ah si, forse ho mentito in effetti. Una cosa che se ci penso ancora adesso, mi provoca una reazione mista tra pelle d'oca, tristezza abissale, sdegno e incazzatura. Eventualmente pure insonnia.
c'è sto mio compagno delle superiori con cui eravamo abbastanza amici, e una volta è venuto qui dove studio perchè ci abita suo fratello e mi chiede di uscire. Bene, io non conosco praticamente nessuno dei miei colleghi, e neanche tra quelli "dell'altro gruppo" c'era qualcuno disponibile per uscire. Fatto sta che siamo andati in giro praticamente solo noi due. E questo è tipo il ragazzo più figo e sciupafemmine ed estroverso della terra, dunque penso di averlo annoiato oltre ogni limite.
Io naturalmente volevo sotterrarmi, vorrei sotterrarmi persino ora che lo scrivo. Ma non ho avuto il coraggio di dirgli tutta la verità, e cioè che non conoscevo nessuno. Anzi non ricordo se gliel'ho detto o no perchè sto cercando di rimuovere quel giorno. In ogni caso restavo sul vago.
Ecco, quella è stata l'occasione in cui più mi sono sentito sprofondare, perchè ho avuto a che fare con una persona con volevo fare una bella figura, e invece mi sono rivelato per l'asociale che sono.
Fortunatamente sono poche le persone di cui me ne sbatte al punto da voler "salvare le apparenze", e questo è molto buono.
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