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15-02-2020, 18:07
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#21
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Intermedio
Qui dal: Jan 2020
Messaggi: 245
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Nella vita reale li chiamiamo "conta balle"; Raccontano avventure o esperienze fittizie e se ne convincono così tanto da non ammetterlo nemmeno di fronte all'evidenza.
Sinceramente penso che lo facciano per attirare l'attenzione o per sentirsi migliori degli altri. Ne avevo uno in classe con me, deriso da tutti, persino dai professori. Il problema è che quando capiscono di essere stati scoperti, inventano nuove balle, ancora più articolate, cadendo in una spirale infinita.
Penso che normalmente non avrebbero alcun problema sociale ma quando ti fai una certa nominata devi soltanto cambiare scuola per riscattare la tua persona.
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15-02-2020, 18:33
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#22
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,053
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Quote:
Originariamente inviata da XL
Psichiatri e psicologi hanno rotto le palle con questa continua invenzione di malattie fittizie.
A me il mondo reale, in base a quel che conosco, non mi piace quasi per nulla, quindi mi sembra ovvio che preferisca quelli alternativi e fittizi, ma in base a questo dovrei esser catalogato come malato?
Ma che psichiatri e psicologi vadano al diavolo, a me disturba il mondo non quel che immagino.
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Non preferiresti fare cose più "concrete" (dilettevoli, ovviamente)?
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15-02-2020, 19:35
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#23
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Principiante
Qui dal: Sep 2019
Messaggi: 53
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Allora questo disturbo non è "una invenzione di qualche psicologo o psichiatra" ma esiste veramente e vi posso assicurare che è anche abbastanza invalidante. Non si tratta di fantasticare ogni tanto, quello è normale ma di non avere il controllo della propria mente che viaggia tra una storia fantasiosa ed un altra. Questo distoglie la concentrazione dalla vita reale a volte a tal punto da metterla da parte per concentrarsi su quella parallela. In questa condizione si è talmente dipendenti da non rendersi neppure conto di farlo inizialmente ma solo quando ci si è già immersi. Vorrei precisare che non centra nulla con la schizofrenia perché le persone che ne sono affette sanno distinguere perfettamente la vita reale da quella immaginaria. Forse così è più chiaro.
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15-02-2020, 19:51
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#24
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,053
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Quote:
Originariamente inviata da Pollina
Allora questo disturbo non è "una invenzione di qualche psicologo o psichiatra" ma esiste veramente e vi posso assicurare che è anche abbastanza invalidante. Non si tratta di fantasticare ogni tanto, quello è normale ma di non avere il controllo della propria mente che viaggia tra una storia fantasiosa ed un altra. Questo distoglie la concentrazione dalla vita reale a volte a tal punto da metterla da parte per concentrarsi su quella parallela. In questa condizione si è talmente dipendenti da non rendersi neppure conto di farlo inizialmente ma solo quando ci si è già immersi. Vorrei precisare che non centra nulla con la schizofrenia perché le persone che ne sono affette sanno distinguere perfettamente la vita reale da quella immaginaria. Forse così è più chiaro.
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La domanda è se è solo un "effetto" o un disturbo a se.
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15-02-2020, 20:03
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#25
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Principiante
Qui dal: Sep 2019
Messaggi: 53
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Quote:
Originariamente inviata da Alakazam
La domanda è se è solo un "effetto" o un disturbo a se.
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È un disturbo che nasce in seguito ad altre problematiche ad esempio depressione o forti traumi. In pratica per poter sopravvivere alla depressione ( o a un qualche altro disturbo) il subconscio trova come unica via di fuga la fantasia e se ne diventa così dipendenti.
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15-02-2020, 23:54
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#26
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,192
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Quote:
Originariamente inviata da Alakazam
Non preferiresti fare cose più "concrete" (dilettevoli, ovviamente)?
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E' ovvio che se si ricorre all'immaginazione vuol dire che cose concrete dilettevoli non ce ne sono attualmente, è ovvio che sia preferibile, meno ovvio che siano disponibili queste cose.
Invece di farmi una sega su una foto non sarebbe meglio una donna in carne ed ossa come quella della foto? Certo che sarebbe meglio se fosse disponibile adesso, ma io non ce l'ho disponibile e per procurarsela, ammesso che sia possibile, bisogna mettere in piedi un casino della madonna e quindi poi bisogna tener conto anche di queste altre cose qua che possono disturbare.
Che una cosa sia concreta non significa che sia migliore.
L'attributo di realtà non rappresenta per me qualcosa che è necessariamente positivo.
Inoltre la cosa che più detesto è anche questo continuo dover capitalizzare sull'arte e l'immaginazione, cioé se ti immergi in cose del genere scrivi un libro poi lo vendi e trovi dei lettori, sei sano di mente, se lo fai per un'esigenza personale a monte, non hai lettori, non scrivi nulla e non ci guadagni nulla, allora non lo sei più sano di mente, secondo gli strizza cervelli diventa un'attività autistica che ruba spazio alla vita.
Ma io ribalto la prospettiva, è la vita (spesso di merda) che ruba spazio e toglie energie. Viviamo in un mondo che ci tiene oltremodo alla veglia, viene usata sempre la metafora del "risvegliato", però bisogna notare che chi viene deprivato dal sonno, da questa possibilità naturale di staccarsi dal cosiddetto reale bene poi non sta.
Se lo spazio da dedicare all'immaginazione nell'esistenza di una persona aumenta, cosa potrebbe mai succedere? Che viene sottratto tempo e spazio ad altre attività, questo succede. Gli strizzacervelli sarebbero capaci pure di sostenere che un orso che va in letargo è affetto da qualche disturbo che sottrae tempo ad altre attività, il lavoro, questo e quell'altro.
Io penso che la mente sottoposta a certi sress abbia bisogno di queste cose, non sono disturbi, sono reazioni ad altri stati, bisogna modificare questi altri stati e la cosa poi sparisce. Siccome certi stati nell'esistenza di certe persone perdurano, queste reazioni non sono malattie per me. Ad esempio il bisogno di riposare non è una malattia, è un sintomo di risposta dell'organismo in presenza di certi assetti.
A me è chiaro che se sei stanco morto dormi di più, ma non è che poi si inventano che una persona che fa una vita usurante e per reazione poi finisce col dormire soltanto nel tempo libero che le resta, è affetta da, che so, "letargismo mentale", una patologia da curare magari con un farmaco che tiene più svegli.
Non è propriamente una malattia questa. Questa catalogazione sintomatica che moltiplica all'infinito i disturbi è proprio un modo di procedere errato, si butta tutto nello stesso calderone.
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Ultima modifica di XL; 16-02-2020 a 00:46.
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16-02-2020, 11:22
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#27
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,419
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Ho conosciuto molto da vicino una persona con questo atteggiamento.
Questa persona aveva:
Bassa autostima
Insicurezza
Depressione
Ansiosità
Molta ingenuità
Ha subito una perdita in età adolescenziale (padre)
Madre depressa, trasandata, distratta, che si è lasciata andare e che nn ha educato e nemmeno visto i bisogni del proprio figlio.
Nei periodi di forte solitudine tendeva a immaginarsi un amico col quale parlare, nn penso sia schizofrenia perché era ben conscio che fosse una sua proiezione mentale e che poteva vederlo solo se lui voleva.
Molto tempo passato in casa, con poche esperienze e le poche esperienze, fatte in modo ingenuo e acritico.
Pochi amici, sempre gli stessi da anni e anche loro abbastanza problematici, con i quali si vede poco.
Credenza di essere incapace di fare le cose da solo.
Difficoltà a fare qualcosa per sé stesso, come se in ogni cosa che fa ha il bisogno infantile di essere visto e riconosciuto, solo in compagnia di qualcuno che ascoltava riusciva a studiare e a prestare attenzione a ciò che studiava.
Si sveglia stanco, perché di notte sogna e i sogni li ricorda bene.
Confort zone grande come una casa, la sua.
Emotività livelli alti
Io gli dissi che se potevo, lo avrei fatto rimanere senza cibo per una settimana e che se voleva mangiare doveva uscire e andare a caccia di animali selvatici
Pensavo che probabilmente così si ripigliava
Se messo a ridere e nn m ha mandato a fancul
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16-02-2020, 11:55
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#28
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,053
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Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium
Ho conosciuto molto da vicino una persona con questo atteggiamento.
Questa persona aveva:
Bassa autostima
Insicurezza
Depressione
Ansiosità
Molta ingenuità
Ha subito una perdita in età adolescenziale (padre)
Madre depressa, trasandata, distratta, che si è lasciata andare e che nn ha educato e nemmeno visto i bisogni del proprio figlio.
Nei periodi di forte solitudine tendeva a immaginarsi un amico col quale parlare, nn penso sia schizofrenia perché era ben conscio che fosse una sua proiezione mentale e che poteva vederlo solo se lui voleva.
Molto tempo passato in casa, con poche esperienze e le poche esperienze, fatte in modo ingenuo e acritico.
Pochi amici, sempre gli stessi da anni e anche loro abbastanza problematici, con i quali si vede poco.
Credenza di essere incapace di fare le cose da solo.
Difficoltà a fare qualcosa per sé stesso, come se in ogni cosa che fa ha il bisogno infantile di essere visto e riconosciuto, solo in compagnia di qualcuno che ascoltava riusciva a studiare e a prestare attenzione a ciò che studiava.
Si sveglia stanco, perché di notte sogna e i sogni li ricorda bene.
Confort zone grande come una casa, la sua.
Emotività livelli alti
Io gli dissi che se potevo, lo avrei fatto rimanere senza cibo per una settimana e che se voleva mangiare doveva uscire e andare a caccia di animali selvatici
Pensavo che probabilmente così si ripigliava
Se messo a ridere e nn m ha mandato a fancul
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Più che senza cibo per una settimana credo che avesse il bisogno di essere "seguito" verso un attività. Cioè sicuramente lui aveva l'incapacità di trovarsi qualcosa da solo (di essere intraprendente), però se qualcuno (i genitori?) gli agevolavano la cosa, con il trovarla per esempio, poi avrebbe continuato.
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16-02-2020, 11:58
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#29
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Banned
Qui dal: Mar 2019
Messaggi: 565
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Quote:
Originariamente inviata da Ncode
Nella vita reale li chiamiamo "conta balle"; Raccontano avventure o esperienze fittizie e se ne convincono così tanto da non ammetterlo nemmeno di fronte all'evidenza.
Sinceramente penso che lo facciano per attirare l'attenzione o per sentirsi migliori degli altri. Ne avevo uno in classe con me, deriso da tutti, persino dai professori. Il problema è che quando capiscono di essere stati scoperti, inventano nuove balle, ancora più articolate, cadendo in una spirale infinita.
Penso che normalmente non avrebbero alcun problema sociale ma quando ti fai una certa nominata devi soltanto cambiare scuola per riscattare la tua persona.
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Mon ami quelli così non li vedi così tanto nella vita reale. Non dico quel ragazzo di cui tu ci sei testimone perché a mio modesto parere quello é un caso diverso da quello che si intende nel topic. E i professori dovrebbero rimanere sempre neutrali, non é scarsa professionalità deriderlo davanti a tutti ?
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16-02-2020, 12:02
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#30
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,053
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Quote:
Originariamente inviata da XL
E' ovvio che se si ricorre all'immaginazione vuol dire che cose concrete dilettevoli non ce ne sono attualmente, è ovvio che sia preferibile, meno ovvio che siano disponibili queste cose.
Invece di farmi una sega su una foto non sarebbe meglio una donna in carne ed ossa come quella della foto? Certo che sarebbe meglio se fosse disponibile adesso, ma io non ce l'ho disponibile e per procurarsela, ammesso che sia possibile, bisogna mettere in piedi un casino della madonna e quindi poi bisogna tener conto anche di queste altre cose qua che possono disturbare.
Che una cosa sia concreta non significa che sia migliore.
L'attributo di realtà non rappresenta per me qualcosa che è necessariamente positivo.
Inoltre la cosa che più detesto è anche questo continuo dover capitalizzare sull'arte e l'immaginazione, cioé se ti immergi in cose del genere scrivi un libro poi lo vendi e trovi dei lettori, sei sano di mente, se lo fai per un'esigenza personale a monte, non hai lettori, non scrivi nulla e non ci guadagni nulla, allora non lo sei più sano di mente, secondo gli strizza cervelli diventa un'attività autistica che ruba spazio alla vita.
Ma io ribalto la prospettiva, è la vita (spesso di merda) che ruba spazio e toglie energie. Viviamo in un mondo che ci tiene oltremodo alla veglia, viene usata sempre la metafora del "risvegliato", però bisogna notare che chi viene deprivato dal sonno, da questa possibilità naturale di staccarsi dal cosiddetto reale bene poi non sta.
Se lo spazio da dedicare all'immaginazione nell'esistenza di una persona aumenta, cosa potrebbe mai succedere? Che viene sottratto tempo e spazio ad altre attività, questo succede. Gli strizzacervelli sarebbero capaci pure di sostenere che un orso che va in letargo è affetto da qualche disturbo che sottrae tempo ad altre attività, il lavoro, questo e quell'altro.
Io penso che la mente sottoposta a certi sress abbia bisogno di queste cose, non sono disturbi, sono reazioni ad altri stati, bisogna modificare questi altri stati e la cosa poi sparisce. Siccome certi stati nell'esistenza di certe persone perdurano, queste reazioni non sono malattie per me. Ad esempio il bisogno di riposare non è una malattia, è un sintomo di risposta dell'organismo in presenza di certi assetti.
A me è chiaro che se sei stanco morto dormi di più, ma non è che poi si inventano che una persona che fa una vita usurante e per reazione poi finisce col dormire soltanto nel tempo libero che le resta, è affetta da, che so, "letargismo mentale", una patologia da curare magari con un farmaco che tiene più svegli.
Non è propriamente una malattia questa. Questa catalogazione sintomatica che moltiplica all'infinito i disturbi è proprio un modo di procedere errato, si butta tutto nello stesso calderone.
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Un effetto di altri disturbi. Spesso però si lavora proprio sugli effetti, anche se non è magari la soluzione al disturbo in se.
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16-02-2020, 13:46
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#31
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,192
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Quote:
Originariamente inviata da Alakazam
Un effetto di altri disturbi. Spesso però si lavora proprio sugli effetti, anche se non è magari la soluzione al disturbo in se.
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E' che gli altri disturbi, non sono disturbi propriamente mentali, sono incistati proprio nell'esistenza. Se uno deve badare al genitore malato, è disoccupato, sta messo male ecc. se n'altro deve sgobbare da mattina a sera per sfamà la famiglia ecc. se n'altro ancora c'ha questo e quell'altro problema ecc. il disturbo io non lo vedo più semplicemente mentale, qua la mente ha un'esistenza ecologica, sta schiaffata dentro a tutta 'sta cornice esistenziale e si adatta come può, non è separabile come vogliono fare intendere questi che si siedono dietro a 'na sedia e inventano malattie.
C'è il fenomeno dell'abbandono scolastico ad esempio, arriva lo psichiatra-psicoterapeuta-psicologo e inizia a definire la "scolarella" o la SAS, la Sindrome da Abbandono Scolastico, ma stiamo davvero fuori ormai, di malattie da inventare usando 'sto sistema ne saltano fuori a bizzeffe. E' chiaro che questi comportamenti possono creare a qualche livello disagio, sia sociale che personale, ma non son mica malattie.
Questo fenomeno esiste, non si può mica negare, ma non credo sia identificabile dalla psichiatria.
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Ultima modifica di XL; 16-02-2020 a 14:12.
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16-02-2020, 16:01
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#32
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Banned
Qui dal: Feb 2019
Ubicazione: WindGap
Messaggi: 6,016
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Sono abbastanza sicura di averlo avuto per tutta l'infanzia ed una buona parte dell'adolescenza.
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16-02-2020, 16:32
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#33
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Avanzato
Qui dal: Aug 2017
Messaggi: 481
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sempre fatto...e nei.momenti in cui il sogno diventava ' adrenslinico " anche mettermi a correre per liberare energia
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16-02-2020, 18:05
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#34
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,419
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Quote:
Originariamente inviata da Alakazam
Più che senza cibo per una settimana credo che avesse il bisogno di essere "seguito" verso un attività. Cioè sicuramente lui aveva l'incapacità di trovarsi qualcosa da solo (di essere intraprendente), però se qualcuno (i genitori?) gli agevolavano la cosa, con il trovarla per esempio, poi avrebbe continuato.
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Non saprei.
Il problema è che ha sempre bisogno di una figura di riferimento alla quale aggrapparsi, tipo qualcuno che gli fa da stampella. Se nn ha nessuno crede di nn saper camminare, si sente perso, vulnerabile.
Il problema nn e solo il trovarsi cose da fare, ma anche poi farle, se poi lo lasci solo e nn trova un altro appoggio molla.
E totalmente dipendente da chi sceglie come sua guida e pure molto accondiscendente e in genere tende ad aggrapparsi a personalità molto intraprendenti e sicure di sé che a loro volta accettano ma perché hanno bisogno di qualcuno che gli dica sempre di quanto sono grandiosi e fighi.
Percio sono attratte dalle teste di cazzo, che in genere tendono dopo un po' a trattarlo come una merda.
Cosi poi si convince di valere ancora meno e che ha bisogno di qualcuno che lo salvi, che se ne prenda cura, come farebbe un genitore attento e amorevole.
A questo punto penso che se devono volare via con la fantasia che lo facciano nel modo giusto e che si immagino un genitore sempre presente che gli accompagna ovunque e li tranquillizza.
Oppure basta credere in Dio
Poi magari piano piano facendo esperienza e mettondosi alla prova trovano se stessi, quello che penso e che questo loro scappare via dalla realtà in realtà sia una fuga da sé stessi.
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16-02-2020, 19:57
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#35
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,053
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Quote:
Originariamente inviata da SamueleMitomane
Mi sta succedendo proprio adesso. Mi sto immaginando che sono in un bar con un mio amico delle medie, la sua fidanzata, la mia (seh), e altre persone indefinite, e sto raccontando, assieme a lui, di due episodi che ci sono successi quando andavamo a scuola: una rapina, e un pastore tedesco che ci è corso dietro. Le due vicende in realtà sono divertenti e sto raccontando tutto in maniera vivace, ridendo e facendo ridere gli altri... si, sto ridendo da solo.
Non so quanti chilometri faccio in casa mentre immagino situazioni e discussioni... e faccio questo anche quando sto cercando di studiare ad esempio.
Ora, io non so se ho sto Maladaptive daydreaming, ma quello che ti sto dicendo è vero
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Sei autistico?
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17-02-2020, 10:21
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#36
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,053
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Quote:
Originariamente inviata da Pima
Allora non sono l'unico che gira attorno al tavolo. Buono a sapersi ! Almeno da buoni fobici ci manteniamo in forma senza dover uscire di casa
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Quanti giri fai intorno al tavolo?
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17-02-2020, 11:27
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#37
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Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: Terra dei cuochi
Messaggi: 4,333
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Quote:
Originariamente inviata da Alakazam
Sei autistico?
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No. Non credo. Non so. L'autismo sarebbe uno spettro, potrei avere qualche caratteristica, ma no, non lo sono.
Mi sono visto un'intervista fatta ad una persona autistica, e lei dei rapporti sociali diceva tipo questo: "è come se tutti avessero un libro, un manuale sui rapporti sociali, e io sono l'unica a non avercelo, quindi devo scoprire da sola quelle regole da rispettare" eee con questa cosa simpatizzo eccome, la dico da sempre vabe non significa niente comunque.
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17-02-2020, 12:23
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#38
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Banned
Qui dal: Mar 2019
Messaggi: 565
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Quote:
Originariamente inviata da Alakazam
Quanti giri fai intorno al tavolo?
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Posso anche andare avanti un'ora prima di fermarmi. Spesso anche quando ascolto musica giro attorno al tavolo quindi un'ora al giorno minimo quasi sempre, se non due. Per un totale di, uhm, ci si mette poco a girare il tavolo (spe che mi cronometro), circa 3/5 secondi in base all'andatura. Bisogna però fare attenzione a non invertire improvvisamente il senso di marcia, altrimenti si rimane "spaesati"
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08-01-2021, 16:44
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#39
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Avanzato
Qui dal: Dec 2020
Ubicazione: piemonte
Messaggi: 434
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Ultima modifica di sconfitto; 10-01-2022 a 21:36.
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08-01-2021, 17:57
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#40
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Esperto
Qui dal: Jan 2019
Messaggi: 2,249
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Ho, da sempre, questa caratteristica fin da piccola a fantasticare.
Io passo gran parte della giornata a sognare e fantasticare, come, detto da qualcuno qui, vivere in un mondo parallelo; non ho mai pensato che fosse un disturbo però io credo proprio di averlo perchè il sogno mi distoglie l'attenzione da qualsiasi altra cosa o persona attorno e da qualunque attività pure a scuola, durante tutta la mia vita scolastica (ma di più durante le elementari), in poche parole, mi ci immergo completamente. Poi, spesso, tendo ad alimentarlo ascoltando della musica con le cuffiette.
Da piccola mi inventavo delle avventure con i personaggi dei cartoni e dei videogiochi miei preferiti, mi ricordo anche di aver messo su carta alcune di queste storie che, purtroppo, ho perso ma mi sarebbe piaciuto rileggerle anche perchè non me le ricordo proprio più.
Oggi faccio sogni più realistici: immagino di essere più estroversa con tanti amici, con un ragazzo cui amo tanto, con una vita sociale soddisfacente, essere bella e popolare ammirata da tutti.
Però, quando torno nella realtà a dover constatare che in realtà sono sfigata, asociale, fobica, timida come la merda e da un futuro incertissimo, mi fa andare completamente nello sconforto e divento depressa.
Concordo con chi ha detto che se non piace la propria vita reale allora preferisce vivere/fantasticare scene di vita alternative; e fa bene, lo faccio anch'io!
Di questa caratteristica o "disturbo" me ne sono sempre vergognata, pensavo di essere l'unica, in assoluto, a soffrirne tanto che non ne ho mai parlato con nessuno (tranne che con la mia psicologa, ovviamente), invece, vedo che siamo in bella compagnia.
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