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Ma gli evitanti sognano pecore complessate?
Immaginate di non affrontare da anni situazioni sociale complesse, perchè non ne sopportate lo stress, annessi e connessi.
Immaginate di punto in bianco, neanchevoisapetecome, di stare a cena (mangiare in pubblico!), con decine e decine di persone sconosciute(!!), in un clima amichevole e disteso. Senza aver assunto alcun farmaco, non solo sopravvivete, ma per tutta la sera avete controllato i vostri disturbi, e siete stati molto bene, e non vedete l'ora di rifarlo. Che conclusioni potreste trarne? Posto che tali disturbi esistono, non ce li siamo sognati, posto che ti portano a isolarti controvoglia, e pensa quindi quanto sono forti, come è possibile che possano diventare piccoli piccoli così improvvisamente e senza motivo, quando invece dovrebbero essere all'apice della loro forza? Cosa è reale e cosa non lo è? La vita è sogno, o i disturbi ci aiutano a vivere? Veramente, io sento come ci sia un piccolo segreto, sfuggente e sussurrato, il segreto della guarigione. Non lo so, se vi va, dite qualcosa voi. |
Re: Ma gli evitanti sognano pecore complessate?
non ho letto il topic ma :riverenza: al titolo più figo dell'anno
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Re: Ma gli evitanti sognano pecore complessate?
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Il topic mi piace, provo a impegnarmi un pochino.. ;) Penso che la possibilità di trovarsi in una situazione come quella descritta potrebbe venire in determinate condizioni, non mutualmente esclusive anzi: - trovarsi in un ambiente non troppo "richiedente" Ossia essere in compagnia di persone che non pretendono tu sia quello che non sei, cercano di comprenderti, di assecondarti senza però escluderti anzi chiedendoti opinioni e stimolandoti al confronto senza giudicare. - essere in un'ottica di superamento dello status quo Ossia, per qualche motivo, smettere di temere il cambiamento e anzi desiderarlo. - pensare al presente Ossia, in qualche modo, staccare le valutazioni delle situazioni dalle esperienze (negative) passate per incanalare le energie nell'attenzione verso il momento attuale. Non pensare "non ce la farò", ma "vediamo se ce la faccio". Diciamo che queste tre cose... bah... dette così sembrano stupide. Ma se ipoteticamente riuscissimo a metterci in queste condizioni credo che la paura sarebbe in via di superamento. Credo che se dovessi immaginare una situazione come quella che descrivi, sarebbe una situazione in cui: 1) l'ambiente (comprese le persone, s'intende) mi piace 2) voglio agire 3) non metto in atto previsioni negative Da queste condizioni per me deriverebbe l'assenza di paura, e la capacità di godere del momento. |
Re: Ma gli evitanti sognano pecore complessate?
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ma se questo fosse vero, allora una persona evita per anni certe situazioni.. per delle paure che possono essere infondate? cioè... sarebbe il massimo della stupidità universale ... oddio |
Re: Ma gli evitanti sognano pecore complessate?
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Stupido, semmai, può essere il modo di osservarle e giudicarle dal di fuori, da parte di chi non le ha mai sperimentate oppure da chi ha smesso di farlo e si è dimenticato di cosa un tempo significassero anche per lui. Dietro ogni paura c'è un disagio, dietro ogni disagio un vissuto, dietro ogni vissuto una persona. Cosa c'è di stupido in tutto questo? |
Re: Ma gli evitanti sognano pecore complessate?
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evitare situazioni sociali complesse per anni, e poi accorgersi che si era in grado di affrontarle non è sconvolgente? |
Re: Ma gli evitanti sognano pecore complessate?
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Re: Ma gli evitanti sognano pecore complessate?
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però è come mi sento so di avere problemi, ma so anche che se mi butto a mare, posso nuotare meglio di phelps mi sento stupido, se permetti perchè non capisco perchè penso che siamo tutti vittime di un grande INGANNO ma non so quale |
Re: Ma gli evitanti sognano pecore complessate?
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Re: Ma gli evitanti sognano pecore complessate?
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Io la vedo come se nella testa ci fosse una via che porta a un risultato mentale. Nelle persone "normali" (non evitanti) il risultato di un'interazione sociale va per la grande via battuta del "e andiamo!" Nel fobico/evitante il risultato di quell'interazione (se non l'IDEA STESSA, più probabilmente) finisce nella grande via battuta del "opporcatr.. no!" E le due vie battute sono grandi e preferenziali! Tanto che un non fobico per capire uno che lo è deve "deviare" nella stradina dell'evitanza/fobia, che non capisce bene in quanto non la usa spesso. E allo stesso modo dovrebbe fare un fobico per tentare di pensare "come se non lo fosse". La cosa bella, diciamo.. è che in teoria più si "devia" da una strada e più la si rende larga e percorribile. Quindi penso che il processo debba essere per forza graduale.. :interrogativo: |
Re: Ma gli evitanti sognano pecore complessate?
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un attimo fermo li non ti muovere perchè uno evita? perchè fa MALE stare con gli altri semplice perchè non ha fatto MALE stavolta? possibile che bastavano quei tre punti sopra? non ci posso credere, se ci credo vuol dire che ho buttato via anni PER NIENTE |
Re: Ma gli evitanti sognano pecore complessate?
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Però questo INGANNO che cerchi di svelare è un meccanismo che va al di là del "per imparare a nuotare buttalo in acqua". Probabilmente tu nel tempo ti sei messo nelle condizioni per imparare a gestire, pur senza infilarti in situazioni sociali, tali situazioni. Quando ti ci sei trovato et voilà! Sembrava difficile invece è facile! Anche io ho fatto così.. Però se mi mancano proprio le competenze per fare una cosa e mi butto a farla, rischio parecchio. Non mi metterei mai a costruire un razzo dal nulla. Magari non lo costruisco, ma inizio a informarmi su come funziona, mi faccio idee, progetti, diagrammi... Alla fine non ho ancora il razzo, ma ho un sistema di conoscenze che è "in potenza" il razzo! Nel momento in cui mi decido di costruirlo sembra facile =) Secondo me la questione è che sei stato bravo tu a imparare partendo da svantaggiato, e non che ti sei ingannato credendoti svantaggiato mentre in realtà non lo eri. (ciò premesso, io non ti conosco bene ma do per scontato che tu abbia un'esperienza-tipo da utente del forum) |
Re: Ma gli evitanti sognano pecore complessate?
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non capisco.. potresti essere piu paziente? che devo fare? ho appena scoperto di avere buttato via anni senza motivo piu che essere contento vorrei attaccarmi ad una corda ma allora chi sta qui dentro sta sprecando tempo allo stesso modo? i problemi che abbiamo non sono veri? o sono veri o non sono veri non capisco... |
Re: Ma gli evitanti sognano pecore complessate?
ho sempre sognato di essere come Ulisse tra le pecore per fuggire dal Mostro
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Re: Ma gli evitanti sognano pecore complessate?
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Troppe volte ho visto persone levare il dito e puntarlo contro gli altri anziché contro quello che avrebbe dovuto essere il loro unico, autentico bersaglio, ovverosia sé stesse. Non che sia questo il tuo caso, eh. Da quanto ho avuto modo di leggere, ti reputo una persona intelligente e rispettosa degli altri. Se sono intervenuto è stato solo per puntualizzare che ognuno ha il diritto di considerarsi ed apostrofarsi come meglio crede, senza per questo tuttavia avere quello di considerare ed apostrofare gli altri alla stessa stregua. Perché ogni persona è una storia, un'individualità, un vissuto a sé stante che esige rispetto. Comunque, per tornare al tema centrale del tuo topic, la scoperta su di te che hai fatto stasera è sensazionale, bellissima, ma anche inquietante, me ne rendo conto. Non lasciare però che la confusione ed il facile entusiasmo prevalgano. Costruisci sopra tale scoperta una consapevolezza nuova, mettila alla prova nei prossimi giorni, senza che questo implichi tuttavia una "damnatio memoriae", la sconfessione immediata ed integrale della tua vita ad essa precedente. Senza quest'ultima, infatti, non avrebbe potuto esserci nemmeno la rivelazione di stasera. L'"illuminazione" non è un momento avulso dalle circostanze del tempo e dallo spazio, ma l'esito di un percorso profondamente sentito e vissuto. |
Re: Ma gli evitanti sognano pecore complessate?
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Re: Ma gli evitanti sognano pecore complessate?
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E' naturale chiedersi a cosa possa essere dovuto tutto questo. Non sempre, tuttavia, si riesce a trovare la riposta giusta. L'importante è non logorarsi nella sua ricerca e provare ad andare avanti lo stesso mettendo a frutto la mutata situazione. E' quello che ti auguro di fare lauretum, daì che faccio il tifo per te! :bene: |
Re: Ma gli evitanti sognano pecore complessate?
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In effetti hai posto una questione non da poco.. per cui sinceramente non mi sento preparato. Quel che posso dirti (dato che incautamente mi sono spinto a rispondere senza poterlo fare) è questo: I problemi sono relativi all'osservatore, cioè sono veri per forza. Il bambino che ha paura del buio ha un problema vero, anche se non è in reale pericolo. Tutti cresciamo con "paure del buio" che, chi prima chi dopo, affrontiamo e superiamo. Rendersene conto può essere duro, lo capisco... Ma io credo che bisogna essere fieri di sé, quando lo si fa. E non pensare al tempo come "perso", ma come "speso" per acquisire una nuova visione del mondo UTILE, e non limitante. |
Re: Ma gli evitanti sognano pecore complessate?
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Re: Ma gli evitanti sognano pecore complessate?
io quella sera DOVEVO stare male
così niente ha più senso è tutto fuori posto disordinato |
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