Weltschmerz

Come da titolo.
Vedendo i vari riferimenti agli "estroversoni", introversi & co ho sempre avuto il dubbio riguardo a quale categoria appartenessi veramente.
Voi come fate a saperlo? Siete estroversi, introversi o ambiversi?

p.s. Se ho sbagliato sezione chiedo venia, non sapevo proprio dove metterlo

Drifter

Io mi ritengo ambiverso, credo di essere introverso tipo al 75% tanto per farmi capire (quindi bannatemi pure perché se non sono abbastanza solitario per gli standard del forum )
Intendo che prevalentemente mi piace stare da solo oppure con poche persone alla volta, ma non mi dispiace talvolta trovarmi in situazioni più da estroverso, tipo frequentare ambienti con più persone anche sconosciute (che poi sono quelle che mi creano più ansia, specialmente se sono ragazze).

DownwardSpiral2

Stavo iniziando a scrivere un pistolotto ma mi sono reso conto che non ne ho affatto voglia.
Secondo me e' un attitudine di comportamento che si sviluppa in relazione al proprio ambiente di crescita.C'è chi ha una maggiore propensione a mettere in piazza i propri pensieri/mondo interiore (estro) e chi meno (intro), che poi risulta in una maggiore o minore propensione al relazionarsi con gli altri, ma dipende sempre dall'ambiente in cui ti trovi.
Esempio stupido: se sei un ultras di una squadra di calcio è probabile che allo stadio tu assuma un comportamento estroverso (in questo specifico caso non lo definirei proprio così ma vabbè). Se per qualche motivo ti ritrovi in un club di appassionati di numismatica, il tuo comportamento in quell'ambiente risulterà più introverso (e viceversa). Tutti siamo sia intro che estro in proporzione variabile, dipende dall'ambiente. I problemi legati all'introversione sono un'altra cosa e derivano da un'errata rappresentazione di sè formata sulla base delle nostre esperienze pregresse, rappresentazione corroborata da altre esperienze condizionate da questa stessa rappresentazione. Il famoso circolo vizioso.
Leggiti "tipi psicologici" di jung se ti va.

DownwardSpiral2

Proprio per la relatività del concetto secondo me è sbagliato cercare di attaccarsi addosso una qualsiasi di queste etichette, in quanto la personalità è dinamica e in divenire ed è proprio la sua cristallizzazione a suscitare l'insorgenza patologica, o anche solo la paura legata a questa eventualità (pensiero disfunzionale del tipo ->sono così, non cambierò mai)

Noriko

Ho fatto un test con una psicologa e sono risultata molto ma molto introversa.

cancellato13317

Il primo a dirmi che ero introversa fu lo psicologo a 25 anni. Mi disse che addirittura ero introversa all'80-90% ma che per esigenze di vita avevo estrovertito la mia personalità. Oggi a chi non mi conosce bene penso di non dare l'idea di essere particolarmente introversa.
Ad ogni modo la diferenza tra i due orientamenti penso che sta soprattutto nel modo di percepire le cose e di relazionarsi col mondo esterno. L'introverso vive molto nella sua testa ed esterna i pensieri solo dopo averli elaborati internamente, l'estroverso pensa ad alta voce. L'introverso si ricarica nella pace, nella solitudine e nel silenzio, l'estroverso al contrario si annoia molto velocemente e ha bisogno di continui stimoli esterni.