Salve a tutti, penso di soffrire di questa patologia anche io da molto tempo ormai. Molte delle mie insicurezza derivano dall'aspetto fisico, dal pensare di essere brutto ( e in effetti un bel po' bruttarello lo sono ) e dal non accettarsi e da sempre queste cose hanno caratterizzato la mia adolescenza fino ad adesso che ho 22 anni. Le mie relazioni sociali sono un vero schifo da sempre: alle superiori emarginato perchè ero quello "strano" e "sfigato", all'università dopo un buon inizio venivo considerato dalla maggior parte della gente come un cretino e non venivo invitato a feste e raduni tra compagni. Esco con i soliti amici da 10 anni, solo maschi. L'unica mia amica ragazza che avevo mi ha abbondonato dandomi dello sfigato che non sa stare al mondo.
Da quando ho iniziato a curarmi di più intorno ai 19 anni ho iniziato a smuovere qualcosa dal punto di vista sentimentale: la prima ragazza mi lasciò perchè ero troppo paranoico, la seconda mi lasciò perchè ero impacciato nelle effusioni, inoltre i suoi amici e sua madre notavano che ero strano e a disagio in certi contesti sociali. Da li ho continuato ad uscire con altre ragazze incontrate su siti di incontri, una delle quali dopo l'appuntamento mi disse che dal vivo ero un cesso e inoltre nel modo di parlare e di fare ricordavo un handicappato con gravi problemi psicologici. Questo ha atterrito ancora di più la mia già inesistente autostima: faccio una fatica incredibile a relazionarmi con chiunque e ad essere spontaneo ( non sono timido perchè quando sono a mio agio sono simpatico sono di compagnia e scherzo )... la mia insicurezza e la mia inquietudine risalta tutta quanta nel mio modo di parlare, muovermi ed atteggiarmi tanto da farmi sembrare parecchio ridicolo, come mi hanno fatto notare spesso.
Aggiungo anche che sono un inetto totale della vita e questa cosa mi fa sentire ancora più merda di quello che sono. Fin da piccolo sono sempre stato viziato dai miei genitori che mi hanno sempre fatto tutto.. sono un incapace e fallito e passo gran parte delle mie giornate davanti ad un PC... l'unico motivo di soddisfazione che do ai miei genitori è che mi sto per laureare.