trademarko

Per me è già difficile portare avanti la giornata con i mille pensieri che mi girano in testa, ma, oggi mi sono fatto una domanda..... "ma io cosa voglio veramente?"
Si perchè, se riesco a sapere cosa voglio veramente, credo che la vita diventi più semplice.
Cerco di spiegarmi meglio con un esempio
Ieri parlavo con una collega di lavoro di una cena di lavoro che stanno organizzando per il Natale. Fortunatamente non ci sarò in quel periodo perchè andrò a trovare i miei, ma se ci fossi stato, come mi sarei comportato?
A lavoro ci sono colleghi che parlano male uno dell' altro, che hanno avuto delle violente discussioni ed il giorno dopo andavano d' amore e d' accordo. In diverse occasioni ho letto falsità ed ipocrisia.
Colleghi che non mi salutano e poi, all' improvviso, mi danno a parlare solo per far passare gli ultimi minuti prima di timbrare.
Insomma, io a queste cene non ci vorrei mai andare (però non so se dipende dalla mia paura delle cene in generale o dalla situazione in particolare).
La collega con la quale parlavo proprio di questo, mi ha detto che a queste cene bisogna andare. Anche lei nota ipocrisia ma (mi ha detto) lei si siede vicino a chi le sta simpatico e cerca di far passare la serata.
Ma a voi non sembra assurdo un comportamento del genere? Perchè dovrei far passare la serata? Perchè dovrei frequentare delle persone che già vedo tutto il giorno e con cui (la maggiorparte di loro) non c'è alcun tipo di rapporto?
Faccio confusione: sono io ad aver paura delle relazioni con gli altri (temendo momenti di forte imbarazzo), oppure è la situazione che non mi aggrada?
Il mio problema parte dal fatto di non sapere cosa voglio.
Ed inoltre, gran parte del problema, è dovuto al fatto che non mi va di fare le cose che si devono fare (fuori l' ambiente lavorativo intendo).
Insomma, voglio fare la mia vita e frequentare che dico io (per il momento nessuno ).
Ma, mentre scrivo questo, mi vedo come un bambino che fa i capricci per colpa delle sue paure.
In poche parole : sono mooooolto confuso.
Grazie a tutti per aver letto fino qui (io forse non l' avrei fatto )

cancellato19125

Dal mio punto di vista non sembri un bimbo che fa i capricci, anzi, trovo che la riflessione sulla tua confusione sia piuttosto ragionata. Purtroppo questa società è piena di cose che "si devono fare" e per questo per alcune persone è molto facile perdere di vista la propria identità, o comunque ciò che si vuole davvero. Onestamente consigli non ne ho, posso solo dirti che di solito la gente se ne frega di ciò che fai e di quanto ti sforzi per farlo, a meno che non ci siano degli interessi in gioco, perciò fossi in te partirei dal presupposto che non vale la pena di sbattersi per gli altri.

argo84

Beh mi sembra chiaro quello che vuoi:

vuoi NON ANDARE alla cena di lavoro.

Forse la domanda giusta è:

La mia paura di relazionarmi con i colleghi è maggiore di quanto mi stanno sul cazzo?

Annie

Indagando un po' più a fondo nelle vite degli altri che sembrano essere tanto più appaganti, ho trovato che molte persone semplicemente adottano molti compromessi. Se una persona non mi piace o mi sta antipatica io semplicemente non la frequento, e questo mi limita notevolmente nei rapporti sociali. Sanno semplicemente adattarsi a ogni circostanza, anche con persone che di fondo non sopportano, con falsi sorrisi e chiacchere: questo è fondamentale nel tenere un'ampia rete sociale.