Una volta era più semplice, era talmente faticoso "prepararsi" che avevi rinunciato, e a quel punto fantasticare sulle meraviglie che c'erano nel mondo e di cui purtroppo non potevi più godere diventava automatico, consolatorio. Ora che seppure a fatica, ti bastano 60 minuti al giorno per passare dalla versione notturna a quella diurna, temo che tutto sto costrutto non fosse altro che a difesa di un'esistenza che rapidamente si percepiva non più sufficiente alla vita. Troppo in superficie, non sento più il gusto.