Ok, ci provo seguendo le linee guida nel link.
1. Chi sono?
Sembrerà banale come risposta, ma io non so chi sono. O meglio, non so bene come definirmi. Sono un ragazzo timido e impacciato, perennemente ingoiato dalla visione negativa della vita, che lo porta a non essere mai abbastanza sicuro di nulla, men che meno delle sue scelte e delle sue azioni. Mi trovo nella seconda metà della ventina, e ho raggiunto pochi obiettivi nella mia vita, semplicemente perchè pochi sono quelli che mi sono posto. Per paura delle controindicazioni? Probabile... Per pigrizia e mancanza di motivazione? Molto probabile anche quello...
2. Perchè sono arrivato qui?
Lo ammetto, non ho nessuna diagnosi che possa collegarmi "ufficialmente" al tema principale di questo forum: non mi pare sia necessario, ma qualora lo fosse allora chiedo scusa per aver frainteso. Sono sempre stato molto pigro dal punto di vista sociale: più o meno inconsciamente, ho sempre preferito starmene per i fatti miei piuttosto che provare ad approcciare e ad approfondire rapporti, o magari mi limito ad essere presente fisicamente senza contribuire più di tanto nell'aspetto prettamente sociale. Questo perchè non mi sono mai sentito veramente interessante per qualcuno, né mi è stata mai data la possibilità di sentirmici. Non mi vengono in mente però eventi particolari che abbiano accentuato questa mia mancanza, se non tutta una serie di giudizi palesi o nascosti che hanno portato la mia autostima sotto un limite minimo necessario per rendersi interessante. Negli ultimi anni, a causa di un meccanismo di autoprotezione (credo), sono passato dall'avere paura del giudizio degli altri all'evitare completamente quest'ultimo, perchè "alla fine meglio soli che male accompagnati". In poche parole, non ho mai veramente sviluppato skill sociali, e quando ci ho provato mi sono fatto prendere dalla scarsezza dei risultati, facendomi passare la voglia. Tecnicamente, più che sociofobico mi definirei sociopigro, ma molto spesso ritornano le sensazioni di chi in realtà vorrebbe smettere di stare solo.
3. Cosa mi fa stare davvero male?
Me stesso, o meglio, le mie caratteristiche a cui ho appena accennato, che mischiate tutte insieme mi impediscono di essere più "mormale" col resto del mondo: l'insicurezza, la pigrizia motivazionale, il pessimismo cronico, l'arrendevolezza, il senso di inferiorità e di demerito.
4. Cosa mi aspetto dalla community?
Semplicemente, punti di vista simili al mio, con cui condividere esperienze ma soprattutto riflessioni di vario tipo, sulla società e sul nostro ruolo e le nostre azioni in essa.
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