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04-12-2016, 22:26
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#1
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Intermedio
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 212
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Per chi non ha amici, secondo voi qual'é la causa ?
Io sono anni che ci combatto, per la maggior parte sembra scontato avere degli amici, cosí come risulta facile farseli.
Per me é sempre stato un dramma. Quand'ero piccola mi ripetevano "vai esci, fatti degli amici", a parte l'ansia iniziale di dover socializzare, ma poi seguiva la frustrazione di sentirmi rifiutata ed esclusa.
Adesso c'ho rinunciato, anche se ogni tanto a lavoro ci provo ad entrare un pó piú in confidenza, ma se gli altri diventano subito amici e scherzano tra loro, con me tengono sempre quel rapporto distante tra colleghi.
Sono stufa di sentirmi dire dagli altri frasi tipo "ma la sera non esci con gli amici", o mi fa male ogni volta che sento coetanei che parlano dei loro tanti amici, mentre io non ne ho nemmeno uno.
Ma la domanda che mi pongo é , ok sono un pó socio-fobica, ma la fobia sociale secondo voi é l'ostacolo o la conseguenza al sentirsi sempre esclusi ?
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04-12-2016, 22:32
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#2
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Genova
Messaggi: 5,664
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È un rapporto di causa-effetto in cui si instaura un circolo vizioso in cui un aspetto diventa sia causa che conseguenza dell'altro.
Se hai la fobia, avrai pochi amici, ma avendo pochi amici avrai anche poche opportunità di superare la fobia...e così via.
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Ultima modifica di Wolferstein; 04-12-2016 a 22:34.
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04-12-2016, 22:33
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#3
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Messaggi: 2,255
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Secondo me è la causa. Io non avrei avuto problemi ad avere amici ma avevo la fobia di uscire, mi saliva per esempio l'ansia se vedevo un sms con un invito a qualche festa. Negli anni delle superiori sarò uscito una ventina di volte in tutto, quelle che un ragazzo con un minimo di vita sociale esce in un mese estivo di vacanza o poco più. All'uni, nonostante la maggiore indipendenza grazie all'auto, idem. Diciamo che comunque questa mia fobia è già nata alle medie, quando i miei compagni venivano in bici a chiedermi di andare in giro e io li piccavo sempre. Ho solo avuto alle elementari un po' di "vita sociale" con una mia compagna con cui giocavo spesso, sennò niente. Francamente però il problema a me non mi ha colpito più di tanto, mi sentivo bene da solo, quando mi sono reso conto che ero infelice era ormai troppo tardi per porvi rimedio, e anche ci fosse soluzione sono troppo pigro per impegnarmi a trovarla. Ritengo quindi che la fobia può aumentare se si viene costantemente rifiutati, ma se uno non ha mai avuto amici o quasi allora vuol dire che è a monte il problema, e che il rifiuto degli altri è solo la conseguenza del nostro modo di essere (tranne casi di sfortuna o simili).
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04-12-2016, 22:34
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#4
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Avanzato
Qui dal: Sep 2016
Ubicazione: Iperuranio
Messaggi: 256
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"per la maggior parte sembra scontato avere degli amici, così come risulta facile farseli. " il problema è che la maggior parte della gente ha un concetto superficiale di amicizia. Io, in tutta la mia vita, ho avuto solo due amici e con entrambi questo legame è finito. Gli amici sono rari, i falsi amici e i conoscenti sono tanti.
Secondo me la fobia sociale è un'ostacolo dato che non permette la totale espressione dell'individuo ed è anche la causa del non avere amici. Devo comunque dire che tutto ciò non dipende solo dalla fobia sociale, ma anche dalla gente che circonda il fobico. Ho un compagno di classe fobico, e sono l'unico con cui parla. Gli altri lo prendono in giro e si lamentano della sua timidezza e goffaggine, io sono stato l'unico a farsi avanti per conoscerlo.
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Ultima modifica di Solitario97; 04-12-2016 a 22:38.
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04-12-2016, 22:34
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#5
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Banned
Qui dal: Nov 2013
Messaggi: 2,710
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È una conseguenza che diventa poi un ostacolo.
La fobia sociale matura a causa di traumi subiti dovuti appunto alla socialità, quindi è una conseguenza, ma poi, per le caratteristiche della stessa, diventa un ostacolo alle relazioni sociali.
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04-12-2016, 22:35
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#6
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Esperto
Qui dal: Jul 2015
Ubicazione: torino
Messaggi: 756
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bhe ovviamente per colpa della fobia sociale instaurare dei rapporti con altre persone è davvero complicato figurati farti degli amici
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04-12-2016, 22:43
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#7
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Esperto
Qui dal: Jun 2016
Ubicazione: Nel tempo e nello spazio.
Messaggi: 634
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Credo che inizialmente sia una conseguenza, poi col tempo si trasforma in ostacolo.
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04-12-2016, 22:58
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#8
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Banned
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 247
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Quando una persona si vergogna meno di se stessa (lo so, hai voglia a farlo, bisogna lavorarci un bel po', ma io ritengo di esserci riuscito, alla fine), smette di nascondersi, tende ad aprirsi molto di più e allora gli amici se devono arrivare arrivano. Nel senso, mica sempre arrivano... tante volte invece scopri che sei così diverso dagli altri che, poi, vedi che le persone con cui puoi legare davvero sono veramente pochissime, e lì sta a te vedere se fartene una ragione o una malattia.
Faccio un esempio. Nonostante io abiti in un posto di mare, detesto tutte le spiagge e ho in un armadio un costume da bagno, ancora chiuso nel cellofan, che non ho mai usato in 18 anni. Invece, il 99,9999999% delle persone che conosco non vedono l'ora che arrivino i primi calori estivi per esporre le proprie chiappe su una spiaggia. All'inizio pensavo che avrei dovuto fare uno sforzo per adeguarmi alla maggioranza e andare al mare pure io: mi sono sottoposto per anni a una terapia di "training autogeno" per convincermi a stare in una spiaggia almeno un'ora e sopportare quel tipo di ambiente. Poi, invece, ho concluso che semplicemente, per me, andare al mare è un'emerita schifezza, per cui passare anche solo un weekend con degli amici che vogliono andarci sarebbe più o meno piacevole come una tortura cinese. E allora ho preferito lasciare perdere, anche se riconosco che è una cosa che limita fortemente le mie possibilità di socializzare. Potrei farti mille esempi di questo tipo, cose che a quasi tutti gli altri piacciono e a me fanno cagare e viceversa.
Bisogna capire cosa per te è più importante, scendere a compromessi per sentirsi accettati dagli altri, o accettare il fatto che si è molto diversi da loro e che non si può farsi continuamente violenza per fare cose che sono contro la nostra stessa natura.
Ho frequentato delle feste in cui centinaia di persone mi riconoscevano, mi salutavano, mi davano delle pacche sulle spalle e scambiavano due battute simpatiche con me; ebbene, sono stati i momenti in cui mi sono sentito più solo in tutta la mia vita, perché a quelle feste ci andava una maschera, un fantoccio, mentre sentivo che il vero me era altrove.
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04-12-2016, 23:24
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#9
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Banned
Qui dal: Dec 2015
Messaggi: 1,319
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Quote:
Originariamente inviata da assiolo
Quando una persona si vergogna meno di se stessa (lo so, hai voglia a farlo, bisogna lavorarci un bel po', ma io ritengo di esserci riuscito, alla fine), smette di nascondersi, tende ad aprirsi molto di più e allora gli amici se devono arrivare arrivano. Nel senso, mica sempre arrivano... tante volte invece scopri che sei così diverso dagli altri che, poi, vedi che le persone con cui puoi legare davvero sono veramente pochissime, e lì sta a te vedere se fartene una ragione o una malattia.
Faccio un esempio. Nonostante io abiti in un posto di mare, detesto tutte le spiagge e ho in un armadio un costume da bagno, ancora chiuso nel cellofan, che non ho mai usato in 18 anni. Invece, il 99,9999999% delle persone che conosco non vedono l'ora che arrivino i primi calori estivi per esporre le proprie chiappe su una spiaggia. All'inizio pensavo che avrei dovuto fare uno sforzo per adeguarmi alla maggioranza e andare al mare pure io: mi sono sottoposto per anni a una terapia di "training autogeno" per convincermi a stare in una spiaggia almeno un'ora e sopportare quel tipo di ambiente. Poi, invece, ho concluso che semplicemente, per me, andare al mare è un'emerita schifezza, per cui passare anche solo un weekend con degli amici che vogliono andarci sarebbe più o meno piacevole come una tortura cinese. E allora ho preferito lasciare perdere, anche se riconosco che è una cosa che limita fortemente le mie possibilità di socializzare. Potrei farti mille esempi di questo tipo, cose che a quasi tutti gli altri piacciono e a me fanno cagare e viceversa.
Bisogna capire cosa per te è più importante, scendere a compromessi per sentirsi accettati dagli altri, o accettare il fatto che si è molto diversi da loro e che non si può farsi continuamente violenza per fare cose che sono contro la nostra stessa natura.
Ho frequentato delle feste in cui centinaia di persone mi riconoscevano, mi salutavano, mi davano delle pacche sulle spalle e scambiavano due battute simpatiche con me; ebbene, sono stati i momenti in cui mi sono sentito più solo in tutta la mia vita, perché a quelle feste ci andava una maschera, un fantoccio, mentre sentivo che il vero me era altrove.
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05-12-2016, 00:44
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#10
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Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,714
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Io gli amici non ce li ho, ma non mi mancano. Non so se son normale ma non mi mancano sto con il mio nipotino, mia sorella, esco con le due amiche che conosco dai tempi delle superiori e basta.. poi organizzo i raduni, che molti balzano, va bene per ora va bene così, ho altre cose a cui pensare
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05-12-2016, 01:49
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#11
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Ubicazione: Italia
Messaggi: 4,205
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Io so per esperienza, fobie a parte, che se uno è troppo tranquillo e se ne sta a casa piacevolmente gli altri non ti chiamano per uscire tranne poche eccezzioni.
Se invece partecipi alla vita parrocchiale, fai parte di un club di sport, volontariato etc allora hai molti amici o conoscenti con cui poi organizzi anche le uscite serali.
Se hai fobie , magari ti vedono un po strano e capita che sei emarginato dagli altri. Ai tempi della scuola è diverso perché cmq si fa sempre comunella con qualcuno, al lavoro sono solo colleghi e non sempre si lega x uscire fuori insieme. La fobia non è quindi il solo ostacolo a fare amicizia, a volte semplicemente non si trova nessuno con cui legare e avere qualcosa in comune e questo tanto più sei timido e tranquillo.
Meglio soli che male accompagnati dice un proverbio, però invece di tanti amici basterebbero anche due o tre però fidati. Da soli non si sta poi male, ma c'è sempre la famiglia, qualche parente e almeno uno o due amici con cui fare un po di vita sociale.
Chiudersi in casa per necessità ovviamente non è un capriccio, ma più ci si rinchiude e più la fobia aumenta.
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05-12-2016, 11:51
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#12
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 727
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Quote:
Originariamente inviata da Hazel Grace
Io gli amici non ce li ho, ma non mi mancano. Non so se son normale ma non mi mancano sto con il mio nipotino, mia sorella, esco con le due amiche che conosco dai tempi delle superiori e basta.. poi organizzo i raduni, che molti balzano, va bene per ora va bene così, ho altre cose a cui pensare
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Beh due amiche però le hai allora
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05-12-2016, 13:14
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#13
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Esperto
Qui dal: Dec 2012
Ubicazione: Emilia-Romagna
Messaggi: 8,317
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Sicuramente il trend è quello che dalla fobia sociale derivi poi anche una difficoltà maggiore a farsi nuove amicizie, ma è pur vero che anche senza fobia sociale, se ci isola completamente dai rapporti umani per lunghi periodi poi diventa difficile recuperarli.
Se faccio un confronto, da piccolo avevo molta più competenza sociale di adesso. Sarò anche sempre stato un po' ansioso, ma il deperimento è avvenuto con l'isolamento (che non era dovuto a fobia sociale o cose del genere).
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05-12-2016, 13:21
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#14
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Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,714
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Quote:
Originariamente inviata da Doubleman
Beh due amiche però le hai allora
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si due le ho, ma non si può dire che abbia amici
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05-12-2016, 15:23
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#15
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Bologna
Messaggi: 5,014
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Farsi amici se si è un po' chiusi è un dramma, sopratutto poi se non si ha proprio nessun amico, in modo che ci faccia presentare persone nuove. E anche in quel caso se siamo chiusi il rapporto molto probabilmente rimarrà sempre superficiale, perciò non sarà un'amicizia ma al massimo conoscenze che vedi quando esci con quelli pochi amici che si ha in comune.
Diciamo che se si ha la fobia e zero amici, si è un bel po' nella melma
Io ad esempio ho pochissime amicizie, neppure profonde , e quasi tutte le persone che mi presentano, vuoi per il fatto di abitare lontanissimo da loro perciò in caso essere esclusi da tutte quelle attività che magari fanno loro spesso, o perché sono persone del tipo che hanno la ragazza e il resto è un piacevole più che non deve trasformarsi in altro, o chissà che cos'altro , comunque con tutti, anche persone che conosco da 7-8 anni, al massimo ho rapporti di piacevole conoscenza. Ma non ci chiamiamo mai a vicenda per uscire ecc, solo se capita tra le amicizie comuni
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06-12-2016, 02:59
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#16
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Principiante
Qui dal: Nov 2016
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 15
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Ultima modifica di anacleto; 02-12-2017 a 17:46.
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06-12-2016, 13:44
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#17
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,120
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Nel mio caso la mancanza di amici, o meglio dire, la perdita degli amici, è dipesa dalla fobia sociale.
Ho avuto la fortuna ai tempi del liceo di avere un gruppetto di 3-4 amici e nell'ultimo anno, si usciva insieme la sera, poi si aggiungeva ogni tanto qualcuno che conoscevano loro e così via.
Io ero un po' sfigato, cicciotto, però sapevo essere di buona compagnia.
All'uni si è ripetuto lo stesso schema negli ultimi due anni. Ero sempre un po' lo sfigatello del gruppo, sempre stato timido ma non mi isolavo, e andava bene così sia a me che a loro. Poi appena finita l'uni abbiamo continuato a vederci per ancora un po', ma si è iniziato a nascere in me un senso di inadeguatezza, stavo crescendo e non mi andava più di essere quel tip odi persona che ero. Le loro carriere iniziarono a delinearsi in modo brillante, cambiavano macchine, avevano partner fissi, avevano ambizioni e io rimanevo sempre lo stesso, con lo stesso umile lavoro con cui ho iniziato..e così li ho persi, e ho perso anche quelli del liceo. Mai ci fu rottura netta, se capita ci si sente su whattsapp ma non ci vediamo più da tempo.
Al lavoro sono riuscito a legare con pochi per vari motivi, a parte 2-3 persone che umanamente sono un po' meglio degli altri. Ovviamente persistendo l'evitamento e il senso di inadeguatezza ho legato con persone simili a me, nel bene e nel male (evitanti, depressi, etc.)
Ora non ho amici stretti, ogni morte di papa mi vedo con quei 2-3 colleghi, e basta.. ne avevo di amici ma li ho persi..ho perso la capacità di interagire, posso essere anche simpatico a tratti ma fondamentalmente sono una persona un po' grigia, dimessa, non penso di poter essere uno che vale la pena frequentare e che possa fare la differenza in un gruppo
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Ultima modifica di Keith; 06-12-2016 a 13:48.
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06-12-2016, 16:48
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#18
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Principiante
Qui dal: Jul 2015
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 78
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Io come altri ero arrivato al punto in cui se mi arrivava un messaggio o una chiamata per uscire mi veniva l'ansia, anche se ora della fine si trattava solo di uscire un paio d'ore per bere qualcosa in compagnia in qualche locale. Avendo questa sensazione di malessere pian piano mi allontanai dalle persone che conoscevo. Dopo c'è anche da aggiungere che non era proprio la compagnia che avevo scelto, non mi ci trovavo, li sentivo distanti da me.
Ho provato a conoscere altre persone ma senza esiti positivi al massimo qualche uscita. Io mi rendo conto che non sono fatto per socializzare, ho i miei alti e bassi, momenti in cui magari sono più solare e parlo ma prevalgono i momenti in cui sono taciturno. Senza farmi tanti problemi, al lavoro se capita che si vada sull'argomento, le parole per spiegare la mia situazione non mi mancano.
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06-12-2016, 16:54
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#19
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Bologna
Messaggi: 5,014
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Quote:
Originariamente inviata da An.dream
Se faccio un confronto, da piccolo avevo molta più competenza sociale di adesso. Sarò anche sempre stato un po' ansioso, ma il deperimento è avvenuto con l'isolamento (che non era dovuto a fobia sociale o cose del genere).
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Quote:
Originariamente inviata da M.me Adelaide
A me invece è andata al contrario. Con l'età son migliorata, anche se sono sempre più isolata.
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Anche io da piccolo ero messo molto meglio di adesso, fino ai 15 anni mi bastava vedere una volta le persone per finire a farci amicizia o comunque essere chiamato e chiamare sempre. Dopo i 15 la morte totale. Verso i 22-23 sono migliorato un poco ma sono lontano dai fasti fino ai 15. E comunque direi che da adulti anche se belli estro, capaci di rapportarsi con gli altri, è molto pù difficile fare amicizia. Credo che a parità di estro ecc un bambino, perché fino ai 15 siamo bambini XD, faccia molte più amicizie/conoscenze
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08-12-2016, 20:08
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#20
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Intermedio
Qui dal: Jun 2013
Ubicazione: toscana
Messaggi: 266
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Secondo me è come un cane che si morde la coda..ne è sia la causa che l'effetto
Io ho grossi problemi a interagire con gli altri, e per questo nella mia vita ho avuto pochissime amicizie.
E per quanto mi riguarda, meno amicizie hai più aumenta il disagio e più aumenta il disagio e più è difficile conoscerne altre persone.
È vero anch'io ho notato quanto sia normale e scontato per molte persone avere un giro d'amiczie...quando per altri anche avere un solo amico non è per niente scontato.
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