muttley

Cosa scegliereste tra le due opzioni, il pane o i denti?
Esempi: meglio avere un lavoro sicuro ma un carattere insicuro che ci impedisce di viverlo serenamente o essere senza lavoro ma con un carattere determinato e una visione di sé talmente salda e ottimistica da crederci capaci di tutto?
Meglio avere una relazione sentimentale accompagnata dalla paura di non essere all'altezza di mantenerla vivendo con la sensazione costante di non meritarla e/o la paura di essere traditi, o essere da soli ma considerarsi talmente belli e meritevoli da poter avere successo senza troppi problemi sia sentimentalmente che sessualmente ?
Poco prima di iscrivermi qui avevo il pane poi persi tutto in quanto ero sprovvisto di denti, ora che invece inizio a veder spuntare una bella dentatura c'è purtroppo scarsità di pane
Ad ogni modo preferisco avere i denti...

Dedalus

Preferisco addentare.

Evandro Flores

Meglio il pane, al più se è troppo duro si fa un pancotto, o una zuppa, e va giù bene lo stesso.

lupo-solitario

meglio il pane! avere i denti senza pane e' frustrante

muttley

Avere il pane senza i denti è però più stressante, secerni più cortisolo

lupo-solitario

ma di solito chi ha il pane e non lo mangia e' sazio!

Loner

Partire con nessuno dei due per arrivare con entrambi.

muttley

La mia opinione è che il pane è nulla senza i denti, il carattere non sarà tutto ma è molto, conta più di ciò che è all'esterno di noi (interno > esterno).
Coltivare l'interiorità al fine di rendersi più forti è decisamente una strategia migliore rispetto all'attendere che le cose intorno a noi vengano incontro alle nostre specifiche vulnerabilità caratteriali.

Dedalus

È quello che dice anche il mondo del lavoro: meglio (per loro) uno perennemente plasmabile.
La domanda è oziosa, pane e denti vanno insieme. È il senso della mia prima risposta.

Inosservato

meglio i denti

con i denti anche quel poco che uno può avere riesce a mangiarlo

Myway

Il pane, alla fine un modo per mangiarlo lo trovi....se hai solo i denti non ci fai niente...

muttley

Se il tuo carattere mina le fondamenta della tua salute psichica, meglio cambiare, no? (cit.)

Inosservato

sì è vero, diciamo che la domanda è interessante perchè a seconda della risposta si capisce come percepiamo la nostra vita


e comunque pensateci, cosa risponderebbe un normalone estrotruzzo?

Konkurs

Sempre stato carente in entrambi, meglio optare per una più semplice fotosintesi clorofilliana

Novak

Per me la domanda è interessante, anche se la interpreto in maniera leggermente diversa.

Meglio

- avere una relazione/lavoro ma capitata un po' per caso, con la paura che finiscano e di non poterne trovare altre.

- non avere nulla ma sviluppare/aver sviluppato le capacità che in teoria ti permettano di giocartela in quei campi in maniera continuativa nel presente o futuro.

Nella prima situazione io personalmente mi troverei a disagio e facilmente mi imparanoierei.
Forse meglio la seconda.
Comunque, il pane non l'ho mai concretamente avuto, almeno in certi campi.

mdh

meglio il pane e visto che col tempo le gengive si induriscono non serve nemmeno la dentiera per masticare

QuantumGravity

Certamente avere i denti; una volta raggiunto un livello di autostima, intellighenzia, saggHezza, padronanza completa del proprio corpo e della propria mente, ovvero una volta diventati dei "santoni", quale lavoro, quale relazione, quale circostanza, o cosa fuori di te, potrà mai essere davvero indispensabile?

tersite

i denti on c'è dubbio

Jupiter

Meglio avere i denti! Mangiare il pane senza i denti è impossibile, e i denti non ti spuntano a caso! (e chi meglio di me può dirlo, con tutti i problemi che ho ai denti )
Io finchè avrò questo carattere, questa insicurezza, eccetera, non riuscirò mai a vivere relazioni o a sentirmi bene con lo studio o con un eventuale lavoro futuro.
Non avrebbe senso viverle male.

Dedalus

Indubbiamente. È un test proiettivo, ma di quelli che occultano quel che manca.
Ad ogni modo, contro ogni forma di ascetismo ed ipostatizzazione del carattere e dell'intelligenza rivendico l'apriorità della materia: “Cercate dapprima cibo e vestimento; e il regno di Dio vi arriverà da solo” (Hegel).