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30-11-2014, 22:34
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#1
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Immaginate di non affrontare da anni situazioni sociale complesse, perchè non ne sopportate lo stress, annessi e connessi.
Immaginate di punto in bianco, neanchevoisapetecome, di stare a cena (mangiare in pubblico!), con decine e decine di persone sconosciute(!!), in un clima amichevole e disteso.
Senza aver assunto alcun farmaco, non solo sopravvivete, ma per tutta la sera avete controllato i vostri disturbi, e siete stati molto bene, e non vedete l'ora di rifarlo.
Che conclusioni potreste trarne?
Posto che tali disturbi esistono, non ce li siamo sognati, posto che ti portano a isolarti controvoglia, e pensa quindi quanto sono forti, come è possibile che possano diventare piccoli piccoli così improvvisamente e senza motivo, quando invece dovrebbero essere all'apice della loro forza?
Cosa è reale e cosa non lo è?
La vita è sogno, o i disturbi ci aiutano a vivere?
Veramente, io sento come ci sia un piccolo segreto, sfuggente e sussurrato, il segreto della guarigione.
Non lo so, se vi va, dite qualcosa voi.
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30-11-2014, 22:41
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#2
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Mulholland dr.(Roma)
Messaggi: 16,046
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non ho letto il topic ma al titolo più figo dell'anno
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30-11-2014, 22:51
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#3
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,673
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Quote:
Originariamente inviata da lauretum
Veramente, io sento come ci sia un piccolo segreto, sfuggente e sussurrato, il segreto della guarigione.
Non lo so, se vi va, dite qualcosa voi.
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Boh... "Segreti della guarigione" non lo so.
Il topic mi piace, provo a impegnarmi un pochino..
Penso che la possibilità di trovarsi in una situazione come quella descritta potrebbe venire in determinate condizioni,
non mutualmente esclusive anzi:
- trovarsi in un ambiente non troppo "richiedente"
Ossia essere in compagnia di persone che non pretendono tu sia quello che non sei, cercano di comprenderti,
di assecondarti senza però escluderti anzi chiedendoti opinioni e stimolandoti al confronto senza giudicare.
- essere in un'ottica di superamento dello status quo
Ossia, per qualche motivo, smettere di temere il cambiamento e anzi desiderarlo.
- pensare al presente
Ossia, in qualche modo, staccare le valutazioni delle situazioni dalle esperienze (negative) passate per
incanalare le energie nell'attenzione verso il momento attuale.
Non pensare "non ce la farò", ma "vediamo se ce la faccio".
Diciamo che queste tre cose... bah... dette così sembrano stupide.
Ma se ipoteticamente riuscissimo a metterci in queste condizioni credo che la paura sarebbe in via di superamento.
Credo che se dovessi immaginare una situazione come quella che descrivi, sarebbe una situazione in cui:
1) l'ambiente (comprese le persone, s'intende) mi piace
2) voglio agire
3) non metto in atto previsioni negative
Da queste condizioni per me deriverebbe l'assenza di paura, e la capacità di godere del momento.
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30-11-2014, 23:03
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#4
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Quote:
Originariamente inviata da Allocco
1) l'ambiente (comprese le persone, s'intende) mi piace
2) voglio agire
3) non metto in atto previsioni negative
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molto interessante
ma se questo fosse vero, allora una persona evita per anni certe situazioni.. per delle paure che possono essere infondate?
cioè... sarebbe il massimo della stupidità universale
...
oddio
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30-11-2014, 23:11
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#5
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Esperto
Qui dal: Dec 2012
Ubicazione: Roma
Messaggi: 1,700
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Quote:
Originariamente inviata da lauretum
molto interessante
ma se questo fosse vero, allora una persona evita per anni certe situazioni.. per delle paure che possono essere infondate?
cioè... sarebbe il massimo della stupidità universale
...
oddio
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Nessuna paura è stupida.
Stupido, semmai, può essere il modo di osservarle e giudicarle dal di fuori, da parte di chi non le ha mai sperimentate oppure da chi ha smesso di farlo e si è dimenticato di cosa un tempo significassero anche per lui.
Dietro ogni paura c'è un disagio, dietro ogni disagio un vissuto, dietro ogni vissuto una persona. Cosa c'è di stupido in tutto questo?
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30-11-2014, 23:12
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#6
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Quote:
Originariamente inviata da Tararabbumbieee
Nessuna paura è stupida.
Stupido, semmai, può essere il modo di osservarle e giudicarle dal di fuori, da parte di chi non le ha mai sperimentate oppure da chi ha smesso di farlo e si è dimenticato di cosa un tempo significassero anche per lui.
Dietro ogni paura c'è un disagio, dietro ogni disagio un vissuto, dietro ogni vissuto una persona. Cosa c'è di stupido in tutto questo?
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evitare situazioni sociali complesse per anni, e poi accorgersi che si era in grado di affrontarle
non è sconvolgente?
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30-11-2014, 23:13
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#7
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Esperto
Qui dal: Dec 2012
Ubicazione: Roma
Messaggi: 1,700
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Quote:
Originariamente inviata da lauretum
evitare situazioni sociali complesse per anni, e poi accorgersi che si era in grado di affrontarle
non è sconvolgente?
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Sconvolgente, senz'altro. Stupido, non direi proprio
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30-11-2014, 23:16
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#8
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Quote:
Originariamente inviata da Tararabbumbieee
Sconvolgente, senz'altro. Stupido, non direi proprio
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non lo diresti proprio
però è come mi sento
so di avere problemi, ma so anche che se mi butto a mare, posso nuotare meglio di phelps
mi sento stupido, se permetti
perchè non capisco
perchè penso che siamo tutti vittime di un grande INGANNO
ma non so quale
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30-11-2014, 23:20
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#9
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Quote:
Originariamente inviata da zoe666
non ho letto il topic
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grazie mi fa molto piacere
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30-11-2014, 23:21
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#10
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,673
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Quote:
Originariamente inviata da lauretum
evitare situazioni sociali complesse per anni, e poi accorgersi che si era in grado di affrontarle
non è sconvolgente?
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Beh ma secondo me è un'eccezione più unica che rara riuscire a immergersi così dal nulla in una situazione di perfetto comfort.
Io la vedo come se nella testa ci fosse una via che porta a un risultato mentale.
Nelle persone "normali" (non evitanti) il risultato di un'interazione sociale va per la grande via battuta del "e andiamo!"
Nel fobico/evitante il risultato di quell'interazione (se non l'IDEA STESSA, più probabilmente) finisce nella grande via battuta del "opporcatr.. no!"
E le due vie battute sono grandi e preferenziali!
Tanto che un non fobico per capire uno che lo è deve "deviare" nella stradina dell'evitanza/fobia, che non capisce bene in quanto non la usa spesso.
E allo stesso modo dovrebbe fare un fobico per tentare di pensare "come se non lo fosse".
La cosa bella, diciamo.. è che in teoria più si "devia" da una strada e più la si rende larga e percorribile.
Quindi penso che il processo debba essere per forza graduale..
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30-11-2014, 23:24
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#11
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Quote:
Originariamente inviata da Allocco
Beh ma secondo me è un'eccezione più unica che rara riuscire a immergersi così dal nulla in una situazione di perfetto comfort.
Io la vedo come se nella testa ci fosse una via che porta a un risultato mentale.
Nelle persone "normali" (non evitanti) il risultato di un'interazione sociale va per la grande via battuta del "e andiamo!"
Nel fobico/evitante il risultato di quell'interazione (se non l'IDEA STESSA, più probabilmente) finisce nella grande via battuta del "opporcatr.. no!"
E le due vie battute sono grandi e preferenziali!
Tanto che un non fobico per capire uno che lo è deve "deviare" nella stradina dell'evitanza/fobia, che non capisce bene in quanto non la usa spesso.
E allo stesso modo dovrebbe fare un fobico per tentare di pensare "come se non lo fosse".
La cosa bella, diciamo.. è che in teoria più si "devia" da una strada e più la si rende larga e percorribile.
Quindi penso che il processo debba essere per forza graduale..
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un attimo fermo li non ti muovere
perchè uno evita?
perchè fa MALE stare con gli altri
semplice
perchè non ha fatto MALE stavolta?
possibile che bastavano quei tre punti sopra?
non ci posso credere, se ci credo vuol dire che ho buttato via anni PER NIENTE
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30-11-2014, 23:27
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#12
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,673
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Quote:
Originariamente inviata da lauretum
so di avere problemi, ma so anche che se mi butto a mare, posso nuotare meglio di phelps
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Bravo Lauretum!
Però questo INGANNO che cerchi di svelare è un meccanismo che va al di là del "per imparare a nuotare buttalo in acqua".
Probabilmente tu nel tempo ti sei messo nelle condizioni per imparare a gestire, pur senza infilarti in situazioni sociali, tali situazioni.
Quando ti ci sei trovato et voilà! Sembrava difficile invece è facile!
Anche io ho fatto così..
Però se mi mancano proprio le competenze per fare una cosa e mi butto a farla, rischio parecchio.
Non mi metterei mai a costruire un razzo dal nulla.
Magari non lo costruisco, ma inizio a informarmi su come funziona, mi faccio idee, progetti, diagrammi...
Alla fine non ho ancora il razzo, ma ho un sistema di conoscenze che è "in potenza" il razzo!
Nel momento in cui mi decido di costruirlo sembra facile =)
Secondo me la questione è che sei stato bravo tu a imparare partendo da svantaggiato,
e non che ti sei ingannato credendoti svantaggiato mentre in realtà non lo eri.
(ciò premesso, io non ti conosco bene ma do per scontato che tu abbia un'esperienza-tipo da utente del forum)
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Ultima modifica di Allocco; 30-11-2014 a 23:30.
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30-11-2014, 23:31
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#13
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Quote:
Originariamente inviata da Allocco
Bravo Lauretum!
Però questo INGANNO che cerchi di svelare è un meccanismo che va al di là del "per imparare a nuotare buttalo in acqua".
Probabilmente tu nel tempo ti sei messo nelle condizioni per imparare a gestire, pur senza infilarti in situazioni sociali, tali situazioni.
Quando ti ci sei trovato et voilà! Sembrava difficile invece è facile!
Anche io ho fatto così..
Però se mi mancano proprio le competenze per fare una cosa e mi butto a farla, rischio parecchio.
Non mi metterei mai a costruire un razzo dal nulla.
Magari non lo costruisco, ma inizio a informarmi su come funziona, mi faccio idee, progetti, diagrammi...
Alla fine non ho ancora il razzo, ma ho un sistema di conoscenze che è "in potenza" il razzo!
Nel momento in cui mi decido di costruirlo sembra facile =)
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non capisco.. potresti essere piu paziente?
che devo fare?
ho appena scoperto di avere buttato via anni senza motivo
piu che essere contento vorrei attaccarmi ad una corda
ma allora chi sta qui dentro sta sprecando tempo allo stesso modo?
i problemi che abbiamo non sono veri?
o sono veri o non sono veri
non capisco...
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30-11-2014, 23:33
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#14
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Banned
Qui dal: Jun 2005
Ubicazione: Torino
Messaggi: 3,757
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ho sempre sognato di essere come Ulisse tra le pecore per fuggire dal Mostro
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30-11-2014, 23:39
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#15
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Esperto
Qui dal: Dec 2012
Ubicazione: Roma
Messaggi: 1,700
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Quote:
Originariamente inviata da lauretum
non lo diresti proprio
però è come mi sento
so di avere problemi, ma so anche che se mi butto a mare, posso nuotare meglio di phelps
mi sento stupido, se permetti
perchè non capisco
perchè penso che siamo tutti vittime di un grande INGANNO
ma non so quale
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Certo che te lo permetto, ci mancherebbe, è giusto che tu sia libero di definire come meglio credi le tue sensazioni lauretum L'importante è che questo giudizio negativo non ricada automaticamente anche sulle spalle degli altri.
Troppe volte ho visto persone levare il dito e puntarlo contro gli altri anziché contro quello che avrebbe dovuto essere il loro unico, autentico bersaglio, ovverosia sé stesse. Non che sia questo il tuo caso, eh. Da quanto ho avuto modo di leggere, ti reputo una persona intelligente e rispettosa degli altri. Se sono intervenuto è stato solo per puntualizzare che ognuno ha il diritto di considerarsi ed apostrofarsi come meglio crede, senza per questo tuttavia avere quello di considerare ed apostrofare gli altri alla stessa stregua. Perché ogni persona è una storia, un'individualità, un vissuto a sé stante che esige rispetto.
Comunque, per tornare al tema centrale del tuo topic, la scoperta su di te che hai fatto stasera è sensazionale, bellissima, ma anche inquietante, me ne rendo conto. Non lasciare però che la confusione ed il facile entusiasmo prevalgano. Costruisci sopra tale scoperta una consapevolezza nuova, mettila alla prova nei prossimi giorni, senza che questo implichi tuttavia una "damnatio memoriae", la sconfessione immediata ed integrale della tua vita ad essa precedente. Senza quest'ultima, infatti, non avrebbe potuto esserci nemmeno la rivelazione di stasera. L'"illuminazione" non è un momento avulso dalle circostanze del tempo e dallo spazio, ma l'esito di un percorso profondamente sentito e vissuto.
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30-11-2014, 23:46
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#16
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Mulholland dr.(Roma)
Messaggi: 16,046
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Quote:
Originariamente inviata da lauretum
grazie mi fa molto piacere
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mamma mia laurè un pò di leggerezza, t'ho detto una cosa carina che mi è piaciuta ma dato che vado di fretta preferisco leggerlo domani con calma, mamma mia non prendere sempre tutto così sul serio
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30-11-2014, 23:48
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#17
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Esperto
Qui dal: Dec 2012
Ubicazione: Roma
Messaggi: 1,700
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Quote:
Originariamente inviata da lauretum
che devo fare?
ho appena scoperto di avere buttato via anni senza motivo
piu che essere contento vorrei attaccarmi ad una corda
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Capisco il tuo sgomento e la tua frustrazione, credimi...prova però a vedere la situazione da un'altra prospettiva: anziché rimpiangere il tempo perduto e affogare nel dispiacere per esso, perché non concentrarti piuttosto sugli orizzonti che la scoperta ti ha dischiuso e respirare a pieni polmoni la nuova aria?
Quote:
Originariamente inviata da lauretum
i problemi che abbiamo non sono veri?
o sono veri o non sono veri
non capisco...
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Il fatto è che certi problemi possono esser stati veri fino ad un certo momento, e poi improvvisamente, per chissà quale serie di motivi, aver cessato di essere tali.
E' naturale chiedersi a cosa possa essere dovuto tutto questo. Non sempre, tuttavia, si riesce a trovare la riposta giusta.
L'importante è non logorarsi nella sua ricerca e provare ad andare avanti lo stesso mettendo a frutto la mutata situazione. E' quello che ti auguro di fare lauretum, daì che faccio il tifo per te!
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30-11-2014, 23:49
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#18
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,673
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Quote:
Originariamente inviata da lauretum
non capisco.. potresti essere piu paziente?
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Scusami tu, non avevo capito io il problema all'inizio.
In effetti hai posto una questione non da poco.. per cui sinceramente non mi sento preparato.
Quel che posso dirti (dato che incautamente mi sono spinto a rispondere senza poterlo fare) è questo:
I problemi sono relativi all'osservatore, cioè sono veri per forza.
Il bambino che ha paura del buio ha un problema vero, anche se non è in reale pericolo.
Tutti cresciamo con "paure del buio" che, chi prima chi dopo, affrontiamo e superiamo.
Rendersene conto può essere duro, lo capisco...
Ma io credo che bisogna essere fieri di sé, quando lo si fa.
E non pensare al tempo come "perso", ma come "speso" per acquisire una nuova visione del mondo UTILE, e non limitante.
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30-11-2014, 23:53
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#19
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Esperto
Qui dal: Dec 2012
Ubicazione: Roma
Messaggi: 1,700
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Quote:
Originariamente inviata da Allocco
Quel che posso dirti (dato che incautamente mi sono spinto a rispondere senza poterlo fare) è questo:
I problemi sono relativi all'osservatore, cioè sono veri per forza.
Il bambino che ha paura del buio ha un problema vero, anche se non è in reale pericolo.
Tutti cresciamo con "paure del buio" che, chi prima chi dopo, affrontiamo e superiamo.
Rendersene conto può essere duro, lo capisco...
Ma io credo che bisogna essere fieri di sé, quando lo si fa.
E non pensare al tempo come "perso", ma come "speso" per acquisire una nuova visione del mondo UTILE, e non limitante.
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Complimenti Allocco, hai detto esattamente quello che avrei voluto esprimere io, ma molto meglio
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01-12-2014, 00:54
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#20
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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io quella sera DOVEVO stare male
così niente ha più senso
è tutto fuori posto
disordinato
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