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07-04-2012, 01:52
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#961
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 12,574
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Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac
Ti capisco, la sicurezza di sé è molto astratta.
Però, lo stesso discorso varrebbe per una cicciona di 100kg. Perché si deve adeguare ai nostri standard che non troverà giusti, essendo così di costituzione e di metabolismo?
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Parole come cicciona le lascerei ai bambini che ancora non capiscono la gravità delle parole
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07-04-2012, 09:41
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#962
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 6,848
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Quote:
Originariamente inviata da lauretum
Ritieni giusto essere una persona debole ed inutile?
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Una persona che non riesce ad esprimere abbastanza sicurezza per trovare una tipa non è una persona debole ed inutile, lauretum.
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07-04-2012, 09:42
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#963
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 6,848
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Quote:
Originariamente inviata da wildflower71
A me sta storia della sicurezza in se francamente mi ha rotto le scatole.E' vero che e' cosi,ma se gli piacciono tanto quegli uomini che se li prendano pure,vorrà dire rimarro' solo tutta la vita,pazienza!
Perche' sono io che mi devo adeguare a questi standard che non trovo giusti ?
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Figurati quanto le ha rotte pure a me. Ma il coltello dalla parte del manico ce l'hanno loro.
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07-04-2012, 09:45
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#964
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 6,848
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Quote:
Originariamente inviata da wildflower71
Bisognerebbe che il servizio sanitario nazionale per risolvere i problemi psicologici e non di questi disgraziati "affittasse " una fidanzata per un periodo finche' non fanno esperienza e poi potrebbero cercarsi una vera fidanzata con un po' di esperienza alle spalle.......
Per voi questa sarà una idea da malato di mente ma per me e' l'unica soluzione che ovviamente non sarà mai realizzata!!
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Funzionerebbe forse se non si sapesse (se le donne non sapessero) dell'esistenza di questo servizio. Altrimenti...
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07-04-2012, 16:18
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#965
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,136
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comunque tornero' in terapia perche' ho visto che se miglioro a comunicare qualke chances lho ancora,perche fisicamente le occhiate le ragazze normali non dico le fotomodelle,ma dico ad una donna normale fisicamente piaccio,anch eoggi in palestra mi e parso di aver percpeito di piacere ad una...magari sbagliavo pero' se non parlo mai dove vuoi andare...ho provato a hciedere consilgio ad un ragazzo sulle gambe esclusivamente per vedere come reagivo,e avevo l'ansia a 2 mila ho tmeuto di balbettare,come pensavo meno parlo meno sono sciolto poi a comunicare....devo imparare i social skill non vedo alternative...
tutti quegli anni nell'adolescenza a casa mi hanno rovinato e me ne rendo conto solo ora purtoppo,ma non si puo toranre idnietro...
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07-04-2012, 16:56
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#966
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,635
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Quote:
Originariamente inviata da vikingo
comunque tornero' in terapia perche' ho visto che se miglioro a comunicare qualke chances lho ancora,perche fisicamente le occhiate le ragazze normali non dico le fotomodelle,ma dico ad una donna normale fisicamente piaccio,anch eoggi in palestra mi e parso di aver percpeito di piacere ad una...magari sbagliavo pero' se non parlo mai dove vuoi andare...ho provato a hciedere consilgio ad un ragazzo sulle gambe esclusivamente per vedere come reagivo,e avevo l'ansia a 2 mila ho tmeuto di balbettare,come pensavo meno parlo meno sono sciolto poi a comunicare....devo imparare i social skill non vedo alternative...
tutti quegli anni nell'adolescenza a casa mi hanno rovinato e me ne rendo conto solo ora purtoppo,ma non si puo toranre idnietro...
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Attento però, le social skills fini a sè stesse sono inutili, se ogni volta che le metti in pratica ti senti comunque giudicato. Prima tocca cambiare la nostra mentalità, cè poco da fare.
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07-04-2012, 17:56
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#967
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,136
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io mi sento giudicato si dovunque vado tra sconosciuti mi sento giudicato e osservato mi da fastidio
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07-04-2012, 20:31
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#968
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Banned
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: da qualche parte in mezzo all'oceano Atlantico
Messaggi: 3,331
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Che stress, perennemente soggetti al giudizio di tipe che vengono trattate come delle dee in possesso della pietra filosofale, che hanno iniziato a fumare a 13 anni e a 20 ne hanno viste di tutti i colori, pensa te a chi tocca rendere conto...
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07-04-2012, 22:15
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#969
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,136
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io mi butterei ma non voglio si noti la mia ineguatezza,esagero io o e davvvero cosi,come approcci una donna e importante...
se avvessi 15 anni mi sforzerei di fare qualcosa ma a 24 anni non puoi sembrare un impedito...
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07-04-2012, 22:20
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#970
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,136
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mi viene una rabbia 187 cm buttati nel cesso con un carattere sbagliato...
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07-04-2012, 23:04
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#971
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,136
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Due mostri assaliscono la vita dell'utente medio del sito delle acchiappanze: la timidezza e l'insicurezza. Cosa siano lo scopriremo tra poco, ma per combatterle ci vuole una guerra senza quartiere. Senza la loro debellatio è difficile parlare di acchiappanze, perché esse depotenziano il seduttore, che a pieno regime deve essere in grado di sfruttare tutte le occasioni per attuare la sua arte. Esse agiscono in due modi: inibiscono l'iniziativa a conoscere persone nuove e reprimono i contatti con le persone che già si conoscono e che potrebbero starci. Tipico è il caso del ragazzo che, per forte timidezza, fugge una che è lei che corteggia lui, ma i due fenomeni, che sono uniti tra di loro a doppio filo, hanno infinite sfumature. Importante è riconoscere di essere timidi ed insicuri per eliminare il problema.
Non nascondiamoci dietro un falso orgoglio, dietro le apparenze: non si può negare un simile problema pure a se stessi, perché ne vale la propria felicità. Infatti, il 40% della popolazione è affetta da problemi di timidezza.
Indice documento
Cosa sono.
Timidezza ed insicurezza sono insieme un unico problema relazionale complesso, che produce non pochi inconvenienti a chi ne soffre. Pur non essendo la stessa cosa, esse compaiono quasi sempre insieme nello stesso soggetto, anche perché chi è timido è anche insicuro e chi è insicuro è anche timido.
Diciamo che la timidezza è figlia dell'insicurezza. Spesso, può succedere che si nasconda la propria timidezza esibendo un'estroversione, che, in realtà, non fa parte della propria indole, ma essa c'è come la nostra insicurezza.
Se devo definire i due fenomeni, che, come detto, sono due facce della stessa medaglia, possiamo dire che la timidezza è quello stato d'animo di chi nel rapportarsi con gli altri ha paura di essere giudicato, criticato, di fare figuracce da niente, di mettersi in cattiva luce e che, per evitare che ciò accada, inibisce la sua azione più di quanto non sia dettato dalla necessità del caso. La necessità del caso nasce da rapporti gerarchici, presunti, tipo quello del ragazzo che aggancia e della ragazza che è agganciata, o tali, tipo rapporto tra datore di lavoro e dipendente, professore e studente, e vuole che si agisca con prudenza con chi ha il coltello dal lato del manico. Il timido è uno che esagera in tale prudenza fino ad inibire del tutto la sua azione, anche la dove ci fossero ampi spazi di manovra per interagire con il suo interlocutore. In effetti, il suo comportamento è un non esporsi, un eccesso di autoprotezione, che nasce, spesso, dal non conoscere perfettamente come la pensa l'altra persona e dal temere, aprendosi ulteriormente, di finire per toccare tasti dolenti, che possono alienare le simpatie dell'altra persona. Ritornando al tema delle acchiappanze, il timido è uno che non aggancia proprio per tale motivo. Fermare una sconosciuta significa trovarsi di fronte a qualcosa che non si può definire, un rebus, qualcosa che può trasformarsi in un pericolo. Quale pericolo? Una figuraccia da niente, ricevere una borsettata in faccia, ecc.........
Il timido è colui che si trova impacciato nelle situazioni nuove, quello che non alza il dito al ristorante per chiedere il conto, perché non vuole disturbare il cameriere, ecc.......
L'insicurezza, è definibile, invece, come lo stato d'animo di chi non crede in se stesso e che non ha fiducia nelle proprie possibilità. Essa sta alla base della timidezza, perché non basta avere paura degli altri per essere timidi, ma è necessario pure avere poca fiducia in se stessi.
Il timido è pure insicuro, perché non è tanto la paura della borsettata in faccia a farlo desistere dall'agganciare, ma, proprio il non credere in se stesso. Se la seduzione è il marketing dell'amore, chi non crede nel prodotto che vende, trova difficoltà a venderlo, appunto perché egli stesso non ci crede.
Inoltre, l'insicurezza spinge a sottovalutare se stessi e a sopravvalutare gli altri( complesso di inferiorità), ponendo l'individuo in quella posizione, che è detta in analisi transazionale, io non sono ok-tu sei ok.
Indice documento
Da cosa nascono e come sconfiggerle.
Per sconfiggere un nemico, uno stratega deve conoscerlo in tutte le sue sfumature, anche per individuarne i punti deboli. Non è facile liberarsi della propria insicurezza e della propria timidezza. Ci sono casi così gravi che solo un psicoterapeuta può risolvere, almeno in parte.
Per sconfiggere la propria timidezza ed insicurezza, bisogna conoscerne l'origine.
Conoscerne l'origine, però, non basta. Spesso, l'origine della timidezza-insicurezza è data da difetti fisici che compaiono durante l'adolescenza e che danno luogo a complessi di inferiorità( sindrome di Adler).
Ci vuole poco per arrivare a tale risultato: un naso storto, una corporatura esile, un'obesità vistosa oppure i complessi che nascono in quegli adolescenti che hanno avuto modo di fare confronti con i loro coetanei sulle misure del proprio pene( perché si frequentano piscine, palestre, ecc.) e che finiscono per sentirsi meno virili degli altri, vedendosi sottodotati.
Altra causa della timidezza è un'educazione troppo rigida e con troppi divieti: il timore reverenziale indiscriminato è solo un'applicazione eccessiva del galateo!!!
Anche avere genitori troppo invadenti e con forte personalità è una causa possibile della timidezza, perché tali genitori non danno modo alla personalità del figlio di svilupparsi ed acquistare la propria autonomia, ma essa rimane succube del genitore e chi è succube, è insicuro, perché è deresponsabilizzato e non sa prendere decisioni da solo che riguardano la sua vita.
Inoltre, ci può essere un'assenza di quelle, che sono chiamate in analisi transazionale le carezze positive , alla base della timidezza-insicurezza. Molti genitori sanno solo rimproverare i figli quando sbagliano, ma non sanno farne le lodi quando fanno bene. Se un figlio va bene a scuola e viene promosso con il massimo dei voti, va lodato, se è in difficoltà a realizzare un suo progetto, che porterà lustro al casato( si sta laureando, sta studiando musica al conservatorio, ecc..), va incoraggiato, sostenuto, incentivato.
Infine, ci può essere un'eredità "genetica": se i genitori sono timidi, in ambiente familiare trasmetteranno al bebè la loro timidezza.
Sarà pure vero che noi siamo per gli altri ciò che ci manifestiamo. Ciò, però, è vero solo nell'età adulta quando l'essere può esplicarsi autonomamente.
La parte iniziale della nostra esistenza, infatti, vede un'immagine di noi stessi imposta dall'esterno, soprattutto dall'ambiente familiare, che, spesso, nella sua iperprotezione può impedirci di camminare con le nostre gambe. Tale immagine, che noi abbiamo di noi stessi, è un'immagine che non abbiamo creato noi, é un'immagine di dipendenza e di subordinazione: tale immagine viene poi ritrasmessa all'ambiente circostante. Poiché ci è stato impedito di camminare con le nostre gambe, di fronte alle sfide dell'età adulta ci sentiamo claudicanti, in equilibrio precario: ciò è la timidezza e l'insicurezza.
Nuove sfide si presentano sul nostro percorso e cose mai fatte prima devono avere il loro battesimo di fuoco. Il terrore del nuovo, di ciò che si trova dietro l'angolo, ci paralizza, impedendo al nostro percorso evolutivo di dispiegarsi.
Al tempo stesso, ci accorgiamo che l'immagine di noi stessi, che ci è stata imposta dal sistema, non rispecchia ciò che noi realmente ci sentiamo, ciò che realmente sappiamo di essere. Dunque, l'Io reale spinge verso l'esterno per affermarsi sul falso .
Esso è conscio che la Path Dependence atrofizza la sua evoluzione e la sua armonizzazione con l'ambiente circostante, le uniche cose che possono portarlo alla pienezza di se.
Tale forza, la forza dell'essere può essere frustrata dalle cause esterne di cui ho parlato in precedenza ( nasi storti, obesità, ecc.), ma non può essere arrestata se non per le nostre paure infondate, paure infantili, paure che abortiscono il nostro Io profondo, facendoci continuare ad essere quello che non siamo, il bambino impacciato.
Persistere in tale situazione significa condannarsi a non essere ciò che si è e portare sulle proprie spalle il fardello infantile di un Idolum di se stessi imposto dall'esterno.
Tale Idolum fasullo deprime la nostra autostima: esso aveva una ragione di essere nella nostra età infantile, ma, con l'evoluzione della nostra vita verso l'età adulta, esso rimane solo un ingombrante fardello, di cui sbarazzarsi al più presto possibile.
Il nostro vero Io, il nostro cuore pulsante vuole venire alla luce e farci conquistare il nostro posto al sole. Per tale motivo, è importante rimuovere questi legacci, che frenano o, addirittura impediscono, al nostro percorso evolutivo di andare verso la piena autocoscienza di se e del mondo circostante e la realizzazione dei suoi obiettivi vitali.
Dopo l'individuazione della causa, è importante:
a) riconoscere di essere timidi ed insicuri;
b) documentarsi in modo approfondito sull'argomento;
c) adottare la terapia più adeguata.
Bisogna riconoscere di essere timidi ed insicuri senza nascondersi dietro ad un dito, anche perché la diagnosi non è di un male incurabile, ma di qualcosa di cui, accertandone l'esistenza, si è già fatto il primo passo per la cura.
Documentatevi anche da altre fonti oltre questo articolo, leggete libri sulla timidezza, anche per esaminare direttamente i testi di autorevoli psicoterapeuti, professori universitari, che studiano di questi problemi da anni ed anni e che ne sanno, molto, molto più di me. Potete partire dalla bibliografia per, poi, arrivare ad altri autori.
La
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07-04-2012, 23:06
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#972
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Banned
Qui dal: Mar 2008
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Dopo l'individuazione della causa, è importante:
a) riconoscere di essere timidi ed insicuri;
b) documentarsi in modo approfondito sull'argomento;
c) adottare la terapia più adeguata.
Bisogna riconoscere di essere timidi ed insicuri senza nascondersi dietro ad un dito, anche perché la diagnosi non è di un male incurabile, ma di qualcosa di cui, accertandone l'esistenza, si è già fatto il primo passo per la cura.
Documentatevi anche da altre fonti oltre questo articolo, leggete libri sulla timidezza, anche per esaminare direttamente i testi di autorevoli psicoterapeuti, professori universitari, che studiano di questi problemi da anni ed anni e che ne sanno, molto, molto più di me. Potete partire dalla bibliografia per, poi, arrivare ad altri autori.
La terapia adeguata deve essere finalizzata ad ottenere obiettivi intermedi: aumentare l'autostima, aumentare le capacità comunicative del soggetto e superare la sua paura di sbagliare e dell'ignoto.
Tali obiettivi intermedi, una volta raggiunti, portano alla fine della timidezza-insicurezza.
Aumentare l'autostima.
Chi si trova nella poco invidiabile situazione di non essere fidanzato ancora a 30 anni, fa paurosi confronti con altri uomini, che, molto più giovani di lui, hanno femmine a palate. Un tizio così deve sentirsi proprio una cacchina. Sono i confronti impietosi a far crescere i complessi di inferiorità, tanto che uno si dice fra se:" Sono brutto, faccio schifo, sono un vomito vivente, sono un buono a nulla".
Per prima cosa, i confronti sono inutili, perché ognuno ha la sua storia personale.
I risultati degli altri non sono un termine di paragone valido dei propri insuccessi. Arrivare agli stessi livelli di chi è stato solamente più fortunato di noi è sempre possibile!! Basta capire dove fino ad ora si è sbagliato e non persistere nell'errore: solo il persistere nell'errore, il rimanere ancorati al passato è il fallimento vero e definitivo di un essere umano. Esso è il non migliorare.Nessuno ha più cose di un altro. Non si possono fare confronti tra la propria vita e quella dei propri amici e conoscenti che sono già fidanzati. Non possiedono nulla che uno non possiede. Se loro sono fidanzati è solo perché il percorso della loro esistenza si è svolto in un modo diverso e sono arrivati a certi risultati prima ,perché hanno capito prima come vanno certe cose al mondo. Il differenziale sta solo nel tempo e nei modi in cui ciò è accaduto. C'è chi capisce quello che deve capire a 10 anni, chi a 16, chi a 21, chi a 30, chi a 50 e chi mai. Sono i tempi e le circostanze che fanno l'esistenza di una persona diversa da quelle delle altre. I tempi sono quelli in cui uno dice EUREKA di fronte ad una cosa che non riusciva a capire prima. Le circostanze sono il background, la situazione ambientale, familiare. Il destino di un uomo dipende pure se è nato ricco o se è nato povero, se è nato brutto o se è nato bello. Solo la nascita, infatti, non possiamo cambiarla. Nonostante ciò, io posso nascere povero e brutto, ma nella mia sfortuna, posso arrivare dove mi porta la mia ambizione facendo fiorire il deserto come hanno fatto gli israeliani e, dunque, cambiare il mio destino. La bruttezza è un dato oggettivo limitante, ma se io ci so fare, se mi faccio una posizione nella vita, posso essere brutto come il colera, avrò sempre delle donne che mi verranno dietro!!!
A volte, poi, la bruttezza non è vera bruttezza, ma sciattezza, un pò come il famoso programma Tv, il Brutto Anatroccolo, ci insegna. Inoltre, ci sono difetti fisici che sono facilmente eliminabili come l'essere grassi, che viene risolto facendo una bella dieta( rivolgendosi ad un bravo dietologo e fatta per tutto l'anno, non solo all'approssimarsi dell'estate, perché non servirebbe a nulla!!!), o un naso storto, che un chirurgo plastico sarà ben lieto di raddrizzarvi. E poi, un naso aquilino non è necessariamente qualcosa di brutto, può dare originalità ad un viso. Iinfatti, se cominciamo a guardare le cose da un altro punto di vista, non è che siano poi tanto cattive come le classificavamo in partenza!! L'autostima cresce anche grazie alla cura che si da al proprio look. Se io non sono in grado di autosacrificarmi facendo una dieta per perdere i chili di troppo, come posso pretendere di avere stima di me stesso?
Se esco di casa senza mai pettinarmi, se mi vesto a casaccio come il marito della Befana, ma che razza di uomo sono?
L'autostima è soprattutto volersi bene: pettinatura alla moda, vestiti adeguati, autogratificarsi.
Bisogna piacersi per piacere agli altri: ricordatelo sempre. Il buon venditore è sempre convinto della bontà del prodotto che vende!!!
Inoltre, smettiamola di guardare gli altri dal basso verso l'alto. Accettiamoci per quello che siamo nel bene e nel male e vogliamoci bene. Non esistono dei viventi, padreterni su due zampe e gente speciale. Siamo tutti uguali e diversi allo stesso tempo. Uno può essere più bello e ricco di me, ma può essere meno fornito di me di altre cose, soprattutto quello che ho nella scatola cranica. Poiché nessuno è perfetto, e tutti nascono con qualcosa mancante, dovremmo avere l'onestà di dire che nessuno si può sentire superiore a qualcun altro o inferiore a lui. Solo nell'agire degli uomini si fa la differenza definitiva tra chi ha successo e chi no. In Formula 1 non si può dare la vittoria scontata a chi parte in Pull Position!! E la vita per certi versi è simile alla Formula 1!!!
Aumentare le capacità comunicative del soggetto.
Chi è timido, spesso, non è abituato a parlare con disinvoltura. Per farlo sciogliere, a volte, basta che frequenti corsi di dizione e di recitazione a teatro, o che si metta a vendere in coppia enciclopedie nel tempo libero, facendo il rappresentante, o la mamma lo metta a sbrigare gli affari dei clienti nel negozio di famiglia.
Altro limite, non necessariamente legato alla timidezza è la mancanza di argomenti di cui parlare. Avere un pò di cultura in più, può aiutare chi è timido, perché non si troverà mai a corto di argomenti. State attenti, però, agli argomenti da trattare. Togliete dalla lista subito: il sesso, la religione, la politica ed i racconti horror, di malattie e di cose disgustose.
Non credo che serva farsi una cultura su tali cose per finire per parlarne con una ragazza che conoscete da poco!! Se ci tenete ad imparare pure tali cose, tenetevele per voi!!!
Molto meglio una cultura del pettegolezzo, dello spettacolo, della moda, insomma, di argomenti leggeri, mondani, da cui attingere per sostenere la conversazione.
Superare la paura di sbagliare e dell'ignoto.
Il primo paragrafetto della Versione Beta dice: "Un acchiappatore ha alle sue spalle un certo numero di successi ed un numero molto più grande di insuccessi. Ciò nasce dalla convinzione e dalla constatazione di fatto che ogni arte ha bisogno di un periodo di tirocinio per essere praticata proficuamente: l’uomo medio ha bisogno di esperienza. Tanti tentativi falliti, mancate seduzioni fanno l’uomo esperto di come si maneggia un materiale così friabile ed esplosivo quale é la donna."
Cosa significa "un numero molto più grande di insuccessi" oppure "ogni arte ha bisogno di un periodo di tirocinio per essere praticata proficuamente"?
Se ci mettete tanto a capire, ve lo dico io: i pali li ho presi pure io e di brutto e sono ancora qui vivo e vegeto!!!
Se io non facevo pratica a ricevere sorrisini, borsettate in faccia ed ogni altra malignità che può fare una donna che viene agganciata per strada, non avrei imparato mai niente e non potrei trasmettere niente a voi!!!
Cari timidi-insicuri, il tirocinio sono le figure di merda, le borsettate in faccia, le parolacce. Se non ve la sentite di farlo, è inutile che avete visitato il mio sito, anzi, fate come se non ci foste mai passati!!!
Le figure di merda sono le fondamenta del vostro futuro successo!!!
E poi, chi se ne frega di quello che dice la gente!!! Stanno sempre a criticare e a giudicare: ma perché non si fanno tutti un pò i cazzi loro?
Poi, certe volte, ma dalla bocca di chi escono certe prediche? Da chi, se avesse dignità, si dovrebbe stare solo zitto. Per questo, agite senza timori. Avete tutto l'appoggio morale e spirituale di V267 e del sito delle acchiappanze!!!
Il tirocinio del seduttore è come una strana guerra, dove per vincerla si devono perdere le battaglie iniziali. I pali, i rifiuti, le delusioni sono sconfitte strategiche, che servono a calibrare i propri strumenti di seduzione.
Infatti, quando una persona vuole diventare immune ad una malattia, si vaccina.
Il vaccino, però, cosa è? Semplice, è iniettare l'agente patogeno per far ammalare l'individuo con una forma attenuata della malattia, affinché sviluppi gli anticorpi e non se ne ammali in futuro di una forma molto molto più grave.
Un palo, un rifiuto, una delusione in età giovanissima evita forme più gravi in età più adulta. Inoltre, fa sviluppare gli anticorpi, la faccia di bronzo. Spesso, l'insicurezza è solo la paura dell'ignoto, ma io vi insegno a non averne paura: si tratta solo di una vaccinazione.
Che razza di uomini siete se avete paura di farvi una puntura?
Secondo voi, perché mi sono preso la briga di nominare discepoli ed apostoli?
Poi, cosa hanno queste donne che fanno tanta paura? Sono dee immortali? Sono extraterrestri? Mordono? Pungono? Sono velenose? Una, una volta, nel darmi una borsettata ruppe le cinghia della borsa finendo per doverla buttare ed io scoppiai in una fragorosa risata.
Basta conoscerle per quello che realmente sono per non averne più paura . Infatti, la paura nasce anche da ciò che non si conosce. Come si impara a conoscerlo, si smette pure di temerlo.
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07-04-2012, 23:41
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#973
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,136
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La timidezza d'amore è una forma di timidezza cronica delle persone che non sono mai state in grado di formare relazioni sessuali o emozionalmente intime con altri. Sono stati costretti a rimanere in quel modo per una forma molto seria di timidezza nelle relazioni informali, compresi possibili compagni per relazioni intime. Si ritiene che sia una combinazione, come parecchie altre caratteristiche psicologiche umane, di fattori genetici e ambientali, come la cultura, la religione, la famiglia e altro. La timidezza d'amore è una condizione di vita assai restrittiva. Spesso i timidi d'amore non possono sposarsi e non partecipano alle normali attività dell'adolescenza e della maturità d'incontro e corteggiamento. Spesso il timido d'amore eterosessuale è considerato a torto come omosessuale o asessuale. In alcuni casi di forte timidezza queste persone non sono addirittura in grado di portare avanti nessuna attività, per l'impossibilità di formare rapporti con gli altri. In questi casi il timido non è in grado neppure di avere un amico o un qualche tipo di supporto emotivo.
Diffusione [modifica]
La timidezza d'amore si può trovare in persone di tutte le età e di ambo i sessi. Comunque, alcuni[chi] sostengono che gli studi evidenzino come l'impatto sia molto maggiore sugli uomini che sulle donne, perlomeno nella società occidentale, dove è l'uomo che tradizionalmente deve proporsi alla donna. Le donne timide, invece, hanno quasi la stessa probabilità delle altre di incontrare uomini, sempre se abbiano qualità fisiche accettabili all'altro sesso, sposarsi e avere figli.
Alcune persone hanno un certo distacco verso gli aspetti più materiali della sessualità (come di altre cose), il che non significa però che li rifiutino in tutto. Altri invece hanno un blocco nella fase dell'approccio e pur nutrendo anche notevoli interessi erotici bloccano invece l'espressività del sentimento.
ecco io sento un blocco nell'approccio poi nona vendo esperienza non ho la ben che minima idea di come sviluppare il resto...
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07-04-2012, 23:51
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#974
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
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Quote:
Originariamente inviata da vikingo
perdonano di tutto agli uomini: i tradimenti, le botte, la maleducazione, persino il pisello piccolo... ma 2 cose non gli perdonano mai però: i calzini corti bianchi e...la timidezza
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Il soggetto di tutte queste azioni non sono "LE" donne.
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07-04-2012, 23:55
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#975
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
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Quote:
Originariamente inviata da paccello
Temo che il regalare un fiore, anche per via degli indiani che (almeno dove sto io) girano numerosi a tentare di affibbiare rose a coppie o gruppi in cui ci sono persone dei due sessi, sia qualcosa di inflazionato e demodè.
Se si regalasse ad una tipa un'altra tipologia di ciarabattole che i venditori indiani si portan dietro, tipo braccialetti luminosi, giochini che volano ecc., chissà se le donne gradirebbbero
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Adesso saltiamo alla conclusione che tutte le donne pisciano sopra i fiori di chi glieli regala?
Non è più probabile che i casi di rifiuto fossero motivati dal fatto che non sentivano attrazione per la persona che faceva il regalo?
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07-04-2012, 23:56
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#976
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
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Quote:
Originariamente inviata da vikingo
pero se non hai esperienza con le donne come ti inventi sicurezza,non sia neanche come si parcheggia un auto con una donna accanto,ricordo ero agitatissimo chi laveva mai fatto...
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Io ho problemi a farlo pure da solo, pensa un po'.
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07-04-2012, 23:59
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#977
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Esperto
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Quote:
Originariamente inviata da lauretum
Ritieni giusto essere una persona debole ed inutile?
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Originariamente inviata da lauretum
Parole come cicciona le lascerei ai bambini che ancora non capiscono la gravità delle parole
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Invece parole come debole e inutile sono zuccherini?
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08-04-2012, 01:02
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#978
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Adesso saltiamo alla conclusione che tutte le donne pisciano sopra i fiori di chi glieli regala?
Non è più probabile che i casi di rifiuto fossero motivati dal fatto che non sentivano attrazione per la persona che faceva il regalo?
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Insomma, queste cascano sempre "in piedi", ma che sono, delle divinità ? Sono inavvicinabili ? Hanno in mano la pietra filosofale ??? Aaahhh le ragazze...
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08-04-2012, 01:08
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#979
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Esperto
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Quote:
Originariamente inviata da paccello
Una persona che non riesce ad esprimere abbastanza sicurezza per trovare una tipa non è una persona debole ed inutile, lauretum.
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intendevo da un punto di vista sociale e competitivo. Lui dice che non gli interessa la sicurezza e la personalità, e allora cosa rimane se non ci provi neanche a lottare?
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08-04-2012, 01:09
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#980
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Esperto
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Invece parole come debole e inutile sono zuccherini?
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Intendevo come contrario di sicurezza, forse ci sono termini più adeguati ma non mi venivano
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