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Originariamente inviata da Winston_Smith
Diciamo che le famiglie fanno da agenzia matrimoniale, mettendo in comunicazione i vari "profili".
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Grande sintesi!
Ecco...dovrebbe essere qualcosa del genere, a quanto ho capito.
Ho alcuni conoscenti (maschi e femmine) indiani ma mi sentirei un po' in imbarazzo a chiedergli esplicitamente informazioni su queste cose (magari si fanno qualche idea sbagliata su di me!
). Diciamo che, dall'idea che mi sono fatto (che non è detto che sia precisa), in quella cultura
al giorno d'oggi:
-Molti ragazzi/e stanno cominciando ad avere un partner come da noi in occidente, un/a fidanzato/a "non ufficiale" (non so in che misura il sesso completo sia coinvolto); ma non certo tutti: probabilmente quelli più "tranquilli" fanno come una volta senza che questo desti vergogna.
-Non avere avuto un partner fino all'età di circa 23-24 anni non è considerato male o "da sfigati"; d'altra parte, se per i circa 25 non sei già sposato,
quello non è visto benissimo (dai più tradizionalisti almeno).
-Il matrimonio vede ancora in larghissima misura la partecipazione dei genitori nella scelta del partner "definitivo" e nel contatto tra i due, e pare che a molti vada bene così. E non sto parlando di contadini: la figlia di una professoressa universitaria indiana si è stupita quando le ho detto che in Europa i genitori non c'entrano nulla con la "scelta"![NO quote please]
-Non ne sono certo, ma credo esista un "periodo di prova" in cui i due si frequentano (suppongo quasi "platonicamente") ben prima del matrimonio vero e proprio.
-Almeno negli strati non "arretrati" della popolazione, l'ultima parola ce l'ha comunque il figlio/la figlia e nessuna scelta viene imposta con la forza. E' più un "scegliere assieme".
-Il sesso prematrimoniale è in gran parte ancora tabù, e credo non venga fatto nemmeno tra fidanzati "ufficiali" (cioè family-approved
).
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Originariamente inviata da Winston_Smith
soprattutto per il rischio corna e litigi quotidiani).
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Quanto ai litigi, faranno come noi credo. Quanto alle corna, non credo proprio che sia un'usanza tanto diffusa lì. Anche per la cosa che sto per sottolineare.
Il concetto fondamentale è questo: c'è una grande differenza tra come il concetto stesso di relazione (stabile) di coppia è concepito nella loro cultura e nella nostra.
Da noi l'accento viene posto sul lato sentimentale, sull'"amore romantico"; "accontentarsi" è considerato ipocrita ed ogni compromesso eticamente ambiguo.
Nella loro cultura, invece, il compromesso è considerato del tutto normale e (purché porti in certa misura a felicità e serenità
finanche positivo; l'innamoramento, sì vabbeh, ci può anche stare, ma non è che sia una cosa fondamentale: sono altre le cose che contano (cit.), come una compatibilità di carattere che permetta una vita serena e felice nel lungo termine, stabilità emotiva, certe doti caratteriali che fanno di un ragazzo un "buon marito" e di una ragazza una "buona moglie". No pirati inside quindi
Sarebbe interessante sapere se nella loro cultura il figobullo non acchiappa (ma non glielo chiedo, a meno di fare la figura del coglione)!
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Personalmente, pur senza mitizzare l'amore, rimango al punto di vista occidentale.
E' interessante vedere se e come il fatto di essere "fobici" possa portare alcuni utenti magari ad aderire ad alcuni dei punti di vista non occidentali riguardo al matrimonio.
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(Ho scritto che questo topic è "un po' provocatorio" perché immagino che molti utenti, anche molti di quelli che lamentano destini di solitudine e verginità eterna ecc, abbiano un ideale di amore romantico che gli faccia rifiutare a priori le cose "combinate" e gli faccia piuttosto dire: "Eh, no, ma una ragazza me la trovo piuttosto!".
Vabbeh, forse non sono riuscito a spiegarmi chiaramente, pazienza...tralasciate quest'ultimo commento)