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14-07-2012, 17:52
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#21
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Esperto
Qui dal: Jan 2010
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 1,451
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Quote:
Originariamente inviata da Qin Shi Huang
Non funziona perché non ha funzionato per il tizio di cui sopra. Era un attore comico. Gli attori per mestiere attirano l'attenzione. Eppure era solo comunque. Non ha fatto altro che replicare, inconsapevolmente, un pattern di comportamento istrionico che già si era rivelato inefficace.
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Non riesco a capire su che elementi ti basi per trarre le tue conclusioni
Ti basi su un episodio o un unico soggetto o un unico caso. E secondo me non ha senso. Ad esempio ci sono persone che hanno risolto il problema della solitudine andando in palestra e conoscendo lì amici. Altre persone che ci sono andate e non hanno conosciuto nessuno. Altro esempio: ci sono persone che in questo forum hanno trovato la ragazza e altre che non hanno nemmeno un amico nel profilo virtuale.
Siccome per un soggetto o in un caso una cosa non ha funzionato non possiamo considerarla automaticamente non efficace. Dipende molto anche dal soggetto, dalle circostanze e altro.
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14-07-2012, 17:55
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#22
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Intermedio
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 137
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Quote:
Originariamente inviata da Sentry
Non riesco a capire su che elementi ti basi per trarre le tue conclusioni
Ti basi su un episodio o un unico soggetto o un unico caso.
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Difatti ho tratto le conclusioni per quest'unico caso.
Quote:
Originariamente inviata da Sentry
E secondo me non ha senso. Ad esempio ci sono persone che hanno risolto il problema della solitudine andando in palestra e conoscendo lì amici. Altre persone che ci sono andate e non hanno conosciuto nessuno. Altro esempio: ci sono persone che in questo forum hanno trovato la ragazze e altre che non hanno nemmeno un amico nel profilo virtuale.
Siccome per un soggetto o in un caso una cosa non ha funzionato non possiamo considerarla automaticamente non efficace. Dipende molto anche dal soggetto, dalle circostanze e altro.
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Si tratta di distinguere fra solitudine endemica e solitudine accidentale. Credo che, se qualcuno si identifica come sociofobico, il suo problema sia più grave che la semplice mancanza di occasioni.
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14-07-2012, 18:00
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#23
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Esperto
Qui dal: Jan 2010
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 1,451
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Quote:
Originariamente inviata da Qin Shi Huang
Difatti ho tratto le conclusioni per quest'unico caso.
Si tratta di distinguere fra solitudine endemica e solitudine accidentale. Credo che, se qualcuno si identifica come sociofobico, il suo problema sia più grave che la semplice mancanza di occasioni.
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Prima avevi detto una cosa diversa comunque, cioè che non funziona perché non ha funzionato in questo caso...
Io credo invece che non basti fare una distinzione tra tipi di problemi... ma che ogni persona e ogni situazione possa avere soluzioni e risultati diversi...
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14-07-2012, 18:02
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#24
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Intermedio
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 137
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Quote:
Originariamente inviata da Sentry
Prima avevi detto una cosa diversa comunque, cioè che non funziona perché non ha funzionato in questo caso...
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Beh, ho detto che non funziona per risolvere il problema della solitudine. E in effetti, la solitudine occasionale non è un problema, è solo una circostanza. Una circostanza comunissima, peraltro.
Quote:
Originariamente inviata da Sentry
Io credo invece che non basti fare una distinzione tra tipi di problemi... ma che ogni persona e ogni situazione possa avere soluzioni e risultati diversi...
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Leggermente diversi, sì. Ma è lo stesso con le medicine, a ben vedere. Non è che sia un'ottima idea provarle tutte, però.
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14-07-2012, 18:12
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#25
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Esperto
Qui dal: Jan 2010
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 1,451
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Quote:
Originariamente inviata da Qin Shi Huang
Beh, ho detto che non funziona per risolvere il problema della solitudine. E in effetti, la solitudine occasionale non è un problema, è solo una circostanza. Una circostanza comunissima, peraltro.
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Appunto, dici che non funziona ma ti basi solo su questo caso... quindi si può dire solamente che non ha funzionato in questo caso.
Che la solitudine occasionale non sia un problema è solo una tua opinione... e non ho capito cosa c'entri.
Quote:
Leggermente diversi, sì. Ma è lo stesso con le medicine, a ben vedere. Non è che sia un'ottima idea provarle tutte, però
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Non è che sia un'ottima idea neppure cestinarle tutte perché non hanno funzionato su un'unica persona e in un'unica occasione né si può affermare che non funzionano solo dopo che una sola persona le ha usate, per una sola malattia e in un'unica circostanza. Se sei disperato (come il tizio della vicenda) puoi anche provare la medicina che per altri non funzionava, tanto cosa hai da perdere se l'alternativa è suicidarti?
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14-07-2012, 18:20
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#26
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Intermedio
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 137
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Originariamente inviata da Sentry
Appunto, dici che non funziona ma ti basi solo su questo caso... quindi si può dire solamente che non ha funzionato in questo caso.
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Sì, ma l'onere della prova spetta a chi afferma, non a chi nega. Finora, il campione che abbiamo è questo.
Quote:
Originariamente inviata da Sentry
Che la solitudine occasionale non sia un problema è solo una tua opinione... e non ho capito cosa c'entri.
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Non è una mia opinione. è solo un discorso sulla portata semantica del termine "problema". Si potrebbe dire che il common cold è un problema, ma in uno spettro di patologie che comprende il cancro, la demenza senile e la quadriplegia, il termine diventa poco adatto. La solitudine occasionale è comune come il raffreddore.
Quote:
Originariamente inviata da Sentry
Non è che sia un'ottima idea neppure cestinarle tutte perché non hanno funzionato su un'unica persona e in un'unica occasione né si può affermare che non funzionano solo dopo che una sola persona le ha usate, per una sola malattia e in un'unica circostanza. Se sei disperato (come il tizio della vicenda) puoi anche provare la medicina che per altri non funzionava, tanto cosa hai da perdere se l'alternativa è suicidarti?
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Esattamente, un gesto disperato. Lucidamente, ci sono modi più efficaci per affrontare il problema.
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14-07-2012, 18:40
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#27
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Esperto
Qui dal: Jan 2010
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 1,451
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Quote:
Originariamente inviata da Qin Shi Huang
Sì, ma l'onere della prova spetta a chi afferma, non a chi nega. Finora, il campione che abbiamo è questo.
Non è una mia opinione. è solo un discorso sulla portata semantica del termine "problema". Si potrebbe dire che il common cold è un problema, ma in uno spettro di patologie che comprende il cancro, la demenza senile e la quadriplegia, il termine diventa poco adatto. La solitudine occasionale è comune come il raffreddore.
Esattamente, un gesto disperato. Lucidamente, ci sono modi più efficaci per affrontare il problema.
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Bene, allora tu che hai affermato che non funziona in nessun caso devi provarlo
Si può definire problema qualsiasi cosa, è solo un'opinione cosa lo sia oppure no. In realtà niente è un problema, tutto è semplicemente ciò che succede. Sono le persone poi a stabilire cosa considerano tale e cosa lo sia per loro.
Affermare che esistono modi più efficaci è una cosa, sostenere che una cosa invece non funziona è un'altra. Resta comunque, secondo me, tutto legato alle singole situazioni, anche se poi può essercene una che statisticamente risulta più efficace, ma parlare di queste cose in termini assolutistici per me non ha senso.
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14-07-2012, 18:47
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#28
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Intermedio
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 137
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Originariamente inviata da Sentry
Bene, allora tu che hai affermato che non funziona in nessun caso devi provarlo
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Nice try
Quote:
Originariamente inviata da Sentry
Si può definire problema qualsiasi cosa, è solo un'opinione cosa lo sia oppure no. In realtà niente è un problema, tutto è semplicemente ciò che succede. Sono le persone poi a stabilire cosa considerano tale e cosa lo sia per loro.
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Sì, sostanzialmente è così. Ma c'è comunque una misura di gravità oggettiva, accanto alla gravità percepita.
Quote:
Originariamente inviata da Sentry
Affermare che esistono modi più efficaci è una cosa, sostenere che una cosa invece non funziona è un'altra. Resta comunque, secondo me, tutto legato alle singole situazioni, anche se poi può essercene una che statisticamente risulta più efficace, ma parlare di queste cose in termini assolutistici per me non ha senso.
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Ma affermare che qualcosa non funziona è, ovviamente, parlare in termini statistici. Ci sono casi di regressioni spontanee di tumori in pazienti curati con l'acqua fresca. Vista l'incidenza statistica trascurabile, però, si può dire che l'acqua fresca non funziona nella cura dei tumori.
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14-07-2012, 20:31
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#29
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,403
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L'episodio che ha ritenuto più toccante è stato quello della disabile, perché?
Perché sono le persone che stanno peggio a far comprendere l'uomo le sue fortune.
Lui era cieco, aveva bisogno di cercare qualcuno che stava peggio di lui per risollevarsi e ha trovato una persona fisicamente lesa ma in un condizione psichica e un bagaglio culturale di gran lunga superiore al suo.
Si riempe la bocca di perdono, di forza per chiedere aiuto, di amare se stessi quando la pura e semplice verità è che esisteva soltanto lui e tale cecità non gli permetteva di confrontarsi con il mondo. Mi chiedo che progressi abbia fatto.
L'unica cosa che condivido è la richiesta di aiuto ma io non la vedo sotto questa luce, per me si tratta di ottenere maggiore conoscenza sulla sofferenza, una conoscenza che in questo caso gli è stata trasmessa da una disabile.. un qualcuno che volente o nolente nella sua diversità più di altri nell'arco dell'esistenza ne apprende sulla propria pelle il significato.
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14-07-2012, 20:35
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#30
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Intermedio
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 137
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Quote:
Originariamente inviata da Kitsune
L'episodio che ha ritenuto più toccante è stato quello della disabile, perché?
Perché sono le persone che stanno peggio a far comprendere l'uomo le sue fortune.
Lui era cieco, aveva bisogno di cercare qualcuno che stava peggio di lui per risollevarsi e ha trovato una persona fisicamente lesa ma in un condizione psichica e un bagaglio culturale di gran lunga superiore al suo.
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Mi è sempre sembrata sospetta quest'idea che, per stare meglio, si debba pensare a chi sta peggio. Semmai, rendersi conto che il mondo è un posto ancora più doloroso e ingiusto di quanto si credeva dovrebbe peggiorare la situazione.
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14-07-2012, 20:37
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#31
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,403
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Sì, se l'uomo fosse altruista.
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14-07-2012, 20:41
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#32
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
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Quote:
Originariamente inviata da MCLovin
Era vicino al suicidio: dopo aver rotto con la sua fidanzata, il mondo di Jeff Ragsdale, un attore comico di New York, sembrava essergli crollato addosso, rivelando la sua immensa solitudine. Si sentiva “a lonely guy”, un uomo solo, in una città con 8 milioni di persone sconosciute con cui sembrava impossibile avere un qualsiasi contatto.
Jeff inizia a pensare come ribaltare la situazione, a come mettersi in contatto con questa moltitudine: lo fa con un volantino che affigge in tutta la città. Sul foglio verde acido fa stampare una frase semplice ed efficace: “Se qualcuno ha voglia di parlare di qualsiasi cosa, mi chiami (347) 469-3173. Jeff, un uomo solo”.
La risposta è sorprendente. Il primo giorno gli giungono quasi 100 contatti, tra telefonate e messaggi. In una settimana sale quasi a 1.000. Ora può vantare ben 70.000 risposte al suo annuncio, e con molte di queste persone continua ad essere in contatto. Dapprima le telefonate gli erano giunte solo dalla Grande Mela: il 40% delle persone che hanno contattato Jeff ha alzato il telefono da New York, un variegato campionario umano, dal broker finanziario al galeotto. Ma con la diffusione virale della sua storia, i contatti sono piovuti da ogni parte del mondo, persino dal Giappone, Vietnam e Arabia Saudita.
L’argomento delle telefonate non è mai stato uguale: c’è chi chiamava Jeff per ascoltarlo o sfogarsi, chi solo per dargli qualche consiglio o raccontargli la propria storia. L’esperienza telefonica più toccante che Jeff ha rivelato è quella di una madre americana disabile che in 45 minuti gli ha fatto aprire gli occhi sulla chiave della felicità. “Mi ha insegnato che non sarò mai felice se non sarò in grado di amare me stesso. Per me è stata una rivelazione rivoluzionaria. Non mi sono mai piaciuto in passato. Lei mi ha detto ‘la felicità deve provenire dal nostro interno’”.
Jeff Ragsdale, colpito profondamente dall’esperienza, ha scritto un libro, pubblicato in America nel marzo scorso, in cui ha trascritto i messaggi, le email e le telefonate che lo hanno raggiunto dopo la sua stravagante richiesta d’aiuto. Ha infranto la sua privacy pubblicando il proprio numero di telefono e stimolando la risposta di ben 70.000 persone, un’esperienza che lo ha cambiato: “Le due cose più importanti che ho imparato da questa esperienza e che mi hanno dato una diversa prospettiva sulla vita sono il perdono e la forza necessaria per chiedere aiuto. Bisogna perdonare chiunque, qualsiasi cosa abbiano fatto: questo libera la nostra energia. E che quando ci si sente soli, bisogna uscire dal proprio guscio e raggiungere gli altri”.
Link
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nel nostro piccolo ne avevamo uno pure noi di fobiasociale.com
mi pare di ricordare (chiedo aiuto a qualche dinosauro del forum) che Emilio per un certo periodo avesse messo il numero di cellulare in firma
me lo ricordo perchè la cosa mi aveva turbato moltissimo per il solito motivo del sentirsi "messi peggio"
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14-07-2012, 20:43
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#33
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,403
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Ma non sarebbe contro il regolamento pubblicare dati personali quali email e numeri di telefono pubblicamente?
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14-07-2012, 20:44
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#34
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 9,206
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Quote:
Originariamente inviata da Qin Shi Huang
Esattamente, un gesto disperato. Lucidamente, ci sono modi più efficaci per affrontare il problema.
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Ok, parlando di solitudine accidentale (quindi non endemica), di assenza di sociofobia, escludendo soluzioni a base di nuovi interessi (se l'individuo non vuole) o soluzioni particolarmente estroverse basate sull'avvicinar dal nulla persone nei locali e ponendo l'accento su conoscenze che possano sfociare in relazioni sentimentali/sessuali (ovviamente NON escludendo conoscenze poi amicali), quali sarebbero i modi efficaci?
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14-07-2012, 20:46
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#35
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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Quote:
Originariamente inviata da Kitsune
Ma non sarebbe contro il regolamento pubblicare dati personali quali email e numeri di telefono pubblicamente?
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ho questo ricordo, ma ti parlo di 4 o 5 anni fa
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14-07-2012, 20:49
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#36
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Intermedio
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 137
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Quote:
Originariamente inviata da liuk76
Ok, parlando di solitudine accidentale (quindi non endemica), di assenza di sociofobia, escludendo soluzioni a base di nuovi interessi (se l'individuo non vuole) o soluzioni particolarmente estroverse basate sull'avvicinar dal nulla persone nei locali e ponendo l'accento su conoscenze che possano sfociare in relazioni sentimentali/sessuali (ovviamente NON escludendo conoscenze poi amicali), quali sarebbero i modi efficaci?
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Più o meno qualsiasi metodo che circoscriva il campo della ricerca. Dal club degli scacchi al corso di ballo, agli abitanti di un certo quartiere, ai laureati in matematica.
edit: pardon, non avevo letto "sentimentali/sessuali". Credo che in questo caso sia più sensato cercare gente che cerca esplicitamente questo tipo di relazioni.
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14-07-2012, 21:04
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#37
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 9,206
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Quote:
Originariamente inviata da Qin Shi Huang
Più o meno qualsiasi metodo che circoscriva il campo della ricerca. Dal club degli scacchi al corso di ballo, agli abitanti di un certo quartiere, ai laureati in matematica.
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Eh, mi stai citando però soluzioni che avevo escluso quando dicevo di escludere il forzarsi ad avere interessi NUOVI.
Ad esempio uno che ha contesti sociali chiusi e privi di feedback adeguato pur frequentando il club degli scacchi ed il corso di ballo.
Quote:
edit: pardon, non avevo letto "sentimentali/sessuali". Credo che in questo caso sia più sensato cercare gente che cerca esplicitamente questo tipo di relazioni.
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E perché mai?
A parte lo "scremare" sulla base del fatto che una persona sia single e che piaccia, rimane sempre il problema di conoscerla.
Una sconosciuta a priori non posso sapere se è single o meno.
Inoltre io sono scettico sulle ricerche esplicite in tal senso: portano ad influenzare troppo la conoscenza e, quasi, a fare il terzo grado alla persona per capire fin da subito se può interessare o meno.
Meglio una conoscenza più generica e lasciare che spontaneamente evolva verso qualcosa.
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14-07-2012, 21:11
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#38
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 3,199
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Ai tempi di facebook fatico a trovare l'originalità della cosa, cmq nei cessi pubblici è pieno di numeri di telefono.
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14-07-2012, 21:18
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#39
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Banned
Qui dal: Sep 2011
Messaggi: 2,304
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Quote:
Originariamente inviata da Stasüdedòs
Chissà se aveva l'opzione di ricarica per le chiamate ricevute
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La prima cosa che ho pensato
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