|
|
|
|
|
|
|
|
12-10-2024, 11:06
|
#41
|
Esperto
Qui dal: Jun 2021
Messaggi: 7,386
|
Quote:
Originariamente inviata da Daytona
Che storia... gli ambienti tipo fabbrica a 18/19 anni sono tosti, sei in gamba. Fai bene a chiedere i soldi che hanno dato a lei, non sono mai belle le disparitá tra figli
|
Ti ringrazio vuol dire tanto queste parole x me.. la gente tende a considerare meno chi sceglie la strada del lavoro invece che farsi mantenere 5 anni studiando .. come se scegliesse la via semplice ..
Io l' ho capito in tempo e x fortuna ci sto lavorando x farmi dare gli arretrati.. xké ricordatevi che quando ci sono delle disuguaglianze palesi economiche dovete farvi sentire subito.. più aspettate e peggio e .. nn potete tirare fuori queste storie quando avrete 40 anni poi fai la figura dello scemo e non vedi un quattrino x nn parlare che la gioventù va vissuta nn torna indietro..
Questo e un forum di universitari nn c'è molta empatia su questo argomento..
Mi ci è voluto tanto x trovare il coraggio e mettere da parte l orgoglio e chiedere gli arretrati .. nn e giusto se essendoci la possibilità in famiglia un figlio venga mantenuto con paghetta cioè vitto e alloggio vicino l università + spese universitarie e l altro solo xké ha scelto di lavorare nn vede nulla .. anche l altro figlio merita la stessa somma mensile relativa ai 5 anni di studio e vita indipendente senza lavorare nemmeno un giorno della sua vita..
E se si rifiutano e mi danno di meno cadranno le maschere del ti voglio bene e balle varie... e se fanno i furbi vado e mi iscrivo all' università delle merendine e mi sparo 5 anni mantenuto
|
|
12-10-2024, 11:12
|
#42
|
Super Moderator
Qui dal: Mar 2019
Ubicazione: Sotto il letto del mostro
Messaggi: 4,734
|
Quote:
Originariamente inviata da muttley
Credo che le nostre impressioni siano influenzate dal contesto famigliare in cui siamo cresciuti: io, per esempio, provengo da un contesto ipervigile e controllante, il lavoro ha rappresentato per me l'estremizzazione di quel rapporto. A casa non avevo libertà, sul lavoro nemmeno quindi l'ho interpretata come una prosecuzione di un rapporto malsano imperniato sull'irregimentazione e l'imposizione coatta di regole e divieti.
Tu, se non ricordo male, provieni invece da un background più libero ma forse anche più trascurante per cui vivi peggio l'idea di essere ignorato dalle persone che hai attorno ma, al contrario di me, percepisci gli obblighi non tanto come ostruzioni della tua libertà e dei tuoi spazi ma come possibilità di instaurare relazioni di fiducia e cooperazione.
Se è vero che siamo il prodotto dei nostri vissuti, cose come scadenze e quant'altro vengono da me elaborate come strumenti per perpetrare dinamiche di forza e dominio mentre tu ti senti interiormente più libero e quindi hai una percezione più cristallina di quelli che sono i tuoi spazi di manovra nella vita né li senti intaccati dal fatto di essere vincolato talvolta a meccanismi di subalternità nel tuo daily grind .
Quando ho cominciato a lavorare ebbi la sensazione di essere passato da una condizione di "schiavitù" (la famiglia) a un'altra (l'ufficio) senza aver mai assaporato il senso di libertà e auto affermazione.
|
Analisi interessante, che condivido, per lo meno, parlando per me mi sento così. Poi un po' è il fatto che il primo lavoro l'ho trovato dopo qualche mese che mi ero messo a cercarlo, seriamente dopo qualche settimana diciamo, questo dopo una settimana che avevo mandato il cv qui avevo fatto il colloquio, mi sono subito trovato sulla stessa lunghezza d'onda e mi hanno confermato dopo un po' che parlavamo senza menate strane. Ho spazio di manovra reale e se non mi piace un ambiente, basta cambiarlo. Nella prospettiva di dover lavorare secondo me è giá una premessa che da un certo senso di libertá reale più che percepito. Ma non è che sono un alieno io, ho conosciuto anche tecnici (che oltre ad essere dei tecnici della madonna, perchè questa è la base minima di tutto il discorso) nel tempo libero seguono corsi e conseguono certificazioni varie, sono richiesti e quando gli gira passano dal fare consulenze a P.iva a qualcosa di più stabile (o viceversa). Praticamente se serve gente in gamba per fargli mettere le mani su linee delicate e critiche per la produzione, ce ne saranno 100 in zona e sono sempre quei nomi che girano. Secondo me, se proprio tocca lavorare perché non si è abbastanza ricchi di famiglia per non farlo, conviene fare così per sfalciare via eventuali soprusi o ricattini del cazzo del responsabile di turno perchè se si perde il lavoro non se ne si trova un altro, ed è una possibilitá reale, non una cosa ipotetica che prescinde dalle percezioni.
Per riassumere, Sheev, finito sto cinema che ti stanno facendo fare per la tesi usa la laurea come grimaldello per infilarti in una nicchia particolare e vedrai che non succederá niente di peggio di ciò che tu non abbia giá visto in uni ._.
|
|
12-10-2024, 12:27
|
#43
|
Super Moderator
Qui dal: Mar 2019
Ubicazione: Sotto il letto del mostro
Messaggi: 4,734
|
Quote:
Originariamente inviata da Barracrudo
Ti ringrazio vuol dire tanto queste parole x me.. la gente tende a considerare meno chi sceglie la strada del lavoro invece che farsi mantenere 5 anni studiando .. come se scegliesse la via semplice ..
Io l' ho capito in tempo e x fortuna ci sto lavorando x farmi dare gli arretrati.. xké ricordatevi che quando ci sono delle disuguaglianze palesi economiche dovete farvi sentire subito.. più aspettate e peggio e .. nn potete tirare fuori queste storie quando avrete 40 anni poi fai la figura dello scemo e non vedi un quattrino x nn parlare che la gioventù va vissuta nn torna indietro..
Questo e un forum di universitari nn c'è molta empatia su questo argomento..
Mi ci è voluto tanto x trovare il coraggio e mettere da parte l orgoglio e chiedere gli arretrati .. nn e giusto se essendoci la possibilità in famiglia un figlio venga mantenuto con paghetta cioè vitto e alloggio vicino l università + spese universitarie e l altro solo xké ha scelto di lavorare nn vede nulla .. anche l altro figlio merita la stessa somma mensile relativa ai 5 anni di studio e vita indipendente senza lavorare nemmeno un giorno della sua vita..
E se si rifiutano e mi danno di meno cadranno le maschere del ti voglio bene e balle varie... e se fanno i furbi vado e mi iscrivo all' università delle merendine e mi sparo 5 anni mantenuto
|
Si secondo me è un po' un limite di chi non ha visto entrambi gli ambienti disquisre (in modo assolutamente astratto) sugli sforzi mentali e fisici. Le fabbriche le vedo nei sopralluoghi o nei collaudi e mi basta quello, non vorrei mai lavorare lì. A 18 anni ne sarei uscito a pezzi da una roba del genere, anche mentalmente. Dico sul serio, sei in gamba se a quell'etá ti sei buttato tra 50enni in mezzo a polveri, grassi, oli vari e macchinari, caldo d'estate e freddo in invero e ne sei uscito in buono stato. Sono stato anche a fare lavori (leggeri) ma manuali sotto il sole a >40° con abbigliamento antistatico non traspirante ed è un'esperienza che se posso scantono. La tollerabilitá sará individuale, si, ma sono mansioni e ambienti comunque durissimi e imparagonabili allo stress da ufficio tipo scadenze, consegne dei lavori, clienti pretenziosi, capi etc.
Infatti, dati alla mano, gli ambienti dove ci si usura prima, ci s fa male o si muore non sono gli uffici ma tipicamente cantieri e fabbriche. Ti auguro un grosso in bocca al lupo per la questione della disparitá, non sembra giusta ed equa come stuazione, vista da fuori
|
Ultima modifica di Daytona; 12-10-2024 a 12:34.
|
12-10-2024, 13:12
|
#44
|
Esperto
Qui dal: Feb 2019
Ubicazione: WindGap
Messaggi: 6,021
|
Complimenti Sheev, puoi andare molto fiero di te stesso, tieni duro.
|
|
13-10-2024, 13:42
|
#45
|
Avanzato
Qui dal: Oct 2022
Ubicazione: nel castello errante di Howl
Messaggi: 479
|
Mi dispiace per la tua sofferenza, potessi risolverei tuoi problemi qui e ora lo farei.
Comunque andare all'università è un privilegio, sta sicuro che se stavi a spaccarti il culo in mezzo ai campi guadagnando una miseria e venendo trattato come una merda avresti visto la possibilità di studiare per quello che è invece di costruirci sopra la tua sofferenza.
E se una persona sta male sta male anche in mezzo al lusso e in mezzo ai privilegi, ma se stai male in mezzo alla merda stai di sicuro peggio.
p.s. io l'università la frequentavo solo per dare esami, del resto me ne fotto, e ho lavorato anche in cantiere o nei supermercati
|
|
18-10-2024, 09:14
|
#46
|
Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 2,837
|
Uno dei miei più grossi rimpianti (oltre alle immense lacune e sofferenze tutte trasformate in banalizzazioni in quanto accadute a me) è stato proprio quello di non aver fatto l'università...
Appena diplomato i miei genitori mi avevano dato la possibilità di iniziare ma io, essendo reduce da cinque anni di bullismo ininterrotto e quotidiano, non me la sono sentita ed ho iniziato a lavorare..
Poi non c'è più stata alcuna possibilità (almeno ora ci sarebbe ma sono anziano) per me a tal proposito...
E mi manca assai....
|
|
24-10-2024, 23:25
|
#47
|
Esperto
Qui dal: Sep 2022
Messaggi: 2,074
|
Com'è andata a finire?
Mi sono laureato ed è andato tutto bene. Mi ero semplicemente ossessionato senza motivo, come al solito.
Sto meglio ma sicuramente quantoprima arriveranno nuove rotture di cazzo nella vita.
|
|
|
|
|
| |
| |