Ma non so che dirti: solo, non me ne frega nulla, di cose come amicizia o amore, che se vogliamo essere sinceri non ho mai sperimentato. Quindi frasi come "tutti abbiamo bisogno ecc ecc", dette a me non hanno significato. Tutto qui.
Quote:
Originariamente inviata da awasted
non so se l'umanità abbia o meno la forza di "rimuovere la pietra tombale che essa stessa ha fabbricato", ma penso che almeno una parte (piccola, probabilmente) di persone ci stia provando, o stia cercando di andare in quella direzione.
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Il mondo tende al male. E' inutile fare qualsiasi cosa. Vi sono valori individuali e collettivi. Questi ultimi al giorno d'oggi sono la prova che l'umanità, sbagliando, non impara. Non vince il buono. Non vince il giusto. Vince il più forte. E lo fa tramite la sopraffazione del più debole. Sembra non esserci alcun nesso, ma è così: in ogni situazione è sempre la stessa storia.
Non importa cosa fanno gli altri. E' inutile.
Quote:
Originariamente inviata da awasted
certo è inevitabile restare delusi, disillusi e feriti, e quindi reagire col distacco, ma perché? vorrei sinceramente capirlo.
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Come sopra. Non mi importa niente.
Quote:
Originariamente inviata da awasted
poi tu parli di guide cieche... non so cosa intendi. per me una parte di responsabilità è anche di chi segue ciecamente una guida, di chi non riesce a decidere autonomamente cosa seguire e fino a che punto.
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Ecco, appunto.
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27-10-2013, 19:34
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#18
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da Mirrorpriors
Mi rivolgo a chi si è svegliato. A chi ha capito di essere diverso in un mondo di copie.
A chi non vuol far parte di tutto questo. A chi preferisce crescere in solitudine anzichè regredire omologandosi, perdendo la propria individualità ed il proprio essere.
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E' difficile, ma si può evitare la solitudine, o almeno la solitudine perpetua, senza condannarsi alla regressione e all'omologazione.
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27-10-2013, 19:46
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#19
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Esperto
Qui dal: Nov 2012
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 4,900
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Non so ecco io non amo la vita sociale smodata, iperattiva, totalizzante, ho bisogno dei miei spazi, del mio mondo ristretto, fatto di poche persone ma basato su rapporti di qualità.
La solitudine no, quella è un'altra cosa, ci ho sguazzato per diverso tempo e sto combattendo per non finirci di nuovo, alla lunga perdi la voglia di fare le cose, di imparare, di apprendere, di prenderti cura di te stesso....Almeno così è per me
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28-10-2013, 00:06
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#20
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Esperto
Qui dal: Jun 2013
Ubicazione: Nord-Est
Messaggi: 952
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Io sono sempre stato misantropo.
A parte questo, ciò che ho sempre odiato è il conformismo, l'essere uguale a tutti gli altri. Io ho cercato sempre di essere diverso, a volte magari sbagliando, a volte esagerando, ma continuo a non voler essere uguale alla massa, alla maggioranza, a non voler rientrare nella "media". Pazienza se questo mi rende inviso agli altri: è un loro difetto il non riuscire ad accettare chi è differente.
La solitudine, intesa come non avere nessuno che ti voglia bene, è certamente brutta. Ma se la solitudine vuole dire invece passare la maggior parte del tempo da solo, allora a me piace, tranne ovviamente quando sto male ... per il resto, ho conosciuto tanti esseri umani e francamente preferisco stare da solo piuttosto che con il 99% di loro ...
Il problema è qui tutti si auto-denigrano e si danno le colpe di tutto, e molti tentano di buttare giù anche gli altri, altro che aiuto!
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