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03-05-2015, 09:51
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#41
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: A volte in soffitta, a volte in cantina.
Messaggi: 6,932
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L'ho detto perchè io ne ho avuto a che fare da vicino visto che mio padre è morto per quella malattia, e ha sofferto anche e molto. Considerato questo, quindi, e considerato il fatto che uno che vuol morire spera di farlo in fretta e senza soffrire troppo, m'è sembrato quantomeno strano che tu, nonostante come dici hai avuto ben tre lutti in famiglia per colpa di quella malattia, speri di esserti ammalato proprio di quello. Mi sembra una crudeltà contro te stesso ma anche contro di loro, che sicuramente speravano un destino ben diverso per te.
Concordo con chi ha detto che molto probabilmente l'astenia è solo uno dei primi sintomi della depressione, è un effetto psicosomatico.
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Ultima modifica di silenzio; 03-05-2015 a 09:58.
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03-05-2015, 10:32
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#42
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Banned
Qui dal: Sep 2013
Messaggi: 251
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Fregatene l'importante è morire, una volta deceduto il come il dove e il perchè non saranno più affari tuoi
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03-05-2015, 11:11
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#43
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,147
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Concordo con chi invita ad avere rispetto per coloro che hanno avuto lutti a causa del cancro.
Detto ciò, stavo pensavo se una visita ai moribondi o ai malati terminali non faccia diminuire la voglia di vivere invece che aumentarla.
Le cose belle ti possono invogliare ad uscire da uno stato depresso, non certe la visione di sofferenze estreme.
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03-05-2015, 11:23
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#44
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Principiante
Qui dal: Apr 2015
Messaggi: 84
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Non mi riferisco specificatamente a Krieg, non conosco a fondo la sua situazione.
Ma per far ricredere una persona che pensa di voler morire non è detto che sia sufficiente una visita al reparto oncologico, oppure dei lutti in famiglia, vedere gente che sta male ed in fin di vita, anche se sono persone care, non è paragonabile a essere in fin di vita, provare le cose su se stessi è totalmente un altra cosa.
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Ultima modifica di prefo; 03-05-2015 a 11:26.
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03-05-2015, 17:57
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#45
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Banned
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: Via Lattea
Messaggi: 19,112
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Devo ricordare comunque che c'è nella storia chi ha cercato una morte lunga e dolorosa, come tchaikovsky che a quanto si dice bevve volontariamente acqua infettata da colera.
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03-05-2015, 18:16
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#46
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,554
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Forse a molti non è chiaro che malattia terminale = sofferenza atroce e continua.
La morte c'entra poco, è una conseguenza inevitabile e probabilmente l'ultima gioia che chi soffre spera arrivi prima possibile.
Senza minimizzare ciò che prova chi pensa continuamente alla morte come liberazione.
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03-05-2015, 18:57
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#47
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Isolationville (Limboland)
Messaggi: 5,181
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Quote:
Originariamente inviata da superunknown
Forse a molti non è chiaro che malattia terminale = sofferenza atroce e continua.
La morte c'entra poco, è una conseguenza inevitabile e probabilmente l'ultima gioia che chi soffre spera arrivi prima possibile.
Senza minimizzare ciò che prova chi pensa continuamente alla morte come liberazione.
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Io sono favorevole al suicidio assistito, ritengo di avere almeno il diritto di decidere se porre fine alla mia vita, quando e come, tuttavia avendo visto morire tra sofferenze che non si possono neppure descrivere persone che erano tutt'altro che rassegnate all'idea di morire, pur avendo avuto anch'essi una vita di m+*da, mi sono fatta l'idea che per quanto male si possa stare psicologicamente, non è possibile prevedere come una persona reagirebbe alla diagnosi di una patologia incurabile, non credo ne si possa gioire, non è una scelta, è l'ultima presa per il kiul... Che poi qualcuno cerchi di suicidarsi più o meno inconsciamente con uno stile di vita o dipendenze i cui rischi sono ormai universalmente noti è un altro discorso...
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03-05-2015, 19:06
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#48
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Near Milan
Messaggi: 3,986
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Leggo il post di Stella dove quota uno stralcio di quello che diceva una ragazza malata terminale e poi leggo post come questi...
Non mi và di giudicare e di soppesare i due mali anche perchè mi è impossibile non conoscendo la gravita di questo, però mi viene spontaneo chiedermi una cosa... Ma se esiste un Dio, perchè cavolo a chi riesce ad apprezzare la vita, ad inserirsi perfettamente in essa e magari a renderla migliore agli altri viene troncato precocemente da qualcosa di incurabile e di invalicabile, e chi invece non si inserisce nella vita di tutti i giorni perchè è incasinato e ha un calvario invisibile tutti i giorni, va avanti a soffrire ed a vivere magari vive vino a 100 anni essendo sano come un pesce?? Ma che razza di equilibrio è?
In un mio mondo perfetto dovrebbe esserci la possibilità di donare il soffio della vita a persone che VOGLIONO vivere da parte di quelle che invece vogliono solo lasciare le sofferenze di questo mondo.
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