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Vecchio 24-03-2008, 21:17   #1
Esperto
L'avatar di vikingo
 

mi devo considerare un malato o e solo un disturbo :? :?
Vecchio 24-03-2008, 21:23   #2
Avanzato
L'avatar di 88_ThE_BeSt2_88
 

colui ke ha scritto le informazioni sulla fobia sociale, i sintomi, i trattamenti, le faq e soprattutto la classificazione del disturbo ora sta su uno sgabello cn una corda al collo..... :lol:
Vecchio 24-03-2008, 21:29   #3
Esperto
L'avatar di gio1
 

La fobia sociale è definita nel DSM e nell'ICD gia da quasi 30 anni, e rientra tra le malattie psichiatriche, altri autori, sempre meno per la verità, la collocano tra i disturbi della personalità.
Vecchio 24-03-2008, 21:30   #4
Banned
 

non so se sia meglia sentirsi un malato o un disturbato....ardua scelta non c'è dubbio
Vecchio 24-03-2008, 21:41   #5
Banned
 

per me è una paura psichica...
una reazione psichica.
Malattia è ben altro.

E' come dire che una persona che prova odio o è timida è malata...
è una reazione all'ambiente e reagire ad essa è l'unica cura.
Vecchio 24-03-2008, 21:47   #6
Esperto
L'avatar di vikingo
 

come fare per convincere i miei genitori che sono malato
Vecchio 24-03-2008, 22:42   #7
Esperto
L'avatar di gio1
 

Quote:
Originariamente inviata da 1giova88
per me è una paura psichica...
una reazione psichica.
Malattia è ben altro.

E' come dire che una persona che prova odio o è timida è malata...
è una reazione all'ambiente e reagire ad essa è l'unica cura.
infatti la timidezza (e men che meno l'odio) non è classifcata come malattia, non ha senso il paragone che hai fatto, potrebbe benissimo essere un lato caratteriale. Della timidezza in se non se ne parla neanche a proposito dei disturbi della personalità, anzi spesso è trattata come un sintomo.
Attenzione a non confondere la fobia sociale con la timidezza....
ciao
Vecchio 24-03-2008, 22:52   #8
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da gio1
Attenzione a non confondere la fobia sociale con la timidezza....
ciao
Ecco, ditemi un attimo, qual è la differenza fra le due? E solo una questione d'intensità?
Vecchio 25-03-2008, 00:15   #9
Principiante
L'avatar di frustrato
 

Quote:
Originariamente inviata da vikingo
come fare per convincere i miei genitori che sono malato
Basta che ti rivolgi al medico di famiglia gli parli delle ansie disfunzionali che hai e lui ti manda in terapia... a questo punto basta dirlo ai tuoi.
Io ho fatto così.
Vecchio 25-03-2008, 00:34   #10
Esperto
L'avatar di vikingo
 

in terapia dallo psicologo o dallo psichiatra e il costo eventuale di quest ultimo
Vecchio 25-03-2008, 00:50   #11
Banned
 

per me la fobia sociale è una malattia e nn solo, dato che causa grandi sofferenze, impossibilità di agire e lavorare la metterei tra le malatie invalidanti cosi che chi ne soffre possa percepire una pensione di invalidità ogni mese cosi come i malati di schizzofrenia.
Vecchio 25-03-2008, 02:18   #12
Esperto
L'avatar di gio1
 

Quote:
Originariamente inviata da bardamu
Quote:
Originariamente inviata da gio1
Attenzione a non confondere la fobia sociale con la timidezza....
ciao
Ecco, ditemi un attimo, qual è la differenza fra le due? E solo una questione d'intensità?
No...nei 5 criteri di diagnosi del DSM la parola "timidezza" non compare mai..e non sono rare le persone estroverse con problemi di ansia e diagnosi di FS.

Riporto i 5 criteri:

Paura marcata e persistente di una o più situazioni sociali o prestazionali nelle quali la persona è esposta a persone non familiari o al possibile giudizio degli altri. L’individuo teme di agire (o di mostrare sintomi di ansia) in modo umiliante o imbarazzante.
Nota: Nei bambini deve essere evidente la capacità di stabilire rapporti sociali appropriati all’età con persone familiari e l’ansia deve manifestarsi con i coetanei, e non solo nell’interazione con gli adulti.

L’esposizione alla situazione temuta quasi invariabilmente provoca l’ansia, che può assumere le caratteristiche di un Attacco di Panico causato dalla situazione o sensibile alla situazione.
Nota: Nei bambini, l’ansia può essere espressa piangendo, con scoppi di ira, con l’irrigidimento, o con l’evitamento delle situazioni sociali con persone non familiari.

La persona riconosce che la paura è eccessiva o irragionevole.
Nota: Nei bambini questa caratteristica può essere assente.

Le situazioni sociali o prestazionali temute sono evitate o sopportate con intensa ansia o disagio.

L’evitamento, l’ansia anticipatoria o il disagio nella/e situazione/i sociale/i o prestazionale/i interferiscono significativamente con le abitudini normali della persona, con il funzionamento lavorativo (scolastico) o con le attività o relazioni sociali, oppure è presente marcato disagio per il fatto di avere la fobia.

Negli individui al di sotto dei 18 anni la durata è di almeno 6 mesi.

La paura o l’evitamento non sono dovuti agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per es., una droga di abuso, un farmaco) o di una condizione medica generale, e non sono meglio giustificati da un altro disturbo mentale (per es., Disturbo di Panico Con Agorafobia o Senza Agorafobia, Disturbo d’Ansia di Separazione, Disturbo da Dismorfismo Corporeo, un Disturbo Pervasivo dello Sviluppo o il Disturbo Schizoide di Personalità).

Se sono presenti una condizione medica generale o un altro disturbo mentale, la paura di cui al Criterio A non è ad essi correlabile, per es., la paura non riguarda la Balbuzie, il tremore nella malattia di Parkinson o il mostrare un comportamento alimentare abnorme nell’Anoressia Nervosa o nella Bulimia Nervosa.

Specificare se:

Generalizzata: se le paure includono la maggior parte delle situazioni sociali (prendere in considerazione anche la diagnosi addizionale di Disturbo Evitante di Personalità). Più comune.

Non Generalizzata:sintomi, decorso, comorbidità, risposta al trattamento e patofisiologia con episodi ansiosi solo in situazioni sociali altamente specifiche (firmare in pubblico per esempio). Meno comune

Chiaro che non è obbligatorio attenersi a questi criteri...e infatti non tutti sono d'accordo.
Vecchio 25-03-2008, 02:40   #13
Esperto
L'avatar di Chioccioccolata
 

Quote:
Originariamente inviata da gio1
Paura marcata e persistente di una o più situazioni sociali o prestazionali nelle quali la persona è esposta a persone non familiari o al possibile giudizio degli altri. L’individuo teme di agire (o di mostrare sintomi di ansia) in modo umiliante o imbarazzante.
Nota: Nei bambini deve essere evidente la capacità di stabilire rapporti sociali appropriati all’età con persone familiari e l’ansia deve manifestarsi con i coetanei, e non solo nell’interazione con gli adulti.

L’esposizione alla situazione temuta quasi invariabilmente provoca l’ansia, che può assumere le caratteristiche di un Attacco di Panico causato dalla situazione o sensibile alla situazione.
Nota: Nei bambini, l’ansia può essere espressa piangendo, con scoppi di ira, con l’irrigidimento, o con l’evitamento delle situazioni sociali con persone non familiari.

La persona riconosce che la paura è eccessiva o irragionevole.
Nota: Nei bambini questa caratteristica può essere assente.

Le situazioni sociali o prestazionali temute sono evitate o sopportate con intensa ansia o disagio.

L’evitamento, l’ansia anticipatoria o il disagio nella/e situazione/i sociale/i o prestazionale/i interferiscono significativamente con le abitudini normali della persona, con il funzionamento lavorativo (scolastico) o con le attività o relazioni sociali, oppure è presente marcato disagio per il fatto di avere la fobia.
Me ne mancasse uno,puttana eva...
Vecchio 25-03-2008, 11:01   #14
Esperto
L'avatar di vikingo
 

a sto punto penso di soffrirne da sempre,ricordo che da bambino piangevo spesso,poi l ansia varia in base alle situazioni sociali puo essere minore o maggiore ma quel poco rimane sempre,parlare al telefono, firmare,camminare per strada fare qualcosa davanti agli altri,ansia anticipatoria ad un evento(non mi sono preso la patente perche c o un ansia incredibile come per il matrimonio). un ansia del 60 % secondo il test ma ancora non capisco se soffro anche di dep,anche se so che faccio fatica ad approfondire le relazioni a parlare di me stesso liberamente.la cosa piu difficile per me e accettare di essere malato diverso dagli altri non voglio pensare alla faccia dei miei genitori se mai lo scopriranno e il doversi nascondere.
Vecchio 25-03-2008, 11:22   #15
Principiante
L'avatar di frustrato
 

vikingo, non ti fare troppi problemi coi tua.
Forse già sanno che hai problemi, insomma a me non sai quante volte mi hanno chiesto perchè non uscivo la sera, se mi piacevano le ragazze (perchè non mi ci hanno mai visto insieme), cioè se qualcosa non torna lo vedono.
Vecchio 25-03-2008, 11:29   #16
Principiante
L'avatar di frustrato
 

Quote:
Originariamente inviata da vikingo
in terapia dallo psicologo o dallo psichiatra e il costo eventuale di quest ultimo
io vado dallo psicologo e mi trovo bene e pago 60 a seduta.
Vecchio 25-03-2008, 12:05   #17
Esperto
L'avatar di vikingo
 

mio padre mi dice sempre che non e normale che un ragazzo a 20 anni abbia un solo amico con il quale per motivi logistici ci vediamo poco e e stia sempre da solo,al massimo vado da mia nonna o sto a computer.il problema e sempre quello meno vita sociale fai piu sei inibito con un ansia maggiore.questo mio amico mi ha invitato a casa sua in un altra citta,ma io non ci voglio andare e co un ansia perche so che ci srebbero da frequentare luoghi affollati anche se potrei conoscere gente nuova.L differenza con mio padre si nota di piu perche lui e uno di quelli che ha tanti amici conosce tanta gente da giovane era un playboi quindi con un padre cosi l ansia cresce perche vorresti aver avuto l asua vita sociale ma non ce la fai.infine non so voi ma io nell ultimo anno ho raccontato tante bugie per sopperire a delle mie mancanze e ad una vita vuota e questo non fa che crearmi altri problemi,sento che mi sto scavando la buca da solo. 8O 8O
Vecchio 25-03-2008, 12:34   #18
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da gio1
Quote:
Originariamente inviata da 1giova88
per me è una paura psichica...
una reazione psichica.
Malattia è ben altro.

E' come dire che una persona che prova odio o è timida è malata...
è una reazione all'ambiente e reagire ad essa è l'unica cura.
infatti la timidezza (e men che meno l'odio) non è classifcata come malattia, non ha senso il paragone che hai fatto, potrebbe benissimo essere un lato caratteriale. Della timidezza in se non se ne parla neanche a proposito dei disturbi della personalità, anzi spesso è trattata come un sintomo.
Attenzione a non confondere la fobia sociale con la timidezza....
ciao
nono io non confondo.
Le malattie sono altre.
Beh allo stesso modo ti dico che La timidezza può essere un'aspetto caratteriale? beh la fobia sociale può essere un aspetto caratteriale (indipendentemente da cosa ne pensa il mio medico sotto casa).
Perchè? sono entrambe reazioni del cervello.
Una è quella che ti fa diventare rosso, essere riservato..
anche l'estroversione è una reazione del nostro cervello.
E così la fobia sociale: fa sentire inferiori rispetto l'ambiente, riservati,spaventati...

La cura dov'è?? in farmaci? NO. Quelli servono solo per imbambolare il cervello---> a quel punto vai ad alcolizzarti e drogarti è l'obiettivo di rincitrullirti per non soffrire è raggiunto uguale (tipo morfina).
I depressivi,gli ansiolitici non fanno altro...

La vera cura è nella propria testa. Apri quella caxxo di porta aspetti la prima ragazza che passa e le dici "sai sono un'idiota del cavolo...però appena ti ho visto sono rimasto come un imbecille ad ammirarti...mi sembrava quasi di essere dentro ad un sogno e non sono riuscito a non venire qui per chiederti se sei disposta a fare 2 chiacchiere e berci un caffè".
Ti dice sì ? è andata meglio di quel che avrei pensato
Ti dice di no? Non ti conosceva...chissefrega....non hai perso nulla...riprovaci con quella dietro ancora finchè non ti senti + sicuro e alla prima che dice di sì botta di autostima a mille.
Oppure volete continuare a inabissarvi dentro ad un forum dicendo "sono malato", nessuna mi vuole, non ho le palle.
No...l'unica cosa è che siete sensibili; e la sensibilità è la cosa + bella che possa esistere in una persona; e....(cit. Rocky Balboa) la vita a volte colpisce forte: non è importante come dai i colpi, ma come sai prenderli per poi rialzarti.
Qualcuno vi da dello sfigato? "ottimo che diavolo me frega? chi ti conosce? tchi ti vuole conoscere" Queste sono le risposte
Qualcuno dice che siete silenziosi? "perchè tu sparti già troppe cretinate da te"...o se è per timidezza con una persona che vi attre "perchè quando ti ascolto vorrei non interromperti mai nei tuoi discorsi"...
si fa una figura di M...(ve lo dice il ragazzo + timido di sto mondo che in teoria tremerebbe e vacillerebbe su tutto e che invece ha imparato a tremare solo dentro)...pazienza..."prima o poi farò anch'io una cosa giusta...se non la faccio almeno entro nei guinness".

Fobia sociale? tante seghe mentali solamente. Come se le fa qualsiasi ragazzo/a molto timido/a (davvero tanto), come se le fa chiunque sia davvero sensibile.
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