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30-09-2011, 23:07
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#21
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Banned
Qui dal: Aug 2011
Ubicazione: Ancona, Italia
Messaggi: 442
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Quote:
Originariamente inviata da sfigato
per me le ragioni sono da cercare all'interno della famiglia. io per esempio ho un padre troppo remissivo, perniente autorevole, che ha sempre temuto il giudizio degli altri..ed eccomi qui..pieno di paure e insicurezze..
simply dice che la colpa è dei bulli, ma la domanda che mi porrei è: perchè i bulli se la prendevano proprio con lui? probabilmente perchè intuivano la sua debolezza di carattere.
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Concordo con te, ma in parte anche con simply, forse però il suo ragionamento è una conseguenza, puoi aver ragione... per quanto mi riguarda però è forse anche peggio, un padre del tutto assente, e non nel senso che lavora tutto il giorno e poi torna solo per dormire, ma proprio che non lo ho avuto e l'ho visto un numero di volte che si contano con le dita delle mani e non è una metafora. Mia madre però per quanto sia una brava donna è un tipo remissivo e per nulla autoritario, quindi sicuramente ho preso da lei molte insicurezze e considerando che a mano a mano che crescevo mi rendevo conto del fatto che oltretutto eravamo un nucleo familiare "più debole", la cosa è peggiorata sempre più.
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30-09-2011, 23:17
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#22
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Esperto
Qui dal: Sep 2010
Messaggi: 1,195
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Quote:
Originariamente inviata da Simply
Ognuno di noi si sarà dato un motivo per cui è andata a finire così. Cioè di essere fobici sociali, ovvero magari altri aspetti della nostra vita sono accettabili ma qualcosa ci blocca con tutti gli estranei.
Per quel che riguarda il mio caso tutto nasce da una serie prolungata di atti di bullismo di cui sono stato vittima dall'infanzia all'adolescenza, che hanno creato in me l'idea di poter ricevere un aggressione immotivata in qualsiasi momento, da persone nuove o non ben conosciute.
I traumi sono di tipo emotivo, e le emozioni sono più forti della ragione, per cui hai voglia a farmi ragionare dicendomi che ormai sono passati tanti anni e non mi è più accaduto ecc. Il trauma emotivo non si supera con la razionalità, ma nemmeno riaffrontando le stesse esperienze.
E il vostro motivo qual'è?
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Come ho accennato in un mio piccolo "topic autobiografico" (ora cancellato) pochi giorni fa: nel mio caso ho avuto, fin da piccolo, una forte introversione, unita al solito bullismo che mi ha pesato per anni e mi pesa ancora oggi, visto che ha contribuito (credo non poco) ad attaccarmi una certa "paura degli altri". Mi pare incredibile persino a me, ma nonostante siano passati anni rimurgino ancora spessissimo su quegli episodi tutt'oggi...
Al solito quindi: fattori genetici + esperienze combinano il patatrac...
PS. Sono pienamente d'accordo con la parte che hai evidenziato
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30-09-2011, 23:58
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#23
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Intermedio
Qui dal: May 2011
Ubicazione: Marche
Messaggi: 173
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Mah...tasto dolente....fattori genetici prima di tutto, amici troppo simili caratterialmente, troppa individualità, incoscienza da parte mia del problema che stavo alimentando, società incomprensiva, alcuni eventi sfortunati, ansi più di alcuni...è tutto
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01-10-2011, 02:20
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#24
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Esperto
Qui dal: Dec 2009
Ubicazione: Italia
Messaggi: 1,389
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Quote:
Originariamente inviata da Nói
C'è un aspetto che non hai considerato: i bulli possono essere anche femmine, che se la prendono con altre femmine.
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esattamente, e comunque ho visto anche bulli maschi maltrattare certe ragazze carine, maltrattamenti magari sotto forma di qualcosa di simile a molestie, specie dopo che hanno capito che non ci stavano con loro
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01-10-2011, 02:53
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#25
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Avanzato
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 350
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La mia causa è comune alla tua. Da adolescente bambino non avevo figure maschili in famiglia ero io e mia madre. Non avevo un padre che mi iniettasse un po' di vera grinta. E' arrivato il mio padre adottivo dopo, ma era troppo tardi e c'era troppo poco legame. A dire il vero quando ho iniziato a legare con lui circa 2 anni dopo è morto. E' morto il primo di superiori, sì è aperta così la mia adolescenza.
Mia madre grazie a dio è sempre stata ultrattiva e anche se non ha mai saputo della mia fobia (sono bravo a nasconderlo, me ne vanto lol) mi ha sempre spinto/forzato a socializzare da piccolo.
La cosa mi ha aiutato fino alla prima media, quando sono cominciati anche gli atti di "bullismo" più ridicoli/piccoli io già me la prendevo male. Però sono sempre stato lento/impedito quindi non riuscivo a rispondere.
Perchè i bulli se la prendevano con me mi pare ovvio, mi vestivo in maniera ridicola e quindi ero di conseguenza ridicolo, e non mi riuscivo a difendere. Con vestiti che oltretutto spesso non erano della mia taglia. Non so come sinceramente non riuscivo a non pensare al problema ma avevo ancora l'innocenza dell'infanzia dato che alle elementari ero in una classe ultracalma di 14 persone. Non mi ponevo problemi perchè non avevo timore del giudizio altrui.
Poi sono tornato a stare un po' meglio dopo le superiori. Il picco per me è stato in 3 superiore, anno orribile, ero sempre da solo e avevo 1 amico di numero. Amico del cazzo aggiungo. Non nel senso che era un bastardo, lui non lo faceva nemmeno apposta ma aveva proprio un'atteggiamento che mi faceva finire in situazioni troppo socievoli a cui ero incompatibile.
Tra i 2 ero io l'amico del cazzo insomma LOL
Cmq al "Perchè io?" da quando ho cominciato a piangere in casa di nascosto perchè venivo preso in giro, alla morte di mio padre che ha "aperto" l'inferno alle superiori ho sviluppato un modo di pensare riguardo al merito.
Ovvero vivo la vita che merito. In base alle mie azioni, e non è esattamente karma quello di cui sto parlando.. Sono idee deviate rispetto la norma, pensate da uno che infatti è deviato dalla norma (anche se adesso in maniera molto più minima).
Non è un modo per dire: "SI! Merito tutto questo! Tanto vale che mi ammazzo!" Ma semplicemente è un modo di pensare che mi porta a cercare di difendermi ogni giorno, di fare stare bene le persone intorno a me, e di migliorare il mio modo di pormi alla vita.
Le teste di caz* adesso dato che ho un piccolo gruppo di amici posso dire di potermene liberale facilmente. Se fanno gli stronzi, radiati dalla mia vita in fretta. Senza insulti, offese o altri torti, perchè non ne sono capace. Semplicemente si chiude.
Prima avevo qualche amico che non mi andava troppo giù, ma ho sempre tenuto qualcuno per paura di restare da solo e aggravvare il problema.
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01-10-2011, 02:55
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#26
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Avanzato
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 350
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Quote:
Originariamente inviata da nsssp
esattamente, e comunque ho visto anche bulli maschi maltrattare certe ragazze carine, maltrattamenti magari sotto forma di qualcosa di simile a molestie, specie dopo che hanno capito che non ci stavano con loro
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Quanto ho odiato questo punto.. thx god non sono più costretto a vedere queste scene ridicole/patetiche.. poi vedi, gli sfigati siamo noi... ma per favore...
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01-10-2011, 09:41
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#27
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Esperto
Qui dal: Jul 2011
Ubicazione: In un mondo a parte...
Messaggi: 628
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Quote:
Originariamente inviata da Nói
C'è un aspetto che non hai considerato: i bulli possono essere anche femmine, che se la prendono con altre femmine.
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Quoto! Un fattore che ha caratterizzato pesantemente la mia vita è stato il bullismo femminile, di cui si parla poco poichè molto spesso è costituito da mezzi meno eclatanti del pestaggio o dello gettare la gente nella spazzatura. E' un bullismo diverso, sottile, tagliente, ma che si insinua allo stesso modo nell'anima: a volte avrei preferito che mi picchiassero davvero, per avere la possibilità di reagire. Ricordo... insinuavano spesso che io fossi lesbica (non ho mai capito perchè, forse mi vedevano caratterialmente chiusa anche con i ragazzi) e cercavano di sminuirmi e affossarmi in qualsiasi modo, con insulti velati ma mirati a colpire il bersaglio (cioè me). Aggiungici poi una madre che proprio durante la mia fase adolescenziale cambia all'improvviso, diventando una nemica, una portatrice di insicurezza ad un carattere già di base timido e chiuso,e le cosiddette amiche che, invidiose del mio aspetto cercavano a tutti i costi di farmi emergere negativamente davanti ai ragazzi, ed eccomi qua. Ho da poco un fidanzato, ma ho mille paranoie, perchè le insicurezze, per quanto io cerchi di negarlo e di essere ottimista, non si cancellano con un colpo di spugna.
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01-10-2011, 10:37
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#28
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Banned
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: all'inferno... o giù di lì
Messaggi: 3,775
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Mah, timido lo sono sempre stato.
Bullismo psicologico e alienazione personale hanno contribuito a fare di me quello che sono. Adesso però mi accetto, nonostante gli alti e bassi.
Prima non capivo perchè tutto questo. Vivo in una sorta di semi-rassegnazione, il che è sempre meglio che vivere perennamente in uno stato di crisi di ansie e paranoia di qualsiasi tipo. La soluzione peer me è vivere tranquillo, senza infamia e senza lode. La mia unica ambizione, la più sensata.
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Ultima modifica di maury25; 01-10-2011 a 10:45.
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01-10-2011, 13:05
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#29
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Intermedio
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 220
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perche siamo fobici? semplice... il giudizio! Stanno tutti a giudicare: sei così!, sei cosà!
prima ce ne freghiamo e meglio è... bisogna saper incassare con menefreghismo col sorriso sulle labbra e tirare per la nostra strada.
a volte però bisogna avere l'umilta di riconoscere i nostri errori, qualora le critiche/consigli siano costruttive/i, stando attenti a non far approfittare la gente e finire per farci prendere per l'alimentatore di autostima.
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01-10-2011, 18:20
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#30
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,208
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Io ho sempre ricevuto molte critiche da parte genitoriale, e questo mi ha reso profondamente suscettibile ad ogni forma di obiezione (fosse essa costruttiva o distruttiva) anzichè fortificarmi. La mia teoria è che chi ha subito un trattamento indelicato nei difficili anni dell'infanzia, possa sviluppare un livello di tolleranza ad esso assai basso con gli anni a venire. Di conseguenza mi sono rifugiato in me stesso e nella contemplazione di un mondo di fantasia, cosa che mi ha portato sempre più fuori dall'orbita delle relazioni umane, e con ciò le mie skill relazionali ne hanno ovviamente risentito. Di fronte alle critiche ho maturato una chiusura ermetica, quella che, parafrasando Anepeta, si potrebbe definire come una strategia oppositiva basata sull'inedia. In pratica dinnanzi a qualsiasi obiezione mi ribellavo smettendo di fare quello che facevo e che era la causa delle critiche al mio indirizzo: se mi dicevano di studiare di più, io semplicemente perdevo entusiasmo nei libri e smettevo del tutto di studiare. Questo è capitato anche sul lavoro, con le pesanti ripercussioni alle quali ho sovente accennato.
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01-10-2011, 18:30
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#31
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Esperto
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 4,959
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Di fronte alle critiche ho maturato una chiusura ermetica, quella che, parafrasando Anepeta, si potrebbe definire come una strategia oppositiva basata sull'inedia.
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Un tizio che conosco direbbe che è una forma di pigrizia, fare l'oppositivo incazzoso è cmq un'attività faticosa :P
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01-10-2011, 18:38
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#32
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,208
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Quote:
Originariamente inviata da JohnReds
Un tizio che conosco direbbe che è una forma di pigrizia
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Anche l'ex top poster sosterrebbe ciò
Comunque io tendo ad incazzarmi poco o a sviluppare forme di "oppositività" diciamo alternative come questa, basata sull'inerzia, perché da piccolo mi è stata fatta passare l'idea che non avessi il diritto di incazzarmi e che l'indignazione fosse qualcosa destinato a chi aveva avuto un'esistenza materialmente difficile, mentre io ero stato cresciuto in un contesto tutto sommato agiato e quindi dovevo soltanto beatificare e magnificare quella sorte che mi permetteva di trovare un piatto di minestra a tavola ogni santo giorno. Quindi, non trovando libero sfogo ad un'incazzatura di tipo "classico", ho cercato di soddisfare il mio istinto di ribellione in altra maniera. Del resto queste sono cose che non si possono estirpare dalla mente umana: la necessità di ribellarsi rimane sempre viva in noi, qualunque sia la forma con cui la esprimiamo.
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01-10-2011, 18:50
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#33
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Esperto
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 4,959
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Anche l'ex top poster sosterrebbe ciò
Comunque io tendo ad incazzarmi poco o a sviluppare forme di "oppositività" diciamo alternative come questa, basata sull'inerzia, perché da piccolo mi è stata fatta passare l'idea che non avessi il diritto di incazzarmi e che l'indignazione fosse qualcosa destinato a chi aveva avuto un'esistenza materialmente difficile, mentre io ero stato cresciuto in un contesto tutto sommato agiato e quindi dovevo soltanto beatificare e magnificare quella sorte che mi permetteva di trovare un piatto di minestra a tavola ogni santo giorno. Quindi, non trovando libero sfogo ad un'incazzatura di tipo "classico", ho cercato di soddisfare il mio istinto di ribellione in altra maniera. Del resto queste sono cose che non si possono estirpare dalla mente umana: la necessità di ribellarsi rimane sempre viva in noi, qualunque sia la forma con cui la esprimiamo.
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Il riferimento, in effetti, era alla nostra comune famigerata conoscenza
Forse, più che di pigrizia, si tratta, utilizzando le categorie anepetiane, di un bambino d'oro oppositivo, nel senso che rispetti le volontà genitoriali però al contempo le odi e quindi ti opponi in un modo intermedio a queste opposte tendenze. Mi pare che nel saggio stesso sono formulate ipotesi del genere
Formulo quest'ipotesi perché anch'io ho avuto e in parte ho, tuttora, un comportamento simile al tuo :
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01-10-2011, 18:53
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#34
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,208
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Gli interessi attivi sono l'unica cosa che ci può salvare
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15-10-2011, 00:23
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#35
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Esperto
Qui dal: Dec 2009
Ubicazione: Italia
Messaggi: 1,389
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Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac
No, intuivano la sua debolezza sociale. Dai la debolezza di carattere ad un pezzo di gnocca, poi vediamo se i bulli la maltrattano.
La debolezza sociale non è definibile in poche righe.
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oltre alla risposta che ti ho già dato e che ti ha dato anche Noì, ho trovato anche una cosa nel link quà sotto:
http://www.repubblica.it/2007/04/sez...o-suicidi.html
"E poi il caso di Isabella che l'anno scorso, il 30 settembre, a San Vito di Cadore, non reggendo più gli apprezzamenti pesanti di suoi coetanei, si è buttata da un ponte dopo una cena in pizzeria. Aveva 17 anni. I quattro amici con cui era uscita sono stati indagati per istigazione al suicidio"
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quindi una ragazza carina può essere bullata sia dalle donne sia dagli uomini (magari in modi diversi a seconda che chi la maltratta sia uomo o donna)
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15-10-2011, 11:24
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#36
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Banned
Qui dal: Jul 2011
Ubicazione: Meridione
Messaggi: 330
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i miei problemi sono di "fabbrica", il disagio esistenziale è parte di me, non una cosa acquisita. su questa solida base aggiungici poi genitori apprensivi che hanno dato vi ad una separazione travagliata e violenta, anni durissimi soprattutto alle medie, perdite (fisiche e morali) di persone a me molto vicine, trauma emotivo dovuto alla scoperta di una patologia fisica genetica e la lista continua. sono migliorato con il tempo ma non guarito, ora sono un ibrido a metà strada tra un misantropo ed un depresso.
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15-10-2011, 20:44
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#37
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Ubicazione: sicilia orientale
Messaggi: 668
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La mia storia è simile alla tua. Sono sempre stato una persona mite e tranquilla, oltrechè timida. Questo ha attirato le angherie dei miei compagni di scuola soprattutto superiore. Guardando indietro la mia vita fino a quei tempi penso che il mio errore sia stato quello di ammettere che questi signori avessero una propria dignità e una propria esistenza. Col tempo invece mi sono ribellato a questo e ho deciso di rinnegare loro in quanto persone, e pertanto mi sono sempre più chiuso in me stesso fino a non andare mai alle gite per non dare loro la soddisfazione di prendermi in giro e a rinunciare ad uscire il sabato. So che ciò ha comportato degli effetti collatertali ma purtroppo l'unica via era questa. Altra motivaizone può essere la famiglias. Infondo coi miei genitori ho sempre avuto un rapporto riservato, non sono mai riuscito a parlare con loro per via del loro carattere e delle loro considerazioni su di me. Sono sociofobico, eppure visti i fatti ritengo di avere fatto la scelta giusta.
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15-10-2011, 22:18
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#38
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Intermedio
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: Provincia di Varese
Messaggi: 270
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Caratterialmente sono nato così. Poi se si aggiungono anche l'aspetto fisico e gli anni di bullismo allora si crea un mix micidiale.
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15-10-2011, 23:02
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#39
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Banned
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: Somewhere over ther rainbow
Messaggi: 2,996
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Vediamo: famiglia, madre colpevolizzante castrante e isterica, padre remissivo, fratello autoritario e violento. Scuola: bullismo al liceo. Ambiente esterno: chiusura mentale, moralismo, giri chiusi di gente che esclude. Amici: invidiosi e sfottenti ma subdolamente in modo strisciante, guardano la pagliuzza appena faccio qualche azione e invece non la trave quando agiscono loro.
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16-10-2011, 01:59
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#40
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Principiante
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 48
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Quotone da DonChisciotte:
Quote:
Nel mio caso non c'è un vero e proprio motivo: quello del mio parziale isolamento dalla vita sociale è stato un processo che è andato avanti nel tempo.
Fino a 3-4 anni fa di fatto non avevo grossi problemi: sì, ero un pò timido, ma comunque mi trovavo bene con gli altri, e non a caso uscivo molto spesso (cosa che invece ora sarebbe impensabile). Poi pian piano i miei "amici" si sono allontanati (chi verso altre amicizie, chi verso la propria ragazza) e non sono riuscito a far fronte alla situazione, restando quindi praticamente solo. Tra l'altro a complicare le cose è anche il fatto che vivo in una città abbastanza piccola, quindi con relativamente poche possibilità di conoscere nuova gente.
Ora quelle poche volte che esco ed interagisco con altre persone non mi trovo affatto a mio agio, perché è come se mi sentissi un intruso.
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Sei praticamente la mia fotocopia(o io la tua ),solo che a me sto processo di allontanamento dura da un paio d'anni in +
Sempre forza Juve!
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