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05-03-2016, 02:20
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#1
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,248
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come da titolo ...
date la vostra definizione, perchè io a leggervi non ci ho capito più nulla
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05-03-2016, 02:45
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#2
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Intermedio
Qui dal: Feb 2016
Ubicazione: Luna
Messaggi: 98
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Ti posso rispondere per come sono io. Io sono una persona timida. Non riesco ad aprirmi facilmente, sono chiusa, introversa e mi blocco facilmente se sono con persone che non conosco bene, soprattutto con più persone mi succede, meno se è solo una, o due. Non riesco ad essere me stessa, risulto persino impacciata, imbranata.
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05-03-2016, 03:41
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#3
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,248
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sì Jen525 codesta è la definizione classica
ma volevo qualcosa di più preciso ...
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05-03-2016, 05:49
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#4
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Esperto
Qui dal: Jan 2016
Messaggi: 411
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Io, invece, ho la timidezza "ritardata"
Nel senso che sulle prime sono anche spigliato, non logorroico, ma sicuramente non impacciato. Poi mano a mano, magari per paura di deludere le aspettative o per incostanza caratteriale, divento impacciato e più taciturno, molto meno "brillante".
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05-03-2016, 10:00
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#5
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,757
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Quote:
Originariamente inviata da tersite
come da titolo ...
date la vostra definizione, perchè io a leggervi non ci ho capito più nulla
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In verità, la timidezza non esiste. Esiste l' introversione, ma soprattutto esiste l'istinto di conservazione, coi suoi vari soprannomi del momento: insicurezza, scarsa autostima, pudore, vergogna, coscienza dei propri limiti.
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05-03-2016, 11:27
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#6
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,727
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Quote:
Originariamente inviata da tersite
sì Jen525 codesta è la definizione classica
ma volevo qualcosa di più preciso ...
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In tal caso, ci sono le definizioni usate dagli psicologi, che però preferiscono parlare di "introverso" (quella di C.G. Jung è la definizione classica). Va detto che l'introversione in sé non è una patologia.
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05-03-2016, 11:37
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#7
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,122
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Definisco timido colui che usa il giudizio degli altri come unità di misura del proprio valore sociale, in maniera reiterata e pervasiva.
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05-03-2016, 11:50
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#8
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,205
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son quelli che parlano a monosillabi, diventano rossi e tutto il resto.....alla seconda birra oppure dopo un pò che prendono confidenza son lì che sembrano animatori turistici sotto acido -__-
fanno tutto quello che fanno gli estro solo che in più piangono -__-, quante volte nei momenti di sconforto son venuti su forum di fobici a far sentire i propri lamenti -___-
in genere te li ritrovi verso i 30 anni fidanzati quasi sposati col loro gruppetto di amici e attività fighe con nomi anglofoni tipo procjet designer manager business organizer marketing seller o simili (accoppiatene due a scelta e quello è il loro lavoro) -__-
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05-03-2016, 12:51
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#9
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,248
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Quote:
Originariamente inviata da barclay
In tal caso, ci sono le definizioni usate dagli psicologi, che però preferiscono parlare di "introverso" (quella di C.G. Jung è la definizione classica). Va detto che l'introversione in sé non è una patologia.
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grazie del link barclay , anche se qlcs di Jung conoscevo comunque non sulla timidezza
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05-03-2016, 14:36
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#10
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Esperto
Qui dal: Feb 2012
Messaggi: 1,719
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timidezza è non avere il coraggio di incrociare lo sguardo con una donna, e camminare a testa bassa, è non fare domande in più, è in un momento di normalità esprimere la propria opinione. Essere timidi è vergognarsi per tutto e arrossire.
essere timidi è uno schifo
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05-03-2016, 15:58
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#11
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: Fanculo l'ubicazione. Piuttosto, gentilmente, nn datemi consigli se nn ve li chiedo. Pensate x voi.
Messaggi: 1,798
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L'idea che il timido (o il fobico) sia uno che si fa più o meno consapevolmente del male da solo, come un demente che si spara ripetutamente sui piedi, è solo una scuola di pensiero, un modo di vedere le cose. A me ha sempre lasciato mooolti dubbi.
Io faccio una distinzione di questo tipo: il timido sperimenta un disagio (in misura variabile da caso a caso) "nelle" situazioni sociali e basta, cioè durante; il fobico invece anche prima (per l'ansia) e dopo (nel rimuginare l'eventuale fallimento).
Prendetela come una mia personale semplificazione.
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05-03-2016, 16:08
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#12
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,181
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Il timido forse non ha il coraggio a fare azioni di fronte agli altri. L'introverso invece non gli importa di fare cose, non per mancanza di coraggio ma perché non ha interesse di farle insieme agli altri.
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05-03-2016, 16:11
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#13
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,976
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Quote:
Originariamente inviata da y
L'idea che il timido (o il fobico) sia uno che si fa più o meno consapevolmente del male da solo, come un demente che si spara ripetutamente sui piedi, è solo una scuola di pensiero, un modo di vedere le cose. A me ha sempre lasciato mooolti dubbi.
Io faccio una distinzione di questo tipo: il timido sperimenta un disagio (in misura variabile da caso a caso) "nelle" situazioni sociali e basta, cioè durante; il fobico invece anche prima (per l'ansia) e dopo (nel rimuginare l'eventuale fallimento).
Prendetela come una mia personale semplificazione.
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Mi accodo a y e aggiungo:
Non so quale sia esattamente la definizione medica, io in genere per timidezza intendo la reazione istintiva di imbarazzo dato da situazioni di esposizione sociale di un qualche tipo. Espressioni come arrossire,diventare impacciati nell'agire e nel parlare, veder diminuite le proprie capacità mentali, sudorazione ecc.
La distinguerei dall'introversione, in quanto non sempre un introverso è timido e non sempre un timido è introverso.
Pertanto direi che la timidezza è appunto un fatto istintivo, l'introversione un fatto caratteriale.
Entrambe non implicano alcun disturbo tipo fobia sociale o evitamento.
Ma è un classificazione mia.
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05-03-2016, 16:16
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#14
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Esperto
Qui dal: Oct 2015
Messaggi: 3,954
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Timido è colui che nelle relazioni interpersonali si sente imbarazzato, imbranato e a disagio anche quando non dovrebbe.
Ribadisco anche qui che timidezza e introversione sono due cose distinte e separate che al più possono coesistere.
Quote:
Originariamente inviata da Semifobico
La distinguerei dall'introversione, in quanto non sempre un introverso è timido e non sempre un timido è introverso.
Pertanto direi che la timidezza è appunto un fatto istintivo, l'introversione un fatto caratteriale.
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Ultima modifica di Antonius Block; 05-03-2016 a 16:25.
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05-03-2016, 18:48
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#15
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,248
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Quote:
Originariamente inviata da Semifobico
Mi accodo a y e aggiungo:
Non so quale sia esattamente la definizione medica, io in genere per timidezza intendo la reazione istintiva di imbarazzo dato da situazioni di esposizione sociale di un qualche tipo. Espressioni come arrossire,diventare impacciati nell'agire e nel parlare, veder diminuite le proprie capacità mentali, sudorazione ecc.
La distinguerei dall'introversione, in quanto non sempre un introverso è timido e non sempre un timido è introverso.
Pertanto direi che la timidezza è appunto un fatto istintivo, l'introversione un fatto caratteriale.
Entrambe non implicano alcun disturbo tipo fobia sociale o evitamento.
Ma è un classificazione mia.
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va detto che la timidezza non è affatto un sentire 'malato' ma appartiene quasi a tutti , tutti sono stati o potrebbero tornare ad essere timidi ... se si sentono in condizione di inferiorità per esempio si può essere timidi davanti alla Regina di Inghilterra o davanti all'autorità , un bambino di fronte al padre e così via ... la timidezza manifesta il non essere all'altezza, vero o presunto che sia
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05-03-2016, 19:24
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#16
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 837
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Il timido, per me, è colui che prova imbarazzo e senso di inadeguatezza in determinate situazioni sociali nelle quali una persona normale solitamente non proverebbe le emozioni che ho citato prima.
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05-03-2016, 19:35
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#17
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,248
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Quote:
Originariamente inviata da yuiop.
Il timido, per me, è colui che prova imbarazzo e senso di inadeguatezza in determinate situazioni sociali nelle quali una persona normale solitamente non proverebbe le emozioni che ho citato prima.
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vero emozioni ed inadeguatezza ...falso che sia anormale per questo , la timidezza mica è una malattia secondo me , cmq la questione è aperta se no manco aprivo il 3D
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05-03-2016, 19:48
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#18
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 837
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Quote:
Originariamente inviata da tersite
vero emozioni ed inadeguatezza ...falso che sia anormale per questo , la timidezza mica è una malattia secondo me , cmq la questione è aperta se no manco aprivo il 3D
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Mannaggia, lo sapevo che quel normale lo dovevo mettere tra le virgolette
Quando dico "normale", intendo avere la stessa tipologia di carattere diciamo della maggior parte delle persone, quindi essere timidi vuol dire solo far parte della minoranza (almeno al sud dove vivo io), ma la timidezza è solo una sfumatura del carattere, io mica definisco uno timido come anormale, anzi.
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