leoleo

Prendo spunto da questo articolo:
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-06-17/fondo-milioni-bravi-calabria-154244.shtml?uuid=AbqXyh5H

Ecco, volevo sapere vostre esperienze personali in merito: cioè quanto è accaduto nella vostra classe, se i voti massimi li meritavano e soprattutto se poi sono serviti loro nella vita.

La mia esperienza è che, proseguendo con l'università, il voto della maturità non è contato quasi a nulla, se non a far rodere il fegato a quei miei 2-3 compagni di classe che mi sottovalutavano, a far prendere un pò di immotivata invidia a parenti e conoscenti dei miei (io non mi vanto di queste cose...).
Ah, e anche per un piccolo contributo pecuniario, ma poca roba.

Labocania

Sono trascorsi un po' di anni dalla mia maturità.
I voti dei miei compagni erano meritati, anche il mio (basso) lo era.
Non li ho più visti dopo l'esame di stato, so che la più brava della classe si è dimostrata tale anche all'università, gli altri boh, qualcosa di buono l'avran combinata.

alice89

le differenze tra le regioni ci sono. per fortuna il tutto si limita alle scuole superiori, e che con quel voto non ci fai molto nella vita.
io non critico quelli che escono da un liceo con voti altissimi e poi magari non sanno nemmeno parlare in inglese, ma piuttosto provo un odio profondo per quei professori a cui pesa il cu.o dare un 9 o un 10 (nel liceo che ho frequentato io i 10 praticamente non esistevano) anche a chi studia e si impegna seriamente.

mr.Nessuno

io sono del nord e ti dirò, gli insegnati da me sono stai veri e propri incompetenti, nel senso, hanno promosso gente con il 60 che non sapeva una cippa, infatti durante l'esame gli insegnanti hanno aiutato in maniera vergognosa, allo stesso tempo però in classe non davano voti troppo alti, mi è stato detto da un insegnante su un mio compito perfetto, senza errori, "dovrei darti 10, ma ti metto 9 perché è meglio per tutti non dare voti troppo alti", poi vabbeh, ed episodi simili, poi gente che si comportava in maniera scandalosa e che al massimo ha avuto delle note, mentre io per un episodio che non sto a raccontare (non ho preso a randellate nessuno, tranquilli ) mi sono beccato un bel 7 in condotta, oh, nonostante il 7 in condotta l'ultimo anno, nonostante i voti al ribasso per me e al rialzo per gli altri, sono arrivato primo, sono stato il migliore in tutto, quindi un grandissimo vaffanculo a quel posto di merda

nella vita serve? beh, a molti colloqui ti chiedono il voto finale, quindi si, in un certo senso potrebbe anche servire, ma non è assolutamente fondamentale, serve eventualmente a condire meglio un CV.

Sui soldi invece sono completamente contrario, si porterebbero solamente a favorire di i figli di... i parenti di.... del resto come dice l'articolo, in Calabria i 100 sono il doppio...

Otago

Quando ho fatto la maturità era il primo anno con la commissione esclusivamente interna. Risultato?
Nella mia classe i professori si sono tenuti bassi per far vedere che la commissione interna non era magnanima, nell'altra sezione invece, i docenti sono stati ampiamente larghi nei voti.

Zanna92

Alla maturità la mia classe è stata quella con i voti più bassi perché noi abbiamo avuto gli unici professori interni di tutta la scuola che non ci hanno aiutato dicendoci prima gli argomenti della terza prova

An.dream

Essendomi diplomato l'anno scorso non posso ancora dire se effettivamente quei voti serviranno nella loro vita. Secondo il mio giudizio i voti finali erano molto gonfiati; ho frequentato il liceo in Sicilia e ti dico soltanto che a prendere 100/100elode furono una quindicina (su 7 quinte). Da quello che so molti centisti di suddetto liceo non sono riusciti ad entrare nell'università a cui aspiravano, mentre altri con un voto anche molto più basso sì.
Non credo che conti qualcosa il voto di maturità, né se intraprendi l'università né ad un colloquio di lavoro. Tra l'altro il 70% di questi ragazzi "meritevoli" ha avuto il suo bel voto solo perché erano raccomandati/facevano i leccaculo/stavano simpatici ai prof/erano secchioni, non perché fossero particolarmente intelligenti.

Fallito91

Prima vedevo un servizio al tg dove dicevano che i giovani erano ansiosi per gli esami a me sinceramente veniva da ridere a vedere tutti quei futuri falliti senza futuro i problemi vengono dopo il diploma quando se non sei raccomandato ti arrivano le cosiddette "palle nel culo" e resti disoccupato a vita,eppoi il diploma lo danno ormai a tutti quanti,tanto non serve un cazzo poi una volta che sei ammesso agli esami è quasi impossibile che ti bocciano male che va esci con 60 eppoi fra uno che esce con 60 ed uno con 100 non è che ci sia tutta questa differenza anzi spesso chi prende meno lavora rispetto a chi ha preso di più,io ad esempio sono uscito con voto fra 80 e 90 eppure sono completamente disoccupato mentre gente uscita con 60-70 lavora perchè sono raccomandati o hanno i padri che li assumono nelle loro aziende,il diploma non serve a un cazzo conta la raccomandazione.
Se fossi tornato indietro mi sarei fermato alla terza media e sarei andato a rubare o a spacciare droghe invece di stare a studiare come un coglione sui libri per non concludere un cazzo ed essere ugualmente disoccupato senza trovare neanche un lavoro da 400 euro al mese!
Sulle truffe c'erano anche da me e cioè gente che aveva studiato tutti e 5 anni che alla fine si è ritrovata con un voto uguale o peggio minore a chi non aveva fatto un cazzo per 5 anni ma aveva saputo prendere per il culo i professori e veniva promosso solo per simpatia,anche la scuola da già una breve dimostrazione di come funzionano le cose in italiamerdaland.

Zanna92

In tal caso hanno danneggiato più le ragazze che me, dato che in classe eravamo 20 femine e 8 maschi tipo

dintei166

L'anno della maturità ero in crisi nera e, nonostante a scuola fossi sempre stata brava, alla maturità mi fecero pagare le troppe assenze fatte e uscii con un voto bassissimo. Qualche anno dopo superai un concorso (che mi aprì la strada a un lavoro a tempo indeterminato), mentre persone che presero voti più alti non passarono nemmeno il primo scritto. Una soddisfazione che non ha prezzo.