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13-10-2016, 11:31
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#1
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Principiante
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 11
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http://www.corriere.it/esteri/cards/lavorare-gli-altri-non-vi-piace-ecco-18-mestieri-migliori-fare-meno-colleghi/matematico_principale.shtml?cmpid=SF020103COR
Ricordo che quando stavo per terminare le scuole medie, e dovevo scegliere la scuola superiore, uno dei miei crucci era trovare un lavoro con poca interazione con gli altri, sentivo che per me era un problema..non volevo avere troppo a che fare con gli altri.. mi immaginavo a lavorare da sola al computer.. e infatti non mi sono discostata molto. Per molti anni ho fatto la contabile, e mi sono trovata vari anni a lavorare in ufficio da sola.. da un lato mi piaceva, ma a lungo andare mi sono resa conto che inaridiva ulteriormente la mia scarsa propensione alla socialità. Poi ho cambiato vari lavori, questa volta a contatto con colleghi e devo dire che aiuta ad aprirsi un pò, a non essere sempre il solito "orso", anche se non sono mai riuscita a tramutare un collega in amicizia.. è come se la mia testa dividesse le persone in settori, o colleghi o amici o compagni di sport.. capita anche a voi?
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13-10-2016, 11:57
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#2
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 1,881
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No, no.. non divido le persone in settori a meno che non voglia che se ne rimangano in quel settore e che non si impiccino degli altri aspetti della mia vita.. insomma che ognuno si faccia i settori suoi, ecco.
Però se qualcuno mi ispira fiducia e simpatia potrei anche invitarlo a vedere la mia collezione di farf.. settori .. Ma che sto a di'?
Vabbe' comunque il senso si è capito..
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13-10-2016, 12:23
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#3
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Mulholland dr.(Roma)
Messaggi: 16,085
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io vorrei trovare un lavoro senza capi più che senza colleghi
di quelli che devi fare sempre le stesse cose scadenzate e quindi non c'è bisogno di controllo, o se c'è, è poco.
Coi colleghi mi trovo abbastanza bene, prima che mi cambiassero i turni mi capitava di voler arrivare dieci min prima perchè era piacevole fare due chiacchiere prima di entrare
Sono i superiori ( specie se dispotici e incompetenti ) che mi creano ansia.
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13-10-2016, 13:50
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#4
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Banned
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,977
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Odio i colleghi,ma mi servono.Non potrei mai fare un lavoro dove non si condividono le responsabilità.Anche i capi mi servono perchè devo essere indirizzata,o non so che pesci pigliare.
Nemmeno io faccio amicizia coi colleghi,non mi interessa proprio,devono restare nell"ambito lavorativo
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Ultima modifica di claire; 13-10-2016 a 13:54.
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13-10-2016, 14:41
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#5
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Esperto
Qui dal: Feb 2014
Messaggi: 1,530
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Questa mi mancava...
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13-10-2016, 15:19
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#6
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Esperto
Qui dal: Nov 2012
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 4,900
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L'ideale per quanto mi riguarda, è un lavoro dove ci sia comunque la possibilità di condividere qualcosa con dei colleghi, proprio per i motivi a cui fai riferimento, aiuta ad aprirsi un po' e compensa la mancanza di vita sociale, se non se ne ha una al di fuori del lavoro, come nel mio caso.
Chiaramente è condizione imprescindibile che si tratti di persone con le quali si va d'accordo e che l'ambiente sia positivo. Da questo punto di vista negli ultimi anni da me le cose vanno migliorando e si è creato un ambiente abbastanza accogliente.
Riguardo alle amicizie con colleghi sono un po' scettico, ma non sono categorico nel sostenere che non sia il caso, spesso non è opportuno mischiare le due cose per vari motivi, specie se si ha paura di non saper gestire le situazioni che ne possono derivare.
Anche io non ho trasformato il rapporto in amicizia con frequentazioni extra lavoro, se non sporadiche, ma nel mio caso dipende più che altro dal fatto che abbiamo interessi, età differenti, e impegni che non lo permettono, ognuno ha già la sua vita là fuori (escluso il sottoscritto ovvio).
Credo comunque che la tua difficoltà sia dovuta principalmente al timore di contaminare le due vite, lavorativa e privata, spesso le persone come noi, che si trovano in difficoltà in questi contesti hanno bisogno di difendersi, mostrandosi diverse da come sono al di fuori del lavoro.
Sul lavoro ci esponiamo poco, mascheriamo alcuni aspetti del nostro carattere e\o omettiamo questioni relative alla nostra vita privata, perciò il collega che entra a far parte della nostra vita privata viene percepito come un invasore, che viola la nostra intimità e ci rende vulnerabili e di questo abbiamo tanta paura....
p.s. dedicato a Diana
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13-10-2016, 17:23
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#7
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Principiante
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 11
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mi sa che il motivo è proprio la paura di esporsi troppo... sono gay e dirlo ai colleghi è sempre stato un problema.. paura di eventuali ripercussioni.. spettegolezzi etc.. vabbè che tanto dopo un pò i più osservatori ci arrivano da soli..
questo è un aspetto che aggrava la paura di aprirsi.. paura di un eventuale rifiuto.. ufff
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13-10-2016, 22:28
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#8
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Esperto
Qui dal: Jun 2016
Ubicazione: Roma
Messaggi: 1,234
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Se potessi senza colleghi tanto sul lavoro amicizia non se ne fa è solo un continuo parlarsi alle spalle,poi da me c'è un viavai e ogni volta devi stare appresso a degli idioti che se gli dici qualcosa ti guardano pure storto,non sanno lavorare e pensano di sapere tutto!
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14-10-2016, 09:22
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#9
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Esperto
Qui dal: Dec 2006
Messaggi: 1,697
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e oltre a capi e colleghi non dimentichiamo chi deve aver a che fare con clienti(magari pure stronzi)
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14-10-2016, 10:15
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#10
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Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 948
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Ho visto le professioni, direi interessanti ma ci sono un paio di cose che non ho capito:
- come fa un introverso che sta chiuso in casa a fare il sociologo?!
- non mi pare che gli scrittori creativi guadagnino 54mila dollari all'anno... O comunque non solo pubblicando libri, se insegnano forse si, ma allora non starebbero piu da soli!!!
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14-10-2016, 12:02
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#11
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Ubicazione: Italia
Messaggi: 4,205
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Premetto che fare un lavoro in solitaria è molto alienante, anche se sarebbe fantastico sotto molti punti di vista.
Il rapporto con i colleghi è molto effimero ma importante per la ns socialità e combattere la solitudine che affligge molti di noi, anche in mezzo alla gente. Nel mio caso il lavoro mi piaceva ma il rapporto con certi colleghi stronzi era opprimente e per non incontrarli non andavo mai alla mensa aziendale. Ecco direi che nel mondo del
lavoro più che il lavoro di per sé, logora l'eventuale rapporto con quei colleghi che ti fanno notare i tuoi difetti o debolezze....
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14-10-2016, 13:33
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#12
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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Sono assolutamente in linea con quello che ha scritto Claire, la presenza di una struttura fatta di colleghi e capi mi è necessaria per sopportare l'ansia del lavoro, perché mi permette di avere indicazioni operative e possibilità di dividere la responsabilità.
Non è un caso se, pur potendo teoricamente svolgere una libera professione, sono finito a fare un lavoro dipendente: mi sono sempre mosso in quella direzione.
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14-10-2016, 14:38
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#13
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Esperto
Qui dal: Mar 2015
Messaggi: 865
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Anche io quelle poche volte che mi sono rapportato con "colleghi" (nel mio caso compagni di facoltà), ho avvertito meno carichi di responsabilità, e sono riuscito ad affrontare meglio lo studio o quel che era. Però, il disagio e l'ansia anticipatoria che mi provoca la consapevolezza che dovrò avere a che fare con loro di solito è più forte, e quasi sempre mi ha spinto a desistere.
Per non parlare dell'idea di frequentarli fuori dal contesto universitario, su quello sono inamovibile, non ce la faccio, è più forte di me. Nel mio caso le due sfere devono rimanere totalmente separate. Credo sia principalmente perché temo si potrebbero sviluppare delle relazioni abbastanza profonde, e di queste io ho paura (è sempre stato uno dei miei problemi principali, temere i legami stretti). Inoltre credo avrei molto meno spazio di manovra, nel caso volessi passare un po' di tempo da solo.
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18-11-2016, 01:45
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#14
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Banned
Qui dal: Oct 2016
Messaggi: 330
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a me piacerebbe un lavoro dove o il capo sono io o qualcuno che conosco molto e con cui vado d'accordo, stessa cosa per i colleghi
non mi piacciono i capi e colleghi sconosciuti
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18-11-2016, 15:14
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#15
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Esperto
Qui dal: Jun 2016
Ubicazione: Nel tempo e nello spazio.
Messaggi: 634
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Premesso che non sempre il lavoro che si svolge è inerente allo studio fatto.
Parlo della mia personale esperienza.
All' inizio speravo in un lavoro con persone non dico amiche ma almeno imparziali ( spero sia comprensibile ), invece i primi sono stati pessimi, anzi anche peggio.
Cambiando diversi ambienti e conoscendo altre persone schifose è cresciuta in me la voglia di poter lavorare da solo.
Pochi ho conosciuto essere persone per bene. Questo riguarda sia colleghi che capi e titolari.
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