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19-10-2019, 20:53
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#1
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,114
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Ciao a tutti, mi sento proprio come descrive questo articolo https://www.terzocentro.it/disturbi-...i-personalita/
Leggendo mi viene da stare male perché capisco ancora di più quanto siano invalidanti questi problemi, non vedo come se ne possa uscire.
Qualcuno si riconosce in una situazione simile?
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19-10-2019, 21:17
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#2
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,037
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"Il disturbo evitante di personalità (DEP) è un disturbo di personalità caratterizzato dalla convinzione radicata del soggetto di valere poco"
nel mio caso non è una convinzione errata.. è proprio vero che valgo poco.
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19-10-2019, 21:22
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#3
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,114
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È veramente devastante, vedi gli altri vivere, nel senso vivere tutte le situazioni normali della vita, mentre tu, noi, siamo spettatori, e non siamo assolutamente capaci, di nulla, socialmente parlando, e di relazioni parlando
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19-10-2019, 21:32
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#4
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,037
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si, devastante credo sia il termine giusto.. a maggior ragione per la pochissima speranza di migliorare, visti i sopraggiunti limiti di età.
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19-10-2019, 22:00
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#5
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Ogni sera mi sento morire più del giorno precedente, un peggioramento continuo e inarrestabile.
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20-10-2019, 00:50
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#6
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Ubicazione: Emilia
Messaggi: 1,853
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Presente...
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20-10-2019, 07:18
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#7
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,114
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Anche al lavoro vedo un netto e continuo peggioramento, non parlo mai, cerco di evitare il più possibile interazioni, da più di un anno non vado più neanche in mensa, è una condizione veramente frustrante
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20-10-2019, 09:19
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#8
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 3,346
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Quote:
Originariamente inviata da Maximilian74
È veramente devastante, vedi gli altri vivere, nel senso vivere tutte le situazioni normali della vita, mentre tu, noi, siamo spettatori, e non siamo assolutamente capaci, di nulla, socialmente parlando, e di relazioni parlando
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Nel mio caso, fortunatamente, la maggiorparte delle "situazioni normali della vita" negli altri non le ho mai invidiate o desiderate più di tanto, alcune mi lasciano indifferente e altre ancora non vorrei proprio averci a che fare a prescindere.
Questo mi ha sempre aiutato a vivere nella mia "bolla" isolata dal mondo, senza soffrirne troppo, specie negli ultimi anni in cui ho acquisito maggiore consapevolezza di me, di cosa voglio e di cosa posso ottenere.
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20-10-2019, 09:26
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#9
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Banned
Qui dal: Dec 2009
Ubicazione: Inferno
Messaggi: 2,713
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
"Il disturbo evitante di personalità (DEP) è un disturbo di personalità caratterizzato dalla convinzione radicata del soggetto di valere poco"
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Io più che altro ho la convinzione di non piacere, di rimanere antipatica e di conseguenza mi tengo ai margini della società. C'è anche da dire che non mi faccio schifo, più che altro sento di essere schifata dagli altri, che schifo a mia volta. Di fatto mi comporto da evitante, ma mentalmente lo sono sempre meno. Non penso affatto di valere poco, penso più che altro di non essere adatta a vivere in questa società e di non avere le capacità per farlo.
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20-10-2019, 09:49
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#10
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 435
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La convinzione di valere poco è sinonimo di bassa autostima. Io più che essere convinto di valere poco, vengo considerato poco, o niente dagli altri. Ma è normale, quando sono io il primo che non interagisce, non si espone, si mantiene in disparte, è normale che dopo loro non mi cercano. Certo, è anche disinteresse per gli argomenti dei normali molte volte. Per esempio sul lavoro, i miei colleghi spesso parlano o di calcio, o di auto, due argomenti che non mi interessano. Quando sono intervenuto e ho detto la mia, è stato quando non si parlava di questi due argomenti. Ma spesso appaio distante, freddo e disinteressato a tutto, e me lo dicono. Io comunque credo di essere più schizoide che evitante, perché alla fine, gli altri neanche li cerco, non cerco di farmi gli amici o la ragazza. Pero ogni tanto, devo ammettere, ne soffro un po. Allora penso che forse sono evitante, con tratti schizoide, o schizoide con tratti evitante, o schizotipico con tratti evitanti e schizoide, fino a quando non mi fuma il cervello, e dico "fanc**o, chissene a quale disturbo appartengo, sono solo e basta"
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20-10-2019, 10:05
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#11
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,114
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Quote:
Originariamente inviata da Dr. Zoidberg
La convinzione di valere poco è sinonimo di bassa autostima. Io più che essere convinto di valere poco, vengo considerato poco, o niente dagli altri. Ma è normale, quando sono io il primo che non interagisce, non si espone, si mantiene in disparte, è normale che dopo loro non mi cercano. Certo, è anche disinteresse per gli argomenti dei normali molte volte. Per esempio sul lavoro, i miei colleghi spesso parlano o di calcio, o di auto, due argomenti che non mi interessano. Quando sono intervenuto e ho detto la mia, è stato quando non si parlava di questi due argomenti. Ma spesso appaio distante, freddo e disinteressato a tutto, e me lo dicono. Io comunque credo di essere più schizoide che evitante, perché alla fine, gli altri neanche li cerco, non cerco di farmi gli amici o la ragazza. Pero ogni tanto, devo ammettere, ne soffro un po. Allora penso che forse sono evitante, con tratti schizoide, o schizoide con tratti evitante, o schizotipico con tratti evitanti e schizoide, fino a quando non mi fuma il cervello, e dico "fanc**o, chissene a quale disturbo appartengo, sono solo e basta"
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Quanto ti capisco
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20-10-2019, 10:11
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#12
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,114
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Quote:
Originariamente inviata da Stasüdedòs
Nel mio caso, fortunatamente, la maggiorparte delle "situazioni normali della vita" negli altri non le ho mai invidiate o desiderate più di tanto, alcune mi lasciano indifferente e altre ancora non vorrei proprio averci a che fare a prescindere.
Questo mi ha sempre aiutato a vivere nella mia "bolla" isolata dal mondo, senza soffrirne troppo, specie negli ultimi anni in cui ho acquisito maggiore consapevolezza di me, di cosa voglio e di cosa posso ottenere.
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Anche a me alcune cose non sono mai interessate, tipo gruppi, posti da caciara, feste, compleanni, discoteche(anche se ho provato ad andarci).
Però mi pesa non avere un minimo di normalità sociale, almeno una pizza ogni tanto con qualche amico e avere una compagna adesso e una ragazza quando avevo 20 anni, ma questi desideri sarebbero comunque inteso come situazioni tranquille, una donna che accetta di uscire con me ma devo essere io e lei. Non mi sono mai interessate le mega compagnie, le mega feste trovarmi in mezzo a gente che non conosco. Quindi, alcune cose si mi pesa non averle, non viverle, non averle mai vissute, ma altre non mi sono mai interessate
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20-10-2019, 16:40
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#13
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,037
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boh non lo so se proprio faccio così schifo come penso.. l'unica cosa certa è che ovunque sono mi sento fuori contesto.. in questo mondo di gente brillante, veloce, coi vestiti abbinati, che frequentano i locali chic, che gli piace girare il mondo.. che parlano, conoscono e cambiano contesti lavorativi e abitativi in continuazione.. io sono una persona statica, poco avvezza ai cambiamenti.. un po' grigia e fuori luogo..
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20-10-2019, 18:47
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#14
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 3,959
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Quote:
Originariamente inviata da incompresa88
C'è anche da dire che non mi faccio schifo, più che altro sento di essere schifata dagli altri, che schifo a mia volta.
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Nemmeno io mi faccio schifo, alla fine, non è questo il problema.
Il problema è che oggettivamente son sempre stato schifato dagli altri, cioè, sostanzialmente non considerato mai da nessuno e del tutto invisibile, ma proprio del tutto, trattato sistematicamente come se non esistessi ovunque (pure virtualmente) - e qualche volta pure come se nemmeno avessi il diritto di "esistere" (nel senso di volere, desiderare, aspirare a qualcosa, come tutti gli altri individui) - , quello che sostanzialmente se c'è o non c'è in un contesto non se ne accorge mai nessuno, quello che se anche frequenta per un anno un posto/situazione "sociale" non riceverà da nessuno mai neanche una domanda (successo innumerevoli volte) che anche se frequenta un forum (tipo questo) per quasi 10 anni e scrive migliaia di post in pochi mesi (tipo quando mi son iscritto) resti a contatti zero e "riconoscimento" zero perennemente.. inteso con riconoscimento che ci vede qualcosa di buono e bello da desiderare una conoscenza o contatto "vero" con te.. non mi mai successo una volta da nessuna parte.. manco qui.. nemmeno quando ero così ingenuo e "ottimista" da provare a contattarla la gente (cosa che non faccio più da anni, non serve, è controproducente)
Di fronte a tutta una vita di invisibilità (e anche a fronte di maree di tentativi di uscirne) ormai non riesco manco più a vedermi io stesso - e, dunque, manco più a descrivermi o "propormi" (anche perché a chi, poi, ormai ? non c'è mai nessuno che. )
Quote:
Originariamente inviata da incompresa88
Di fatto mi comporto da evitante, ma mentalmente lo sono sempre meno. Non penso affatto di valere poco, penso più che altro di non essere adatta a vivere in questa società e di non avere le capacità per farlo.
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Penso che il valore che sentiamo di avere conti molto in partenza (tipo quando sei giovane e provi per la prima volta a "proporti" al mondo.. ) ma che poi con passare degli anni ha effetto solo quando te ne stai chiuso nel buio della tua mente e stanza.. ma nei contesti di interazione sociale (o tentativo, perlomeno) ti ritrovi (anche se non lo vuoi) a dover fare i conti sempre più con il "valore" che ti viene riconosciuto dagli altri (che è sempre stato zero, nel mio caso.. o, poche volte, minoritarie, pure negativo).
Sì, è come se la società ti dimostrasse coi fatti (il rifiuto, l'emarginazione .. nella migliore delle ipotesi, perché poi capita anche di peggio) che non sei adatto a vivere... che non c'è un "posto" per te.. che "non ti si vuole" (e - di fatto - per me è realmente stato sempre così )
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Ultima modifica di chrissolo; 20-10-2019 a 18:56.
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20-10-2019, 18:56
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#15
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
boh non lo so se proprio faccio così schifo come penso.. l'unica cosa certa è che ovunque sono mi sento fuori contesto.. in questo mondo di gente brillante, veloce, coi vestiti abbinati, che frequentano i locali chic, che gli piace girare il mondo.. che parlano, conoscono e cambiano contesti lavorativi e abitativi in continuazione.. io sono una persona statica, poco avvezza ai cambiamenti.. un po' grigia e fuori luogo..
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Mi ci rivedo in pieno
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20-10-2019, 19:04
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#16
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Banned
Qui dal: Dec 2009
Ubicazione: Inferno
Messaggi: 2,713
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Quote:
Originariamente inviata da chrissolo
Nemmeno io mi faccio schifo, alla fine, non è questo il problema.
Il problema è che oggettivamente son sempre stato schifato dagli altri, cioè, sostanzialmente non considerato mai da nessuno e del tutto invisibile, ma proprio del tutto, trattato sistematicamente come se non esistessi ovunque (pure virtualmente) - e qualche volta pure come se nemmeno avessi il diritto di "esistere" (nel senso di volere, desiderare, aspirare a qualcosa, come tutti gli altri individui) - , quello che sostanzialmente se c'è o non c'è in un contesto non se ne accorge mai nessuno, quello che se anche frequenta per un anno un posto/situazione "sociale" non riceverà da nessuno mai neanche una domanda (successo innumerevoli volte) che anche se frequenta un forum (tipo questo) per quasi 10 anni e scrive migliaia di post in pochi mesi (tipo quando mi son iscritto) resti a contatti zero e "riconoscimento" zero perennemente.. inteso con riconoscimento che ci vede qualcosa di buono e bello da desiderare una conoscenza o contatto "vero" con te.. non mi mai successo una volta da nessuna parte.. manco qui.. nemmeno quando ero così ingenuo e "ottimista" da provare a contattarla la gente (cosa che non faccio più da anni, non serve, è controproducente)
Di fronte a tutta una vita di invisibilità (e anche a fronte di maree di tentativi di uscirne) ormai non riesco manco più a vedermi io stesso - e, dunque, manco più a descrivermi o "propormi" (anche perché a chi, poi, ormai ? non c'è mai nessuno che. )
Penso che il valore che sentiamo di avere conti molto in partenza (tipo quando sei giovane e provi per la prima volta a "proporti" al mondo.. ) ma che poi con passare degli anni ha effetto solo quando te ne stai chiuso nel buio della tua mente e stanza.. ma nei contesti di interazione sociale (o tentativo, perlomeno) ti ritrovi (anche se non lo vuoi) a dover fare i conti sempre più con il "valore" che ti viene riconosciuto dagli altri (che è sempre stato zero, nel mio caso.. o, poche volte, minoritarie, pure negativo).
Sì, è come se la società ti dimostrasse coi fatti (il rifiuto, l'emarginazione .. nella migliore delle ipotesi, perché poi capita anche di peggio) che non sei adatto a vivere... che non c'è un "posto" per te.. che "non ti si vuole" (e - di fatto - per me è realmente stato sempre così )
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Ma infatti non dipende da noi, purtroppo. Lho sempre detto. Possiamo migliorarci, sviluppare l'autostima, volerci bene, ma alla fine dipende anche dagli altri e ci vuole fortuna nel trovare le persone giuste.
Il virtuale va preso per quello che è. Pochi sono in condizioni simili alla mia o alla tua, in genere le persone che usano il web hanno già una vita sociale, quindi al massimo usano internet come passatempo. Se uno ha poche aspettative, qualche tentativo si può anche fare. Personalmente sono troppo esigente e difficilmente mi va bene qualcuno. Inoltre, ho come l'impressione che sono sempre io a cercare le persone, a tentare di mantenere i contatti (proprio perché preferisco averne pochi ma profondi), e alla lunga è stancante e fa solo male.
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20-10-2019, 19:45
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#17
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,521
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
"Il disturbo evitante di personalità (DEP) è un disturbo di personalità caratterizzato dalla convinzione radicata del soggetto di valere poco"
nel mio caso non è una convinzione errata.. è proprio vero che valgo poco.
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Che poi porta ad avere paura del rifiuto. Dietro ci possono essere anche dei traumi, ricordo ancora quando venivo emarginato ai tempi delle medie, la prof che diceva di formare tra di noi dei gruppi da 2 e nessuno che voleva venire con me. Questa per dirne una, ma c'è ne sono state tantissime altre, con aggiunta di derisioni.
Sono mazzate potenti per l autostima che te le trascini per tantissimi anni e a volte capita di nn riuscire a superare.
E quindi da adulto se succede che qualcuno ti invita hai paura di deludere, hai paura che lo faccia per pena e che magari per altri motivi.
Ovviamente se si ha già paura di questo, figuriamoci prendere l iniziativa.
E una brutta sensazione e finché ci sei dentro, nn puoi vedere, e che tutto quello che pensi e falso. Perché poi stare così sulla difensiva nn fa altro che farti prendere altre mazzate, anche le mazzatine piccole fanno male perché si diventa più sensibili. E allora la convinzione si radica sempre di più finché ci si ritira in un pozzo senza fondo di frustrazione.
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20-10-2019, 20:06
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#18
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,114
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Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium
Che poi porta ad avere paura del rifiuto. Dietro ci possono essere anche dei traumi, ricordo ancora quando venivo emarginato ai tempi delle medie, la prof che diceva di formare tra di noi dei gruppi da 2 e nessuno che voleva venire con me. Questa per dirne una, ma c'è ne sono state tantissime altre, con aggiunta di derisioni.
Sono mazzate potenti per l autostima che te le trascini per tantissimi anni e a volte capita di nn riuscire a superare.
E quindi da adulto se succede che qualcuno ti invita hai paura di deludere, hai paura che lo faccia per pena e che magari per altri motivi.
Ovviamente se si ha già paura di questo, figuriamoci prendere l iniziativa.
E una brutta sensazione e finché ci sei dentro, nn puoi vedere, e che tutto quello che pensi e falso. Perché poi stare così sulla difensiva nn fa altro che farti prendere altre mazzate, anche le mazzatine piccole fanno male perché si diventa più sensibili. E allora la convinzione si radica sempre di più finché ci si ritira in un pozzo senza fondo di frustrazione.
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è proprio così, è una situazione devastante, frustrante, e purtroppo, checché se ne dica, le possibilità di uscirne sono poche se non nulle
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20-10-2019, 20:19
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#19
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,521
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Quote:
Originariamente inviata da Maximilian74
è proprio così, è una situazione devastante, frustrante, e purtroppo, checché se ne dica, le possibilità di uscirne sono poche se non nulle
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Le possibilità ci sono, il problema dell età è che più si è adulti più quelle convinzioni si radica o, anche perché stare in quello stato comporta l autoalimentarsi di quelle convinzioni. Se si considerano immutabili queste condizioni poi è difficile iniziare un percorso, e anche se si inizia basta poco per smettere, perché purtroppo di fondo ci sono quelle convinzioni radicate così in profondità, che nemmeno una bomba nel cranio
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20-10-2019, 20:21
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#20
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,037
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Quote:
Originariamente inviata da incompresa88
Il virtuale va preso per quello che è. Pochi sono in condizioni simili alla mia o alla tua, in genere le persone che usano il web hanno già una vita sociale, quindi al massimo usano internet come passatempo.
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La gente quasi tutta ha una vita sociale, e a me non va neanche di propormi o di proporre di fare cose.. mi sentirei quello che chiede di fare perché è solo (e bene o male lo sanno tutti se uno è solo) oppure mi pare come un'intrufolarmi nelle vite degli altri che hanno già una vita loro strutturata.
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