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Vecchio 03-04-2012, 19:40   #101
Esperto
L'avatar di feaanor
 

Non ho letto tutta la discussione, ma ti riporto il mio caso.
Fino al liceo, 19 anni, ero come te ed ogni uscita, festa era per me un'agonia. Come te, non volevo conoscere ed uscire.
All'università, invece, sono cambiato radicalmente.
Forse per la facoltà che ho scelto, forse perché ho potuto resettare da zero o quasi la mia vita, fatto sta che mi sono ben inserito in alcuni gruppi di amici e ho conosciuto molte persone che apprezzo e stimo e con cui ho condiviso momenti piacevoli. Insomma, sono considerato quasi un estroverso
Se me l'avessero detto al liceo, non ci avrei mai creduto.

p.s.: con le ragazze non è cambiato nulla però.
Vecchio 03-04-2012, 19:44   #102
Intermedio
 

Quote:
Originariamente inviata da barclay Visualizza il messaggio
Come ho già detto altrove, io ho attraversato un periodo in cui tentavo disperatamente di socializzare; dopo una sequenza ininterrotta di fallimenti ho smesso
Quoto.

Spesso sento il bisogno della compagnia così nell'ultimo periodo sto cercando di socializzare, talvolta imponendomi di stare tra la gente: risultati disastrosi. Se non provo disagio fin dall'inizio, questo inevitabilmente sopraggiunge in seguito. Sono giunta alla conclusione che semplicemente non sono "programmata" per essere sociale
Vecchio 03-04-2012, 20:21   #103
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da barclay Visualizza il messaggio
Solo uscite tra maschi allora: le sociofobiche sono ancora più fidanzate delle estroverse
ti assicuro che essere anche essere in 3 maschi, si fa presto a conoscere donne e ragazze, perchè anche l'imbarazzo si divide per 3.
chiaro che servono i posti giusti e non troppe persone attorno.
Vecchio 03-04-2012, 20:24   #104
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da IfearEverything Visualizza il messaggio
Quoto.

Spesso sento il bisogno della compagnia così nell'ultimo periodo sto cercando di socializzare, talvolta imponendomi di stare tra la gente: risultati disastrosi. Se non provo disagio fin dall'inizio, questo inevitabilmente sopraggiunge in seguito. Sono giunta alla conclusione che semplicemente non sono "programmata" per essere sociale
dipende da dove dai e con quante persone vai
se uno mi dicesse di andare a cena coi suoi amici, nno ci andrei di principio.
che senso ha uscire con 1 conoscente e 14 sconosciuti?
è chiaro che mi vedranno come un estraneo

comincia a frequentarne 3 alla volta, poi quando li incontrerai tutti insieme sarà diverso.
Vecchio 04-04-2012, 02:54   #105
Avanzato
L'avatar di Shenlong
 

un sociofobico può essere introverso o estroverso:

io personalmente sono sociofobico e anche introverso.

A me piace l'idea di passare ogni tanto una serata in compagnia di persone che conosco bene ,ma già l'idea di farne di fila a breve distanza mi sconvolge
Vecchio 04-04-2012, 08:35   #106
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

Quote:
Originariamente inviata da Giuseppe V Visualizza il messaggio
Vi faccio questa domanda perchè io non riesco a capirmi bene.Dico che mi piacerebbe avere tanti amici ma quando arriva il momento di conoscere qualcuno mi faccio indietro e preferisco rimanere a casa.Non è solo una sensazione so per certo che quando sto con gli altri mi trovo in netto disagio e non riesco a resistere manco un'uscita e il pensiero di doverli rivedere mi fa andare in depressione oltre che ansia.Però nello stesso tempo non mi piace stare a casa odio stare senza far niente e senza poter uscire.La cosa che più mi fa star male è che tutti dico tutti parlano molto, ridono e scherzano molto cosa che io riesco poco e niente.Non credo che sia una questione di timidezza perchè la parola se la voglio la dico forse dipende dalla riservatezza, forse dai contenuti che uno ha forse dall'abitudine che si acquista nel tempo nell' interloquire.A questo punto mi rimane da pensare solo una cosa che se uno vuole può e nel mio caso se non ci riesco e perchè non voglio.A voi cosa succude?cos'è che vi da fastidio quando siete con gli altri?c'è qualcosa che non riuscite a spiegarvi o pensate che sia solo timidezza?avete davvero voglia di fare amicizia o lo fate mal volentieri?
grazie in anticipo per le risposte
ciao
da solo sto bene, ma anche con gente fidata starei abbastanza bene, basta che non sia per più di due o tre ore diciamo...
in sostanza non sento molto l'esigenza di contatto umano diciamocelo....non so se questa cosa sia dovuta al fatto che stare con gente mi provoca fastidio in genere o se è veramente che da solo mi trovo meglio
Vecchio 04-04-2012, 11:30   #107
Banned
 

Sebbene non sia mai stata abituata a stare con tante persone sento di averne bisogno , quando so di aver qualcuno che mi vuole bene scopro in me forze che non avrei mai pensato di avere, e quello che faccio per gli altri mi riesce meglio di ciò che faccio per me stessa. Sono veramente poche le cose che reggono il confronto con il tempo passato a conoscere un'altra persona, la sua personalità, le sue preferenze, i suoi modi di dire, come mette le mani, le inflessioni della sua voce... pur di avere un po' di calore umano, anzi, pur di poter sperimentare in me quel calore, perchè più che ricevere ho sempre dato (per mia fortuna ho delle basi affettive solide, ho ricevuto molto affetto da piccolina, quindi non ne ho troppo bisogno ora), in passato ho fatto diventare il mio motivo di vita anche persone terribilmente egoiste e insensibili, che non avevano niente in comune con me, anzi, alcune veramente brutte e "mute", a cui ho dato io la parola, in uno stupido ventriloquio. Ho donato a loro tutto ciò che avevo: tempo, affetto, soldi...ma non hanno esitato nemmeno un secondo a calpestarmi e rinchiudermi nell’armadio delle cose vecchie. E' inutile girarci intorno, ho un modo di fare che mi ha procurato moltissime delusioni, quando faccio qualcosa per gli altri mi impegno 1000 volte di più e non mi sembra neanche di sentire la stanchezza, mi piace far loro sorprese, me ne prendo cura, cerco di farli stare nel modo migliore possibile. E' un istinto che ho con chiunque, superspontaneo, ma spesso la gente si spaventa davanti a gesti buoni, ha paura di sentirsi in debito, non vuole dover fare qualcosa in cambio, il mio carattere crea problemi, non è facile avere a che fare con me. E negli ultimi tempi le brutte esperienze mi hanno causato una rassegnazione così grande da modificare il mio modo di pormi agli altri, ho sempre paura di disturbare, di essere di troppo, che gli altri siano scocciati per la mia presenza, che perdano solo tempo con me e visto che se seguissi il mio vecchio istinto (per esempio se incontrassi per caso un vecchio compagno di classe, con cui ero in buoni rapporti, mi direbbe di corrergli incontro sorridente e abbracciarlo commossa, ma lui si imbarazzerebbe, infastidirebbe e non avrebbe nemmeno il coraggio di guardarmi negli occhi) creerei solo problemi, quindi mi limito ad essere gentile, a fare "come fanno tutti", ma non è da me, e sembro sempre più impacciata e goffa. (forse in questo incide anche il fatto che per mio padre, soprattutto negli ultimi anni, sembro essere un peso e mi rinfaccia ogni cosa/spesa che fa per me)
Cmq sia sarebbe un sogno riuscire a trovare qualcuno che non mi obblighi ad indossare briglie, e che possa chiamare amico...intanto cerco di non chiudermi troppo in me stessa, ma è difficile conoscere persone nuove, sono pochi i veri "aperti", ma anche solo gli sconosciuti disposti a fare conversazione. E sono poche le persone frequentabili, dal mio punto di vista, in ogni gruppo a cui mi sono avvicinata c'era un'aria irrespirabile, costituita non solo da una grande superficialità, poca empatia, un bene che si ferma, controllato, limitato, inesperto e maldestro...ma anche da un totale non rispetto dell'altro, dalla creazione di un gruppo-gregge dove il diverso e il nuovo vengono demonizzati, da una grande insicurezza di fondo, soprattutto affettiva e da uno scarso amore per se stessi.
Certe volte ho pensato di fare ciò che mi piace da sola...ma non sempre posso, e di certo non è bello.
In conclusione non avrei nessun problema a socializzare se accettassi dei compromessi che vanno contro ai miei valori e al mio modo di essere. Che fare in questi casi? Aspettare, sperare e continuare a crescere, credo. Trovare motivazione dove si può, apprezzare e godersi ciò che si ha. : ) Forse, poi, sono un po’ troppo selettiva, anche a causa della mia grande sensibilità che molto spesso sfugge al mio controllo...e anche troppo dura con me stessa, pretendo sempre il massimo, e qualche volta rischio di comportarmi così anche con gli altri, ma ci sto lavorando...

Ultima modifica di nebbiolina95; 04-04-2012 a 11:45.
Vecchio 04-04-2012, 11:34   #108
Banned
 

Io ho una voglia enorme di socializzare, e ci riesco anche stupendamente in determinati periodi

Sono scoppiato in questo periodo: scoppio ogni tot anni e quando scoppio divento un misantropo totale, evito tutto. Scoppio perchè accumulo rabbia, rancore, ansia, terrore, orrore ogni tot anni, quando questi arrivano a saturazione nella testa scoppio e sbrocco del tutto per mesi\anni, per poi tornare alla socialità quando il livello di sentimenti negativi dentro di me è sceso ad un livello sostenibile, ovvero quando riesco a prendere decisioni logiche invece che seguire totalmente gli istinti.
Vecchio 04-04-2012, 14:32   #109
Banned
 

cmq questa è una domanda fatta più di un anno fa e sinceramente oggi come oggi non l'avrei postata .non mi piace neanche come l'ho scritta
Vecchio 04-04-2012, 14:33   #110
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Giuseppe V Visualizza il messaggio
cmq questa è una domanda fatta più di un anno fa e sinceramente oggi come oggi non l'avrei postata .non mi piace neanche come l'ho scritta
hai risolto? e come?
Vecchio 04-04-2012, 15:13   #111
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da lauretum Visualizza il messaggio
hai risolto? e come?
non ha risolto.
Vecchio 04-04-2012, 15:20   #112
Principiante
L'avatar di CraigBellamy39
 

E' molto interessante questa discussione.

Per quanto riguarda il mio caso,credo di essere in un paradosso,perchè sono stato abbastanza chiuso negli anni passati ma nonostante questo ho sempre avuto degli amici con cui passare del tempo insieme.All'inizio non tanto mi sbilanciavo ma poi riuscivo a prendere confidenza e a trovarmi molto bene con loro.

Ora che mi sento migliore dal punto di vista della socializzazione e sono meno chiuso rispetto a prima,invece non riesco ad avere dei veri amici con cui uscire. Questo lo vedo quando incontro dei ragazzi che conosco e ci fermiamo a parlare,vedo che sono sciolto a discutere e non ho problemi a parlare e fare battute,cosa che qualche anno fa mi era più difficile.L'unica cosa in cui vado in difficoltà è quando mi chiedono se esco o se sono uscito,e ovviamente li vado in leggera difficoltà e devo mettere qualche scusa.Conosco diverse persone però ognuno ha già la sua vita già definita chi ha già la sua compagnia con cui uscire,chi ha la ragazza,e non riesco così a farmi una cerchia di amici stretti con cui uscire.

Comunque la sto vivendo con serenità questa situazione,perchè da un lato mi trovo sempre qualcosa da fare e anche se sono solo per fortuna ho sempre qualche cosa che mi impegna,da un altro lato ho la speranza,forse sbagliata,che è solo un periodo e che non avendo grandi problemi a socializzare(anche se con certi tipi di persone non mi ci trovo) mi deve solo capitare l'occasione giusta per rifarmi qualche amico più stretto.
Vecchio 04-04-2012, 15:41   #113
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da CraigBellamy39 Visualizza il messaggio
Comunque la sto vivendo con serenità questa situazione
Bravo! E' quello il primo passo da fare
Vecchio 04-04-2012, 17:23   #114
Esperto
L'avatar di barclay
 

Quote:
Originariamente inviata da Belindo Visualizza il messaggio
ti assicuro che essere anche essere in 3 maschi, si fa presto a conoscere donne e ragazze, perchè anche l'imbarazzo si divide per 3.
chiaro che servono i posti giusti e non troppe persone attorno.
Se uscissi con 3 maschi ed incontrassimo 3 femmine libere, io sarei l'unico a rimanere solo
Vecchio 04-04-2012, 17:37   #115
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Belindo Visualizza il messaggio
ti assicuro che essere anche essere in 3 maschi, si fa presto a conoscere donne e ragazze, perchè anche l'imbarazzo si divide per 3.
Può darsi, se nessuno di loro è come me.
Vecchio 04-04-2012, 19:22   #116
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Belindo
ti assicuro che essere anche essere in 3 maschi, si fa presto a conoscere donne e ragazze, perchè anche l'imbarazzo si divide per 3.
Non è questione di essere in pochi o tanti.. è questione di avere un giro, socialità.. e le occasioni di relazionarsi ci sono. Sinceramente se penso a 3 che escono "allo scopo di cuccare".. io saprei già per certo che non cuccheranno un bel niente perchè a parte che uscire con quell'intento è già di per se "come indirizzarsi verso un sicuro fallimento" perchè io non conosco nessuno che ha mai intessuto relazioni così on the road..
Ho visto tanti di quei gruppi di ragazzi nel corso della mia vita provarci così e sempre fallire miseramente... che mi chiedo da dove sia nata stà leggenda metropolitana e come possa ancora sussistere..mah! Almeno potrebbero risparmiarsi ste figuracce, in pubblico poi
Vecchio 04-04-2012, 22:19   #117
Banned
 

Ho sempre paura di non essere compreso, più che giudicato; quindi spesso preferisco starmene in silenzio.
Comunque non mi piace socializzare tanto per tenersi in allenamento.
Vecchio 04-04-2012, 23:14   #118
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

Quote:
Originariamente inviata da Belindo Visualizza il messaggio
ti assicuro che essere anche essere in 3 maschi, si fa presto a conoscere donne e ragazze, perchè anche l'imbarazzo si divide per 3.
chiaro che servono i posti giusti e non troppe persone attorno.
Di solito usciamo in tre e le ragazze neanche ci guardano.

Io invece credo che si sommerebbe un'altra problematica: l'affiatamento. Di solito, il meno popolare dei tre tende ad essere bersaglio degli altri per evitare i silenzi; anche nei gruppi più corretti, dove questo fenomeno non si realizza, succede molto spesso che quando si rimane soli, ci si accusa di aver sbagliato per questo o quel motivo.
Bah, meglio soli.
Vecchio 05-04-2012, 00:06   #119
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da nebbiolina95 Visualizza il messaggio
Sebbene non sia mai stata abituata a stare con tante persone sento di averne bisogno , quando so di aver qualcuno che mi vuole bene scopro in me forze che non avrei mai pensato di avere, e quello che faccio per gli altri mi riesce meglio di ciò che faccio per me stessa. Sono veramente poche le cose che reggono il confronto con il tempo passato a conoscere un'altra persona, la sua personalità, le sue preferenze, i suoi modi di dire, come mette le mani, le inflessioni della sua voce... pur di avere un po' di calore umano, anzi, pur di poter sperimentare in me quel calore, perchè più che ricevere ho sempre dato (per mia fortuna ho delle basi affettive solide, ho ricevuto molto affetto da piccolina, quindi non ne ho troppo bisogno ora), in passato ho fatto diventare il mio motivo di vita anche persone terribilmente egoiste e insensibili, che non avevano niente in comune con me, anzi, alcune veramente brutte e "mute", a cui ho dato io la parola, in uno stupido ventriloquio. Ho donato a loro tutto ciò che avevo: tempo, affetto, soldi...ma non hanno esitato nemmeno un secondo a calpestarmi e rinchiudermi nell’armadio delle cose vecchie. E' inutile girarci intorno, ho un modo di fare che mi ha procurato moltissime delusioni, quando faccio qualcosa per gli altri mi impegno 1000 volte di più e non mi sembra neanche di sentire la stanchezza, mi piace far loro sorprese, me ne prendo cura, cerco di farli stare nel modo migliore possibile. E' un istinto che ho con chiunque, superspontaneo, ma spesso la gente si spaventa davanti a gesti buoni, ha paura di sentirsi in debito, non vuole dover fare qualcosa in cambio, il mio carattere crea problemi, non è facile avere a che fare con me. E negli ultimi tempi le brutte esperienze mi hanno causato una rassegnazione così grande da modificare il mio modo di pormi agli altri, ho sempre paura di disturbare, di essere di troppo, che gli altri siano scocciati per la mia presenza, che perdano solo tempo con me e visto che se seguissi il mio vecchio istinto (per esempio se incontrassi per caso un vecchio compagno di classe, con cui ero in buoni rapporti, mi direbbe di corrergli incontro sorridente e abbracciarlo commossa, ma lui si imbarazzerebbe, infastidirebbe e non avrebbe nemmeno il coraggio di guardarmi negli occhi) creerei solo problemi, quindi mi limito ad essere gentile, a fare "come fanno tutti", ma non è da me, e sembro sempre più impacciata e goffa. (forse in questo incide anche il fatto che per mio padre, soprattutto negli ultimi anni, sembro essere un peso e mi rinfaccia ogni cosa/spesa che fa per me)
Cmq sia sarebbe un sogno riuscire a trovare qualcuno che non mi obblighi ad indossare briglie, e che possa chiamare amico...intanto cerco di non chiudermi troppo in me stessa, ma è difficile conoscere persone nuove, sono pochi i veri "aperti", ma anche solo gli sconosciuti disposti a fare conversazione. E sono poche le persone frequentabili, dal mio punto di vista, in ogni gruppo a cui mi sono avvicinata c'era un'aria irrespirabile, costituita non solo da una grande superficialità, poca empatia, un bene che si ferma, controllato, limitato, inesperto e maldestro...ma anche da un totale non rispetto dell'altro, dalla creazione di un gruppo-gregge dove il diverso e il nuovo vengono demonizzati, da una grande insicurezza di fondo, soprattutto affettiva e da uno scarso amore per se stessi.
Certe volte ho pensato di fare ciò che mi piace da sola...ma non sempre posso, e di certo non è bello.
In conclusione non avrei nessun problema a socializzare se accettassi dei compromessi che vanno contro ai miei valori e al mio modo di essere. Che fare in questi casi? Aspettare, sperare e continuare a crescere, credo. Trovare motivazione dove si può, apprezzare e godersi ciò che si ha. : ) Forse, poi, sono un po’ troppo selettiva, anche a causa della mia grande sensibilità che molto spesso sfugge al mio controllo...e anche troppo dura con me stessa, pretendo sempre il massimo, e qualche volta rischio di comportarmi così anche con gli altri, ma ci sto lavorando...
hai buttato giù una quantità impressionante di parole e pensieri per esprimere un concetto che è condiviso da tutti noi: il volere ma non potere.
Anche io sono come te. Io non precludo niente a nessuno e non ho alcuna intenzione di rimanere da solo. Anzi, dipendesse da me a quest'ora mi vedrei bene circondato da così tanti amici da non poter respirare.
Purtroppo è proprio questa l'età in cui si formano quei legami e quelle amicizie che poi nemmeno il tempo riuscirà a spezzare, anzi le salderà ancora di più. E una volta che sei fuori non puoi più entrare, non puoi imbucarti. Resti fregato a vita, a meno che tu non riesca trovare qualcuno come te. Ma le probabilità sono quasi nulle.
Forse anche io sono selettivo come te, nel senso che mi piacerebbe non concedermi ai pregiudizi e invece pongo delle basi per qualsiasi rapporto inscindibili. E sbaglio, lo so. Però sono fatto così.
Hai perfettamente ragione quando dici che è bello, a volte, fare qualcosa da soli. Perchè noi sociofobici, col tempo, abbiamo imparato a conoscerci meglio e a fidarci, inconsciamente, più di noi stessi che degli altri. Anche perchè siamo perfettamente consapevoli che se dovessimo fare qualcosa con gli altri verremmo subito marchiati come "sfigati", limitandoci al classico silenzio mentre gli altri ridono e scherzano fra loro.
Ho imparato una cosa però: nessun amico potrà mai veramente essere in sintonia con te, ci sarà sempre qualcosa nella sua personalità che ci metterà in imbarazzo. Non puoi sperare di trovare l'amico o l'amica perfetta, perchè credimi è difficilissimo trovarlo o trovarla.
E' proprio vero che chi trova un amico trova un tesoro
Vecchio 05-04-2012, 00:15   #120
Banned
 

ripropongo, in sintesi, quello che ho scritto in questo thread quello che ho scritto in questo thread .
Ho 19 anni e sono nel pieno dell'adolescenza.
Questi sono gli anni delle ore piccole, delle notti insonni, del restar svegli fino all'alba o veder sorgere il sole in spiaggia. Sono gli anni in cui si sopravvive grazie alla caffeina, gli anni di quando si viene svegliati dalla brezza mattutina.
Mentre gli altri si divertono, io resto nella mia stanza, a pensare a quello che mi sarebbe piaciuto fare se avessi avuto compagnia.
Però mi rendo conto di aver trascorso solo la metà della metà del mio tempo a disposizione su questo mondo. Il che vuol dire che ho ancora 3/4 di tempo per riprendere tutto, per fare tutto.
L'unico problema è trovare la compagnia. Io non ho nessuno e non credo alle favole secondo cui prima o poi troverai qualcuno che ti cerca.
Al limite potrei anche partire da solo, prima o poi troverò un Sancho Panza anche io .
Per questo vengo colto da un'idea affascinante: visto che la maggior parte di noi non ha compagnia, è solo e disperato, rassegnato a perdere i migliori anni della sua vita, perchè non trascorrere insieme qualche giorno di questa prossima estate?
Infondo che abbiamo da perdere? Siamo tutti timidi e abbiamo difficoltà a relazionarci con gli altri, questo lo sappiamo tutti. Perciò al massimo nessuno di noi si dirà "buongiorno" il mattino appena svegli, sti cavoli perchè tanto siamo consapevoli del fatto di essere tutti timidi!
Non sto parlando di raduni o vacanze all'estero, anche rimanere qui nel Bel Paese va più che bene.
Io dico di prendere insieme una casetta al mare o al lago o da qualche parte insomma, un luogo scelto di comune accordo. Si mettono insieme un po' di soldi e si sta via per qualche giorno, per non spendere troppo.
Alla fine ci divertiremo e visto che non abbiamo nessuno almeno potremo vantare qualche avventura anche noi!
Avventure stile "Una notte da leoni", per dire. Recuperare il tempo perso in pochi giorni, si può fare!
Che abbiamo da perdere? Tanto dove andremo nessuno ci conoscerà e abbiamo solo da guadagnarci da un'esperienza simile!
Anzi, se qualcuno è d'accordo con me apro subito un nuovo thread per organizzarci meglio. Forza ragazzi e coraggio ragazze, si vive una volta sola e noi più degli altri dovremmo saperlo benissimo.
Il buon vecchio Baudelaire mi suggerisce di dirvi:
"Ebbri! Per non esser gli schiavi seviziati del tempo: ubriachi! Senza tregua! Di vino, di poesia o di virtù – a piacer vostro!"

Ultima modifica di rainy; 05-04-2012 a 00:20.
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