Lavoro in una azienda qualunque, abbiamo fatto una festa pre-natalizia e per la prima volta in 10 anni mi sono ubriacato.
E' passata qualche ora e adesso mi è passata...
...son vecchio, mi sembra che potrei digerire anche i sassi e non avere problemi ad alzarmi in piedi in giorno dopo.
Comunque non ha avuto senso, tutto, dalla festa alla ubriacatura, non mi è rimasto niente e non sento di aver legato di più con nessuno.
E' come un mantello che ho perennemente addosso, sono invisibile e/o indesiderabile, come se le persone non volessero passare del tempo non imposto (lavorativo) con me, e con il tempo mi son detto che nemmeno anch’io desidero stare con la gente, che è la balla che mi racconto ogni giorno da decenni per sopportarlo.
Ma porca puttana non riesco nemmeno a sentirmi realmente triste e non posso neanche arrabbiarmi come si deve.
Tutti questi disagi come la fobia sociale, ma anche depressione maggiore per esempio, si potrebbero abbattere in un attimo se la gente non trattasse il prossimo come occasionale carta per pulirsi il culo, e sinceramente sono stupefatto che qualcuno al mondo possa ancora poter dire di "avere un amico", non me ne capacito proprio, devo proprio vivere di merda io perché se le amicizie funzionano anche solo per una frazione come mi sto sentendo adesso io allora niente ha senso.
Come cazzo gli trattate voi i vostri "amici"? Un messaggio? Una birretta e tutti a casa propria?
Ma in che razza di merda di mondo viviamo, magari è proprio cosi a prescindere, anche gli "amici" vivono i rapporti come del tempo imposto per la propria salute mentale, egoismo al quadrato e appena si fa il pieno di allegria tutti a fanculo.