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19-02-2012, 16:22
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#1
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Intermedio
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Trento
Messaggi: 171
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Ogni volta che mi trovo con gli altri devo sforzarmi in maniera terribile per capire come dovrei comportarmi, cosa posso dire e cosa risulterebbe scortese, quando stare zitta e quando parlare...e poi, quando tutti ridono, ci metto sempre un pò di più a capire il motivo. Le battute, per esempio, non riesco mai a capirle..ho sempre fatto del mio meglio per adeguarmi alle situazioni, ma ora, sinceramente sono stufa. Mi sono chiesta: è poi così sbagliata la mia condizione?
Insomma è poi così vitale adeguarsi agli altri?...o si potrebbe semplicemente essere sinceri... del tipo che se uno ti chiede se è grasso gli rispondi "Non ho intenzione di rispondere a questa domanda postami al solo fine ottenere consolazione"..dire quel che davvero si pensa.... Secondo me sarebbe terapeutico,,,, voi che ne pensate?
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19-02-2012, 16:32
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#2
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,403
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Non si può essere sempre sinceri, non significa nemmeno che bisogna mentire spudoratamente.. è questione di diplomazia: la menzogna educata.
È per questa ragione che con gli altri si portano delle maschere.. sono necessarie per socializzare.. solo quando e se riesci veramente a raggiungere un buon livello di comprensione e intimità con qualcuno (vera amicizia) puoi scegliere di essere te stessa.
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19-02-2012, 16:36
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#3
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,213
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Mi sembri un po' il classico caso di introversa oppositiva
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19-02-2012, 16:54
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#4
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 3,199
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Non è sbagliato, magari non è opportuno. Per questo sentiamo il bisogno di persone amiche, per avere la possibilità di essere sinceri di tanto in tanto.
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19-02-2012, 17:34
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#5
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Esperto
Qui dal: Feb 2012
Messaggi: 1,441
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Anch'io non sempre capisco le battute... (perlomeno secondo me ho un senso dell'umorismo raffinato XD mi fa ridere il non-sense..) una volta dissi in gruppo una cosa... e tutti si misero a ridere... ci rimasi malissimo!! C'era anche mio fratello con me (altrimenti non sarei stata in gruppo XD) e per tutto il tempo del ritorno a casa ha continuato a ripetermi... guarda che stavamo ridendo PER te.. non di te.. in realtà mi ha convinto poco..
Purtroppo ogni tanto si pensa che si debba scegliere tra la spontaneità e la riflessione... in realtà se non si vuole allontanare le persone bisogna imparare a dosarle.. non mi ricordo dove l'ho letto... ma penso sia molto vera..
@Llor.. Io sono una ragazza tondetta... e qnd una ragazza di 40 chili mi si è avvicinata e mi ha detto che aveva intenzione di mettersi a dieta.. non ce l'ho fatta... mi sono fatta seria e le ho risposto di cuore che in effetti aveva ragione... aveva messo su qualche chilo c'è rimasta malissimo.. sperava in qualche consolazione/conforto/formadiaffermazione mi sa..
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19-02-2012, 18:29
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#6
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,673
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Quote:
Originariamente inviata da Llorona
No so che inventare senza sentrimi ipocrita...
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L'ironia può salvarti. Dico sul serio..
Se vuoi offendere mortalmente qualcuno dicendogli le peggio cose in faccia, e fare in modo che ti ringrazi pure...
Un bello studio su comicità/ironia/sarcasmo/umorismo..
Lo consiglierei a tutti, già già..
Poi, magari potresti anche scoprire che essere gentili è ancora più appagante.
Ma questo è un discorso diverso
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19-02-2012, 18:30
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#7
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Intermedio
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Trento
Messaggi: 171
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@Llor.. Io sono una ragazza tondetta... e qnd una ragazza di 40 chili mi si è avvicinata e mi ha detto che aveva intenzione di mettersi a dieta.. non ce l'ho fatta... mi sono fatta seria e le ho risposto di cuore che in effetti aveva ragione... aveva messo su qualche chilo c'è rimasta malissimo.. sperava in qualche consolazione/conforto/formadiaffermazione mi sa.. [/QUOTE]
Stima, non c'è che dire
Quello che mi fa specie più che altro è che della serie di "regole non scritte" che regolano la società paiono essere tutti al corrente. Loro hanno il "senso comune", e io invece, quando l'hanno distribuito dov'ero?! Non c'è un manuale o qualcosa del genere?
Tipo il "kit di sopravvivenza del disadattato" o cose simili...
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19-02-2012, 18:37
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#8
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,673
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Quote:
Originariamente inviata da Llorona
Loro hanno il "senso comune", e io invece, quando l'hanno distribuito dov'ero?! Non c'è un manuale o qualcosa del genere?
Tipo il "kit di sopravvivenza del disadattato" o cose simili...
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Ti sembrerà incredibile, ma esistono davvero studi sulle norme e regole del vivere civile
La branca si chiama "psicologia sociale". [non c'è una faccina da professore..? ]
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19-02-2012, 18:51
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#9
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Intermedio
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Trento
Messaggi: 171
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Quote:
Originariamente inviata da Allocco
Ti sembrerà incredibile, ma esistono davvero studi sulle norme e regole del vivere civile
La branca si chiama "psicologia sociale". [non c'è una faccina da professore..? ]
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Bene bene, mi sono trovata una materia di studio adesso mi ci applico e imparo.
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19-02-2012, 19:09
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#10
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Banned
Qui dal: Aug 2008
Messaggi: 1,827
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quando si è parte di una società bisogna adattarsi, questo è ciò che penso.
poi per carità si può anche essere spontanei al 100%... ma ciò purtroppo non porta a nulla di buono.
almeno in genere.
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19-02-2012, 20:22
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#11
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Principiante
Qui dal: Feb 2012
Messaggi: 55
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Per me non è vitale adeguarsi agli altri,anzi perr certi versi è anche sbagliato.Bisogna avere la propria identità e proporla agli altri senza farsi problemi.
Questo non vuol dire essere sempre contrari a quello che fanno gli altri e uscire sempre fuori dagli schemi,ma comunque avere la coscienza critica di non subire le cose solo perchè le fanno tutti.
O almeno per me è stato sempre così,mi è sempre piaciuto avere il mio modo di essere e le mie idee e sono fiero di non averle mai adeguate agli altri.
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19-02-2012, 20:46
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#12
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Intermedio
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 275
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Llorana se tutti si comportassero come fai tu forse ci sarebbero anche meno "amicizie", ma almeno quelle poche sarebbero sincere e non rette da tanta falsità....che poi molte amicizie si instaurano spesso per pura convenienza, quindi.....
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19-02-2012, 21:08
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#13
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Intermedio
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Trento
Messaggi: 171
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Quote:
Originariamente inviata da FabioLeonardo
Molte amicizie si instaurano spesso per pura convenienza, quindi.....
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Quoto, ma in tal caso, forse davvero non è necessario avere amici...se devo scegliere fra essere circondata da gente falsa o stare sola scelgo la solitudine. Peccato ci siano solo queste due opzioni, per altro così tristi...
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19-02-2012, 21:17
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#14
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Intermedio
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 275
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Quote:
Originariamente inviata da Llorona
Quoto, ma in tal caso, forse davvero non è necessario avere amici...se devo scegliere fra essere circondata da gente falsa o stare sola scelgo la solitudine. Peccato ci siano solo queste due opzioni, per altro così tristi...
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Anche volendo è statisticamente difficile non trovare nessuno che sia abbastanza sincero e al contempo accetti quello che tu hai da dire senza peli sulla lingua. Il difficile stà nel mettersi a cercarli...
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19-02-2012, 21:33
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#15
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Intermedio
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Trento
Messaggi: 171
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Quote:
Originariamente inviata da FabioLeonardo
Anche volendo è statisticamente difficile non trovare nessuno che sia abbastanza sincero e al contempo accetti quello che tu hai da dire senza peli sulla lingua. Il difficile stà nel mettersi a cercarli...
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Ok, allora è pigrizia mia personale...o forse davvero bisognerebbe prestare più attenzione alle persone.
Per esempio qui nel forum abbiamo più o meno tutti lo stesso prblema e ci si capisce e si va più o meno d'accordo...ci si comprende e si cerca di darsi una mano...ma possibile che all'esterno non ci si incontri mai? Mi spiego: all'esterno non ho mai visto un sociofobico, o non mi sono mai accorta di vederne uno, eppure sono sicura che fra noi si andrebbe d'accordo. Le opzioni sono due:
1. Nel mondo esterno non ci sono sociofobici (il che è improbabile)
2. Ero troppo concentrata su me stessa per accorgermi di altri (più probabile)
...magari è proprio mancanza di impegno...eppure mi sforzo tanto...solo che mi sembra di avere il deserto tutt'attorno...bah
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19-02-2012, 21:39
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#16
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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Quote:
Originariamente inviata da Llorona
Ogni volta che mi trovo con gli altri devo sforzarmi in maniera terribile per capire come dovrei comportarmi, cosa posso dire e cosa risulterebbe scortese, quando stare zitta e quando parlare...e poi, quando tutti ridono, ci metto sempre un pò di più a capire il motivo. Le battute, per esempio, non riesco mai a capirle..ho sempre fatto del mio meglio per adeguarmi alle situazioni, ma ora, sinceramente sono stufa. Mi sono chiesta: è poi così sbagliata la mia condizione?
Insomma è poi così vitale adeguarsi agli altri?...o si potrebbe semplicemente essere sinceri... del tipo che se uno ti chiede se è grasso gli rispondi "Non ho intenzione di rispondere a questa domanda postami al solo fine ottenere consolazione"..dire quel che davvero si pensa.... Secondo me sarebbe terapeutico,,,, voi che ne pensate?
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secondo te sono grasso?
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19-02-2012, 21:42
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#17
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Intermedio
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 275
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Aggiungerei un'altra opzione se mi permetti: Un sociofobico non parla quasi mai agli altri dei suoi problemi (già è tanto che ci parli con gli altri), quindi succede che gli stessi timidi, sociofobici e quant'altro non si conoscono proprio perchè non si parlano.
Personalmente in questo forum parlo volentieri dei miei problemi, cosa che non faccio mai con le persone che incontro tutti i giorni, quindi il fatto di sapere con chi ci si stà confrontando, che è qualcuno a noi simile, secondo me aiuta anche ad accettare certi difetti dell'altro.
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19-02-2012, 21:50
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#18
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,673
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L'elogio della sincerità è bellissimo...
Ma forse, non so, ho capito male io...
La nostra amica sostiene di non riuscire a captare e interpretare alcuni segnali sociali per gli altri banali.
Non capisce le battute, eccetera..
Se questa era una licenza, e lei le battute le capisce ma le trova stupide e non ride. Viva la sincerità.
Se questa era una descrizione attuale di un problema reale, mi spiace per la sincerità, ma bisogna lavorarci...
Per dire..
Prima o poi 'sta ragazza dovrà avere un superiore, una persona che ha un potere reale su di lei
(sia esso un impiegato postale, il supervisore sul posto di lavoro, il capo di una commissione o chicchessia)..
E non so quelli che avete incontrato voi, ma quelli che ho incontrato io di superiori non amano essere insultati o criticati,
tanto meno quanto più la critica coglie nel segno ed è argomentata..
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Ultima modifica di Allocco; 19-02-2012 a 21:54.
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19-02-2012, 21:55
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#19
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Intermedio
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 275
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Quote:
Originariamente inviata da Allocco
Prima o poi 'sta ragazza dovrà avere un superiore, una persona che ha un potere reale su di lei
(sia esso un impiegato postale, il supervisore sul posto di lavoro, il capo di una commissione o chicchessia)..
E non so quelli che avete incontrato voi, ma quelli che ho incontrato io di superiori non amano essere insultati o criticati,
tanto meno quanto più la critica coglie nel segno ed è argomentata..
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Per forza, in questo caso si parla di tecniche di "sopravvivenza" piuttosto che di morale comune, no?
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19-02-2012, 21:56
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#20
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Intermedio
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Trento
Messaggi: 171
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@Inosservato quello era un esempio semplicemente per rendere un concetto che non sapevo in che altro modo esprimere e che sinceramente non mi smebra neanche così sciocco anche se avrei potuto di sicuro trovare un modo migliore per rendere l'idea) ... in ogni caso quoto FabioLeonardo e la sua terza opzione
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